Eleonora, i giocattoli
di
Matty73
genere
pissing
Mi aspetta a casa, la figlia non c'è e la madre abita al piano di sotto. Salgo le scale piano, per non farmi sentire. Eleonora ed io ci conosciamo da anni, siamo amici dalle scuole medie, ma io ho moglie e prole. Lei è separata.
Mi apre la porta, mi sorride.
Socchiude gli occhi, in un modo che mi eccita da morire.
"Ciao", la sua voce è ancora piú sensuale del solito.
Quando una donna come Eleonora ti apre la porta di casa, ti guarda e ti parla con quella voce, non puoi che pensare al sesso. Il sesso piú coinvolgente e sfacciato che tu possa immaginare, ma devi anche avere una bella immaginazione.
È l'ora delle chiacchiere, siamo amici prima di tutto. I figli, il lavoro, la vita in generale. Due chiacchiere in tranquillità, una birretta bella fredda, ogni tanto un bacio. Che voglio di piú?
Tanto, in realtà, tanto di piú.
Eleonora si alza, mi guarda e mi dice: "Andiamo".
Mi porta in una camera da letto in penombra, con solo poche strisce di luce che filtrano dalle imposte. Si spoglia. Ah, che voglia ho di lei, delle sue forme splendidamente tonde, un'istigazione alla violenza carnale.
Mi spoglio, ci sdraiamo e iniziamo a baciarci ancora.
"Aspetta" mi dice dopo poco. Si alza ed io mi godo lo spettacolo dei suoi seni che ondeggiano. Da sopra una piccola libreria prende una scatola e te estrae due dildo bianchi, con una discreta forma di cazzo.
"In bagno c'è il lubrificante, prendilo". Mi alzo, vado in bagno, e dopo un po' riesco a trovare il lubrificante. Non credo siano solo per lei quei dildo. Sorrido.
Prende il dildo grande e se lo infila nella fica.
"Mmmmmm", sospira.
Mi spinge supino, unge il dildo anale e inizia un dolce pompino, accompagnato dalla mano in una sega lenta lenta. Sento la punta del dildo appoggiarsi al mio culo. Chiudo gli occhi, rapito da quella bocca in cui il mio cazzo ha trovato un angolo di paradiso. Spinge, la punta del dildo entra, lo sfintere si allarga, la vaselina fa il suo dovere. Eleonora succhia piú forte e infila il dildo fino in fondo.
"Aaahh, Cristo, si!" - gemo ansimando.
È un gioco di dentro-fuori in perfetta sincronia, il mio cazzo nella sua bocca e il suo dildo nel mio culo. Mi fa impazzire la sensazione del dildo che spinge e dilata l'ano. Chissà come dev'essere un vero cazzo.
Eleonora si stacca dal mio membro, alza le mie gambe, fino a portarle sopra le sue spalle e porta la mia mano sul dildo che ha in fica. Devo manovrarlo io, lei deve dominarmi. Si spinge sopra di me, le mie ginocchia mi toccano le spalle. Spinge il dildo nel mio culo con violenza.
"Aaahh, piano" - imploro. Sto mentendo e lei lo sa. Inizia a scoparmi il culo con forza, il dildo entra ed esce freneticamente.
"Chi è la troia adesso?" - mi chiede.
La sua voce è morbida e imperiosa allo stesso tempo.
"Io, io sono la tua troia" - rispondo. Non posso rispondere altro. Cerco di masturbarla a mia volta col dildo, ma rischio di venire. Quella violenza subita, i suoi seni che mi sbattono addosso, sono troppo per chiunque.
La fermo. Lei mi estrae il dildo.
La giro, supina. Ora tocca a me.
Ho portato le mie corde, sa quello che l'aspetta. È la mia troia, la mia schiava.
La lego alla testata del letto, la bendo. Voglio che tutto quello che le farò sia inaspettato. Voglio che soffra un po', privata della vista.
