Ferragosto 2

di
genere
incesti

(Ogni mio racconto ha solo protagonisti maggiorenni. Non vi è sesso con minori o con animali. Non posso rispondere qua, quindi se volete essere ricontattati per collaborare assieme nei racconti, lasciate la vostra email)

Uscito da quegli alberi, Michele ritornò verso casa ed entrato trovò solo suo cugino. Gli chiese dove fosse sua mamma e Simone disse che non l’aveva vista. Michele, calmo, chiese ancora scusa dell’avvenimento di prima. I due cugini poi ritornarono assieme scherzando in giardino. Anna stava parlando con sua sorella e nel vedere ritornare assieme figlio e nipote non si pose molti problemi; alla fine la casa era quella e le persone erano quelle. Anna si era nuovamente ripassata quel trucco pesante che era consona portare. I parenti parlavano del più e del meno e in quella mezz’ora le partite a ping pong erano continuate, così i ragazzi si rimisero a giocare. Anna con sua sorella dialogavano del più e del meno, nonché dei problemi con i figli e con Simone che si era un po’ lasciato andare causa Covid. Anna risultò comprensiva con sua sorella che di rimando ringraziava Anna.
Quella domenica faceva molto caldo e così capitava di dover cambiarsi le magliette sudate. Michele in effetti verso le 17:15 entrò in casa, dove c’era sua mamma e i nonni che stavano parlando davanti ad un film, mentre gli altri ancora erano fuori. Il ragazzo chiese a sua madre di seguirlo che non riusciva a trovare dei suoi indumenti che lei aveva lavati. Michele pensava di voler dire tutto a sua madre. Dentro di sé era ancora arrabbiato, anche se adesso era, oltre ad essere irritato, anche eccitato. Al piano di sopra, Anna diede una maglietta nuova a suo figlio che la fece entrare in camera perché voleva parlarle. La mamma era seria ma non aveva ben intuito quello strano comportamento di Michele che, solitamente, si prendeva da solo la sua roba. Ma volle approfondire perché aveva una certa tensione.
Le voci dei parenti di sotto misero al sicuro Michele dal non essere interrotto. Chiusa la porta, prese il cellulare dicendo a sua mamma di vedere un video. In quel video c’era lei. Anna rimase di sasso, quasi tremava; distolse lo sguardo alzandosi cercando di spiegarsi con il figlio nonché cercando di prendergli il cellulare, ma Michele disse a sua mamma che già aveva copiato il video. Così nacque una accesa discussione fra mamma e figlio, anche se Anna intimava al ragazzo di abbassare la voce. La donna quasi era in lacrime ma Michele voleva sapere il motivo per il quale sua madre aveva fatto un pompino al nipote. Sconfitta dalla freddezza del figlio, come anche dalla delusione tangibile del ragazzo verso sua madre, Anna disse a suo figlio che il motivo fu proprio le parole di sua sorella nel raccontare la storia di Simone che aveva perso ogni cosa causa Covid, nonché un suo caro amico e poi la ragazza che lo aveva lasciato.
Attimi di silenzio interrotti di continuo da Anna che implorava suo figlio e di comprensione e di cancellare il video. Inutile dire che in quelle frasi era imperiosa la supplica di non rovinare la famiglia. Anna era seduta sul letto di suo figlio, circondato da una bella libreria in legno che partiva da 50 cm appena sopra il cuscino del letto del ragazzo. Michele guardò sua mamma ponendosi innanzi a lei, continuando nello sguardo. Madre e figlio in un silenzio interrotto solo dalle voci che giungevano dal giardino. La protuberanza nei pantaloncini di Michele. Anna che chiudeva gli occhi; il ragazzo che ora le carezzava i capelli e la mano materna che, intuendo fosse solamente quella la via, allentava cinta e bottoni di suo del mezzano della sua prole guardandolo seriamente
“è questo che vuoi?”
chiese Anna lapidaria
“dopo quello che ho visto mamma, è il minimo”
e così fu: fatto uscire il membro barzotto di suo figlio, Anna guardò lo stesso per poi guardare Michele che spinse lievemente la nuca della madre che in un colpo fece entrare quel membro consistente in bocca, iniziando a succhiarlo senza alcun problema. Anche con suo figlio, Anna posizionava le mani sul glutei del ragazzo per continuare solo con il capo. Michele ansimò in maniera liberatoria; quasi come se tutta la sua rabbia fosse uscita in quel profondo gemito. Sua madre in un colpo da maestra fece sparire il pene di suo figlio fino a toccare il profondo della gola, per poi ritirarsi e continuare quel bocchino incestuoso, molto più del primo di poche ore prima.
La luce del sole pomeridiano entrava dalla finestra e illuminava la bocca di Anna, forte di un gloss rosso , che stava imprigionando in un focoso lavoro orale il pene di suo figlio Michele. I rumori del bocchino si stavano da poco facendo più prepotenti e l’ansimare e i complimenti continui di Michele incitavano la sua imbarazzata ma decisa madre a dare il meglio di sé in un vortice passionale. Il pene del ragazzo era molto largo ed anche con lui Anna non poteva arrivare ad ingoiarlo tutto; ma si fece perdonare iniziando a succhiare prepotentemente, quasi oscena, anche i testicoli con pochi peli – perché depilati – di suo figlio
“mamma...mamma ti piace ?”
chiese Michele grondante di sudore e per il caldo naturale dell’estate e per il vorticoso pompino della mamma che, riprendendo fiato risposte alla domanda del figlio
“cerca di venire !”
“dimmi se ti piace mamma”
“ma...ma che domande mi fai ?”
“mamma tu dim...aaaahhh mm sii cazzo !”
Anna aveva ripreso in bocca il grosso membro di suo figlio succhiandolo con maggior vigore, come se qualcuno stessa arrivando e lei doveva per forza sbrigarsi . Ora il rumore della saliva che si infrangeva con il pene e gocciolava talmente era elevata la passione, quasi soffocava le voci di risa dei parenti in giardino. In quel culmine di foga e passione di quell’imperioso lavoro orale, Michele eiaculò copiosamente, molto di più di Simone, dentro la bocca di sua madre che rimase anche questa volta incredula. Anna si fermò all’istante concentrandosi sul bere il più possibile il seme di suo figlio. Diversa quantità di sperma colò dalla bocca di Anna riversandosi in terra. Michele nell’ansimare aveva messe tutte e due le mani sulla nuca di sua madre, senza forzarla , ma come per trovare un sostegno all’impetuoso orgasmo.
Le voci dei parenti si sentivano chiaramente ora che il bocchino era cessato. Anna , finito, non fece altro che raccomandarsi con suo figlio di cancellare il video; difatti Michele lo fece innanzi sua madre, che volle però appurare che il ragazzo non avesse nulla sul computer, anche se Michele non lo aveva ancora acceso, dicendo che ne avrebbero parlato poi. Anna, oramai andata oltre con Michele, si rassegnò.
Passarono alcuni minuti a parlare dell’accaduto. Michele , ora calmatosi, spiegò a sua madre come fosse rimasto allibito da ciò che aveva visto e di mettersi nei suoi panni. Anna comprese l’umore del figlio anche se non giustificava la sua richiesta. Madre e figlio si chiarirono e Michele fece anche sorridere sua madre dopo una serie continua di complimenti per come usava la bocca .
Si alzarono e fecero per uscire, quando il ragazzo fermò sua madre da dietro tastandole il sedere
“beh mamma, Simone lo ha fatto, perché io no?”
scritto il
2021-09-12
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