Dominazione su coppia pt. 6
di
Il Padrone Roma
genere
dominazione
Bentornati con la sesta parte di questo racconto che andrà ad iniziare da dove avevamo lasciato, cioè la cena, Grazie per l’attenzione e buona lettura.
Prima di andare in cucina per cenare chiesi a Francesco di recuperare il vibratore che tanto gli era piaciuto prima e di raggiungermi in cucina, io nel mentre andai in cucina e trovai un bel piatto di carbonara, aveva apparecchiato solo per me, dato che avrei dovuto mangiare solamente io. Mi metto a sedere e torna Francesco con il vibratore, a quel punto gli diedi le disposizioni per la cena “cagna tu ti metti sotto al tavolo a succhiarmelo, mentre te troia resti qui in piedi però prima avvicinati”
Gli presi il vibratore, gli spostai il perizoma, glielo misi dentro e lo accesi e dissi “ora resta fermo qua vicino a me senza poter venire, chiaro?”
“si padrone”.
Quindi iniziai a mangiare e devo dire che non era troppo male, anche grazie alle abilità di Giulia che si dava da fare molto bene.
Una volta finito mi alzai e vidi che c’era un altro po' di pasta dentro la pentola, la avvicinai a Francesco e gliela misi sotto la cappella e chiesi a Giulia di segarlo per farlo venire nella pentola, venne e poi chiesi di fare la stessa cosa con me, solo di farmi venire tramite un pompino venni anche io poi presi la pentola, la mischiai con una forchetta e la misi sul tavolo, guardai Francesco e dissi “questa è la tua cena, però in effetti con il vibratore è scomodo, cagna vai a prendere un dildo in camera, la grandezza sceglila te”.
Tornò che aveva scelto quello medio, io lo misi sulla sedia, guardai Francesco “questa è la tua sedia per mangiare, dovrai sederti qui, avanti fammi vedere” gli tolsi il vibratore dandogli due sculacciate.
Iniziò a provare a sedersi, piano piano e dato che poteva usare solo lo sputo, dopo due tentatici falliti, gli fece un bel pompino bagnandolo tutto e riuscì a sedersi, io andai verso la camera di Francesco intimandogli di sbrigarsi a mangiare e a pulire per raggiungerci di là.
Andai in camera con Giulia che mi seguiva a quattro zampe, una volta li la feci mettere sul letto, le ammanettai i polsi alle caviglie e la girai pancia sotto, in modo che avesse culo e vagina scoperte e a mia disposizione, iniziai a giocare con un dito nel suo culo chiedendogli “lo hai mai preso in culo cagna?”
“no padrone, è ancora vergine il mio culetto” disse fra spasmi di piacere
“bene allora lo teniamo vergine per un’occasione importante, però prima vorrei mostrarti il tuo nuovo migliore amico” e le mostrai il plug mettendoglielo in bocca per farlo bagnare “lo dovrai mettere ogni volta che esci di casa e quando esci voglio almeno tre foto in cui si vede chiaramente che lo hai dentro, chiaro cagna?” le sfilai il plug per farla parlare
“chiaro padrone, grazie padrone”
E glielo misi nel culo senza troppe difficoltà (dato che l’accoglienza l’aveva fatta con il plug in culo) e con qualche gemito di piacere. Misi il telefono in modo tale che potesse riprendere la scena e andai nelle altre stanze in cerca di un pennarello, chiedendolo anche a Francesco e, una volta trovato, tornai da Giulia e le scrissi sulla schiena “buco per scopare” con una freccia che andava diretta sul suo culo e, girandola, le scrissi “cagna” sopra le tette “questi non te lo dovrai cancellare, aspetterai che andranno via da soli, voglio delle foto anche di questi”.
Io che ormai avevo il cazzo nuovamente in tiro la iniziai a scopare rigirandola con il busto verso il letto, lei venne in pochi minuti e io la seguii dopo dieci, prima di venire però la girai e le venni in faccia dicendogli di tenere la bocca chiusa e che quella sborra doveva restare sulla sua faccia per tutta la sera. Stoppai il video e lo inviai a Francesco e a lei, chiamai anche Francesco e dissi a entrambi “ora vi potrete solo masturbare con i video che io vi invierò e i protagonisti sarete voi, anche se ogni volta dovrete sempre avere il mio permesso” annuirono entrambi con la testa e dissi a Francesco di tornare a finire quello che stava facendo.
