Carta bruciata- 2 Mare

di
genere
etero

Appena lo stringo, sento la lingua di Luca invadere la mia bocca, come una piovra soffocante, intreccia una danza furiosa con la mia. È duro e caldo, il glande umido di eccitazione.
Usciamo a fatica dalla nostra stanza, con noi la nostra sacche da mare e nient'altro addosso che i nostri costumi da bagno.
La strada è assolata, nient'altro suono  che il frinire delle cicale.
Ho il cuore che mi batte a mille, se penso a quello che sta per accadere.
Sono tre giorni che non facciamo l'amore, dalla sera prima di partire. A volte mi sorprendo del cambiamento enorme che ho sperimentato su di me, da quando stiamo insieme. Da ragazza timida e insicura ad amante appassionata ed entusiasta. Ma realizzo che non ha fatto altro che tirare fuori ciò che era già in me. Ho sempre desiderato qualcuno con cui correre verso una meta comune, che fosse mio compagno in ogni aspetto. Il sesso è  un'estensione del mio essere, mi piace farlo, soprattutto se mi sento così completa, come quando Luca è  dentro di me.  Ci amiamo, e i nostri sette anni di differenza spariscono.
29 anni lui, 22 io.
Immersa in tali riflessioni, mi rendo conto che siamo già arrivati. E come avevo previsto, non c'è nessun altro tranne noi due. Il sole è quasi calato. Lui si guarda intorno, mi fa l'occhiolino e mi bacia. Stavolta è dolce. Sono baci leggeri, sussurrati, che provocano una serie di brividi incontrollati lungo tutta la mia schiena.
Amo quest'uomo, e vorrei urlarlo a squarciagola.
Il tempo di stendere i nostri teli sul bagnoasciuga, che corriamo a tuffarci mano nella mano, ridendo come due adolescenti. Nuotiamo verso il largo, gli allaccio le gambe attorno alla vita. Ho la sua testa poggiata sul cuore. La solleva, mi guarda intensamente.
"Che c'è?"
"Ti amo, Lo"
Mi aggrappo a lui, e così aggrappata mi fa uscire dall'acqua, ho il naso incassato in un posticino minuscolo tra base del collo e clavicola, dove il suo odore si fa così forte che ha lo stesso effetto di uno shot di tequila sui miei sensi: un'esplosione di dinamite nel sangue.
Ancora gocciolante d'acqua mi adagia sul suo telo, è sopra di me, i nostri bacini si cercano al di sopra della stoffa.
"Ti voglio, Lu, adesso".
Lui ride, sento le sue mani slacciarmi il pezzo di sopra del costume, mi bacia i seni, gli entrano nel palmo della mano. Il suo corpo si struscia contro il mio, scosso dalla mia stessa voglia. Infila indice e medio nel mio slip, lo tira via. Caccio uno strillo, ha appena cominciato a masturbarmi. Gli gemo oscenamente nella bocca, è l'unico ragazzo a farmi godere con dei ditalini, e a farmi bagnare come un rubinetto che perde. Il telo è parecchio umido, non solo perché siamo usciti da mare
"Qualche effetto te lo faccio allora" dice, mentre fa scorrere il medio avanti e indietro, per poi ruotarlo di scatto e premere verso il basso.
Strillo.
Sono sudata e terribilmente eccitata, mi inumidisco le labbra. Ghigna in quel modo inequivocabile. Gli sfilo lo slip, e mi godo la vista del suo cazzo duro. Comincio a tastarlo piano, ha la punta scarlatta e lucida. Molto piano. Si stende, comincio ad accarezzargli l'interno coscia, mentre con la punta della lingua guadagno terreno attraverso il solco dei suoi pettorali e le linee scolpite degli addominali.
Gli mordicchio il pube. Lo guardo fisso negli occhi. Schiudo le labbra e lascio che il suo pene mi scivoli in gola. So che il sesso orale lo fa impazzire, e io adoro sentirlo gemere, vederlo totalmente in balìa di me. Mi afferra per la nuca, non per dettarmi il ritmo, mi accarezza il collo. Succhio più forte il glande, la lingua gioca con il buchetto dell'uretra, mentre le mie mani gli stringono piano i testicoli. Dopo qualche minuto mi stacca, mi prende il viso tra le mani: " Sei bravissima, lo sai questo?"
Ridacchio, soddisfatta del mio lavoro di bocca:  è al limite della durezza. Lo voglio dentro, ora.
Luca sembra afferrare al volo le mie intenzioni e mi sistema, sento la sua durezza stuzzicare la mia fessura. Mi mordo il labbro inferiore, ha due braci al posto delle iridi. Mi fa sentire la donna più bella del mondo.
Poggia le mani sul mio sedere e spinge verso il basso.
"Goditelo, piccola... tutto"
Strizzo forte le palpebre, sudo e ho freddo insieme, lo sento entrare centimetro dopo centimetro. È grosso il giusto, mi dà quel mix perfetto di dolore e piacere quando lascio che sia lui a dettare il ritmo. Esattamente quello che sta succedendo.
Boccheggio, poggio le mani sul suo petto per non perdere l'equilibrio.
"Baciami" soffia, roco.
Detto fatto, le mie labbra si incollano alle sue, le mani gli arpionano i ricci bagnati.Lo sento spingere con più forza, con più rabbia, i decibel della mia voce salgono sensibilmente con il passare dei minuti.
Cazzo, quanto mi era mancato.

