Mia madre e il vicino - una nuova avventura pt. 1
di
Isaia
genere
tradimenti
Passò esattamente un anno dagli eventi narrati negli episodi precedenti.
Il ricordo del mio incontro ravvicinato con il nostro vicino di casa Francesco e mia madre Anna era ancora perfettamente vivido nella mia mente.
Mia madre non ne aveva mai fatto menzione, anzi si comportava come se nulla fosse mai accaduto. Io mi limitati a rispettare il suo silenzio e la sua privacy, anche perchè gli sguardi, sospettosi e al comtempo rabbiosi, che mi venivano concessi da Francesco ogni volta che mi capitava di incrociarlo lasciavano trapelare un unico messaggio, "Ti tengo d'occhio".
Il timore reverenziale che avevo sviluppato nei suoi confronti era diventato tale da impedirmi di disobbedire. Per un anno intero resistetti, con grandi difficoltà, alla voglia logorante di spiare i loro incontri lussuriosi e scoprire i modi sempre nuovi con cui avrebbero tradito la fiducia dei rispettivi coniugi.
Quindi, per me, fu un anno difficile, ma anche ricco di cambiamenti. Cambiamenti che non fecero altro che mettere sempre più a dura prova la mia volontà.
Nello specifico, mia madre iniziò a frequentare regolarmente corsi di spinning e di ginnastica, i quali contribuiromo notevolmete a rassodare il suo corpo mettendo notevolmente in risalto le sue curve, in particolar modo quelle del fondoschiena. Ma non finisce qui.
I risultati ottenuti grazie al duro allenamento, spinsero mia madre anche a cambiare guardaroba. Vestitini attillati, leggins aderenti e jeans a vita alta erano all'ordine del giorno. Oltre a farla sembrare nettamente più giovane, il nuovo vestiario rifletteva la volontà e gli sforzi di mia madre di mettere in evidenza il suo lato B in ogni occasione.
Io non potevo far altro che osservare in silenzio e sfogare segretamente i miei istinti sessuali sfruttando l'immaginazione.
Come saprete grazie ai miei precedenti racconti, avevo un video che ritraeva un amplesso con protagonisti mia madre e il nostro vicino di casa... il video in questione, gelosamente custodito all'interno del PC, era ormai diventato obsoleto. Lo avevo visto e rivisto così tante volte che quasi non produceva su di me più alcun effetto.
La trasformazione di mia madre non faceva altro che accrescere in me la bramosia di creare del nuovo materiale sul quale potermi masturbare ma resistetti fino ad un evento che fu per me fatidico.
L'evento si verificò nel mese di giugno.
Era un classico pomeriggio caldo e afoso. Io ero in cucina a prendere qualcosa di fresco. Avevo appena rimesso il cartone del succo all'interno del frigo e per poco non mi cadde il bicchiere dalle mani quando vedo mia madre fare l'ingresso in casa.
Lei era appena tornata dal parrucchiere e ciò che mi lasciò stupito fu il colore con il quale si presentò in casa. Lei che aveva i capelli di un castano scuro, per anni li aveva portati di colore rossiccio. Negli ultimi tempi li aveva leggermente schiariti, ma oggi entrò in casa sfoggiandoli di un biondo miele che tendeva a schiarirsi progressivamente arrivando verso le punte.
Semprava un'altra persona.
Sembrava una porca.
Anzi, lo era.
Mi congratulai con lei e le feci i complimenti "Ti stanno benissimo" le dissi. Lei era visibilmente contenta e, dopo avermi ringraziato, salì di sopra a cambiarsi.
Tutto ciò che riuscì a fare fu abbandonarmi su una sedia. Rimasi seduto a fissare il bicchiere di succo d'arancia inebetito, con un solo pensiero che mi frullava in testa "Mia madre sembra una pornostar".
Non so per quanto rimasi così immobile, so solo che il rumore di passi, di infradito che scivolano sul pavimento, mi indusse a voltare lo sguardo e ciò che vidi mi fece fermare il cuore nel petto.
Mia madre con un microcostume da bagno a due pezzi era di fronte a me, sull'avambraccio sinistro aveva il telo da mare, mentre nella destra impugnava la bottiglietta dell'olio abbrozzante.
