Il cappellano 2ª Parte

di
genere
gay

Salve amici eccomi quà a continuare il racconto dell’avventura con Don Francesco.

“si lo farò”.
“così mi piaci, bambino mio, lo sai che ti voglio tanto bene”.
Alle parole seguì un lungo bacio sulla guancia, nel frattempo continuava a far andare avanti,indietro la pelle del pene, aumentando sempre più il ritmo, fino a quando non ebbi un lunghissimo brivido e dalla punta cominciò ad uscire lo sperma, mi mancarono un po’ le gambe, mi sedetti sulla sua coscia.continuò per un po’, le gocce terminarono di uscire, con il braccio libero mi abbracciò, ora avevo la testa appoggiata al suo petto.
“ Alvin ti è piaciuto quello che ti ho fatto?”.
“si mi è piaciuto moltissimo”.
“ sai che si chiama masturbazione?”.
“si lo zio. me l’ha detto”.
“ come vedi è una cosa normalissima, gli uomini si masturbano, non hai commesso nessun peccato, vedrai che ti insegnerò tantissime cose, dovrai fare tutto quello che ti dirò”.
Capii che dovevo fare l’ingenuo,non sapere nulla di sesso, con la scusa che non avevo commesso nessun peccato voleva convincermi di fare con lui le stesse cose che avevo fatto con lo zio,in poche parole dovevo fare il verginello,decisi di stare al gioco, oltretutto un dolcissimo gioco.
“ ma abbiamo fatto altre cose e poi lui voleva che poi io facessi altrettanto con lui”..
Lo dissi con la faccia più ingenua che potessi fare.
“ e non ti sembra giusto?, lui ti ha fatto godere, dovevi pur ricambiarlo? non sei d’accordo?, anch’io te lo chiederò, non vuoi che goda come hai fatto tu? e se te lo chiedo io che sono un prete, come puoi pensare di aver peccato?”.
Eravamo entrati tutti e due nella parte.
“se lo dice lei, allora va bene, credevo fossero cose brutte”..
“no, bambino mio, non sono cose brutte, brutto è quando lo fai da solo, di nascosto, ti sembra che ti farei fare qualcosa di male?”.
“ no, non credo”.
“ ti fidi di me?”.
“certo che mi fido”.
“mi vuoi bene?”.
“si, lo sa che gliene voglio molto”.
“visto che siamo amici dammi del tu,quando siamo soli”
“va bene”
“allora se ti dico che quello che hai fatto con lo zio non è peccato e nemmeno quello che facciamo noi due, mi credi?”.
“se lo dici tu certamente, ti ho appena detto che mi fido”.
Mi sentivo un po’ ridicolo a recitare la parte del povero ingenuo, convinto di aver commesso chissà quali peccati, ma se lui voleva così.
“vai tranquillo lo zio ti ha insegnato molte cose,come te le insegnerò pure io, da oggi, quando potremo verremo in questa stanza, anch’io voglio aiutarti ad imparare, va bene?”.
“si va bene”.
Ora ti insegno un nuovo gioco, scommetto che questo con lo zio non l’hai mai fatto.
Mi fece sdraiare sul letto, lui si sdraiò al contrario, per farla breve, era il 69.
Non dissi che l’avevo fatto decine di volte,non volevo rovinare l’atmosfera che si era creata fra di noi, quel gioco mi stava eccitando nuovamente.
È poi a fare la parte del quasi verginello, mi piaceva.
“ora Alvin io riprenderò a masturbare il tuo cazzo e tu farai altrettanto con il mio, però fallo lentamente, ne abbiamo di tempo, voglio godere a lungo”.
Effettivamente fu una cosa abbastanza lunga, quando stava per venire, mi faceva fermare.
“piano, piano amore mio, prendi in mano i testicoli, schiacciali un po’, si, così, bravo, stai imparando in fretta, lo zio ti ha insegnato bene,diventerai un bravo masturbatore,ora riprendi, ma sempre lentamente”.
Intanto lui continuava a palpeggiarmi il cazzo ed ad accarezzarmi il culo.
“bello il tuo culo, mi piace, un giorno faremo un bel gioco con lui, vedrai Alvin, godrai da matti, scommetto che anche allo zio piaceva toccartelo, lo ha fatto?.
“si”.
“scommetto che ti ha infilato anche un dito dentro?, a me puoi dirlo”.
