Checco, nuovo agenge funerario 3.

di
genere
etero

Certo che Giuliana non sarebbe capitata più in agenzia, intensificai i rapporti con le donne del paese, sia di conoscenza ma sopratutto sessuali, infatti avevo addirittura dovuto stilare un elenco d'incontri...tipo...Laura ogni Lunedì primo mattino, Giovanna...ecc., ecc., così facevo felici i mariti "guidando e confortando" le mogli e loro per avere sempre disponibile un cazzo dove "attaccarsi" in mancanza dei mariti...magari occupati a spendere energie loro con altre donne! Quando tornavo a casa mi dedicavo a Giuliana ed un giorno, proprio quando ero appena arrivato a casa, mi venne incontro e mi disse che aveva tanta voglia di farsi fare il culo e chiaramente lei non "mangiava sesso fuori casa", così la pregai di mangiare prima perchè ero stanco ed affamato e lei subito mi prese per mano conducenndomi a tavola ma si prese un "aperitivo", infatti mi slacciò la patta dei calzoni e tirò fuori il cazzo che subito si eresse e lo strinse tra le labbra spompinandomi goduriosamente ed infine me ne venni gioiosamente e lei ne fu soddisfatta. Mangiammo e dopo il caffè mi prese nuovamente per mano conducendomi in camera. Lì si spogliò e passò a spogliare anche me. Si rimise il cazzo in bocca e lo ciucciò focosamente, poi mise sul letto il tubetto del gel pregandomi di ungerla molto per sentire meno dolore possibile ed io allora unsi bene l'ano ed altrettanto il cazzo che svettava maestoso con i suoi ventotto centimetri, dritto e rigido come un palo di cemento. La feci mettere in ginocchio sul letto e le andai a leccare la figa che subito dopo sbrodolò a fiumi, già eccitatissima anche se in parte spaventata dalle mie dimensioni penili, intanto le stuzzicavo il clitoride e poi passavo a ciucciarle i seni e baciarla poi in bocca sussurrandole all'orecchio che presto sarebbe stata mia anche lì al suo bellissimo culetto la rossa Giuliana. Lei mugolò eccitatissima ma pur sempre spaventata ed allora tagliai corto e le appoggiai all'ano il cazzo, spingendolo dentro lentamente, lentissimamente, così avanzai fino in fondo ed iniziai. pur sentendola lamentarsi per il dolore sentito, a fare un su e giù, un dentro e fuori, fino a che sentii che stavo per sborrarle tutto dentro ed allora spiinsi dentro con più fermezza senza curarmi del dolore che lei stava provando, sapendo che dopo le sarebbe passato tutto ed allora poteva solo e solamente godere, infatti fu proprio così e lei godette sentendo il massiccio bastone naturale che possedevo, continuando a sfondarle tutto il bel culetto. Dopo che tirai fuori il cazzo dal suo culo, le proposi di farsi inculare subito di nuovo, così si sarebbe abituata lla grossezza ed in futuro avrebbe avuto solo piacere e non più dolore. Lei m'abbracciò e baciò in bocca e mi disse che già si sentiva pronta a sopportare il doloroso palo di carne e così mi dedicai a leccarle il culo intensamente e, proprio quando stavo con la mano imbrattata di gel per spalmarglielo sull'ano, squillò il telefonino che chiaramente reclamava la mia presenza in agenzia da parte di uno dei miei collaboratori...non potevo certo condurre un'agenzia funebre senza personale e fu quindi un mio dipendente ad avvisarmi di un decesso avvenuto da poco, così fui costretto a baciare la mia ben messa Giuliana, lasciandola nuda sul lettone, in attesa del mio ritorno che però non avvenne che solo prima di cena! Tornato a casa, trovai la mia bella mogliettina ad attendermi inginocchiata sul lettone, nuda e col culo già straboccante di gel. Non seppi resistere all'invito e subito mi denudai andando ad infilarle dentro il cazzo già ben tosto e senza auito lubrificante. Le diedi dei colpi decisi che in pochissimo tempo mi portarono a sborrare tantissimo e Giuliana se la stava godendo senza minimamente lamentarsi del dolore, ormai si era assuefatta e poi mi confessò che nel pomeriggio si era infilata in culo manici di coltelli grossi, in seguito aveva usato lo stura lavandino con un manicone ben grosso che le dilatò al giusto il culetto. Ciò mi fece ingrifare ancora di più e la girai per scoparla e la penetrai creandole anche lì lancinanti dolori per come la stavo scopando. Godemmo insieme e ci alzammo dal letto decisi a preparare una cena robusta per riprendere le energie bruciate ma lo stare in cucina con lei vicino, mi fece riaddrizzare il cazzo e così la misi piegata appoggiata al tavolo, scoprendole poi il culo ed inculandola... a secco... senza gel e lei sborrò assai più intensamente di me. Stavamo per metterci poi a tavola ma squillò il telefonino ed il lavoro che non poteva avere orari mi attendeva di nuovo. Baciai Giuliana e me ne andai a stomaco vuoto ed anche senza quanto ancora desideravo: scoparmi di nuovo la mia rosca Giuliana!
scritto il
2021-02-03
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