Mentre fai spesa
di
virtualmente
genere
esibizionismo
“ma che palle sto traffico, io odio il traffico”
la signora saluta l’amica, il vecchio che guarda il culo della Giusi che, uscita dal negozio, dal basso del suo metro e 40 cerca di prendere un qualche prodotto che puntualmente mette ogni santo giorno in cima alla porta
“ma cazzo prendi lo scaletto”
e la signora che scende dalla macchina del marito per andare in macelleria lasciandolo cercare disperatamente un posto in una strada dove “posti non ce ne sonoooooooooooooooo..muovitiiiiiiiiiii”
il nervoso che mi sale ma poi
“ma non è **** quella?”
tanto sono già fermo, al massimo faccio saltare i nervi a quelli dietro. Abbasso il finestrino e la chiamo.
>Ciao 😀 da quanto tempo
>Ciao, che fai qui?
> Niente, mi godo il traffico. Tu?
>Niente, mi godo il fruttivendolo
>Ahahahah, ne hai di tempo con la fila che c’è.
>Già, ma tanto non ho molto da fare ancora
>Allora perchè non sali e ci facciamo due chiacchiere?
Io non so nemmeno perchè te l’ho detto ma te lo leggo negli occhi…hai quel dubbio
>Ma si, però non posso fare troppo tardi
>Tranquilla, andiamo vicino.
finalmente si muove il traffico. In fondo alla strada giriamo a destra e poi in un parcheggio dove fermo la macchina.
>visto non siamo andati molto lontani
> Si ma forse qui siamo troppo vicini
>Ma tanto dalla strada non si vede niente se
e metto la mano sul tuo ginocchio e piano la sposto lungo la gamba.
>Sei scesa con la tuta di pile?
>Dovevo sbrigarmi. Che c’è, non posso? devo essere sempre elegante in ogni momento?
Metti la mano sulla mia. Ma prendo la tua mano e la metto sui miei pantaloni e ritorno sulla gamba.
>Potevi mettere un pantalone
>Dobbiamo parlare della qualità di vestiti? qui?
>Da fuori non si vedono le mani e la parte di sotto dei vestiti.
>Sicuro?
>Certo, però mi chiedo come farai se si bagna tutta.
Mentre te lo dico sono salito tra le gambe e ti ho afferrato la fica tra le mani. La sento calda già dalla tuta. La stringo
>Hai ragione ma qui…
>Qui non ci vede nessuno ne le mani o altro
Ti prendo i bordi della tuta e te li abbasso al ginocchio.
>tuta di pile ma sempre intimo di pizzo nero?
>non ti piace neanche questo?
Ti tolgo anche quello, ti allargo le gambe e ti infilo direttamente due dita su per la fica.
>Piano
>Scusa
Ma non vado piano. ti sento sussultare mentre ancora sei stupita. 5 minuti fa eri in fila dal fruttivendolo e ora hai 2 dita su nella fica e uno che ti sgrilletta il bottoncino delle meraviglie.
Con l’altra mano risalgo sotto la maglia e ti stringo una tetta. Chiudi gli occhi e accelleri il respiro
>Si vede
>No. Mi piace masturbarti
>Mi piace essere masturbata
stringi le gambe, tendi le braccia, chiudi gli occhi, trattieni un attimo il respiro…e poi ti lasci corollare sul sedile mentre ti allaghi tra le gambe. Aspetti qualche secondo, ti tiri su mutandina e pantalone della tuta.
>Ci sei rimasta male? non volevo..credevo ti andasse di giocare.
> Ma che dici. Vieni qua.
mi prendi i pantaloni e me li tiri giù. Senza tanti complimenti mi togli le mutande
>me lo aspettavo più grande, forse non ti è piaciuta abbastanza la mia fica?
>ma che dici, cer..
>Vediamo se ti piace di più la bocca
Guardi la strada e in un attimo ti fiondi sul mio cazzo e lo fai sparire nella tua gola. Era già duro prima ma ora…
Sento che me lo succhi con calma mentre con le mani mi massaggi le palle. Ti metto una mano sul culo ma me la sposti. Allora te la metto sulla testa e ti spingo più giù. Questa te la tieni perun poco poi ti stacchi
>non venirmi in bocca
>dove?
> non ti piacciono le mie tette?
> certo ma…
Non posso finire che già sei tornata giù e me lo succhi con forza. La sensazione di caldo è sostituita da un piacere accecante. Dalla cappella si sposta più giù..lo sento quai nelle palle. E’ dentro.
>come cazzo fai a succhiarmi dentro?
Sento che risale, le gambe tremano. Non so come ma mi succhi il cazzo dall’interno. Non posso oppormi. Balbetto
>No…sto…attenta
Non ti sposti, continui
>No..resisto
è impressionante..le gambe sono in preda agli spasmi e per quant provi a bloccarmi mi sento aperto..sto per esplodere e ancora non ti sei staccata..penso che hai detto che…
>Ven…
Ma tu sei ancora li..te lo sei piantato in gola e mi massaggi le palle. vai sempre più giù.
Ed esplodo in modo violento…è lampo di luce e piacere e dolore e un fiotto che sgorda da solo senza che possa controllarlo e corpo che crolla.
> forse avevo ragione, ti piace di più la bocca.
>avevi detto non in bocca
>non mi piace molto. non lo preferisco ma a volte è capitato
ti guardo..capisci e mi dici
>tranquillo, ho scelto io. Ti fai troppi problemi…non te ne facevi così tanti un tempo.
>perchè non ricordi la prima volta
>la prima è sempre così. Ora andiamo che devo ancora fare spesa. Solo una cosa prima, lo avevi già pianificato?
>No, sinceramente non ci avevo proprio pensato
> E allora perchè?
>Non lo so, eri qui…mi sono ricordato dei tempi andati e mi è venuta voglia di toccarti tra le gambe.
>va bene adesso andiamo però. Magari qualche volta andiamo a fare spesa sul serio da qualche parte.
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