A sognare non si pecca
di
Chiatillo
genere
tradimenti
A SOGNARE NON SI PECCA 14 NOVEMBRE 2020
Come posso invitarti ad un altro incontro con me.
Ti spio da un tempo infinito e tu fai finta di non vedermi, di non capire, ma so che mi vuoi. Mi dicevi: - Mi basta guardare il tuo calzone gonfio e le mani nelle tasche che nascondono il tuo desiderio per capire che sei pronto per me-
Un incontro clandestino il nostro e sappiamo bene quello che sta succedendo.
- Ti diventa duro… e non capisci perché? - Ridevi.
Non mi vuoi…dici. Cerchi di negare, ma il tuo unico pensiero è trovare un modo per rientrare a casa, pregando che qualcosa cambi e ti permetta di non far capire a tuo marito che hai peccato. Mangi, giri per le stanze, decidi di fare una doccia, con me sempre lì a toccarti e baciarti il viso.Oramai sono nella tua testa.
-Perché a te che succede?- chiedi seccata.
Torni a casa con il cazzo sempre più duro… e pensi: -Vai via! Fai da brava! Lasciami solo! Ora non posso, non so dove trovare rifugio, di là c’è mia moglie e tra le pentole sul fuoco non c’è posto-
Ti vorrei sul divano con me, mentre guardo un film. Tu che ti arrotoli vicino a me, come la mia coperta e mi tocchi, m’infili le mani nel calzone e cerchi di sentire se ancora ti voglio.
Mi tocco. E’ umido e caldo e così sensibile che mi sento tremare.
“Il film…di che parla? “ mi chiede lei.
Mi devo concentrare, non voglio venire proprio adesso. Sento che può succedere altro. Penso. Me lo prenderà in bocca? Mi leccherà la cappella? Non faccio in tempo a pensare e sei già quì. Ti desidero, con le labbra umide e la mano sicura. Non ti stanchi di sentire il mio sapore. So che non mi vuoi dimenticare appena esci da qui.
Oh Dio…eccola! Si alza dal divano. Si era addormentata proprio lì accanto a me.
“Buona notte cara! Si, ti raggiungo in camera, sto ancora un po’ qui…” Speriamo che non mi chieda di scoparla. No, stanotte proprio non posso. I doveri coniugali un'altra volta.
Prendo un respiro. Torno a pensare a lei e cerco di immaginare come posso averla.
Dove posso portarla per stare un po’ soli? Solo noi. Le sue labbra, i suoi seni, il suo culo, i suoi capelli… Profumano di mare e io di terra bagnata, odoro d’Autunno.
Non so proprio che inventare. Non possiamo vederci senza un progetto, non possiamo rischiare di farci scoprire.
Vorrei possederla proprio lì, sulla spiaggia. La conosco ormai, sarà tenera e calda.
La vorrei portare in moto per sentirla ridere di gioia. La vorrei nel mio letto, che non è il suo, lo so.Un posto sicuro, ma di sicuro c’è solo questo sogno e io che mi masturbo pensando a lei.
La immagino che mi dice…”Ti posso accarezzare il viso? Come se tu fossi una creatura nata dal mio ventre? Ti posso leccare le labbra, come se fossi il mio gelato al cioccolato? Non riesco più ad aspettare e la tua assenza mi rende triste. Ti voglio dentro di me e non voglio che ti fermi. Fammi piangere per il piacere e riempimi di te. Non ti fermare…concedimi almeno questo”.
Dopo tutto è’ solo un sogno e a sognare non si pecca.
Come posso invitarti ad un altro incontro con me.
Ti spio da un tempo infinito e tu fai finta di non vedermi, di non capire, ma so che mi vuoi. Mi dicevi: - Mi basta guardare il tuo calzone gonfio e le mani nelle tasche che nascondono il tuo desiderio per capire che sei pronto per me-
Un incontro clandestino il nostro e sappiamo bene quello che sta succedendo.
- Ti diventa duro… e non capisci perché? - Ridevi.
Non mi vuoi…dici. Cerchi di negare, ma il tuo unico pensiero è trovare un modo per rientrare a casa, pregando che qualcosa cambi e ti permetta di non far capire a tuo marito che hai peccato. Mangi, giri per le stanze, decidi di fare una doccia, con me sempre lì a toccarti e baciarti il viso.Oramai sono nella tua testa.
-Perché a te che succede?- chiedi seccata.
Torni a casa con il cazzo sempre più duro… e pensi: -Vai via! Fai da brava! Lasciami solo! Ora non posso, non so dove trovare rifugio, di là c’è mia moglie e tra le pentole sul fuoco non c’è posto-
Ti vorrei sul divano con me, mentre guardo un film. Tu che ti arrotoli vicino a me, come la mia coperta e mi tocchi, m’infili le mani nel calzone e cerchi di sentire se ancora ti voglio.
Mi tocco. E’ umido e caldo e così sensibile che mi sento tremare.
“Il film…di che parla? “ mi chiede lei.
Mi devo concentrare, non voglio venire proprio adesso. Sento che può succedere altro. Penso. Me lo prenderà in bocca? Mi leccherà la cappella? Non faccio in tempo a pensare e sei già quì. Ti desidero, con le labbra umide e la mano sicura. Non ti stanchi di sentire il mio sapore. So che non mi vuoi dimenticare appena esci da qui.
Oh Dio…eccola! Si alza dal divano. Si era addormentata proprio lì accanto a me.
“Buona notte cara! Si, ti raggiungo in camera, sto ancora un po’ qui…” Speriamo che non mi chieda di scoparla. No, stanotte proprio non posso. I doveri coniugali un'altra volta.
Prendo un respiro. Torno a pensare a lei e cerco di immaginare come posso averla.
Dove posso portarla per stare un po’ soli? Solo noi. Le sue labbra, i suoi seni, il suo culo, i suoi capelli… Profumano di mare e io di terra bagnata, odoro d’Autunno.
Non so proprio che inventare. Non possiamo vederci senza un progetto, non possiamo rischiare di farci scoprire.
Vorrei possederla proprio lì, sulla spiaggia. La conosco ormai, sarà tenera e calda.
La vorrei portare in moto per sentirla ridere di gioia. La vorrei nel mio letto, che non è il suo, lo so.Un posto sicuro, ma di sicuro c’è solo questo sogno e io che mi masturbo pensando a lei.
La immagino che mi dice…”Ti posso accarezzare il viso? Come se tu fossi una creatura nata dal mio ventre? Ti posso leccare le labbra, come se fossi il mio gelato al cioccolato? Non riesco più ad aspettare e la tua assenza mi rende triste. Ti voglio dentro di me e non voglio che ti fermi. Fammi piangere per il piacere e riempimi di te. Non ti fermare…concedimi almeno questo”.
Dopo tutto è’ solo un sogno e a sognare non si pecca.
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