Goccia
di
Brunaluna
genere
interviste
Di quanto ingrandisce un telescopio una piccola goccia di rugiada?
Cento volte, mille volte, milioni di volte.
Ingrandendo ancora e ancora la piccola lente attraversa la tensione della goccia come un ago che preme una carne matura, resiste qualche millesimo di secondo prima di riuscire a penetrarla.
Di quella goccia,attraverso il telescopio,ne indago la nascita,ne attraverso gli stadi precedenti che l'hanno condotta qui, e camminando all'indietro arrivo alla sua origine. Hai attraversato un lungo percorso lineare ma faticoso prima di essere qui, ma prima ancora dove eri?chi ti ha creato? Guardo nel passato: Sei figlia del fuoco, delle sfregamento continuo e ripetuto di due membrane che osservo scivolare attraverso il mio strumento da lavoro, le parti si urtano a ripetizione violente ed arrossate, è un movimento ipnotico. In un andiriveni perenne misuro la saturazione dell' aria, l'ossigeno sta esaurendosi, l'anidride carbonica aumenta...l'ambiente si fa sfavorevole. Posso vedere una bocca di femmina annaspare,l'alone di rossetto tradisce quello che un tempo doveva essere rossetto truccato ora umida ed affannata è spalancata e cerca aria. Unghie di donna premono sulla carne, le vene sul collo rigonfio pulsano dall'alto di un torace bronzeo. Guardo la linea della grande schiena contrarsi, le sopracciglia folte e corrucciate di uomo, la mandibola tesa a dare concentrazione all'atto. Distinguo attraverso lo specchio quattro gambe strusciarsi e carezzarsi, mani intrecciate sbiancarsi per la reciproca pressione e lacrime nere di mascara correre veloci verso il pavimento. Urla idiosincratiche emergono dalla lente e con esse sono spettatrice onoraria della tua nascita, perla limpida sei nata. Illuminando con la tua presenza il sesso teso da cui sei sorta.
Cento volte, mille volte, milioni di volte.
Ingrandendo ancora e ancora la piccola lente attraversa la tensione della goccia come un ago che preme una carne matura, resiste qualche millesimo di secondo prima di riuscire a penetrarla.
Di quella goccia,attraverso il telescopio,ne indago la nascita,ne attraverso gli stadi precedenti che l'hanno condotta qui, e camminando all'indietro arrivo alla sua origine. Hai attraversato un lungo percorso lineare ma faticoso prima di essere qui, ma prima ancora dove eri?chi ti ha creato? Guardo nel passato: Sei figlia del fuoco, delle sfregamento continuo e ripetuto di due membrane che osservo scivolare attraverso il mio strumento da lavoro, le parti si urtano a ripetizione violente ed arrossate, è un movimento ipnotico. In un andiriveni perenne misuro la saturazione dell' aria, l'ossigeno sta esaurendosi, l'anidride carbonica aumenta...l'ambiente si fa sfavorevole. Posso vedere una bocca di femmina annaspare,l'alone di rossetto tradisce quello che un tempo doveva essere rossetto truccato ora umida ed affannata è spalancata e cerca aria. Unghie di donna premono sulla carne, le vene sul collo rigonfio pulsano dall'alto di un torace bronzeo. Guardo la linea della grande schiena contrarsi, le sopracciglia folte e corrucciate di uomo, la mandibola tesa a dare concentrazione all'atto. Distinguo attraverso lo specchio quattro gambe strusciarsi e carezzarsi, mani intrecciate sbiancarsi per la reciproca pressione e lacrime nere di mascara correre veloci verso il pavimento. Urla idiosincratiche emergono dalla lente e con esse sono spettatrice onoraria della tua nascita, perla limpida sei nata. Illuminando con la tua presenza il sesso teso da cui sei sorta.
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