"Andrea, vado a prendere il sole... se dovesse squillare il telefono vienimi a chiamare" disse lei con un tono lievemente compiaciuto.
Io, con la gola secca, replicai con un " o-o-ok" balbettante e incerto.
Lei si voltò e i miei occhi caddero estasiati sul suo fondoschiena. Ammirai per la prima volta il "nuovo" corpo, tonificato dagli allenamenti, di mia madre senza vestiti a coprirlo e in un istante il mio pisello si trasformò in una sbranga di ferro.
Mia madre indossava un costumino fluorescente, da ventenne, e il modo in cui camminava ancheggiando faceva ondeggiare le sue chiappe da sinistra a destra in un modo sfacciato.
Il rumore della porta sul retro che si chiudeva mi fece capire che mia madre era uscita nel giardino e che, di li a poco, si sarebbe distesa sul lettino per prendere il sole.
Semplicemente, mi ritrovai a non essere più padrone del mio corpo.
Correndo a più non posso, mi precipitai su per le scale e da lì in camera mia che, per mia fortuna, affacciava proprio sul retro di casa nostra.
Continuai a ripetermi mentalmente "Mia madre sembra una pornostar... mia madre sembra una pornostar" mentre, appollaiato dietro le tende della finestra di camera mia, lasciavo cadere calzoncini e mutande alle caviglie. Me ne liberai scalciando col piede e, mezzo nudo, iniziai a masturbarmi.
Tiravo su e giù la pelle attorno al glande ad um ritmo forsennato, mentre spiavo mia madre in giardino che stendeva il telo sul lettino e iniziava a cospargersi il corpo con l'olio abbronzante.
Mia madre era stesa supina sul lettino.
Io, in camera mia ero al culmine del godimento.
Si poteva chiaramente vedere la luce riflettere sulle sue cosce e sul suo sedere grande e sodo. Un sedere impertinente, insolente a dire il vero, a causa di quel costumino striminzito e della lozione abbronzante che vi era stata riversata generosamente.
Un culo del genere avrebbe potuto tranquillamente conquistare il mondo. Mi chiedevo quale uomo avrebbe potuto mai resistergli. Quelle chiappe sode e mature, rese lucenti dall'olio parlavano e chiedevano espressamente di essere prese a morsi, chiedevano di essere leccate e schiaffeggiate.
Facevo questi pensieri e, contemporaneamente, una parte di me sperava con tutto il cuore di vedere qualcuno fare l'ingresso e possedere mia madre su quel lettino.
Volevo vedere mentre se la scopavano con forza. Volevo che quel suo culo spudorato fosse posseduto senza alcuna pietà.
In quel momento vidi le mani di mia madre sollevarsi, muoversi verso il fondoschiena. Lei si massaggiò le chiappe con le dita, poi se le divaricò leggermente per sistemarsi quel customino da teenager e... io non potei resistere. Venni.
Sborrai inctrollatamente, come non mi accadeva da tempo, senza badare a dove venivo.
Continuai a trastullarmi anche durante il periodo refrattario. Toccarmi, in quel momento, mi aiutava a formulare un pensiero... una strategia.
In passato avevo già filmato mia madre. Lei, come mi ero ripetuto più volte, sembrava, a tutti glie effetti, una vera attrice porno.
Capì finalmente cosa dovevo, anzi, cosa volevo fare.
"Diventerò il regista personale di mia mamma. Organizzerò le sue scopate e filmerò tutto!" promisi a me stesso.
Mia madre era ancora lì ignara, a prendere beatamente il sole.
Non aveva la minima idea di cosa io, suo figlio, le stavo programmando.
Finalmente avevo un nuovo piano e stavolta Francesco, che si credeva l'unico proprietario di mia madre, non sarebbe stato coinvolto.
Preso dall'eccitazione sfrenata sentì il cazzo farsi nuovamente duro nella mia mano.
Studiai il corpo di mia madre con lo sguardo. I miei occhi indugiarono sui suoi piedi, poi sulle cosce e infine sul culo.
Guardandolo affermai "Domani avrai ciò che ti meriti...".
Un sorriso malefico mi si stampò sul volto e, immaginando cosa sarebbe successo l'indomani, accelerai il ritmo della mano.
