Dominazione su coppia pt. 9
di
Il Padrone Roma
genere
dominazione
Bentornati cari lettori con la parte numero nove della storia di Francesco e Giulia, data l’assenza le pubblico insieme.
Erano oramai passate le undici e, dato che avevo in mente di uscire, presi Giulia per i capelli e la feci alzare in piedi, le tolsi le manette alle caviglie e ai polsi poi la presi per le grandi labbra e la feci camminare dietro di me fino al bagno dove c’era Francesco intento ad uscire dalla doccia con mutandine e dildo, gli dissi si asciugarsi e mettere tutto apposto che poi saremmo usciti e gli chiesi anche fino a quando aveva casa a disposizione, lui mi rispose che l’aveva fino alle 22 di quel giorno, mandai Francesco a pulire tutto e entrai in doccia con ancora le grandi labbra di Giulia strette nella mia mano. Una volta entrati le ordinai di poggiare le mani al muro e mettersi a novanta, prima giocai un po' con il plug scopando praticamente il culo di Giulia, poi senza preavviso la penetrai ricordandole che non poteva venire e per complicare ulteriormente il tutto presi il soffione della doccia e glielo misi attaccato al clitoride. Durai sui quindici minuti con Giulia che a ogni mia penetrazione si contorceva per evitare di venire e con mia modesta sorpresa ci riuscì, poi la feci girare e le venni in bocca. Fece la doccia prima lei e poi le ordinai di lavarmi, lasciando per ultimo il pene, al quale doveva prestare molta attenzione.
Finita la doccia uscimmo e ci asciugammo andando in camera, mi sedetti sul letto e feci mettere Francesco e Giulia davanti a me “Troia tu vestiti normale, direi che per oggi lasciamo quelle mutandine. Cagna tu devi vestirti da zoccola, più zoccola che puoi, usa pure i vestiti della sorella della Troia, fammi vedere che sai fare”.
Entrambi iniziarono a cambiarsi e Francesco ci mise cinque minuti mettendosi jeans e maglietta, Giulia ci stava mettendo di più, nel mentre mi divertivo con il dildo nel culo di Francesco, che avevo fatto mettere a novanta, e doveva venire nelle mutande prima che Giulia fosse pronta, venne in dieci minuti scarsi e una macchiolina comparse sui jeans, poco dopo Giulia era pronta e era veramente una grande zoccola così vestita, aveva un toppino aderente che lasciava ben poco all’immaginazione e che risaltava i capezzoli non avendo il reggiseno, un paio di pantacollant attillati quanto bastava per non far capire che fosse senza mutande e che avesse il plug dietro, infatti chiesi a Francesco di abbassare i pantaloni a Giulia per controllare che tutto era al suo posto e gli feci controllare anche quanto era bagnata, era fradicia, allora guardai Francesco e dissi “anche solo facendola vestire cosi la faccio bagnare più di quanto non abbia mai fatto tu” e scoppiai in una grossa risata accompagnata anche da Giulia.
Scendemmo tutti e tre insieme e salimmo in macchina di Francesco con lui al posto del guidatore e Giulia dietro con me, quasi come in Taxi. Gli dissi la strada per arrivare a un sexy shop e partì.
Io per tutto il viaggio baciai Giulia e le stuzzicai i capezzoli, a tratti la masturbai anche, furono quindici minuti in cui Giulia stava per arrivare all’orgasmo ma riusciva a trattenersi, facendo dei versi che poco lasciavano a interpretazioni.
Una volta arrivati Francesco ci apri la portiera e ci fece scendere, io mi fermai vicino a lui e gli misi le mutandine fuori dai pantaloni sopra la maglietta, quindi in bella vista per i due minuti che ci separavano dal sexy shop, ordinandogli che era vietato coprirsi. Francesco era rosso dall’imbarazzo però camminò senza problemi fino alla porta ed entrammo.
Una volta dentro io e Giulia andammo al bancone, a Francesco ordinai di farsi vedere dai clienti maschi e che doveva fare un pompino a qualcuno prima di uscire da li. Mentre io e Giulia parlavamo con il commesso, che non faceva a meno di “sbirciare” il davanzale della mia schiava, vedevo Francesco che provava approcci un po’ goffi che non sortivano l’effetto desiderato, così lo chiamai da me e chiesi al commesso se lo voleva lui e rispose con un si dall’aria molto contenta, gli dissi però che prima mi doveva dare una mano con gli acquisti e farmi vedere dove potevano provarli. Alla fine presi 3 perizomi (uno nero, uno rosso e uno viola) con tanto di reggiseno accoppiato, un paio di mutandine aperte dietro, 2 tanga (uno nero e uno rosso) sempre con reggiseno, un paio di completini sexy per Giulia e due da cameriera per Francesco. Il commesso mi fece vedere i camerini e diedi i due completini a testa a entrambi, a Francesco diedi anche i 2 tanga, che entrarono prontamente a cambiarsi, fece per primo Francesco che si vergognava ad uscire, evidentemente non si era ancora abituato a fare la troia in pubblico, così io lo presi per un braccio e lo feci uscire chiamando tutti i clienti del sexy shop così che tutti potessero vederlo. Era vestito in un classico completo sexy da cameriera in bianco e nero, con una gonna cortissima che lasciava intravedere uno dei due tanga e metà chiappa quando si girava. Era molto timido infatti cercava di nascondersi con le mani, allora mi feci dare un paio di manette dal commesso che misi ai polsi di Francesco così che tutti potessero vederlo bene e piaceva molto quello che vedevano dato che erano 4 maschi tutti sulla quarantina che lo insultavano e lo incitavano a fargli vedere di più, così lo feci girare, lo piegai a novanta e mostrai a tutti la scritta “troia” che era ben evidente con il buchetto ancora leggermente aperto, fu a quel punto che tutti, compreso il commesso, iniziarono a masturbarsi, io gli dissi di andarci piano che mancava ancora un completino e così liberai le mani a Francesco, gli diedi una sculacciata e lo mandai a cambiarsi.
