Dominazione su coppia pt. 7
di
Il Padrone Roma
genere
dominazione
Salve e bentornati con la parte sette del racconto di Giulia e Francesco.
Con Giulia che era ancora sul letto pancia verso l’altro e faccia piena della mia sborra, andai a prendere il vibratore da Francesco e lo misi a Giulia intimandogli di non farlo cadere per alcun motivo che altrimenti sarebbero stati guai per lei e di non azzardarsi a venire senza il suo permesso, misi il vibratore al minimo e lasciai li il telefono a registrare. Con le urla di piacere di Giulia che si sentivano per tutta casa notai che eravamo arrivati già a mezzanotte e dieci, andai da Francesco che ancora non aveva finito e gli dissi di sbrigarsi e che avrebbe dovuto finire da un pezzo a mettere tutto apposto, lui si scusò ma io gli dissi che comunque sarebbe stato punito e più ci metteva e più veniva punito. Finì dopo tre o quattro minuti, gli dissi di seguirmi in camera. Prima presi una ball gag e gliela misi a Giulia poi la sposta più sopra nel letto e dissi a Francesco di mettersi a novanta sul letto con la faccia vicino al vibratore. Tirai fuori la frusta dando due colpi all’aria dissi “ora troia tu verrai presa a frustate mentre giocherai con il vibratore della cagna e conterai le frustate che riceverai ringraziandomi” gli abbassai le mutandine e senza altre attese arrivo la prima frustata “uno, grazie padrone” e iniziò anche a giocare col vibratore penetrando Giulia che stava per esplodere. Arrivai a cinquanta frustate con il culo di Francesco che era ormai tutto rosso e segnato dalle frustate, gli dissi di non smettere con il vibratore, anzi gli dissi di aumentarlo al massimo e dissi a Giulia di venire addosso a Francesco, lei poco dopo aver sentito quello che avevo detto esplose in uno squirt poderoso che prese in pieno Francesco bagnandolo tutto, lo guardai e dissi “abbassa la velocità e lascialo li, seguimi in bagno che ti faccio fare una bella doccia”.
Una volta entrati in bagno Francesco andò in doccia intento ad aprire l’acqua, io lo bloccai e dissi “niente acqua per te oggi, mettiti in ginocchio che te la faccio io la doccia” e gli pisciai addosso con Francesco che provava a simulare la doccia, lo feci mettere seduto vicino al water e tornai con una corda e il “suo” vibratore che gli rimisi nel culo e con la corda legai i polsi fra loro dietro il cesso e dissi “fino a che non ti vengo a slegare o io o la cagna tu resti legato qua pronto a fare il cesso di casa, la cosa buona è che puoi venire quando vuoi”
“grazie padrone”.
Me ne tornai da Giulia che era sempre li ammanettata nel letto e, dato che ero stanco e era ormai l’una di notte, le tolsi le manette ma gliele misi ai polsi con le braccia dietro la schiena e alle gambe in modo che potesse fare solo piccoli passi, la feci sdraiare pancia sotto sul letto e, con le gambe strettissime, la penetrai da dietro e venne praticamente subito, dato che le diedi il permesso di venire quante volte voleva, venne addirittura tre volte nei quindici minuti che l’ho scopata, poi la feci girare e le venni in bocca.
Una volta ingoiato spensi la registrazione sul telefono e preparai Giulia per la notte facendola sdraiare per terra accanto al letto con un vibratore, che fortunatamente aveva direttamente la spina, sul clitoride assicurato da del nastro adesivo e dissi “io lo metto a medio e tu non dovrai né toccare la velocità né toglierlo però puoi venire quante volte vuoi contandole, poi domani mattina, verso le dieci, mi sveglierai con un bel pompino, tanto dormo in mutande” lei fece cenno di si con la testa e la lasciai cosi con ball gag e sborra mia sulla faccia a dormire sul pavimento con un vibratore sul clitoride ammanettata a gambe e piedi.
