Incontro inaspettato
di
L'africana
genere
saffico
25 luglio,lungomare adriatico.
Silvia Rinaldini,una donna d'affari di 30 anni.
Abituata a vivere di lavoro era la sua prima vacanza che si concedeva dopo anni.
Era mora, capelli corti a caschetto.
Terza di seno,pelle rosa,nonostante le temperature si aggirassero sui trenta gradi ero vestita elegante.
Giacca scura,gonna aderente,scarpe eleganti.
In spiaggia vi era una donna scura,magra, direi terza di seno anche lei, trecce.
La pelle era così nera da sembrare la notte d'oriente.
Non la conoscevo eppure mi osservava.
I suoi occhi mi perforavano il corpo e la mente.
Iniziai d'istinto a camminare veloce,presa da brividi lungo tutto il corpo.
Arrivai all'hotel a 5 stelle che avevo prenotato.
Salii le scale e feci per entrate in stanza.
Ormai il sole donava il suo fragile corpo alle carezze del mare.
Appena entrai sentii da dietro le mani scure accarezzarmi.
Non riuscii a dire nulla.
Mi stava sbottonando giacca e pantaloncini.
Toccò il clito e il mio corpo bianco tremó,si erse.
Mi iniziò a leccare il collo e l'orecchio.
Sentii il paradiso.
Sentivo le onde del mare dentro di me.
Mentre mi metteva le dita dentro
Ero tutt'una con l'acqua.
Ero la sua preda... E lo sapeva.
Mi iniziò a mordere i seni.
Sentivo la mia pelle diventare terra africana.
Iniziai ad arrossire tutta.
Non sapevo il suo nome.
Non lo avrei mai saputo.
Prese un lenzuolo e mi strinse il collo.
Ci fece delle funi e mi sollevò a mezz'aria.
Si inginocchió e inizio a leccarmi.
Ero impotente.
Infine prese un vibratore e lo infilò nella vagina.
Tremai,sudai....
E lei come era arrivata
Se ne andò.
Silvia Rinaldini,una donna d'affari di 30 anni.
Abituata a vivere di lavoro era la sua prima vacanza che si concedeva dopo anni.
Era mora, capelli corti a caschetto.
Terza di seno,pelle rosa,nonostante le temperature si aggirassero sui trenta gradi ero vestita elegante.
Giacca scura,gonna aderente,scarpe eleganti.
In spiaggia vi era una donna scura,magra, direi terza di seno anche lei, trecce.
La pelle era così nera da sembrare la notte d'oriente.
Non la conoscevo eppure mi osservava.
I suoi occhi mi perforavano il corpo e la mente.
Iniziai d'istinto a camminare veloce,presa da brividi lungo tutto il corpo.
Arrivai all'hotel a 5 stelle che avevo prenotato.
Salii le scale e feci per entrate in stanza.
Ormai il sole donava il suo fragile corpo alle carezze del mare.
Appena entrai sentii da dietro le mani scure accarezzarmi.
Non riuscii a dire nulla.
Mi stava sbottonando giacca e pantaloncini.
Toccò il clito e il mio corpo bianco tremó,si erse.
Mi iniziò a leccare il collo e l'orecchio.
Sentii il paradiso.
Sentivo le onde del mare dentro di me.
Mentre mi metteva le dita dentro
Ero tutt'una con l'acqua.
Ero la sua preda... E lo sapeva.
Mi iniziò a mordere i seni.
Sentivo la mia pelle diventare terra africana.
Iniziai ad arrossire tutta.
Non sapevo il suo nome.
Non lo avrei mai saputo.
Prese un lenzuolo e mi strinse il collo.
Ci fece delle funi e mi sollevò a mezz'aria.
Si inginocchió e inizio a leccarmi.
Ero impotente.
Infine prese un vibratore e lo infilò nella vagina.
Tremai,sudai....
E lei come era arrivata
Se ne andò.
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