E il naufragar m'è dolce in questo mare....
di
LaMonella
genere
dominazione
Cap. 3
Melania gli tolse le manette e lo fece inginocchiare di fronte a lei, mentre si stendeva sulla schiena e appoggiava i piedi al bordo del letto.
Giorgio aveva la figa di lei ad altezza bocca, coperta solo dal leggero pizzo nero degli slip.
“Annusami…” ordinò lei
Lui si avvicinò lentamente e iniziò ad annusare la figa di lei, strusciando il naso sul pizzo e, accorgendosi che lei era molto bagnata, tirò fuori la lingua e iniziò a leccare delicatamente con la punta in direzione del clitoride.
Melania emise un sospiro
“Bravo merda, ma ora fa una cosa, toglimi il perizoma… e riprendi quello che stavi facendo. Ma attenzione, non devi toccarmi con le tue mani schifose!”
Giorgio pensò un momento, poi ebbe un’illuminazione. Si alzò leggermente, prese coi denti l’elastico degli slip e iniziò a tirare verso il baso, con non poca fatica.
Dopo qualche minuto Melania decise di collaborare, fece forza sui piedi e alzò leggermente il culo per permettergli di completare il lavoro.
Quindi Giorgio tornò al suo posto tra le gambe di lei, notando che era completamente depilata e iniziò a leccare le grandi labbra esterne dal basso verso l’alto, prima una poi l’altra.
Melania era stesa sul letto, occhi chiusi, bocca semiaperta, umori che aumentavano.
Quindi lui passò alle piccole labbra, seguendo lo stesso tragitto, dal basso verso l’alto, più volte, lambendo il clitoride ma lasciandolo li ad attendere.
Poi la penetrò con la lingua, spingendosi dentro il più possibile e toccando tutte le pareti, mentre racoglieva il suo nettare con la punta.
Melania si lasciò sfuggire un grido e lui ne approfittò per concentrarsi u clitoride, all’inizio succhiandolo, poi lappando tutto intorno, poi tornando a succhiare con molta foga.
Lei strinse le gambe, intrappolandolo a stretto contatto della figa, ma a lui non dispiaceva affatto: era sempre stato un estimatore del cunnilingus e tutte le donne che aveva avuto gli avevano assicurato che ci sapeva fare.
Riuscendo a staccarsi un po' rimise la lingua nella figa, roteandola stavolta così da lambire di nuovo il clitoride.
Melania stava godendo da pazzi, si contorceva e gemeva a tempo con le sue lappate.
Giorgio decise quindi di darle il colpo di grazia e si mise di nuovo a succhiare il clitoride, alternando risucchi più profondi a leccatine con la punta.
Dopo poco Melania venne, urlandogli contro che era una merda ma che ci sapeva fare, scaricando nella sua bocca una quantità enorme di miele che lui bevve avidamente. Si staccò da lei e rimase in attesa, fissando quella figa spalancata e gocciolante.
Lei dopo un minuto si riprese, si mise seduta, lo guardò sorridendo e disse:
“Non ho ancora finito con te. Mettiti a 4 zampe e seguimi…”
Melania gli tolse le manette e lo fece inginocchiare di fronte a lei, mentre si stendeva sulla schiena e appoggiava i piedi al bordo del letto.
Giorgio aveva la figa di lei ad altezza bocca, coperta solo dal leggero pizzo nero degli slip.
“Annusami…” ordinò lei
Lui si avvicinò lentamente e iniziò ad annusare la figa di lei, strusciando il naso sul pizzo e, accorgendosi che lei era molto bagnata, tirò fuori la lingua e iniziò a leccare delicatamente con la punta in direzione del clitoride.
Melania emise un sospiro
“Bravo merda, ma ora fa una cosa, toglimi il perizoma… e riprendi quello che stavi facendo. Ma attenzione, non devi toccarmi con le tue mani schifose!”
Giorgio pensò un momento, poi ebbe un’illuminazione. Si alzò leggermente, prese coi denti l’elastico degli slip e iniziò a tirare verso il baso, con non poca fatica.
Dopo qualche minuto Melania decise di collaborare, fece forza sui piedi e alzò leggermente il culo per permettergli di completare il lavoro.
Quindi Giorgio tornò al suo posto tra le gambe di lei, notando che era completamente depilata e iniziò a leccare le grandi labbra esterne dal basso verso l’alto, prima una poi l’altra.
Melania era stesa sul letto, occhi chiusi, bocca semiaperta, umori che aumentavano.
Quindi lui passò alle piccole labbra, seguendo lo stesso tragitto, dal basso verso l’alto, più volte, lambendo il clitoride ma lasciandolo li ad attendere.
Poi la penetrò con la lingua, spingendosi dentro il più possibile e toccando tutte le pareti, mentre racoglieva il suo nettare con la punta.
Melania si lasciò sfuggire un grido e lui ne approfittò per concentrarsi u clitoride, all’inizio succhiandolo, poi lappando tutto intorno, poi tornando a succhiare con molta foga.
Lei strinse le gambe, intrappolandolo a stretto contatto della figa, ma a lui non dispiaceva affatto: era sempre stato un estimatore del cunnilingus e tutte le donne che aveva avuto gli avevano assicurato che ci sapeva fare.
Riuscendo a staccarsi un po' rimise la lingua nella figa, roteandola stavolta così da lambire di nuovo il clitoride.
Melania stava godendo da pazzi, si contorceva e gemeva a tempo con le sue lappate.
Giorgio decise quindi di darle il colpo di grazia e si mise di nuovo a succhiare il clitoride, alternando risucchi più profondi a leccatine con la punta.
Dopo poco Melania venne, urlandogli contro che era una merda ma che ci sapeva fare, scaricando nella sua bocca una quantità enorme di miele che lui bevve avidamente. Si staccò da lei e rimase in attesa, fissando quella figa spalancata e gocciolante.
Lei dopo un minuto si riprese, si mise seduta, lo guardò sorridendo e disse:
“Non ho ancora finito con te. Mettiti a 4 zampe e seguimi…”
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