Una vasca per due

di
genere
etero

“Vieni a fare un bagno?” guardo il solido verde dei suoi occhi e poi l’orologio, le 3:17 “Hai di meglio da fare?” Continua “No” sorrido alzandomi. Mi fissa “Bene, vai a mettere il costume, ti aspetto in piscina” noto solo ora che lui lo indossa già, la piscina era una tappa che aveva già pianificato. Acconsento e mi dirigo alla mia camera cambiandomi in fretta e mettendomi un costume che non ho mai avuto il coraggio di indossare. Rosso fuoco, mingherlino, una mutanda a brasiliana che mi rende il sedere sodo e tondo e il pezzo sopra a triangolo, l’ideale per chi vuole abbronzarsi con il minimo segno possibile, quasi mi lascia scoperta l’ areola ma faccio un respiro e tengo questo. Guardandomi allo specchio mi sento sexy, e Lucas penserà altrettanto, non potrà resistermi. Mi avvolgo in un asciugamano e corro alla piscina, sciogliendomi i capelli prima di entrare nell’edificio. Entro silenziosa e proseguo fino alla vasca principale, lui sta nuotando e aspetto che finisca la vasca e che sia riemerso per togliermi l’asciugamano. Mi guarda e io gli sorrido, lentamente slaccio l’asciugamano e lo lascio scivolare sul mio corpo, fino al pavimento. Lui fa scorrere il suo sguardo su tutta la mia pelle senza aver timore di indugiare sulle mie parti intime, coperte a malapena dalla stoffa rossa. All’improvviso tutta la mia sicurezza si volatilizza e mi sento solo stupida. Mi butto in acqua per sfuggire a questa situazione imbarazzante e percorro in apnea il fondo della vasca, fino al muro opposto. Riemergo e mi volto, i suoi occhi verdi mi fissano da pochissima distanza. Si avvicina a me e di riflesso mi appiattisco verso il muro della vasca, rimane davanti a me qualche secondo e poi si allontana di colpo, lasciandomi con la mano a metà strada tra me e il suo costume. “Chissà se viene qualcuno in piscina alle 3:30” dice mentre nuota verso gli idromassaggi, nel mio smarrimento rispondo “Noi” ma riprendendo possesso delle mie facoltà mentali aggiungo “E siamo soli” sento un brivido d’eccitazione scorrermi per tutto il corpo, nuoto verso di lui mentre si siede agli idromassaggi guardandomi. Decido di fare il passo decisivo e mi immergo, mi levo il pezzo sopra del costume e riemergo più vicino a lui, lasciando intravedere sopra il pelo dell’acqua solo la mia testa. “Sai” comincio e gli lancio il costume, nuoto lentamente verso di lui, nei suoi occhi avverto il desiderio, sono a pochi metri da lui “Ho trovato veramente illuminante” continuo a nuotare finché le mie mani non toccano le sue ginocchia, mi tiro su mettendomi a cavalcioni su di lui, senza toccarlo ma facendo emergere il mio seno sodo dall’acqua “Il tuo lavoro sulle correnti marine” finisco appoggiando le mani sul suo petto ”Grazie” borbotta lui nel tentativo di rimanere con lo sguardo fisso nei miei occhi, cosa impossibile perché finisce sempre sul mio seno. Mi avvicino al suo orecchio cingendogli il collo con le braccia “Aspetto questo momento dalla prima volta che ti ho visto sul ponte” mi allontano e mi sposto verso l’altro orecchio, prendo la sua mano e la spingo dentro il mio bikini, desiderosa di essere accarezzata “Dovresti sentire com’è fuori dall’acqua” sussurro sensuale al suo orecchio.
