Festa nel bosco

di
genere
etero

«E ora?» Mi si avvicina, ha le pupille dilatate e sbiascica leggermente «Ora inizia la festa» la musica lentamente cambia facendosi ipnotica e avvolgente, le canzoni allegre di prima cedono il posto a melodie travolgenti e misteriose, gli adulti rimasti ballano stretti, le mani danzano ovunque seguendo la carne che accarezzano «Ti ringrazieranno tutti domani, stanotte sarà quella più sensuale degli ultimi anni» lo guardo con sguardo interrogativo «Qui dentro» solleva l’ennesimo bicchiere «é pieno di afrodisiaci, andranno avanti tutta notte» rido a vedere il suo sguardo «E tu sei invidioso»
«Assolutamente no» traballa facendomi ridere, mi tende la mano «Balla con me» forse è il bere o forse sono i suoi occhi del colore del caffè, prendo subito la sua mano e mi faccio condurre in un punto più buio degli altri, mi attira a se muovendosi a rispettosa distanza, mi sembra troppo lontano. Mi spingo su di lui, cercando di emulare i movimenti delle ballerine che ci circondano, faccio aderire i nostri corpi e muovo il bacino lentamente e in modo provocante, mi osserva scioccato i suoi occhi lasciano trasparire la sorpresa. Gli sorrido maliziosa mentre alzo le braccia e le appoggio sulle sue spalle, le sue mani scnedono sui miei fianchi facendomi provare un brivido lungo la schiena. Spingo il bacino verso il suo, geme lievemente e mi attira a se stringendo il mio petto al suo, ansima mentre si piega verso di me, alzo il viso incontrando i suoi occhi, dischiudo le labbra mentre il suo viso si avvicina al mio facendo aderire le nostre labbra, il suo bacio è caldo e avvolgente, spinge con il bacino verso il mio e sfrutta il mio gemito per insinuare la lingua tra le mie labbra, il desiderio mi esplode nel basso ventre mentre mi stringo a lui facendo danzare le nostre lingue «Stai cercando di sedurmi?» Mi sussurra staccandosi lievemente da me «Funziona?» Gli domando maliziosa «Direi di si» ridacchio «Andiamo via» non aspetta la mia risposta e mi trascina con se correndo sul prato. L’aria intorno a noi è fresca e inebriante, i nostri piedi nudi solcano il mare d’erba silenziosi e leggeri.
Arriviamo a casa sua ridendo e con l’elettricità tra noi alle stelle, mi prende tra le braccia ancora prima di aprire la porta, mi preme contro il muro strusciando il suo basso ventre sulla mia pancia, ansimo mentre mi tiro su e gli avvolgo la vita con le cosce, sento quanto mi desidera e avverto una sensazione di bagnato tra le mie gambe, è piacevole e mi muovo su di lui per aumentarla «Kalea» Geme mentre mi porta verso la sua camera, ondeggia lievemente e insieme cadiamo sul letto, lui sotto di me. Gli levo la stoffa che gli copre il petto mostrando i suoi muscoli definiti e perfetti, mi sollevo la tunica che indosso, lui mi aiuta facendomi rimanere con il seno libero davanti a lui, lo afferra con le mani e si tira su per baciarmi, intanto il desiderio di lui mi fa quasi male. Lui mi sposta subito mettendomi di schiena sul letto, si leva i pantaloni liberando quello che avvertivo, strabuzzo lievemente gli occhi chiedendomi come è possibile che possa entrare in me, lui mi sorride «Non preoccuparti» mi leva i pantaloni e io lo aiuto mentre poi si piega su di me, avverto la nostra pelle a contatto e poi un suo dito che mi accarezza partendo dall’ombelico poi sempre più giù. «Quanto sei bagnata» il suo tocco mi fa gemere e continua accarezzandomi tra le labbra in modo lento e misurato, si piega su di me e mi bacia, quasi inconsapevolmente spingo il bacino contro di lui, lo voglio. ora. I miei stimoli del piacere esplodono al suo tocco e voglio di più. Si posiziona tra le mie gambe e entra in me lentamente facendomi provare un piacere intenso, rimane fermo per qualche secondo e il suo petto preme sul mio mentre inizia a muoversi lentamente, gli mordo il labbro ma il piacere presto mi investe e le sue spinte si fanno più profonde, agevolate dalla mia umidità. I suoi baci caldi smorzano i gemiti che emetto. Sembra una vita e un secondo quando la miglior sensazione che abbia mai provato mi inonda il corpo partendo dal ventre, facendomi urlare e tremare le gambe, lui geme sulle mie labbra e si accascia su di me, soddisfatto quanto lo sono io.

Mi sveglio avvolta in due braccia forti che mi stringono, sento qualcosa tra le gambe e mi rendo conto di essere sdraiata ancora su di lui con le gambe aperte sul suo corpo, lo sfiorare della nostra pelle mi eccita e mi volto verso il suo viso, ha gli occhi chiusi e russa lievemente, gli bacio il collo, il mento, gli mordicchio le orecchie e arrivo alle labbra, è sveglio ma tiene gli occhi chiusi «Buongiorno» mugugno qualcosa «Questo è un’ottimo risveglio» ridacchio «Penso di essere ancora sotto l’effetto di quegli afrodisiaci che ti piacciono tanto» mi ammicca mentre posa le mani sulla mia schiena «Ora mi piacciono perfino di più» mi accarezza il corpo con le mani e arriva alle natiche, do un colpo con il bacino sul suo e subito lo avverto diventare duro contro di me, chiude gli occhi e sospira di piacere. Mi metto a sedere e, aiutandomi con la mano, lo infilo in me. inizio a muovermi avanti e indietro lentamente, mi avvicino al suo orecchio e mi appoggio le sue mani sul seno «Dimmi cosa vuoi» geme «Dimmelo»
«Più veloce» muovo il bacino in modo sensuale su di lui, la nostra pelle sfrega aumentando il mio piacere, le sue mani intanto si muovono abilmente sui miei seni, pizzicandomi i capezzoli. I suoi occhi scuri sono caldi mentre aumento la profondità delle spinte aggrappandomi alle sue spalle per aiutarmi con il ritmo. Aumento la velocità finche la meravigliosa sensazione della notte precedente non mi scuote facendomi accasciare sul suo petto, lui sorride e si da una spinta, spostandosi sopra di me, si muove su di me per qualche secondo ancora poi sospira e si contrae. Si rigira tenendomi sul suo petto «Posso dirti una cosa» mi domanda pacificamente «mmh» borbotto beata «Non c’era nessun afrodisiaco» sussurra divertito e io gli bacio il petto «Studio le erbe da quando sono nata, pensi che non me ne sia accorta?» Mi stringe a se e mi da un bacio sulla testa.
scritto il
2021-03-07
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