Il secondo orgasmo sarebbe arrivato di lì a poco.
Continua...
Isaia.racconti@gmail.com
Il ricordo del mio incontro ravvicinato con il nostro vicino di casa Francesco e mia madre Anna era ancora perfettamente vivido nella mia mente.
Mia madre non ne aveva mai fatto menzione, anzi si comportava come se nulla fosse mai accaduto. Io mi limitati a rispettare il suo silenzio e la sua privacy, anche perchè gli sguardi, sospettosi e al comtempo rabbiosi, che mi venivano concessi da Francesco ogni volta che mi capitava di incrociarlo lasciavano trapelare un unico messaggio, "Ti tengo d'occhio".
Il timore reverenziale che avevo sviluppato nei suoi confronti era diventato tale da impedirmi di disobbedire. Per un anno intero resistetti, con grandi difficoltà, alla voglia logorante di spiare i loro incontri lussuriosi e scoprire i modi sempre nuovi con cui avrebbero tradito la fiducia dei rispettivi coniugi.
Quindi, per me, fu un anno difficile, ma anche ricco di cambiamenti. Cambiamenti che non fecero altro che mettere sempre più a dura prova la mia volontà.
Nello specifico, mia madre iniziò a frequentare regolarmente corsi di spinning e di ginnastica, i quali contribuiromo notevolmete a rassodare il suo corpo mettendo notevolmente in risalto le sue curve, in particolar modo quelle del fondoschiena. Ma non finisce qui.
I risultati ottenuti grazie al duro allenamento, spinsero mia madre anche a cambiare guardaroba. Vestitini attillati, leggins aderenti e jeans a vita alta erano all'ordine del giorno. Oltre a farla sembrare nettamente più giovane, il nuovo vestiario rifletteva la volontà e gli sforzi di mia madre di mettere in evidenza il suo lato B in ogni occasione.
Io non potevo far altro che osservare in silenzio e sfogare segretamente i miei istinti sessuali sfruttando l'immaginazione.
Come saprete grazie ai miei precedenti racconti, avevo un video che ritraeva un amplesso con protagonisti mia madre e il nostro vicino di casa... il video in questione, gelosamente custodito all'interno del PC, era ormai diventato obsoleto. Lo avevo visto e rivisto così tante volte che quasi non produceva su di me più alcun effetto.
La trasformazione di mia madre non faceva altro che accrescere in me la bramosia di creare del nuovo materiale sul quale potermi masturbare ma resistetti fino ad un evento che fu per me fatidico.
L'evento si verificò nel mese di giugno.
Era un classico pomeriggio caldo e afoso. Io ero in cucina a prendere qualcosa di fresco. Avevo appena rimesso il cartone del succo all'interno del frigo e per poco non mi cadde il bicchiere dalle mani quando vedo mia madre fare l'ingresso in casa.
Lei era appena tornata dal parrucchiere e ciò che mi lasciò stupito fu il colore con il quale si presentò in casa. Lei che aveva i capelli di un castano scuro, per anni li aveva portati di colore rossiccio. Negli ultimi tempi li aveva leggermente schiariti, ma oggi entrò in casa sfoggiandoli di un biondo miele che tendeva a schiarirsi progressivamente arrivando verso le punte.
Semprava un'altra persona.
Sembrava una porca.
Anzi, lo era.
Mi congratulai con lei e le feci i complimenti "Ti stanno benissimo" le dissi. Lei era visibilmente contenta e, dopo avermi ringraziato, salì di sopra a cambiarsi.
Tutto ciò che riuscì a fare fu abbandonarmi su una sedia. Rimasi seduto a fissare il bicchiere di succo d'arancia inebetito, con un solo pensiero che mi frullava in testa "Mia madre sembra una pornostar".
Non so per quanto rimasi così immobile, so solo che il rumore di passi, di infradito che scivolano sul pavimento, mi indusse a voltare lo sguardo e ciò che vidi mi fece fermare il cuore nel petto.
Mia madre con un microcostume da bagno a due pezzi era di fronte a me, sull'avambraccio sinistro aveva il telo da mare, mentre nella destra impugnava la bottiglietta dell'olio abbrozzante.
"Andrea, vado a prendere il sole... se dovesse squillare il telefono vienimi a chiamare" disse lei con un tono lievemente compiaciuto.