Continua…
Per suggerimenti o domande scrivere a ilpadroneroma@gmail.com
Prima di andare in cucina per cenare chiesi a Francesco di recuperare il vibratore che tanto gli era piaciuto prima e di raggiungermi in cucina, io nel mentre andai in cucina e trovai un bel piatto di carbonara, aveva apparecchiato solo per me, dato che avrei dovuto mangiare solamente io. Mi metto a sedere e torna Francesco con il vibratore, a quel punto gli diedi le disposizioni per la cena “cagna tu ti metti sotto al tavolo a succhiarmelo, mentre te troia resti qui in piedi però prima avvicinati”
Gli presi il vibratore, gli spostai il perizoma, glielo misi dentro e lo accesi e dissi “ora resta fermo qua vicino a me senza poter venire, chiaro?”
“si padrone”.
Quindi iniziai a mangiare e devo dire che non era troppo male, anche grazie alle abilità di Giulia che si dava da fare molto bene.
Una volta finito mi alzai e vidi che c’era un altro po' di pasta dentro la pentola, la avvicinai a Francesco e gliela misi sotto la cappella e chiesi a Giulia di segarlo per farlo venire nella pentola, venne e poi chiesi di fare la stessa cosa con me, solo di farmi venire tramite un pompino venni anche io poi presi la pentola, la mischiai con una forchetta e la misi sul tavolo, guardai Francesco e dissi “questa è la tua cena, però in effetti con il vibratore è scomodo, cagna vai a prendere un dildo in camera, la grandezza sceglila te”.
Tornò che aveva scelto quello medio, io lo misi sulla sedia, guardai Francesco “questa è la tua sedia per mangiare, dovrai sederti qui, avanti fammi vedere” gli tolsi il vibratore dandogli due sculacciate.
Iniziò a provare a sedersi, piano piano e dato che poteva usare solo lo sputo, dopo due tentatici falliti, gli fece un bel pompino bagnandolo tutto e riuscì a sedersi, io andai verso la camera di Francesco intimandogli di sbrigarsi a mangiare e a pulire per raggiungerci di là.
Andai in camera con Giulia che mi seguiva a quattro zampe, una volta li la feci mettere sul letto, le ammanettai i polsi alle caviglie e la girai pancia sotto, in modo che avesse culo e vagina scoperte e a mia disposizione, iniziai a giocare con un dito nel suo culo chiedendogli “lo hai mai preso in culo cagna?”
“no padrone, è ancora vergine il mio culetto” disse fra spasmi di piacere
“bene allora lo teniamo vergine per un’occasione importante, però prima vorrei mostrarti il tuo nuovo migliore amico” e le mostrai il plug mettendoglielo in bocca per farlo bagnare “lo dovrai mettere ogni volta che esci di casa e quando esci voglio almeno tre foto in cui si vede chiaramente che lo hai dentro, chiaro cagna?” le sfilai il plug per farla parlare
“chiaro padrone, grazie padrone”
E glielo misi nel culo senza troppe difficoltà (dato che l’accoglienza l’aveva fatta con il plug in culo) e con qualche gemito di piacere. Misi il telefono in modo tale che potesse riprendere la scena e andai nelle altre stanze in cerca di un pennarello, chiedendolo anche a Francesco e, una volta trovato, tornai da Giulia e le scrissi sulla schiena “buco per scopare” con una freccia che andava diretta sul suo culo e, girandola, le scrissi “cagna” sopra le tette “questi non te lo dovrai cancellare, aspetterai che andranno via da soli, voglio delle foto anche di questi”.
Io che ormai avevo il cazzo nuovamente in tiro la iniziai a scopare rigirandola con il busto verso il letto, lei venne in pochi minuti e io la seguii dopo dieci, prima di venire però la girai e le venni in faccia dicendogli di tenere la bocca chiusa e che quella sborra doveva restare sulla sua faccia per tutta la sera. Stoppai il video e lo inviai a Francesco e a lei, chiamai anche Francesco e dissi a entrambi “ora vi potrete solo masturbare con i video che io vi invierò e i protagonisti sarete voi, anche se ogni volta dovrete sempre avere il mio permesso” annuirono entrambi con la testa e dissi a Francesco di tornare a finire quello che stava facendo.
Continua…
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