Chat

di
genere
dominazione

Le giornate scorrevano monotone, tutte uguali, senza nessuna novità.
Il lockdown cominciava a pesarle, troppo tempo tutta sola, la mente vagava.
Un pomeriggio si scrisse ad una chat, immise un nickname forse fin troppo scontato, entrò e restò in attesa.
Dopo pochi minuti, uno, due, tre contatti uno di seguito all’altro.
Il primo scriveva così: ciao bella puledra, vuoi essere domata? Lo chiuse
Il secondo era un semplice Ciao, che fai? Chiuse anche quello.
Fu il terzo ad attirare la sua attenzione
- Ciao, mi chiamo Nico, sarò sincero da subito. Cerco una schiava, ma solo online. Qui dentro devi fare tutto quello che ti dico. Non avremo mai contatti fotografici ne telefonici. Io ti dirò quello che devi fare e tu eseguirai, descrivendomi le tue sensazioni
Rilesse due volte il testo, poi rispose
- Accetto
Il cursore prese a lampeggiare, dopo poco comparve un nuovo messaggio
- Cosa indossi?
- Una tuta grigia e delle sneackers
- E sotto?
- Slip neri, niente reggiseno
- Bene, abbassati i pantaloni fino alle caviglie, insieme agli slip, ma non li togliere del tutto
Eseguì sorridendo, le sembrava un gioco eccitante
- Ho fatto
- Bene… Prendi una penna, passala delicatamente sulle tue gambe, dalla caviglia fino alle ginocchia… Dimmi che provi.
- Un solletico leggero ma costante, come un soffio
- - Molto bene signorina… Ora portala più su, passala sull’interno coscia ma dalla parte della punta, così da lasciarti i segni. Dimmi di che colore
- E’ una penna nera, lascia sulla mia pelle strisce grigiastre
- Come ti fa sentire?
Attese un minuto prima di rispondere, non le veniva in mente niente
Nico, vedendo che lei non scriveva più, riprese
- Voglio che ora tu la porti in bocca e la succhi
Lei spostò la penna tra le sue labbra ed iniziò a leccare e succhiare quel pezzo di plastica
- Adesso viene il bello, insalivala bene e portatela sul clitoride. Masturbati per me, senza toccarti con le dita, solo con la penna, se riesci scrivimi le sensazioni
Lei esitò per un attimo, poi poggiò la penna al clitoride e iniziò prima a spingere, poi a girarci intorno, poi di nuovo a spingere. Si rese conto di essere molto eccitata e iniziò a muovere la penna in maniera più forsennata
- Cosa stai provando?
Prese la penna con la mano sinistra, per non interrompere il godimento, e scrisse
- Mi piace
- Raccontami cosa fai
- Premo il clitoride, poi ci giro intorno, poi premo di nuovo e giro intorno
- Mi raccomando, non voglio penetrazione
Lei ci stava pensando perché la penna non le bastava più, lui doveva averle letto nel pensiero, nonostante lo schermo, nonostante non sapesse niente di lui
- Ora portala di nuovo alla bocca e succhia il tuo sapore, ti piace?
Lei eseguì immediatamente, conosceva bene il suo sapore, spesso quando si masturbava poi si leccava le dita.
- Mi piace da morire
- Bene tesoro, adesso voglio che tu riporti la penna al tuo clitoride, procurati piacere e non smettere fino a che non vieni, ma devi scrivermelo, perché io mi sto masturbando pensando di essere li con te e voglio che veniamo insieme
Obbedì aglio ordini e ricominciò la tortura al clitoride, prima intorno, poi sopra, poi intorno, poi picchiettava poi di nuovo sopra, iniziò a dimenarsi perché sentiva imminente l’arrivo dell’orgasmo, con la mano destra riuscì a scrivere
- Sto per venire, sono eccitata
- Siii tesoro mioooo siiiii vieniiii dammi il tuo mieleeee
Distolse lo sguardo dal monitor mentre sfregava più in fretta il clitoride ed esplose in un orgasmo violento e voluttuoso, tremando e sospirando
Quando tornò con gli occhi alla chat lesse
- E’ stato un piacere, domani, stessa ora, ti voglio qui
L’utente si è disconnesso
scritto il
2021-01-05
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