L'ombra
di
LaMonella
genere
esibizionismo
Lo guardò con aria famelica; sapeva perfettamente quanto lo facesse eccitare coi suoi sguardi maliziosi.
Lui si avvicinò e le prese il viso, iniziando a leccarle le guance, per poi proseguire ed avvicinarsi alle labbra.
Le loro lingue iniziarono a intrecciarsi e lei allungò la mano verso la sua virilità.
Il suo cazzo era in tensione, lei scese leccandogli il petto e lo prese in bocca, iniziò a succhiare e leccare come fosse una succosa caramella.
Lui le teneva la testa, le dava il ritmo del pompino.
Ad un tratto le tirò i capelli, la fece staccare, la girò di scatto e, facendola chinare leggermente di fronte alla finestra, la penetrò con un sol colpo fino in fondo.
Lei sobbalzò dalla sorpresa, poi però lo accolse con calore e iniziò a tenere il ritmo.
Il suo viso era attaccato al vetro e, in un attimo di lucidità, lei si accorse che c’era qualcuno li fuori che li guardava, ma persa nel godimento non capì niente altro.
Lui la montava con foga, con un trasporto animalesco che lei gradiva bagnandosi in maniera oscena.
La figura esterna si avvicinò al vetro, ormai appannato, poggiò una mano all’altezza del suo viso; lei se ne accorse e leccò il vetro proprio in quel punto, rendendosi conto che essere spiati in quella maniera la accendeva ancora di più.
E infatti, sotto i colpi incessanti di lui, venne copiosamente, mentre i suoi umori le scendevano lungo le cosce.
Lui sentì il suo godimento e con due ultime spinte venne dentro di lei grugnendo dal piacere.
Quando lei riaprì gli occhi, la figura esterna era scomparsa…
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