Io, con la gola secca, replicai con un " o-o-ok" balbettante e incerto.
Lei si voltò e i miei occhi caddero estasiati sul suo fondoschiena. Ammirai per la prima volta il "nuovo" corpo, tonificato dagli allenamenti, di mia madre senza vestiti a coprirlo e in un istante il mio pisello si trasformò in una sbranga di ferro.
Mia madre indossava un costumino fluorescente, da ventenne, e il modo in cui camminava ancheggiando faceva ondeggiare le sue chiappe da sinistra a destra in un modo sfacciato.
Il rumore della porta sul retro che si chiudeva mi fece capire che mia madre era uscita nel giardino e che, di li a poco, si sarebbe distesa sul lettino per prendere il sole.
Semplicemente, mi ritrovai a non essere più padrone del mio corpo.
Correndo a più non posso, mi precipitai su per le scale e da lì in camera mia che, per mia fortuna, affacciava proprio sul retro di casa nostra.
Continuai a ripetermi mentalmente "Mia madre sembra una pornostar... mia madre sembra una pornostar" mentre, appollaiato dietro le tende della finestra di camera mia, lasciavo cadere calzoncini e mutande alle caviglie. Me ne liberai scalciando col piede e, mezzo nudo, iniziai a masturbarmi.
Tiravo su e giù la pelle attorno al glande ad um ritmo forsennato, mentre spiavo mia madre in giardino che stendeva il telo sul lettino e iniziava a cospargersi il corpo con l'olio abbronzante.
Mia madre era stesa supina sul lettino.
Io, in camera mia ero al culmine del godimento.
Si poteva chiaramente vedere la luce riflettere sulle sue cosce e sul suo sedere grande e sodo. Un sedere impertinente, insolente a dire il vero, a causa di quel costumino striminzito e della lozione abbronzante che vi era stata riversata generosamente.
Un culo del genere avrebbe potuto tranquillamente conquistare il mondo. Mi chiedevo quale uomo avrebbe potuto mai resistergli. Quelle chiappe sode e mature, rese lucenti dall'olio parlavano e chiedevano espressamente di essere prese a morsi, chiedevano di essere leccate e schiaffeggiate.
Facevo questi pensieri e, contemporaneamente, una parte di me sperava con tutto il cuore di vedere qualcuno fare l'ingresso e possedere mia madre su quel lettino.
Volevo vedere mentre se la scopavano con forza. Volevo che quel suo culo spudorato fosse posseduto senza alcuna pietà.
In quel momento vidi le mani di mia madre sollevarsi, muoversi verso il fondoschiena. Lei si massaggiò le chiappe con le dita, poi se le divaricò leggermente per sistemarsi quel customino da teenager e... io non potei resistere. Venni.
Sborrai inctrollatamente, come non mi accadeva da tempo, senza badare a dove venivo.
Continuai a trastullarmi anche durante il periodo refrattario. Toccarmi, in quel momento, mi aiutava a formulare un pensiero... una strategia.
In passato avevo già filmato mia madre. Lei, come mi ero ripetuto più volte, sembrava, a tutti glie effetti, una vera attrice porno.
Capì finalmente cosa dovevo, anzi, cosa volevo fare.
"Diventerò il regista personale di mia mamma. Organizzerò le sue scopate e filmerò tutto!" promisi a me stesso.
Mia madre era ancora lì ignara, a prendere beatamente il sole.
Non aveva la minima idea di cosa io, suo figlio, le stavo programmando.
Finalmente avevo un nuovo piano e stavolta Francesco, che si credeva l'unico proprietario di mia madre, non sarebbe stato coinvolto.
Preso dall'eccitazione sfrenata sentì il cazzo farsi nuovamente duro nella mia mano.
Studiai il corpo di mia madre con lo sguardo. I miei occhi indugiarono sui suoi piedi, poi sulle cosce e infine sul culo.
Guardandolo affermai "Domani avrai ciò che ti meriti...".
Un sorriso malefico mi si stampò sul volto e, immaginando cosa sarebbe successo l'indomani, accelerai il ritmo della mano.
Il secondo orgasmo sarebbe arrivato di lì a poco.
Continua...
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