Dominazione su coppia pt. 5
di
Il Padrone Roma
genere
dominazione
Bentornati con la quinta parte di questo racconto, vi invito ancora una volta a leggere le parti precedenti per avere una visione completa della storia.
Francesco era li in piedi davanti al letto guardando Giulia che mi continuava a implorare di venire, io mi sedetti lo guardai e dissi “c’è una sola cosa che puoi fare per farla venire” e indicai il mio cazzo barzotto per le urla di piacere di Giulia “fammi un bel pompino, prima vengo io e prima viene lei” si mise in ginocchio e si avvicino al mio cazzo, provando ad avvicinare una mano ma io lo schiaffeggiai dicendogli che una vera troia non usa le mani per far venire un uomo, allora si avvicinò con la bocca, solo che non era molto convinto dunque gli misi una mano dietro alla testa iniziando a dargli il ritmo, non senza qualche conato (ho un pene nella media per lunghezza ma abbastanza largo) poi mi fermai e dissi “mica posso fare tutto io qua” lui riprese da solo il ritmo, un po' più lento. Ci mise circa venti minuti a farmi venire, non perché non era bravo a succhiare ma un po' perché era la terza volta che venivo in circa un’ora e mezza un po' perché era un po' imbranato dato che era la prima volta, dato che ero venuto diedi l’ordine anche a Giulia di venire e kei esplose in uno squiring poderoso con delle gocce che arrivarono anche su Francesco (eravamo defilati, non stavamo proprio davanti a lei).
Slegai Giulia e le diedi l’ordine di ripulire tutto, anche la schiena di Francesco che però prima venne nel bagno con me dato che dovevo pisciare, sempre non velocissimo dato il dildo, appena nel bagno mi chiese se poteva venire, gli diedi due forti schiaffi e gli dissi “hai capito o no che tu non puoi chiedere nulla?”
“si padrone, scusi padrone”
“però tutto sommato mi sto divertendo con te quindi girati” gli scansai il perizoma e gli tolsi il vibratore con Francesco che fece un sospiro di sollievo, poi proseguii “ti farò anche venire, però prima in ginocchio dentro la doccia con la bocca aperto” obbedì immediatamente e io potei iniziare la pisciata che diressi per la maggior parte verso la sua faccia e lui bevve quasi tutta.
Gli diedi due pacche con la testa e gli dissi “ora puoi masturbarti, però dovrai venirti nel perizoma senza toglierlo”
“grazie padrone”.
Devo ammettere che era abbastanza divertente vedere Francesco, in ginocchio, che si segava nel perizoma.
Nel mentre però gli misi il cazzo in bocca per pulirlo e lui dopo poco venne nel perizoma che praticamente gli si appiccicò sulla cappella.
Gli dissi “non provare a sistemartelo cosi lo stacchi eh, dai ora alzati, vediamo se la cagna ha finito con le pulizie” mi seguì nella camera con il vibratore spento in mano, Giulia aveva quasi finito, così dissi a Francesco di preparare qualcosa da mangiare dato che erano le 23 e io dovevo ancora cenare, lui obbedì immediatamente.
Eravamo rimasti io e Giulia che stava finendo di pulire nella stanza, cosi aprii il baule e presi la frusta più corta e iniziai a frustare Giulia mentre puliva, rallentando di molto il tempo però rafforzando ancora la sua appartenenza a me. Una volta che Giulia finì le pulizie andammo in sala da pranzo, io mi sedetti sul divano e lei mi fece da poggiapiedi, con il mio alluce o più parti del piede che si divertivano con la vagina di Giulia che aveva dei sussulti ogni volta che mi addentravo nella sua vagina, d’altronde era ancora fradicia e stava grondando umori su tutto il pavimento sotto di lei. Dopo circa cinque minuti così arrivò Francesco che ci disse che la cena era pronta.
Continua…
Per suggerimenti o domande scrivere a ilpadroneroma@gmail.com
Francesco era li in piedi davanti al letto guardando Giulia che mi continuava a implorare di venire, io mi sedetti lo guardai e dissi “c’è una sola cosa che puoi fare per farla venire” e indicai il mio cazzo barzotto per le urla di piacere di Giulia “fammi un bel pompino, prima vengo io e prima viene lei” si mise in ginocchio e si avvicino al mio cazzo, provando ad avvicinare una mano ma io lo schiaffeggiai dicendogli che una vera troia non usa le mani per far venire un uomo, allora si avvicinò con la bocca, solo che non era molto convinto dunque gli misi una mano dietro alla testa iniziando a dargli il ritmo, non senza qualche conato (ho un pene nella media per lunghezza ma abbastanza largo) poi mi fermai e dissi “mica posso fare tutto io qua” lui riprese da solo il ritmo, un po' più lento. Ci mise circa venti minuti a farmi venire, non perché non era bravo a succhiare ma un po' perché era la terza volta che venivo in circa un’ora e mezza un po' perché era un po' imbranato dato che era la prima volta, dato che ero venuto diedi l’ordine anche a Giulia di venire e kei esplose in uno squiring poderoso con delle gocce che arrivarono anche su Francesco (eravamo defilati, non stavamo proprio davanti a lei).
Slegai Giulia e le diedi l’ordine di ripulire tutto, anche la schiena di Francesco che però prima venne nel bagno con me dato che dovevo pisciare, sempre non velocissimo dato il dildo, appena nel bagno mi chiese se poteva venire, gli diedi due forti schiaffi e gli dissi “hai capito o no che tu non puoi chiedere nulla?”
“si padrone, scusi padrone”
“però tutto sommato mi sto divertendo con te quindi girati” gli scansai il perizoma e gli tolsi il vibratore con Francesco che fece un sospiro di sollievo, poi proseguii “ti farò anche venire, però prima in ginocchio dentro la doccia con la bocca aperto” obbedì immediatamente e io potei iniziare la pisciata che diressi per la maggior parte verso la sua faccia e lui bevve quasi tutta.
Gli diedi due pacche con la testa e gli dissi “ora puoi masturbarti, però dovrai venirti nel perizoma senza toglierlo”
“grazie padrone”.
Devo ammettere che era abbastanza divertente vedere Francesco, in ginocchio, che si segava nel perizoma.
Nel mentre però gli misi il cazzo in bocca per pulirlo e lui dopo poco venne nel perizoma che praticamente gli si appiccicò sulla cappella.
Gli dissi “non provare a sistemartelo cosi lo stacchi eh, dai ora alzati, vediamo se la cagna ha finito con le pulizie” mi seguì nella camera con il vibratore spento in mano, Giulia aveva quasi finito, così dissi a Francesco di preparare qualcosa da mangiare dato che erano le 23 e io dovevo ancora cenare, lui obbedì immediatamente.
Eravamo rimasti io e Giulia che stava finendo di pulire nella stanza, cosi aprii il baule e presi la frusta più corta e iniziai a frustare Giulia mentre puliva, rallentando di molto il tempo però rafforzando ancora la sua appartenenza a me. Una volta che Giulia finì le pulizie andammo in sala da pranzo, io mi sedetti sul divano e lei mi fece da poggiapiedi, con il mio alluce o più parti del piede che si divertivano con la vagina di Giulia che aveva dei sussulti ogni volta che mi addentravo nella sua vagina, d’altronde era ancora fradicia e stava grondando umori su tutto il pavimento sotto di lei. Dopo circa cinque minuti così arrivò Francesco che ci disse che la cena era pronta.
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