Le infilo il dildo grande nella fica.
"Aaah, mmmm, siiii" - mormorò avanzando il bacino. La vedo cosí, aperta, il clitoride spavaldo, tutte le sfumature del rosa e bagnata come non mai. Gocciola.
Le infilo il secondo dildo nel culo.
Spingo, fino in fondo. Ne lascio giusto un centimetro fuori. Prendo il cellulare e la fotografo. Uno spettacolo del genere te lo vuoi ricordare.
Monto a cavalcioni su di lei, il mio cazzo in mezzo ai seni. Li stringo e li scopo, in una splendida spagnola. Lei è legata, si agita, ma non puó fare altro. Passo la mano destra sui dildo, li manovro insieme velocemente, violentemente.
"Si, mi piace quando entrano tutti!" - mormora la troia.
Parli troppo, Eleonora. Ti infilo il cazzo in bocca. Lo aspettavi, succhi come sai fare tu. Lo spingo fin dove entra. Succhi ancora, le tue labbra stringono forte. La mia mano passa dai dildo al clitoride.
"Mmmmmmm", forse vuoi dire qualcosa, ma hai la bocca piena.
Mi alzo con il bacino, ti scopo la bocca. Voglio sentirti fremere.
Sto per venire, esco. Lo sperma schizza sulla tua bocca, sul seno.
"Aaah, si, addosso!"
Chissà perché ti piace cosí tanto farti sborrare o pisciare sul viso e sul seno. Devo ricordarmi di chiedertelo.
Lo sperma le cola ovunque. Mi giro verso la sua fica, impugno i dildo e inizio un furioso gioco. Viene dopo pochissimo, i suoi umori di donna colano lungo i giocattoli bianchi.
La sento ansimare. Voglio baciarla, ma prima devo pulirla dal mio sperma. Lecco via il liquido bianco, salato e cremoso. Lei non può vedermi, so che vorrebbe.
Sfilo i dildo, quello anale è sporco, piccole striature marroni. Devo indagare, infilo l'indice nel suo culo ancora aperto, mentre lecco la sua fica larga e invitante.
Il mio dito entra, esplora le sue viscere. Sento qualcosa, c'è una sorpresina, spingo, roteo il dito, allargando l'intestino. Lo passo intorno allo stronzo, mediamente duro, che ha nel culo.
Adoro vederla cosí abbandonata, esposta, nelle mie mani.
Cosa può offrirti di piú una donna, della sua intimità?
Devo dire che vorrei farle tutto questo davanti ad altri, dovrò proproglielo.
"Mmmmmm, si, si" - Eleonora mugola come una cagna.
Tiro fuori il dito, piccoli frammenti marroni rimangono attaccati. Mi succhio il dito, il sapore amarissimo mi colpisce. Infilo la lingua nel suo culo, piú dentro possibile, e pulisco quello che posso. È amaro. È perverso. Lei gode di questo, ma si è abbandonata a me, se lo merita questo regalo.
"Mmmmm, siii".
Siamo esausti, è ora del nostro gioco immancabile. Mi rimetto su di lei, mi rilasso. Una pisciata dolce, non forte, ma calda e odorosa le investe il seno, scende a bagnare il materasso. Le avvicino il cazzo alla bocca, lei lo sente e sorride. Apre la bocca e aspetta. Le svuoto l'ultimo piscio tra le labbra, lo vedo, giallo e schiumoso, sotto la sua lingua.
Adoro quando, dopo aver bevuto ogni goccia, si lecca le labbra.
La bacio. Nella stanza gli odori di fica, di sperma, di piscio e di merda si fondono in un unico, eccitantissimo, profumo.
Passa una mezz'ora, ci riprendiamo. La doccia ci aspetta, ci ristora. Un ultima birretta, due chiacchiere sui nostri prossimi impegni e via. Si va.
