Grazie Orazio

di
genere
zoofilia

Cronaca fedele della mia prima volta. Ero studente universitario, avevo 20 anni, e passavo ore a studiare. Mi ero lasciato da poco con la ragazza e la mia eccitazione era sempre alle stelle. Uscendo dal cancello di casa, in terra, vidi una pagina di una rivista porno gay, sulla quale c'era lo foto di un pompino. Rimasi colpito, mi venne un'erezione istantanea e me ne andai con quell'immagine nella testa. Rimase nella mia testa per giorni, aveva acceso una curiosità spasmodica, volevo succhiare un cazzo! Avrei voluto anche bere lo sperma, davvero. Come fare?  Come fare?
Qualche giorno dopo, mentre studiavo, il mio cane Orazio mi passo vicino e mi venne l'idea! Orazio è maschio! Non ci pensai due volte e lo chiamai.
Orazio adorava le coccole e iniziai ad accarezzarlo sul petto, dandogli anche dei bei colpi. Scodinzolava felice e a me iniziava a battere il cuore. Che stavo per fare? Cristo! Andai avanti, con la mano arrivai fino al suo cazzo. Appena lo toccai Orazio alzò un po'  la zampa posteriore, come per facilitarmi. Iniziai a massaggiargli il cazzo, con quella bellissima guaina pelosa. Dopo poco, la punta rosa uscí dalla guaina e il cane iniziò a mimare un accoppiamento, dando colpi veloci nella mia mano. Ero in estasi,  il cazzo si ingrossava rapidamente, e da rosa stava diventando bianco con una miriade di vene rosse. Era caldo, liscio e umido ed io non resistetti a lungo, mi piegai sotto di lui e lo presi in bocca. Dio che delizia! Mi scopava la bocca freneticamente,  sentivo i colpi sul palato, mentre lo sperma mi scendeva sotto la lingua. Salato, caldo, buono. Sfilai il cazzo dalla bocca per guardarlo, che spettacolo! Era enorme, con il nodo ormai compiuto e durissimo. Aprii la bocca per raccogliere tutto lo sperma e ripresi il mio estasiante pompino. Lo succhiavo, bevevo, lo leccavo tutto intorno e sulla punta. Non so quanto continuai, ma non avrei smesso piú.
Caldo, com'era caldo. Aveva un sapore salato e selvatico, indescrivibile per certi versi. Lo appoggiai al viso per sentire gli schizzi di sperma. Aveva una quantità di sperma infinita ed io continuavo insaziabile a bere e succhiare quel bastone di carne animale. Spinsi il cazzo fino in gola, arrivando fino al nodo. Cristo, era immenso. Ero in estasi, non mi sarei staccato per nulla al mondo.
Mi arresi solo quando iniziò il cazzo iniziò a ritirarsi, rientrando nella guaina, ma vi assicuro che lo succhiai fino all'ultimo millimetro. Che cosa incredibile. Mi masturbai, venendo praticamente subito, e bevvi anche il mio sperma, eccitato com'ero. Da allora, fino a quando non ho lasciato casa dei miei, il pompino ad Orazio è stata una costante delle mie settimane da studente. Dopo la seconda volta,  bastava toccarlo sulla coscia e la punta rosea del suo cazzo usciva dalla guaina ed entrava nella mia bocca.
Grazie Orazio, grande amico.
scritto il
2021-08-14
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