I want you stagione 1/ 1 episodio (uscito dal carcere)
di
L'africana
genere
etero
QUESTO È L'INIZIO DI UN NUOVO RACCONTO AD EPISODI. SO CHE È LUNGHETTO,SE VI PIACCIONO QUESTI RACCONTI LUNGHI LEGGETE PURE E DITEMI UN PARERE SE VI PIACCIONO RACCONTI PIÙ BREVI SIETE LIBERISSIMI DI LEGGERE ALTRO.
BUONA LETTURA
Ted era un uomo di 35 anni.
Moro,alto, robusto, fascino da boscaiolo.
Era uscito dal carcere dopo 15 anni, era entrato a 20 anni, accusa? Omicidio o così sembrava.
Era uscito dal carcere quella mattina.
Voleva tornare nella sua cittadina d'origine.
Per tornarci stava passando in una statale che affacciava al mare.
La città natale di Ted era una città natale di 5000 abitanti con un economia prevalentemente marittima.
Finalmente sarebbe tornato a casa.
Mentre camminava passò un camion.
Il camion si fermò.
Il camionista era un uomo sui 50 anni, maglia di un gruppo metal,robusto con barba folta.
-Hey ti hanno liberato?
-Si, dopo 12 anni direi che era ora.
-Cosa vuoi fare ora?
-Pensavo di tornare nella mia città di origine.
-Ne sei sicuro?
-Si perché?
-La gente non si è dimenticata ciò che è successo, pensano ancora che tu sia un assassino.
-E quindi che dovrei fare?
-Andartene da un altra parte,rifarti una vita.
-PERCHÈ? PERCHÉ DOVREI? HO PASSATO 15 ANNI A IMMAGINARMI LIBERO PER TORNARE ALLA MIA CITTÀ D'ORIGINE ED ORA PRETENDI ME NE VADA?
-La città è cambiata in 15 anni, tantissime persone si sono trasferite e poi come farai con il lavoro? Chi assume un assassino tornato in libertà?
Ted guardò Joe con fare schifata ed esterefatta.
-Tu credi che io sia colpevole?
-Non lo so,non ho mai saputo la verità su quella storia so soltanto che tutti i giornali dicono che sei stato tu e le prove sembravano tutte contro di te,siamo amici da tempo ma se hai sbagliato è giusto che paghi.
Ted e Joe erano amici sin dall' infanzia nonostante Joe avesse 15 anni più di Ted.
Erano vicini di casa da sempre e in parte erano cresciuti insieme almeno fino all'evento tragico.
-Allora me lo dai un passaggio?
Chiese Ted a Joe.
Joe sospirò.
-E va bene in nome della nostra vecchia amicizia ma sappi che non approvo la tua decisione e che ti lascerò un po' prima dell' inizio della città così la gente non mi vedrà e non mi giudicherà,sai riportare in una piccola città un assassino non giova bene agli affari.
Ted sorride ed entrò nel camion.
Il tragitto sarebbe durato mezz'ora.
Joe stava fumando una sigaretta.
-Ne hai una anche per me?
-Ti stai allargando eh!
Sorrise Joe.
-Dai amico sono 15 anni che sono in galera almeno un piccolo favore.
-Bè che io sappia in galera la moneta di scambio sono le sigarette di conseguenza penso che ne hai fumate parecchie in questi lunghi anni.
-Dai su un favore ad un tuo vecchio amico uscito di galera!
Joe sospirò ma si rese conto che Ted era nervoso e gli passò una sigaretta.
Joe fumava camel e passò a Ted una camel.
Ted iniziò a fumarla un po' nervoso.
Erano passati 15 minuti da quando erano partiti e gli mancavano altri 15 minuti.
Ted era uscito dal carcere alle 13 dopo il vitto in carcere ora erano le 14.
Ted continuava ed essere nervoso e Joe se ne accorse.
-Cosa ti rende nervoso Ted? Se vuoi parlarne? Hai paura del tuo ritorno nella società? Lo capisco non deve essere facile.
-Ecco ti volevo chiedere per caso Deborah vive ancora in città?
Joe senti montargli una rabbia che dai piedi gli arrivava alla testa.
-Avete già combinato abbastanza guai insieme e ti è costata 15 anni di galera per un probabile omicidio non ti basta?
-Quindi mi stai implicitamente dicendo che Deborah è in città?
Chiese con insistenza Ted.
-Si è in città ma ti sconsiglio anche solo di rivolgerle la parola se non vuoi guai seri.
Ricordati che sei in libertà vigilata se fai sgarri con la condanna che hai torni dentro!
-Lo so, stai calmo, stai calmo.
Ted finì la sigaretta.
Mancavano 5 minuti di auto dall' arrivo della città e Joe fermò il camion.
-Ho fatto ciò che potevo, da qui in poi te la fai a piedi.
Ted scese dal camion e salutò Joe che ripartì.
Gli era molto grato per ciò che aveva fatto per lui.
Si incamminò e dopo 15 minuti a piedi arrivò all'inizio della città.
Era una città marittima di 5000 abitanti con case in legno, pescatori e un piccolo porto all'inizio della città.
