Ricordi americano ( Una mamma del Maryland )

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incesti

RICORDI AMERICANI ( Una mamma del Maryland )

PS premetto che ogni mio racconto è solo frutto di immaginazione. Nei miei racconti non vi è violenza come non vi sono atti con minori o con animali.
Se cercate questo, non troverete nulla di vostro interesse in ciò che scrivo.
Buona lettura

Annette era una donna che faceva capolino ai 60 anni; ma una splendida donna vista la sua trentennale attività come personal trainer, con riconoscimenti e gare. Non dimostrava la sua bella età, ma dieci anni in meno. Era sposata, con due figli e viveva nel Maryland, non distante da Annapolis, meravigliosa città coloniale. Annette fisicamente era una donna tonica, con una quarta di seno rifatta. Una quarta perfetta, tonda, che suscitava gli sguardi di molti, anche più di quanti ne potessero suscitare le giovani ragazze. Anche in famiglia Annette suscitava degli sguardi arditi, verso i suoi seni come anche verso il suo sedere.
La famiglia di Annette era quella che si poteva definire benestante e amante dello sport e dell’aria aperta. I suoi due figli maschi, Alex di 28 e Michael di 30 anni, avevano gareggiato nel Ring Jousting , sport nazionale del Maryland dal 1962, che rievoca le giostre rinascimentali.
Però Alex amava maggiormente il calcio, al contrario del fratello. Annette cercava comunque di spronare e l’uno e l’altro figlio, anche se grandi di età, in ciò che volessero di più nella vita. Il marito di Annette, Simon non amava molto il gioco del calcio e così non andava mai a vedere le partite di Alex, al contrario della moglie.
Gli ultimi di maggio era prevista la partita finale fra la squadra del secondogenito di Annette e la squadra avversaria. Annette fu la sola ad andare a vedere il figlio, facendo con lui un’ora d’auto in direzione Ellicott City. La donna si era accorta oramai da tempo degli sguardi che i suoi figli avevano su di lei ma non dava molto peso alla questione, non rimproverandoli mai. Era una donna realistica e sapeva che il suo fisico poteva suscitare anche gli sguardi dei figli.
In auto la scollatura del corto abito primaverile della donna non aiutava Alex, così anche il suo forte trucco. Annette era una donna realistica e comprensiva e capiva che alla sua età era una donna molto avvenente, come lo capiva il figlio. Il gonfiore di quel seno, gli sguardi del suo secondogenito e poi la mano del ragazzo prendere coraggio dopo mezz’ora dalla partenza. La mamma che non disse nulla al tatto e alle carezze della mano sinistra di Alex sulla coscia destra e la mano incalzare. L’imbarazzo materno spalleggiava l’imbarazzo del figlio, ma l’audacia dello stesso prendeva il sopravvento guardando sempre la strada, nel far poggiare la mano della mamma silente su quel gonfiore, poco nascosto dai bermuda di jeans. Gli attimi di silenzio ed imbarazzo alla fine lasciarono spazio alla comprensione materna che iniziava a sbottonare quei pantaloni corti. Cinque minuti dopo l’auto di Annette e Alex prendeva la Landing Road lasciando la Montgomery Road e la mano destra della donna stringeva il bollente membro di suo figlio in una lenta e dolce masturbazione. La donna che non credeva a cosa stesse accadendo e il figlio che incalzava pregando la mamma di accostare appena avesse potuto. La vegetazione del Maryland permetteva delle soste nascoste e così la donna accostò in un piccolo spazio auto fra i boschi a quindici minuti dalla destinazione. I gemiti di Alex erano al sicuro nella macchina di sua madre che, consapevole delle voglie del figlio e comprensiva, aveva sostituito la mano alla bocca, la masturbazione ad un lavoro di bocca. La lingua roteava dolce ma con passione sul grande glande di Alex; un glande e una larghezza che Annette non si immaginava, tanto da dover bene aprile la bocca quando iniziò ad accogliere il membro di suo figlio per succhiarlo. I minuti passavano e la mano del ragazzo dava un ritmo incalzante al capo della mamma intenta a donare più piacere possibile a suo figlio. I rumori osceni di quei pompini passionali, dove la saliva dava un suono echeggiante dentro la macchina, ponevano alla mente di Annette l’immagine di quell’incesto.
Quando il lavoro orale raggiunse l’apice della sua maestria e veemenza, Alex scoppiò in un intenso orgasmo che rese incredula sua madre. Dieci schizzi liberarono i testicoli del ragazzo e Annette provò con non poca difficoltà a far sì che nessuna traccia di quel lavoro incestuoso si fosse palesata al marito, come al figlio Michael.
Come se nulla fosse, ma al tempo stesso con imbarazzo, ma felice di aver reso tale suo figlio, Annette si ricompose dopo che mille raccomandazioni erano entrate nelle orecchie e nella mente di Alex, di non dire a nessuno di quei momenti.
La partita andò bene e Annette come sempre dagli spalti del campo, seguiva e tifava il figlio nel suo giocare. Alex non giocò com’era solito fare e l’unica a comprenderne la motivazione fu sua madre; quella madre che lo aveva reso felice in quel bosco e che, al ritorno, per la prima volta aveva fatti vedere al figlio i suoi seni.
Una mamma come molte ma al tempo stesso come poche.

scritto il
2023-04-01
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