Anche Giulia si era cambiata, solo che per lei entrai io nel camerino, dato che l’oggetto dello “spettacolo” era Francesco, anche se Giulia con le autoreggenti, un reggiseno molto piccolo per le sue tette e il fatto che fosse senza mutande mi aveva eccitato non poco, la feci rivestire e uscire, con tutti che la guardavano dato che era evidente che fosse senza mutande e evidente anche che avesse un plug nel culo.
Andai nel camerino di Francesco che si era cambiato e quel completino era perfetto, un top ancora più corto che praticamente copriva solo il petto e una gonna cortissima che faceva intravedere anche il pisellino sotto il tanga rosso, che era lo stesso colore della divisa, e calze autoreggenti, sembrava veramente una donna.
Lo feci uscire e questa volta non si copriva, anzi sembrava iniziare ad accettare questo ruolo e anzi sembrava anche piacergli parecchio, si mostrava in tutte le sue parti, girandosi, piegandosi, tutti ormai erano super eccitati e si avvicinavano sempre più, sembrava quasi non sapere cosa fare Francesco, così io lo aiutai e lo faci inginocchiare, tutti si misero intorno a lui e tirarono fuori il cazzo, Francesco inizio a succhiarli tutti con avidità, sembrava veramente una troia, le piacevano anche gli insulti che gli dicevano “sei veramente una gran troia” “succhi meglio di una donna”.
Quando il primo stava per venire gli dissi di venirgli in faccia e lasciarla li, così fece lui e gli altri 4, una volta finito mandai Francesco a rivestirsi, senza la possibilità di pulirsi e uscimmo pagando e ringraziando il commesso.
Continua…
Erano oramai passate le undici e, dato che avevo in mente di uscire, presi Giulia per i capelli e la feci alzare in piedi, le tolsi le manette alle caviglie e ai polsi poi la presi per le grandi labbra e la feci camminare dietro di me fino al bagno dove c’era Francesco intento ad uscire dalla doccia con mutandine e dildo, gli dissi si asciugarsi e mettere tutto apposto che poi saremmo usciti e gli chiesi anche fino a quando aveva casa a disposizione, lui mi rispose che l’aveva fino alle 22 di quel giorno, mandai Francesco a pulire tutto e entrai in doccia con ancora le grandi labbra di Giulia strette nella mia mano. Una volta entrati le ordinai di poggiare le mani al muro e mettersi a novanta, prima giocai un po' con il plug scopando praticamente il culo di Giulia, poi senza preavviso la penetrai ricordandole che non poteva venire e per complicare ulteriormente il tutto presi il soffione della doccia e glielo misi attaccato al clitoride. Durai sui quindici minuti con Giulia che a ogni mia penetrazione si contorceva per evitare di venire e con mia modesta sorpresa ci riuscì, poi la feci girare e le venni in bocca. Fece la doccia prima lei e poi le ordinai di lavarmi, lasciando per ultimo il pene, al quale doveva prestare molta attenzione.
Finita la doccia uscimmo e ci asciugammo andando in camera, mi sedetti sul letto e feci mettere Francesco e Giulia davanti a me “Troia tu vestiti normale, direi che per oggi lasciamo quelle mutandine. Cagna tu devi vestirti da zoccola, più zoccola che puoi, usa pure i vestiti della sorella della Troia, fammi vedere che sai fare”.
Entrambi iniziarono a cambiarsi e Francesco ci mise cinque minuti mettendosi jeans e maglietta, Giulia ci stava mettendo di più, nel mentre mi divertivo con il dildo nel culo di Francesco, che avevo fatto mettere a novanta, e doveva venire nelle mutande prima che Giulia fosse pronta, venne in dieci minuti scarsi e una macchiolina comparse sui jeans, poco dopo Giulia era pronta e era veramente una grande zoccola così vestita, aveva un toppino aderente che lasciava ben poco all’immaginazione e che risaltava i capezzoli non avendo il reggiseno, un paio di pantacollant attillati quanto bastava per non far capire che fosse senza mutande e che avesse il plug dietro, infatti chiesi a Francesco di abbassare i pantaloni a Giulia per controllare che tutto era al suo posto e gli feci controllare anche quanto era bagnata, era fradicia, allora guardai Francesco e dissi “anche solo facendola vestire cosi la faccio bagnare più di quanto non abbia mai fatto tu” e scoppiai in una grossa risata accompagnata anche da Giulia.