Ted era un uomo in libertà vigilata ora,poteva camminare in città tranquillamente.
Entrò in città e vide che la gente lo guardava male.
Continuò per la sua strada.
In periferia scorse la sua vecchia casa.
Era una casa da pescatori,piccola e malandata, si notava che da 15 anni nessuno se ne era preso cura.
La serratura della porta era rotta, lui non aveva più le chiavi ma la casa possedeva a lui e vi entrò.
Appena vi entrò fù sommerso dai ricordi.
Vi era una grande sala,una cucina più piccola adiacente alla sala, un piccolo bagno e in una stanza separata una piccola camera da letto.
Ted era stanco e non appena entrò in casa si avviò alla camera da letto.
Si distese e recuperò vecchie foto.
In una ci era lui e Deborah 15 anni più giovani.
Baciò la foto,da quanto tempo non vedeva Deborah.
Si distese, chiuse la porta e finalmente con un po' di privacy iniziò a toccarsi.
Chiuse gli occhi e gli ritornò in mente una delle ultime volte in cui si era visto con Deborah.
Deborah era mora, abbastanza atletica e robusta,4 di seno, tatuata.
Erano proprio in quella camera da letto, 20 anni, giovani, prestanti.
Deborah era in reggiseno e slip neri e gli stava succhiando il cazzo.
Su e giù.
Anche Ted all' epoca fisicamente se la cavava.
Aveva lunghi capelli neri, abbastanza muscoloso e robusto.
Deborah gli succhiava il cazzo con voglia e lui glielo spingeva in gola.
Deborah tremava dalla voglia e lui spingeva.
Un fiotto di sborra andò nella gola di Deborah,lei non disse nulla e lo ingoiò.
Poi il Ted ventenne dei ricordi gli tolse il reggiseno e gli slip neri.
Aveva seni abbondanti e grossi capezzoli scuri.
La fica era pelosa.
Ted la mise a pecorina e gli disse.
-Pronta porca?
-Nata pronta!
Ted gli infilò il cazzo poderoso nel culo e spinse.
Deborah non si aspettava il cazzo nel culo così senza preavviso ed urlò.
Ted gli prese i capelli scuri e li tirò.
-Ti piace essere inculata da me è cagna?
-Si molto Ted.
La inculò forte per svariati minuti poi passò alla fica pelosa.
Iniziò a pompare anche lì,era molto voglioso.
Deborah urlava e si stringeva i seni.
Sentiva il cazzo violento dentro di sé andare sempre più forte e veloce.
Dopo che per molti minuti galoppavano velocemente Ted glielo infilò di nuovo nel culo e venne.
Ted tornò con la mente nel presente.
Finalmente era venuto in pace con privacy.
Prese un fazzoletto,si puli,si rivesti e si addormentò nel letto.
CONTINUA.
BUONA LETTURA
Ted era un uomo di 35 anni.
Moro,alto, robusto, fascino da boscaiolo.
Era uscito dal carcere dopo 15 anni, era entrato a 20 anni, accusa? Omicidio o così sembrava.
Era uscito dal carcere quella mattina.
Voleva tornare nella sua cittadina d'origine.
Per tornarci stava passando in una statale che affacciava al mare.
La città natale di Ted era una città natale di 5000 abitanti con un economia prevalentemente marittima.
Finalmente sarebbe tornato a casa.
Mentre camminava passò un camion.
Il camion si fermò.
Il camionista era un uomo sui 50 anni, maglia di un gruppo metal,robusto con barba folta.
-Hey ti hanno liberato?
-Si, dopo 12 anni direi che era ora.
-Cosa vuoi fare ora?
-Pensavo di tornare nella mia città di origine.
-Ne sei sicuro?
-Si perché?
-La gente non si è dimenticata ciò che è successo, pensano ancora che tu sia un assassino.
-E quindi che dovrei fare?
-Andartene da un altra parte,rifarti una vita.
-PERCHÈ? PERCHÉ DOVREI? HO PASSATO 15 ANNI A IMMAGINARMI LIBERO PER TORNARE ALLA MIA CITTÀ D'ORIGINE ED ORA PRETENDI ME NE VADA?
-La città è cambiata in 15 anni, tantissime persone si sono trasferite e poi come farai con il lavoro? Chi assume un assassino tornato in libertà?
Ted guardò Joe con fare schifata ed esterefatta.
-Tu credi che io sia colpevole?
-Non lo so,non ho mai saputo la verità su quella storia so soltanto che tutti i giornali dicono che sei stato tu e le prove sembravano tutte contro di te,siamo amici da tempo ma se hai sbagliato è giusto che paghi.
Ted e Joe erano amici sin dall' infanzia nonostante Joe avesse 15 anni più di Ted.
Erano vicini di casa da sempre e in parte erano cresciuti insieme almeno fino all'evento tragico.
-Allora me lo dai un passaggio?
Chiese Ted a Joe.
Joe sospirò.
-E va bene in nome della nostra vecchia amicizia ma sappi che non approvo la tua decisione e che ti lascerò un po' prima dell' inizio della città così la gente non mi vedrà e non mi giudicherà,sai riportare in una piccola città un assassino non giova bene agli affari.
