Everglades

di
genere
incesti

(In ogni mio racconto i protagonisti sono solo maggiorenni. Non troverete nei miei scritti alcun rapporto con minori, né con animali né feticismo. Se vi piacciono queste cose non leggete i miei racconti)

Buona lettura.


Non ci si stanca mai di riposare dalle fatiche quotidiane, anche quando il lavoro non è così stancante. Lo sa Lisa, avvenente statunitense 51 enne della Florida , sposata, con due figli maschi di 20 e 22 anni che, fra i suoi hobby, oltre alle armi ama con la sua famiglia andare alle Everglades con la loro piccola barca a motore. Le Everglades sono delle paludi subtropicali che coprono quasi tutto il sud dello Stato della Florida. E’ un luogo meraviglioso, dove i floridiani amano andare a pescare in quelle zone dove è più sicuro; non certo nelle aree estreme. Amano , come Lisa e famiglia, prendere le loro barche da fiume a motore e passare una bella giornata in seno alla natura.
Così spesso la domenica, armati di canna da pesca, attrezzi, piccola barca a motore, vestiti leggeri per il caldo della Florida e cappellino da sole, tutta la famiglia si dirige verso gli Everglades. Quella domenica di settembre però Brandon , il marito di Lisa, di 54 anni, non poteva andare poiché preferì recarsi dai suoi genitori. Lisa e figli invece, non sempre felici di andare dai suoceri lei e dai nonni loro, si recarono a pescare.
Lisa e i suoi figli avevano sempre avuto un rapporto molto bello e scherzoso, tanto che i ragazzi spesso le facevano delle battute sui suoi seni, una 4d rifatta. Lisa da 6 anni aveva infatti rifatti i seni. Era una donna attraente e sportiva; elegante e fortemente appariscente quando si vestita bene per delle feste, ma ugualmente appariva e molto quando usava abiti sportivi come in quelle uscite nei corsi d’acqua paludosi. I suoi figli, Lucas di 20 e Kevin di 22, entrambi studenti a Miami, ritornavano a casa ogni fine settimana. Tutti e due castani chiari di capelli, anche se Kevin aveva la chioma più scura. Entrambi tenevano molto, come la loro madre, all’aspetto esteriore e infatti si curavano e andavano in palestra, anche se Lucas spesso giocava anche a calcio con gli amici.
Lisa sapeva benissimo, oramai abituata alle battutine doppio senso dei figli, che in mancanza del marito quel giorno si sarebbero scatenati. Anima in pace, cappellino, occhiali da sole, canne da pesca, shorts e scarpe da ginnastica; caricata la macchina si diressero Lisa e figli verso il Gulf Stream , per poi prendere la loro barca che era ormeggiata alla fine della Loxahatchee Rd.
Già in auto Lucas aveva iniziate le sue battutine verso la mamma come:
“oi mamma ma oggi perché non usi quelle per far abboccare i pesci?”
alludendo al seno, con approvazione del fratello
“semmai poi li metterò in mezzo, così non scappano”
rispondeva Lisa ridendo, oramai in un gioco scherzoso con i suoi figli , avvezzi, come detto, a fare battute doppio senso verso la loro madre. Lisa era conscia che la quarantena aveva aumentato le voglio dei suoi figli, ma naturalmente non poteva farci nulla e di sicuro il rimproverarli avrebbe peggiorato il tutto, ponendo delle tensioni, che lei non voleva. Quindi stava al gioco e rispondeva
“metterai solo quei pesci in mezzo mamma?”
chiedeva Kevin ridendo e facendo ridere anche sua mamma
“ahahah vedremo...ma che razza di discorsi fate oi?”
disse Lisa ridendo.
Presa la barca, iniziarono a dirigersi verso lo specchio d’acqua che costeggiava la Co Hwy 827 . Lisa, per il caldo, aveva tolta la camicetta bianca che portava ed era rimasta solo in shorts e reggiseno; capelli legati anche se la coda arrivava a metà schiena, occhiali da sole e come trucco il suo immancabile lucidalabbra chiaro. Non appena rimase in reggiseno, Kevin e Lucas si guardarono
