Onirico onanismo

di
genere
masturbazione

Il suo corpo giace sul letto in posizione scomposta. Il viso nel cuscino, la spalla e il braccio destro poggiati come fosse su un fianco, mentre dalla vita in giù è supina. Il braccio sinistro allungato verso il posto vuoto al suo fianco, la gamba sinistra parallela al braccio, la gamba destra piegata all'altezza del ginocchio.
Sembra una marionetta cui abbiano tagliato i fili, privata di una vita prestata e quindi crollata là dove per caso si trovava.
È solo apparenza.
Vorrebbe riabbandonarsi al sonno. Vorrebbe chiudere mondo e pensieri molesti fuori da sé. Le sue membra hanno cercato porzioni di lenzuola fresche e, come giocasse una mano di twister, si sono poggiate su immaginari bolli colorati variamente sparsi... il risultato è quella posizione plastica e apparentemente scomoda.
Si sente morbida e liscia, da accarezzare, da baciare...
Il rumore dell'acqua che scorre nella doccia si interrompe e pochi istanti dopo sente le labbra di lui dischiudersi sulla sua nuca. Un brivido la percorre e un mugolio annega nel cuscino.
Lui continua a baciarla mordicchiarla e leccarla dalla nuca alla vita lungo tutta la schiena. Le sue mani si insinuano a carezzarle i seni.
Lei resta immobile. Ogni fibra accoglie il piacere, mentre all'inguine si fa strada un umido prolungato brivido.
Lui la bacia e l'accarezza, la bacia e l'accarezza... finché la sua lingua prende a guizzarle piano tra le cosce.
Lei volta lentamente il viso sollevandolo dal cuscino per non soffocare nei propri ansimi e gemiti, ma è il suo unico movimento. Si lascia fare.
Ora lui fa cadere l'accappatoio a terra e le si sdraia accanto ancora umido di doccia. Le bacia le labbra con passione crescente finché lei non le socchiude lasciandolo entrare, permettendo alle loro lingue di incontrarsi e di giocare.
Con la mano destra lui la invita a girarsi piano, a metter tutto il proprio corpo supino. La bocca lascia la bocca e scende a prenderle un capezzolo. La lingua lo lambisce piano.
Supina, occhi chiusi, abbandonata al piacere che la invade ad ondate... sente che presto ne raggiungerà l'apice.
La mano di lui è tra le sue cosce. Uno... due... tre... quattro dita la penetrano con imperiosa delicatezza.
Lei grida sussulta ride nell'orgasmo.
E si sveglia.
Sola.
Tra lenzuola fresche.
Indossando pelle morbida e liscia. Pelle da accarezzare...
di
scritto il
2021-01-08
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