Ted sorride ed entrò nel camion.
Il tragitto sarebbe durato mezz'ora.
Joe stava fumando una sigaretta.
-Ne hai una anche per me?
-Ti stai allargando eh!
Sorrise Joe.
-Dai amico sono 15 anni che sono in galera almeno un piccolo favore.
-Bè che io sappia in galera la moneta di scambio sono le sigarette di conseguenza penso che ne hai fumate parecchie in questi lunghi anni.
-Dai su un favore ad un tuo vecchio amico uscito di galera!
Joe sospirò ma si rese conto che Ted era nervoso e gli passò una sigaretta.
Joe fumava camel e passò a Ted una camel.
Ted iniziò a fumarla un po' nervoso.
Erano passati 15 minuti da quando erano partiti e gli mancavano altri 15 minuti.
Ted era uscito dal carcere alle 13 dopo il vitto in carcere ora erano le 14.
Ted continuava ed essere nervoso e Joe se ne accorse.
-Cosa ti rende nervoso Ted? Se vuoi parlarne? Hai paura del tuo ritorno nella società? Lo capisco non deve essere facile.
-Ecco ti volevo chiedere per caso Deborah vive ancora in città?
Joe senti montargli una rabbia che dai piedi gli arrivava alla testa.
-Avete già combinato abbastanza guai insieme e ti è costata 15 anni di galera per un probabile omicidio non ti basta?
-Quindi mi stai implicitamente dicendo che Deborah è in città?
Chiese con insistenza Ted.
-Si è in città ma ti sconsiglio anche solo di rivolgerle la parola se non vuoi guai seri.
Ricordati che sei in libertà vigilata se fai sgarri con la condanna che hai torni dentro!
-Lo so, stai calmo, stai calmo.
Ted finì la sigaretta.
Mancavano 5 minuti di auto dall' arrivo della città e Joe fermò il camion.
-Ho fatto ciò che potevo, da qui in poi te la fai a piedi.
Ted scese dal camion e salutò Joe che ripartì.
Gli era molto grato per ciò che aveva fatto per lui.
Si incamminò e dopo 15 minuti a piedi arrivò all'inizio della città.
Era una città marittima di 5000 abitanti con case in legno, pescatori e un piccolo porto all'inizio della città.
Ted era un uomo in libertà vigilata ora,poteva camminare in città tranquillamente.
Entrò in città e vide che la gente lo guardava male.
Continuò per la sua strada.
In periferia scorse la sua vecchia casa.
Era una casa da pescatori,piccola e malandata, si notava che da 15 anni nessuno se ne era preso cura.
La serratura della porta era rotta, lui non aveva più le chiavi ma la casa possedeva a lui e vi entrò.
Appena vi entrò fù sommerso dai ricordi.
Vi era una grande sala,una cucina più piccola adiacente alla sala, un piccolo bagno e in una stanza separata una piccola camera da letto.
Ted era stanco e non appena entrò in casa si avviò alla camera da letto.
Si distese e recuperò vecchie foto.
In una ci era lui e Deborah 15 anni più giovani.
Baciò la foto,da quanto tempo non vedeva Deborah.
Si distese, chiuse la porta e finalmente con un po' di privacy iniziò a toccarsi.
Chiuse gli occhi e gli ritornò in mente una delle ultime volte in cui si era visto con Deborah.
Deborah era mora, abbastanza atletica e robusta,4 di seno, tatuata.
Erano proprio in quella camera da letto, 20 anni, giovani, prestanti.
Deborah era in reggiseno e slip neri e gli stava succhiando il cazzo.
Su e giù.
Anche Ted all' epoca fisicamente se la cavava.
Aveva lunghi capelli neri, abbastanza muscoloso e robusto.
Deborah gli succhiava il cazzo con voglia e lui glielo spingeva in gola.
Deborah tremava dalla voglia e lui spingeva.
Un fiotto di sborra andò nella gola di Deborah,lei non disse nulla e lo ingoiò.
Poi il Ted ventenne dei ricordi gli tolse il reggiseno e gli slip neri.
Aveva seni abbondanti e grossi capezzoli scuri.
La fica era pelosa.
Ted la mise a pecorina e gli disse.
-Pronta porca?
-Nata pronta!
Ted gli infilò il cazzo poderoso nel culo e spinse.
Deborah non si aspettava il cazzo nel culo così senza preavviso ed urlò.
Ted gli prese i capelli scuri e li tirò.
-Ti piace essere inculata da me è cagna?
-Si molto Ted.
La inculò forte per svariati minuti poi passò alla fica pelosa.
Iniziò a pompare anche lì,era molto voglioso.
Deborah urlava e si stringeva i seni.
Sentiva il cazzo violento dentro di sé andare sempre più forte e veloce.
Dopo che per molti minuti galoppavano velocemente Ted glielo infilò di nuovo nel culo e venne.
Ted tornò con la mente nel presente.
Finalmente era venuto in pace con privacy.
Prese un fazzoletto,si puli,si rivesti e si addormentò nel letto.
CONTINUA.
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