Mi sdraiai e mi misi a dormire.
Continua…
Per suggerimenti o domande scrivere a ilpadroneroma@gmail.com
Con Giulia che era ancora sul letto pancia verso l’altro e faccia piena della mia sborra, andai a prendere il vibratore da Francesco e lo misi a Giulia intimandogli di non farlo cadere per alcun motivo che altrimenti sarebbero stati guai per lei e di non azzardarsi a venire senza il suo permesso, misi il vibratore al minimo e lasciai li il telefono a registrare. Con le urla di piacere di Giulia che si sentivano per tutta casa notai che eravamo arrivati già a mezzanotte e dieci, andai da Francesco che ancora non aveva finito e gli dissi di sbrigarsi e che avrebbe dovuto finire da un pezzo a mettere tutto apposto, lui si scusò ma io gli dissi che comunque sarebbe stato punito e più ci metteva e più veniva punito. Finì dopo tre o quattro minuti, gli dissi di seguirmi in camera. Prima presi una ball gag e gliela misi a Giulia poi la sposta più sopra nel letto e dissi a Francesco di mettersi a novanta sul letto con la faccia vicino al vibratore. Tirai fuori la frusta dando due colpi all’aria dissi “ora troia tu verrai presa a frustate mentre giocherai con il vibratore della cagna e conterai le frustate che riceverai ringraziandomi” gli abbassai le mutandine e senza altre attese arrivo la prima frustata “uno, grazie padrone” e iniziò anche a giocare col vibratore penetrando Giulia che stava per esplodere. Arrivai a cinquanta frustate con il culo di Francesco che era ormai tutto rosso e segnato dalle frustate, gli dissi di non smettere con il vibratore, anzi gli dissi di aumentarlo al massimo e dissi a Giulia di venire addosso a Francesco, lei poco dopo aver sentito quello che avevo detto esplose in uno squirt poderoso che prese in pieno Francesco bagnandolo tutto, lo guardai e dissi “abbassa la velocità e lascialo li, seguimi in bagno che ti faccio fare una bella doccia”.
Una volta entrati in bagno Francesco andò in doccia intento ad aprire l’acqua, io lo bloccai e dissi “niente acqua per te oggi, mettiti in ginocchio che te la faccio io la doccia” e gli pisciai addosso con Francesco che provava a simulare la doccia, lo feci mettere seduto vicino al water e tornai con una corda e il “suo” vibratore che gli rimisi nel culo e con la corda legai i polsi fra loro dietro il cesso e dissi “fino a che non ti vengo a slegare o io o la cagna tu resti legato qua pronto a fare il cesso di casa, la cosa buona è che puoi venire quando vuoi”
“grazie padrone”.
Me ne tornai da Giulia che era sempre li ammanettata nel letto e, dato che ero stanco e era ormai l’una di notte, le tolsi le manette ma gliele misi ai polsi con le braccia dietro la schiena e alle gambe in modo che potesse fare solo piccoli passi, la feci sdraiare pancia sotto sul letto e, con le gambe strettissime, la penetrai da dietro e venne praticamente subito, dato che le diedi il permesso di venire quante volte voleva, venne addirittura tre volte nei quindici minuti che l’ho scopata, poi la feci girare e le venni in bocca.
Una volta ingoiato spensi la registrazione sul telefono e preparai Giulia per la notte facendola sdraiare per terra accanto al letto con un vibratore, che fortunatamente aveva direttamente la spina, sul clitoride assicurato da del nastro adesivo e dissi “io lo metto a medio e tu non dovrai né toccare la velocità né toglierlo però puoi venire quante volte vuoi contandole, poi domani mattina, verso le dieci, mi sveglierai con un bel pompino, tanto dormo in mutande” lei fece cenno di si con la testa e la lasciai cosi con ball gag e sborra mia sulla faccia a dormire sul pavimento con un vibratore sul clitoride ammanettata a gambe e piedi.
Mi sdraiai e mi misi a dormire.
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