Siamo sciolti entrambi, più uniti, più complici delle altre volte. Urlo più volte. Qualcosa serpeggia piano dalle profondità di me stessa, si irradia in ogni fibra , più mi schiaccio su Luca e più lo sento entrare completamente dentro di me, e più questa sensazione di fuoco si espandeva per tutto il corpo.
"Amore mio" gli mormoro all'orecchio
 Questo calore scorre nelle vene, mentre ho quasi freddo per i brividi di piacere... non riesco a fermarmi, non voglio fermarmi.
HI le gambe e il bacino contratti, la vagina si sta facendo sempre più calda, bagnata e sensibile, e contemporaneamente lui  sempre più duro e gonfio, a premere il mio fondo, mentre il  clitoride è schiacciato sul suo  bacino. Lo sento, il suo sguardo su di me, ma non riesco più a vederlo, assorbita come sono  dall'unione delle nostre parti intime, e da quest' orgasmo che sta per esplodere...
All'improvviso succede, soll bianco davanti ai miei occhi, sono  tutta sudata, indolenzita,
"Hai un cazzo fantastico", non riconosco più la mia voce, mi sono lasciata andare. Lo guardo, è scioccato, divertito, ed eccitato come una bestia.  Luca, che mi scaldi i sensi, che mi fai  sentire libera e Donna insieme a te.
Mi piace vederti abbandonato sotto di me. Esco da lui, il tempo di riavvolgere le labbra attorno alla sua asta, che esplode nella mia gola, ed io non posso fare altro che ingoiare. Lo massaggio dal basso verso l'alto, più di una volta, fino a quando non ho perso neanche una goccia di quella prelibatezza. Che sa di mare.

[Per alcuni giorni non sono riuscita a scrivere. Come vi ho già rivelato, la persona che forma "Luca" ha il cuore già impegnato, e mi fa stare male il pensiero che faccia con lei quello che io vi narro e che ardentemente vorrei fare io. È la vita, non si può avere tutto, ma sto male lo stesso. Vi confesso che ho avuto l'impulso di cancellare tutto e di non proseguire quello che sembra un mero autocrogiolarsi nel masochismo sentimentale, ma mi sono detta che devo considerarlo come un esercizio creativo per affinare le mie doti di scrittrice.
Consigli e critiche costruttive sono ben accette, e se continuerò a ricevere feedbacks pubblicherò i prossimi capitoli. Un bacio grosso a tutti
F.]
scritto il
2020-09-01
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