I padroni e il cane, cap 3

di
genere
sadomaso

Giorno 3

Sono le 5 la sveglia suona, in contemporanea si apre la porta della mia gabbia.
Ho dormito malissimo, costretto in una posizione scomoda, non so come faccia a dormine così Billy, esco di casa libero Billy e lo porto nel campo subito espleta i suoi bisogni poi tocca a me, come sempre mi faccio pulire da Billy, la sua lingua che lecca il mio ano è meravigliosa..Lo lavo con la pompa e lo porto in giardino dove lo aspetta la catena, rientro in casa in cucina c’è un bigliettino “Billy dovrà mangiare gli avanzi di ieri” sono adagiati in una busta di plastica vicino il lavello.
Vado da Billy e svuoto il contenuto della busta nella ciotola, lo vedo mangiare di gusto..è disgustoso in realtà sono tante cose mischiate senza una logica, fredde e puzzolenti, intravvedo anche del cibo mangiato in parte..
La signora mi chiama, vuole che la raggiungo in camera, mi precipito dai miei padroni non ho voglia di essere punito.
Entro in camera, il padrone sta seduto su una poltrona guarda la padrona scopare con un ragazzo di colore, un vero Mandingo.
Mi viene ordinato di mettermi a 90, ho già il sentore di quello che succederà, mani e piedi vengono immobilizzati in una gogna, mi mettono anche una benda pochi secondi dopo sento qualcuno avvicinarsi, è sicuramente il Mandingo che inizia a inculcarmi, non si preoccupa che mi faccio male, le mie urla non lo disturbano pensa solo a fare avanti e indietro come un automa, fortunatamente il mio ano inizia ad abituarsi e riesco anche a godere della situazione.
Il mandingo decide di venirmi in bocca, la sua sbarra è salata la mando giù a fatica e con disgusto.
Poi vanno via, mi lasciano li bendato con le mani e i piedi legati alla gogna.
Non so quanto tempo passa, sicuramente tanto..Sento arrivare qualcuno, subisco 4 cinghiate su culo, poi nuovamente vengo penetrato..
E’ sicuramente il mandingo, il suo pene ha dimensioni stratosferiche, il mio ano torna a bruciare poi come prima riesco nuovamente a godere e infine bevo nuovamente la sua sbarra.
Mi lasciano da solo un altro poco poi vengo liberato, la prima cosa che guardo è l’orario, sono le 13:00, il mandingo non c’è più ci sono i padroni che ridono, mi legano le mani dietro la schiena e mi portano in soggiorno, mi mettono d’avanti la tv, hanno ripreso il mandingo che m’inculava .
La padrona mi dice “se stato bravo, una vera proietta..il non riuscivo a prenderlo tutto”
Mi vergogno di me stesso..
Ho le mani legate, e sono in ginocchio, il padrone mi dice che il mio periodo d’addestramento è finito, ora devo decidere se restare o andare via per sempre.
Se resterò mi faranno un contratto da cameriere e riceverò addirittura uno stipendio però sarò loro h24 365 giorni l’anno.
Resto in silenzio…poi decido di rimanere...è questa la mia vita.
Voglio dipendere da loro, voglio essere usato dai miei padroni.
FINE.

Ho deciso di scrivere questo sequel di SONO IL TUO CANE perchè, essere dominato è il mio grande sogno e scrivere questi racconti m'aiuta a capire me stesso.
Sgradirei un giudizio su questa storia, sono ben accetti tutti i giudizi soprattutto quelli negativi, voglio migliorare questa passione
scritto il
2018-08-08
8 . 4 K
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