Slave CAP. 8
di
SlavePZ
genere
bondage
-Ritorno-
E’ mattina, veniamo svegliate dal Duca il persona che batte una bacchetta contro le sbarre delle gabbie.
Urla divertito SVEGLIAAA SVEGLIAAAA IL MATTINO HA L’ORO IN BOCCA, le schiave aprono le gabbie che ci ospitano, a fatica usciamo e ci mettiamo in piedi, IL DUCA si diverte con la bacchetta assestandoci dei colpi secchi e decisi sulle cosce.
Le schiave del DUCA ci riprendono in consegna, ci portano in un angolino dello scantinato dove ci sono 4 ciotole le quali contengono avanzi della cena, è la nostra colazione, c’inginocchiamo e mangiamo..Poco dopo ci fanno salire al piano superiore e ci conducono fuori in giardino dove ci sono i nostri padroni ad attenderci, saluto la mia padrona che è vistosamente arrabbiata e mi avverte che quando saremo a casa sarò severamente punita.
Vengo caricata nel cofano della macchina dove c’è una gabbia molto molto piccola, fatico ad entrarci e mi faccio male ad ogni sobbalzo dell’auto.
Molto tempo dopo giungiamo a casa, l’autista scarica dal cofano la gabbia che mi contiene e la mette a terra in giardino poi fa scendere la mia padrona che lo ringrazia a lo fa andare via
Matilde - sei una delusione, ieri notte t’ho osservata scopare con quella schiava senza aver chiesto il mio consenso, sarai punita molto severamente.
La mia padrona fa qualche giro intorno la gabbia poi la apre e mi conduce vicino al palo punitivo dove vengo frustata ripetutamente con molta forza poi mi porta nel retro del giardino, c’è una gabbia piccola piccola, per starci dentro devo tenere i piedi fuori dalle sbarre, dopo aver serrato per bene l’ingresso con un lucchetto lega le mie polsiere con 2 lucchetti alle sbarre
Matilde - La gabbia è collegata ad un argano, t’isserà a 4 metri d’altezza, resterai qui dentro notte e giorno per una settimana, i tuoi bisogni li farai li tanto cadranno fuori, cibo e acqua ti saranno dati 1 volta al giorno, la gabbia è sospesa con un solo cavo si muoverà continuamente, quando uscirai tra una settimana avrai seria difficoltà a camminare.
Io piango e singhiozzo chiedendo pietà ma la padrona va via comunque.
Non so se qualche lettore ha avuto la possibilità di passare qualche ora all’interno di una gabbia, non è per niente divertente, il tempo non passa mai e nella mia situazione forse è anche peggio, oltre ad essere all’interno della gabbia ho anche i polsi bloccati, non posso fare altro che aspettare.
Il pomeriggio passa tutto sommato bene, siamo in estate e non fa freddo, purtroppo il buio inizia ad arrivare e la temperatura scende, non so che ore sono, l’aria fredda e umica mi fa tremare, non riesco a dormire ne a trovare una posizione comoda per dormire.
Inizio a gridare PIETA’ PADRONI ma nessuno viene in mio soccorso, devo aspettare e pazientare.
Le prime luci del sole sono un sollievo, inizio finalmente a scaldarmi non tremo più, mi piace così tanto che mi riesco perfino ad addormentare.
Passano delle ore poi il rumore meccanico dell’argano mi risveglia, il padrone mi sta facendo scendere giu, anche lui è arrabbiamo e mi conferma che sarò punita con la detenzione nella gabbia.
In mano ha una scatoletta di cibo per cani e un cucchiaio, la apre e prende una grossa cucchiaiata, avvicina il cucchiaio alla mia bocca e mi fa capire che se non mangio ora non mangerò per il resto della giornata, con non poca fatica ingurgito la schifosa pappa, è nauseabonda ma è cmq cibo, le cucchiaiate sono grandi e in breve tempo finisco il mio disgustoso pranzo poi mi da dell’acqua che fortunatamente mi toglie in parte il saporaccio.
Prima d’issarmi ci tiene a farmi lavare, con una lancia che solitamente usa per l’auto mi bagna completamente, poi rimette in funzione l’argano che mi riporta in alto.
La giornata per me finisce qui, è una lunga attesa al giorno successivo..
Passano i giorni, la punizione è lunga e interminabile la notte soffro il freddo il giorno la noia, sconto la pena per intera e puntuale il settimo giorno i miei padroni vengono a liberarmi, esco a carponi dalla piccola gabbia sono destabilizzata, non riesco a stare in piedi, il senso di nausea è forte vomito un paio di volte, il padrone mi prende in braccio e mi porta nella mia stanza, finalmente il letto e finalmente un vero riposo.