“si lo ha fatto”.
“ti è piaciuto?”.
“all’inizio non molto, faceva un po’ male”.
“sempre?”.
“no, le prime volte”.
“poi?”.
“poi no..”.
“e lo infilava tutto?”.
“si credo di si”.
“Alvin ora lo farò anch’io, dimmi se senti male, che mi fermo”.
Per poco non mi misi a ridere, aveva paura di farmi male,sapendo che zio mi aveva infilato il pene completamente.
Lo vidi portare il dito medio in bocca, insalivarlo, con l’altra mano mi allargò le chiappe, cominciò ad introdurlo, al principio feci resistenza,anche se allenato,era passato un pò di tempo dall’ultima volta e poi dovevo pur far la parte del verginello, attese che mi rilassassi, per poi spingerlo ancor più dentro, lo fece entrare tutto, era più lungo di quello dello zio e anche più grosso,non finsi dicendo che mi faceva un pò male, stette fermo per un po’, poi cominciò a muoverlo .
“sei bello aperto amore e solo l’impressione che ti faceva sentire dolore, vediamo con due dita”.
Introdusse il secondo dito,effettivamente la cosa si fece più piacevole,il buco aveva ritrovato la dilatazione.
“ma ti ha allenato veramente bene,sei pronto per essere penetrato, fantastico!!”.
Dovetti soffocare la voglia di ridere, altro che due dita erano entrate la dentro,ma lui voleva far finta di essere il primo che mi violava.
Sembrava impazzito,ad un certo punto,disse di accelerare il movimento, lo feci, si butto con la testa, in mezzo alle gambe e ingoio il membro, sentivo il risucchio della bocca e la testa che andava su è giù, le dita pure, la mia mano che menava il cazzo a più non posso,riprovai quel brivido, nello stesso tempo dal suo cazzo usci un fiume di crema bianca, mai vista così tanta, una cosa incredibile, mugolava, teneva il mio cazzo in bocca, non lo lasciava uscire,finalmente si fermò, tolse le dita dal culo, lasciando andare il pene, mi guardò,mentre il suo continuava ad eruttare crema, finalmente finì, c’era un piccolo laghetto di roba bianca,in mezzo alle sue gambe.
Aveva inghiottito il mio sperma,mi sentivo al settimo cielo.
Questa volta non serviva fare la faccia da ingenuo, lo ero veramente, zio non lo aveva mai fatto.
“pensi ancora che tutto questo sia brutto, sia peccato? hai visto come eravamo felici,come ha goduto il tuo sacerdote?, e come hai goduto anche tu?, non sei d’accordo?”.
“ si ho goduto, in modo pazzesco, ma tu hai inghiottito la mia crema”.
“che c’è di strano, non dirmi che lo zio non l’ha mai fatto?”.
“no mai”.
“beh! è una cosa molto particolare, non tutti lo fanno, bisogna desiderarlo, nessuno deve essere costretto a farlo”.
“non so se lo farei,anzi sono sicuro che non lo faro mai”.
“ed io non te lo chiederò”.
Cambiò discorso.
“hai visto quanta crema è uscita dal mio cazzo?.
“si”.
“si chiama sperma, ed esce quando una persona è felice e gode tanto, ora rivestiamoci, per oggi basta così,no ancora una cosa,mi raccomando,non dire a nessuno quello che abbiamo fatto noi due, me lo prometti”
“uffa anche tu come zio,non parlerò con nessuno,nemmeno con il mio confessore”.
Ridemmo di gusro a quella battuta.
“bravo Alvin,sei proprio un bravo ragazzo, dammi un bacio prima di uscire”.
Mi avvicinai e gli diedi una bacio sulla guancia,avrei voluto darglielo sulle labbra,ma quelle goccioline bianche non mi attiravano.
“avrei voluto baciarti come mi ha insegnato zio,ma hai la bocca piena di...”.
“va bene così amore””
Credo non se lo aspettasse, almeno giudicando la faccia che fece,mi sa che la prossima volta il bacio sarebbe stato molto ma molto differente..
Per il momento mi fermo qui.. la terza parte la leggerete più avanti.
...Continua....
di
scritto il
2012-03-01
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