L'ape regina

di
genere
poesie

dedicata alla Zanzara

bella distesa al sole
il vento ti accarezza la pelle nuda
la rena scalfisce le pieghe della tua rosea pelle
come una mola ruvida ed arsa
le mani stringono il nulla che riempie i tuoi palmi
i seni si scuotono ai battiti del cuore accaldato
i capezzoli si ergono come calabroni in ansia di volo

le gambe non più tese
contratte a guisa di ali a riposo
la vulva dischiusa e rossa come una ferita
medicata dal biondo serico vello
un rivolo denso e mieloso
luccica ai taglienti raggi del sole
un'olezzo colorato e pungente si libra nell'aria

oh! ape regina quieta
languidamente abbandonata
in attesa che il destino si compia
ineluttabilmente avviene ciò che é scritto e ti scuoti emettento un sibilo tagliente
come tagliente é l'intruso che lacera la tua ferita
urli

lo scacci
lo brami
lo ingoi sino a ché l'elsa ti bacia le roride labbra
ti scuoti
ti contorci sulla terra che accarezza le tue membra
avvolgi il tuo amante
scuoti il tuo carnefice

lo sconvolgi
sino a rubargli
nell'attimo supremo
l'ultimo anelito di vita
smarrito in un rivolo di bianco
viscido dolore
e il tempo si rinnova
di
scritto il
2012-01-30
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