E’ mattina, veniamo svegliate dal Duca il persona che batte una bacchetta contro le sbarre delle gabbie.
Urla divertito SVEGLIAAA SVEGLIAAAA IL MATTINO HA L’ORO IN BOCCA, le schiave aprono le gabbie che ci ospitano, a fatica usciamo e ci mettiamo in piedi, IL DUCA si diverte con la bacchetta assestandoci dei colpi secchi e decisi sulle cosce.
Le schiave del DUCA ci riprendono in consegna, ci portano in un angolino dello scantinato dove ci sono 4 ciotole le quali contengono avanzi della cena, è la nostra colazione, c’inginocchiamo e mangiamo..Poco dopo ci fanno salire al piano superiore e ci conducono fuori in giardino dove ci sono i nostri padroni ad attenderci, saluto la mia padrona che è vistosamente arrabbiata e mi avverte che quando saremo a casa sarò severamente punita.
Vengo caricata nel cofano della macchina dove c’è una gabbia molto molto piccola, fatico ad entrarci e mi faccio male ad ogni sobbalzo dell’auto.
Molto tempo dopo giungiamo a casa, l’autista scarica dal cofano la gabbia che mi contiene e la mette a terra in giardino poi fa scendere la mia padrona che lo ringrazia a lo fa andare via
Matilde - sei una delusione, ieri notte t’ho osservata scopare con quella schiava senza aver chiesto il mio consenso, sarai punita molto severamente.
La mia padrona fa qualche giro intorno la gabbia poi la apre e mi conduce vicino al palo punitivo dove vengo frustata ripetutamente con molta forza poi mi porta nel retro del giardino, c’è una gabbia piccola piccola, per starci dentro devo tenere i piedi fuori dalle sbarre, dopo aver serrato per bene l’ingresso con un lucchetto lega le mie polsiere con 2 lucchetti alle sbarre
Matilde - La gabbia è collegata ad un argano, t’isserà a 4 metri d’altezza, resterai qui dentro notte e giorno per una settimana, i tuoi bisogni li farai li tanto cadranno fuori, cibo e acqua ti saranno dati 1 volta al giorno, la gabbia è sospesa con un solo cavo si muoverà continuamente, quando uscirai tra una settimana avrai seria difficoltà a camminare.
Io piango e singhiozzo chiedendo pietà ma la padrona va via comunque.
Non so se qualche lettore ha avuto la possibilità di passare qualche ora all’interno di una gabbia, non è per niente divertente, il tempo non passa mai e nella mia situazione forse è anche peggio, oltre ad essere all’interno della gabbia ho anche i polsi bloccati, non posso fare altro che aspettare.
Il pomeriggio passa tutto sommato bene, siamo in estate e non fa freddo, purtroppo il buio inizia ad arrivare e la temperatura scende, non so che ore sono, l’aria fredda e umica mi fa tremare, non riesco a dormire ne a trovare una posizione comoda per dormire.
Inizio a gridare PIETA’ PADRONI ma nessuno viene in mio soccorso, devo aspettare e pazientare.
Le prime luci del sole sono un sollievo, inizio finalmente a scaldarmi non tremo più, mi piace così tanto che mi riesco perfino ad addormentare.
Passano delle ore poi il rumore meccanico dell’argano mi risveglia, il padrone mi sta facendo scendere giu, anche lui è arrabbiamo e mi conferma che sarò punita con la detenzione nella gabbia.
In mano ha una scatoletta di cibo per cani e un cucchiaio, la apre e prende una grossa cucchiaiata, avvicina il cucchiaio alla mia bocca e mi fa capire che se non mangio ora non mangerò per il resto della giornata, con non poca fatica ingurgito la schifosa pappa, è nauseabonda ma è cmq cibo, le cucchiaiate sono grandi e in breve tempo finisco il mio disgustoso pranzo poi mi da dell’acqua che fortunatamente mi toglie in parte il saporaccio.
Prima d’issarmi ci tiene a farmi lavare, con una lancia che solitamente usa per l’auto mi bagna completamente, poi rimette in funzione l’argano che mi riporta in alto.
La giornata per me finisce qui, è una lunga attesa al giorno successivo..
Passano i giorni, la punizione è lunga e interminabile la notte soffro il freddo il giorno la noia, sconto la pena per intera e puntuale il settimo giorno i miei padroni vengono a liberarmi, esco a carponi dalla piccola gabbia sono destabilizzata, non riesco a stare in piedi, il senso di nausea è forte vomito un paio di volte, il padrone mi prende in braccio e mi porta nella mia stanza, finalmente il letto e finalmente un vero riposo.
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