Passeranno dei mesi prima che rivedremo. Gli impegni, il lavoro, i figli.
Ma prima o poi ci rivedremo.
Come sempre, grazie Eleonora, amichetta mia.
Mi apre la porta, mi sorride.
Socchiude gli occhi, in un modo che mi eccita da morire.
"Ciao", la sua voce è ancora piú sensuale del solito.
Quando una donna come Eleonora ti apre la porta di casa, ti guarda e ti parla con quella voce, non puoi che pensare al sesso. Il sesso piú coinvolgente e sfacciato che tu possa immaginare, ma devi anche avere una bella immaginazione.
È l'ora delle chiacchiere, siamo amici prima di tutto. I figli, il lavoro, la vita in generale. Due chiacchiere in tranquillità, una birretta bella fredda, ogni tanto un bacio. Che voglio di piú?
Tanto, in realtà, tanto di piú.
Eleonora si alza, mi guarda e mi dice: "Andiamo".
Mi porta in una camera da letto in penombra, con solo poche strisce di luce che filtrano dalle imposte. Si spoglia. Ah, che voglia ho di lei, delle sue forme splendidamente tonde, un'istigazione alla violenza carnale.
Mi spoglio, ci sdraiamo e iniziamo a baciarci ancora.
"Aspetta" mi dice dopo poco. Si alza ed io mi godo lo spettacolo dei suoi seni che ondeggiano. Da sopra una piccola libreria prende una scatola e te estrae due dildo bianchi, con una discreta forma di cazzo.
"In bagno c'è il lubrificante, prendilo". Mi alzo, vado in bagno, e dopo un po' riesco a trovare il lubrificante. Non credo siano solo per lei quei dildo. Sorrido.
Prende il dildo grande e se lo infila nella fica.
"Mmmmmm", sospira.
Mi spinge supino, unge il dildo anale e inizia un dolce pompino, accompagnato dalla mano in una sega lenta lenta. Sento la punta del dildo appoggiarsi al mio culo. Chiudo gli occhi, rapito da quella bocca in cui il mio cazzo ha trovato un angolo di paradiso. Spinge, la punta del dildo entra, lo sfintere si allarga, la vaselina fa il suo dovere. Eleonora succhia piú forte e infila il dildo fino in fondo.
"Aaahh, Cristo, si!" - gemo ansimando.
È un gioco di dentro-fuori in perfetta sincronia, il mio cazzo nella sua bocca e il suo dildo nel mio culo. Mi fa impazzire la sensazione del dildo che spinge e dilata l'ano. Chissà come dev'essere un vero cazzo.
Eleonora si stacca dal mio membro, alza le mie gambe, fino a portarle sopra le sue spalle e porta la mia mano sul dildo che ha in fica. Devo manovrarlo io, lei deve dominarmi. Si spinge sopra di me, le mie ginocchia mi toccano le spalle. Spinge il dildo nel mio culo con violenza.
"Aaahh, piano" - imploro. Sto mentendo e lei lo sa. Inizia a scoparmi il culo con forza, il dildo entra ed esce freneticamente.
"Chi è la troia adesso?" - mi chiede.
La sua voce è morbida e imperiosa allo stesso tempo.
"Io, io sono la tua troia" - rispondo. Non posso rispondere altro. Cerco di masturbarla a mia volta col dildo, ma rischio di venire. Quella violenza subita, i suoi seni che mi sbattono addosso, sono troppo per chiunque.
La fermo. Lei mi estrae il dildo.
La giro, supina. Ora tocca a me.
Ho portato le mie corde, sa quello che l'aspetta. È la mia troia, la mia schiava.
La lego alla testata del letto, la bendo. Voglio che tutto quello che le farò sia inaspettato. Voglio che soffra un po', privata della vista.
Le infilo il dildo grande nella fica.