Per un momento rimane immobile, poi le sue dita iniziano a muoversi lentamente ma con sicurezza, fino a raggiungere l’ingresso della mia intimità. Si avvicina al mio volto e inizia a baciarmi con passione, cercando la mia lingua con la sua e accarezzandola dolcemente. Con il corpo mi allontano un po’ da lui per permettergli di muovere meglio la mano. Le sue dita scorrono lentamente tra le mie gambe, accarezzandomi nel punto più sensibile e eccitandomi. Alza l’altra mano e mi afferra gentilmente ma con decisione il seno che inizia a palpare fino ad arrivare al capezzolo sensibile. La sua lingua intanto si unisce alla mia ed io, eccitata, mi spingo con il bacino verso la sua mano. Lui piega le dita e con una lentezza meravigliosa le infila dentro di me, facendomi provare un’ondata di piacere in tutto il corpo. Le inizia a muovere su e giù e a contatto con le sue labbra mi scappa un gemito, il piacere che provo è crescente, amplificato dall’abile gioco di entrambe le sue mani. Quando sono quasi al culmine del piacere si ferma “É dal primo momento che ti ho vista che voglio levarti di dosso i vestiti” mi sussurra all’orecchio “Puoi farlo” rispondo. Lui sfila le dita da me facendomi emettere un gemito leggero. Mi slaccia i fiocchi che legano il bikini e me lo sfila, lo lancia. “Ti sta terribilmente bene, come il pezzo sopra del resto. Ma così, è tutta un’altra storia.” Appoggia le mani sul mio bel sedere sodo e mi tira contro di se, sento sotto il suo costume un rigonfiamento che smania per uscire. Entrambi gemiamo a quel contatto, i nostri corpi ora sono attaccati e l’elettricità è tangibile. Mi prende la mano e come ho fatto io prima se la infila sotto il costume. Sento il rigonfiamento che prima avvertivo soltanto, nei suoi occhi leggo desiderio e piacere. Mi stacco un po’ da lui e gli levo il costume, ora più niente ci divide. Mi afferra entrambi i seni e li massaggia, io lo prendo in mezzo alle gambe sentendolo gemere, mi rimetto verticalmente su di lui e faccio congiungere le nostre intimità, lentamente lo infilo in me. Mi stringo a lui invasa dalla sensazione di pienezza che avverto sentendolo in me e spingo. Lui, che stava baciandomi il seno, mi morde il capezzolo suscitandomi un dolore troppo piacevole per non gemere. Mi appoggia la mano libera sul fianco e lentamente iniziò a muovere il bacino avanti e indietro, mettendo sempre più forza nelle spinte. Il piacere mi si irradia a ondate in tutto il corpo e il desiderio di possederlo mi fa quasi male. Lo stringo forte a me mentre aggiungo dei movimenti circolari con il bacino. Si stacca dal mio seno e si preme contro di me, baciandomi con vigore le labbra, le nostre lingue e gli ansimi di godimento si intrecciano. La sua mano scende ad accarezzarmi il basso ventre, fino a dove avviene il nostro contatto, aumentando il mio piacere e facendomi gemere forte a contatto con le sue labbra. Entrambi ansimiamo toccandoci e baciandoci fino a quando il piacere non arriva al culmine facendoci provare un orgasmo quasi simultaneo e inebriante. Rallento scossa da brividi di piacere e mi appoggio a lui, lasciando la testa sulla sua spalla. Ogni punto dei nostri corpi ancora combacia e lui mi stringe forte a se. Non mi stacco da lui, apprezzando troppo la sensazione di sentirlo dentro di me. Rimaniamo così, fermi per qualche minuto, aspettando che i nostri respiri rallentino. Dopo qualche minuto lo sento spostarsi portandomi con se, mi solleva sfilandomi da lui e facendomi mettere sulle sue gambe, alzo la testa e lo guardo. Ha un sorriso malizioso che gli increspa le labbra, divarica le gambe permettendo al getto dell’idromassaggio di colpirmi la pelle sensibile. Lancio un’urletto “Sei già stanca?” Sorrido.
scritto il
2020-12-27
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