All'inizio 2
di
max2
genere
trio
Scopavamo come matti, ogni occasione era buona e sembrava che a Gianna non bastasse mai. Dopo meno di un mese mi concedeva il culo, non senza sceneggiate. Dal mio punto di vista era entrato troppo facilmente ma lei lamentava dolori che non potevano essere. Comunque, da quella volta avevo un posto dove sborrare, visto che non le piaceva ingoiare e non prendeva la pillola. Durante la nostra prima vacanza le piaceva fantasticare su situazioni eccitanti di esibizionismo. A ripensarci oggi niente di eccezionale ma allora aveva neanche 17 anni e parliamo di quasi 40 anni fa. Quelle fantasie ci portavano a fare delle scopate travolgenti. Per me era tutto nuovo ma mi ci stavo abituando alle sue uscite in topless con un microcostume a gambe aperte vicino al bagnasciuga in bellavista di tutti coloro che passavano, oppure all’andare in giro in mini senza mutandine in mezzo alle persone a passeggio. Una sera entrammo in un sexy shop e li comprammo il nostro primo vibratore. Ricordo che era grande, troppo grande. Di fronte al commesso Gianna diceva di preferire quello più piccolo ma non riusciva a guardare altro, il cazzone aveva i peli e le venature, colori perfetti, sembrava vero. Lo comprai da solo perché ad un certo punto Gianna uscì dal negozio, forse perché imbarazzata. Subito dopo, via di corsa in tenda per provarlo. Gianna si spogliava di corsa e si mette a gambe larghe mentre io, scartata la confezione, ci infilavo sopra un preservativo ed iniziavo a leccarla bagnandola e facendola bagnare. Dopo un po’ di preparazione e qualche gemito di troppo, che sicuramente attirava qualche attenzione, provavo a farlo entrare ma, con grande delusione per entrambi, le faceva più dolore che piacere.
Allora di nuovo al negozio e ritorno di corsa con quello di dimensioni più ragionevoli che provammo immediatamente in una doppia, la sua prima doppia penetrazione con il cazzo finto legato su una borsa dove si era messa cavalcioni e io dietro.
Quella fu la svolta. Da quel momento l’idea di farlo in tre era diventata centrale nelle nostre fantasie ma nessuno di noi due osava andare oltre.
Passano gli anni e finalmente arriva …..
Allora di nuovo al negozio e ritorno di corsa con quello di dimensioni più ragionevoli che provammo immediatamente in una doppia, la sua prima doppia penetrazione con il cazzo finto legato su una borsa dove si era messa cavalcioni e io dietro.
Quella fu la svolta. Da quel momento l’idea di farlo in tre era diventata centrale nelle nostre fantasie ma nessuno di noi due osava andare oltre.
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