"Aaah, mmmm, siiii" - mormorò avanzando il bacino. La vedo cosí, aperta, il clitoride spavaldo, tutte le sfumature del rosa e bagnata come non mai. Gocciola.
Le infilo il secondo dildo nel culo.
Spingo, fino in fondo. Ne lascio giusto un centimetro fuori. Prendo il cellulare e la fotografo. Uno spettacolo del genere te lo vuoi ricordare.
Monto a cavalcioni su di lei, il mio cazzo in mezzo ai seni. Li stringo e li scopo, in una splendida spagnola. Lei è legata, si agita, ma non puó fare altro. Passo la mano destra sui dildo, li manovro insieme velocemente, violentemente.
"Si, mi piace quando entrano tutti!" - mormora la troia.
Parli troppo, Eleonora. Ti infilo il cazzo in bocca. Lo aspettavi, succhi come sai fare tu. Lo spingo fin dove entra. Succhi ancora, le tue labbra stringono forte. La mia mano passa dai dildo al clitoride.
"Mmmmmmm", forse vuoi dire qualcosa, ma hai la bocca piena.
Mi alzo con il bacino, ti scopo la bocca. Voglio sentirti fremere.
Sto per venire, esco. Lo sperma schizza sulla tua bocca, sul seno.
"Aaah, si, addosso!"
Chissà perché ti piace cosí tanto farti sborrare o pisciare sul viso e sul seno. Devo ricordarmi di chiedertelo.
Lo sperma le cola ovunque. Mi giro verso la sua fica, impugno i dildo e inizio un furioso gioco. Viene dopo pochissimo, i suoi umori di donna colano lungo i giocattoli bianchi.
La sento ansimare. Voglio baciarla, ma prima devo pulirla dal mio sperma. Lecco via il liquido bianco, salato e cremoso. Lei non può vedermi, so che vorrebbe.
Sfilo i dildo, quello anale è sporco, piccole striature marroni. Devo indagare, infilo l'indice nel suo culo ancora aperto, mentre lecco la sua fica larga e invitante.
Il mio dito entra, esplora le sue viscere. Sento qualcosa, c'è una sorpresina, spingo, roteo il dito, allargando l'intestino. Lo passo intorno allo stronzo, mediamente duro, che ha nel culo.
Adoro vederla cosí abbandonata, esposta, nelle mie mani.
Cosa può offrirti di piú una donna, della sua intimità?
Devo dire che vorrei farle tutto questo davanti ad altri, dovrò proproglielo.
"Mmmmmm, si, si" - Eleonora mugola come una cagna.
Tiro fuori il dito, piccoli frammenti marroni rimangono attaccati. Mi succhio il dito, il sapore amarissimo mi colpisce. Infilo la lingua nel suo culo, piú dentro possibile, e pulisco quello che posso. È amaro. È perverso. Lei gode di questo, ma si è abbandonata a me, se lo merita questo regalo.
"Mmmmm, siii".
Siamo esausti, è ora del nostro gioco immancabile. Mi rimetto su di lei, mi rilasso. Una pisciata dolce, non forte, ma calda e odorosa le investe il seno, scende a bagnare il materasso. Le avvicino il cazzo alla bocca, lei lo sente e sorride. Apre la bocca e aspetta. Le svuoto l'ultimo piscio tra le labbra, lo vedo, giallo e schiumoso, sotto la sua lingua.
Adoro quando, dopo aver bevuto ogni goccia, si lecca le labbra.
La bacio. Nella stanza gli odori di fica, di sperma, di piscio e di merda si fondono in un unico, eccitantissimo, profumo.
Passa una mezz'ora, ci riprendiamo. La doccia ci aspetta, ci ristora. Un ultima birretta, due chiacchiere sui nostri prossimi impegni e via. Si va.
Passeranno dei mesi prima che rivedremo. Gli impegni, il lavoro, i figli.
Ma prima o poi ci rivedremo.
Come sempre, grazie Eleonora, amichetta mia.
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