Ero un ragazzino ma imparai tante cose.
di
Checco752.
genere
prime esperienze
Quel pomeriggio avevo appuntamento con Ilaria a casa sua per studiare insieme Greco che io digerivo a mala pena, così si offrì la "secchiona della classe" ( quella che studia intensamente! per essere la prima della classe in tutte le materie ). Giunto a casa sua mi aprì la porta sua madre, una signora molto bella con un viso da sogno, bionda con gli occhi verdi ed il corpo era proprio da indossatrice, insomma, una gran bella figa. Quando mi fece accomodare in salotto mi disse di dovermi dare una brutta notizia: Ilaria si trovava a letto con febbre alta influenzata. Rimasi con un'espressione triste perchè se io ero lì e dello studio non m'importava proprio nulla, era per fare capire ad Ilaria che mi piaceva moltissimo ma sua madre mi disse che se volevo potevo andare in camera sua per salutarla, cosa che feci letteralmente volando e, dopo che io le feci gli auguri di pronta guarigione e la baciai sulla guancia, lei chiamò sua madre ed io pensavo fosse per accompagnarmi alla porta ma invece Ilaria disse che sua madre poteva aiutarmi, dato che anche lei aveva frequentato il Liceo Classico ed infatti conosceva bene il Greco, così lasciammo riposare Ilaria e Giovanna, così mi disse dovevo chiamarla mi guidò nel suo studio, lei era Avvocato, ed iniziò a guidarmi nel ripetere la grammatica. Dopo un'ora che quasi mi fumava il cervello, si rese conto di fermarci un poco a ricrearsi e notai che a sua volta, aveva fatto caso che sbirciavo di continuo le sue cosce ben scoperte e ben messe, così ad un certo punto mi sorrise e poi disse se avevo una fidanzatina ma le dissi che ero solo ed allora mi prese la mano dicendomi che per lei ero molto carino perciò doveva pure esserci una ragazza che poteva stare insieme a me, poi si avvicinò ed appoggiò i suoi arrapantissimi seni sulla mia guancia ed io non chiesi nessun permesso anzi, la abbracciai ed insieme ci alzammo in pedi e lei spalancò gli occhi nel trovarsi il mio cazzo a fare forte pressione sulle cosce. Mi fissò negli occhi con espressione affatto dispiaciuta infatti mi fece sentire una sua mano scorrere fino ad arrivare al cazzo che quasi strappava i pantaloni. Mi disse che non voleva essere scoperta da sua figlia e quindi mi prese per mano conducendomi nel giardino dove un gazebo coperto di piante rampicanti, fece da sipario per noi ed infatti subito Giovanna non perse tempo a slacciarmi i pantaloni e, abbassatomi anche gli slip, si prese il cazzo in mano masturbandomi un poco ma poi se lo mise in bocca ed io conobbi grazie a lei l'arte del bocchino o pompino se preferite. Dopo che le sborrai in bocca fino a fare straboccare le ultime gocce rimaste. allora lei mi disse che dovevo anche imparare a baciare una donna come si deve e dopo essersi pulita la bocca dallo sperma ricevuto, mi appoggiò le sue labbra alle mie ed iniziò con la lingua a spingerla slinguandomi in ogni punto e poi mi suggerì di fare altrettanto così poco dopo potè dirmi che ero un bravo allievo e con lei sarei diventato un buon amantore.
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