Scendemmo tutti e tre insieme e salimmo in macchina di Francesco con lui al posto del guidatore e Giulia dietro con me, quasi come in Taxi. Gli dissi la strada per arrivare a un sexy shop e partì.
Io per tutto il viaggio baciai Giulia e le stuzzicai i capezzoli, a tratti la masturbai anche, furono quindici minuti in cui Giulia stava per arrivare all’orgasmo ma riusciva a trattenersi, facendo dei versi che poco lasciavano a interpretazioni.
Una volta arrivati Francesco ci apri la portiera e ci fece scendere, io mi fermai vicino a lui e gli misi le mutandine fuori dai pantaloni sopra la maglietta, quindi in bella vista per i due minuti che ci separavano dal sexy shop, ordinandogli che era vietato coprirsi. Francesco era rosso dall’imbarazzo però camminò senza problemi fino alla porta ed entrammo.
Una volta dentro io e Giulia andammo al bancone, a Francesco ordinai di farsi vedere dai clienti maschi e che doveva fare un pompino a qualcuno prima di uscire da li. Mentre io e Giulia parlavamo con il commesso, che non faceva a meno di “sbirciare” il davanzale della mia schiava, vedevo Francesco che provava approcci un po’ goffi che non sortivano l’effetto desiderato, così lo chiamai da me e chiesi al commesso se lo voleva lui e rispose con un si dall’aria molto contenta, gli dissi però che prima mi doveva dare una mano con gli acquisti e farmi vedere dove potevano provarli. Alla fine presi 3 perizomi (uno nero, uno rosso e uno viola) con tanto di reggiseno accoppiato, un paio di mutandine aperte dietro, 2 tanga (uno nero e uno rosso) sempre con reggiseno, un paio di completini sexy per Giulia e due da cameriera per Francesco. Il commesso mi fece vedere i camerini e diedi i due completini a testa a entrambi, a Francesco diedi anche i 2 tanga, che entrarono prontamente a cambiarsi, fece per primo Francesco che si vergognava ad uscire, evidentemente non si era ancora abituato a fare la troia in pubblico, così io lo presi per un braccio e lo feci uscire chiamando tutti i clienti del sexy shop così che tutti potessero vederlo. Era vestito in un classico completo sexy da cameriera in bianco e nero, con una gonna cortissima che lasciava intravedere uno dei due tanga e metà chiappa quando si girava. Era molto timido infatti cercava di nascondersi con le mani, allora mi feci dare un paio di manette dal commesso che misi ai polsi di Francesco così che tutti potessero vederlo bene e piaceva molto quello che vedevano dato che erano 4 maschi tutti sulla quarantina che lo insultavano e lo incitavano a fargli vedere di più, così lo feci girare, lo piegai a novanta e mostrai a tutti la scritta “troia” che era ben evidente con il buchetto ancora leggermente aperto, fu a quel punto che tutti, compreso il commesso, iniziarono a masturbarsi, io gli dissi di andarci piano che mancava ancora un completino e così liberai le mani a Francesco, gli diedi una sculacciata e lo mandai a cambiarsi.
Anche Giulia si era cambiata, solo che per lei entrai io nel camerino, dato che l’oggetto dello “spettacolo” era Francesco, anche se Giulia con le autoreggenti, un reggiseno molto piccolo per le sue tette e il fatto che fosse senza mutande mi aveva eccitato non poco, la feci rivestire e uscire, con tutti che la guardavano dato che era evidente che fosse senza mutande e evidente anche che avesse un plug nel culo.
Andai nel camerino di Francesco che si era cambiato e quel completino era perfetto, un top ancora più corto che praticamente copriva solo il petto e una gonna cortissima che faceva intravedere anche il pisellino sotto il tanga rosso, che era lo stesso colore della divisa, e calze autoreggenti, sembrava veramente una donna.
Lo feci uscire e questa volta non si copriva, anzi sembrava iniziare ad accettare questo ruolo e anzi sembrava anche piacergli parecchio, si mostrava in tutte le sue parti, girandosi, piegandosi, tutti ormai erano super eccitati e si avvicinavano sempre più, sembrava quasi non sapere cosa fare Francesco, così io lo aiutai e lo faci inginocchiare, tutti si misero intorno a lui e tirarono fuori il cazzo, Francesco inizio a succhiarli tutti con avidità, sembrava veramente una troia, le piacevano anche gli insulti che gli dicevano “sei veramente una gran troia” “succhi meglio di una donna”.
Quando il primo stava per venire gli dissi di venirgli in faccia e lasciarla li, così fece lui e gli altri 4, una volta finito mandai Francesco a rivestirsi, senza la possibilità di pulirsi e uscimmo pagando e ringraziando il commesso.
Continua…
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