Toeletta
di
Brunaluna
genere
sentimentali
...Cos'é success dolce amico forse sei ancora innamorato avrai pensato che ero sola e insieme a lui non stavo più...
Canta Mia Martini nella mia testa mentre mi preparo allo specchio. Sono sulle punte appoggiata al lavabo e le unghia laccate di nero premone sul pavimento freddo del bagno, i muscoli tesi delle gambe sostengono le tonde natiche di una nota più grosse a quello che un corpo esile come il mio, suggerirebbe. Sto tirando le linee dell'eye liner mentre ti immagino intento a raderti. Sbaglio, correggo il disegno del trucco minimale ma esotico...resta imperfetto.
Ripenso ai tuoi tocchi metodici e ripetuti: la lama scorre lenta e attenta sulla pelle ruvida come camminasse sul bordo di un tetto, sempre in bilico tra vertigine ed adrenalina, basterebbe una piccola distrazione per farti ferire... leccherei quella goccia di sangue.
Ripenso alle braccia gonfie per la tensione di essere in opera,piegate in un abbraccio vano...le accarezzerei.
Ripenso al tuo mento volitivo e l' odore del sapone da barba mentre mi massaggio il collo per rilassare i muscoli tesi dal pensiero di te, chiudo gli occhi ed involontariamente schiudo le labbra...ti bacerei.
Ripenso al tuo modo d improfumarti, sempre uguale a se stesso: una nube intorno a te in cui ti immergi completamente, ad occhi chiusi. Siamo opposti anche in questo: vivi la vita da protagonista entrando con tutte le scarpe in tutto, anche in me. Mentre io centellino le gocce di vaniglia:una sui polsi, due sul collo, tre intorno l' ombelico, sempre in quest'ordine non una goccia in più nè in meno.
Sono pronta.
Busso alla porta del tuo studio coperta solo dal mio profumo, mi insegni a farti la barba?
Canta Mia Martini nella mia testa mentre mi preparo allo specchio. Sono sulle punte appoggiata al lavabo e le unghia laccate di nero premone sul pavimento freddo del bagno, i muscoli tesi delle gambe sostengono le tonde natiche di una nota più grosse a quello che un corpo esile come il mio, suggerirebbe. Sto tirando le linee dell'eye liner mentre ti immagino intento a raderti. Sbaglio, correggo il disegno del trucco minimale ma esotico...resta imperfetto.
Ripenso ai tuoi tocchi metodici e ripetuti: la lama scorre lenta e attenta sulla pelle ruvida come camminasse sul bordo di un tetto, sempre in bilico tra vertigine ed adrenalina, basterebbe una piccola distrazione per farti ferire... leccherei quella goccia di sangue.
Ripenso alle braccia gonfie per la tensione di essere in opera,piegate in un abbraccio vano...le accarezzerei.
Ripenso al tuo mento volitivo e l' odore del sapone da barba mentre mi massaggio il collo per rilassare i muscoli tesi dal pensiero di te, chiudo gli occhi ed involontariamente schiudo le labbra...ti bacerei.
Ripenso al tuo modo d improfumarti, sempre uguale a se stesso: una nube intorno a te in cui ti immergi completamente, ad occhi chiusi. Siamo opposti anche in questo: vivi la vita da protagonista entrando con tutte le scarpe in tutto, anche in me. Mentre io centellino le gocce di vaniglia:una sui polsi, due sul collo, tre intorno l' ombelico, sempre in quest'ordine non una goccia in più nè in meno.
Sono pronta.
Busso alla porta del tuo studio coperta solo dal mio profumo, mi insegni a farti la barba?
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