“eh si mamma, hai fatto bene a rifarti le tette, almeno così vinci 10 a 0 con zia ogni volta ahah”
“beh vorrei vedere, la zia ha una terza ed anche calante”
“difatti sei imbattibile mamma…”
disse Kevin
“lo sanno anche i pesci ahaha”
rispose Lucas dando un buffetto sulla spalla della mamma
“ahahah sei scemo tesoro”
“e insomma mamma...se non bastasse la cesta i pesci dove...ehm...li metti?”
“oi ma oggi avete deciso di provarci forse?”
Lisa era divertita da ciò; ma naturalmente da madre nascondeva il suo ovvio imbarazzo
“e se fosse?”
disse Kevin
“se fosse entrambi dovete quantomeno farmi vedere bei voti all’Università, che sapete benissimo che dovete anche specializzarvi, intesi? Sapete che ci teniamo e anche i nonni”
diceva così Lisa ponendo il tutto sul piano degli studi. Sapeva che i suoi figli erano un po’ svogliati in merito, ma lei era una donna che amava apparire. Più volte sua sorella aveva rimarcata la laurea di sua figlia, così come la sua amica Susan sempre ostentava la specializzazione di suo figlio.
Così quella domenica le era uscito di getto di postare il discorso sugli studi
“lo sai mamma che ci impegniamo”
disse Kevin
“si, ma forse non abbastanza”
“forse mamma perché non abbiamo degli incentivi...da te”
disse Lucas guardando il petto sodo di sua madre. Lisa spense il motore della barchetta scoperta, mentre l’avvicinava verso un corso d’acqua protetto dalla vegetazione che si infrangeva sulle acque. Giunti, Lisa guardò i suoi figli
“quindi fatemi capire ragazzi: se vostra madre vi mostra le tette voi vi impegnerete?”
“se mostri le tette mamma no ma se...eheheh ci concedi un po’ di divertimento…”
osò Kevin
“divertimento? Kevin stai parlando con tua madre, non so se te ne rendi conto”
“sì, vero, ma anche ad una mamma che vuole che i suoi figli addirittura prendano una specializzazione e...a noi ci costa una bella rottura di palle mamma; e quindi niente per niente”
era perentorio Kevin. Lucas alla frase del fratello aggiunse anche la sua convinzione sul fatto che se loro dovevano sacrificarsi non sarebbero stati i soli, e visto che Lisa teneva che i loro figli si specializzassero allora doveva dare qualcosa in cambio. La donna osservò i suoi figli per poi guardarsi attorno. Il silenzio era infranto dai dolci suoni della natura delle Everglades , come dai versi del Butorides virescens
“bene…” iniziò Lisa, togliendosi il reggiseno mostrando i suoi seni nudi. I figli la guardarono compiaciuti, estasiati riempendola di complimenti per le sue tette. Lisa si distese pancia su nella barchetta e in pochi secondi i suoi figli le furono vicini ognuno per lato iniziando a succhiarle i seni.
Lisa carezzava il capo dei suoi ragazzi conscia che non l’avrebbe vista nessuno là dov’erano. Iniziò ad ansimare fra i mugoli di piacere che Kevin e Lucas emettevano fra una leccata ed una succhiata. Constatò che i suoi figli sicuramente all’Università si erano ben dati da fare con le ragazze, giacché sapevano come dar piacere ai suoi capezzoli; ciò non di meno la donna aveva dentro di sé un grande imbarazzo che cercava di mettere da parte perché voleva il meglio per i suoi figli. Mentre Kevin continuava a leccare e succhiare il seno di sua madre, Lucas si diresse verso il collo della stessa iniziando a leccarlo e baciarlo fra i gemiti materni. Kevin nel mentre aveva appena lasciato il seno materno, arrivando a sbottonarsi i pantaloncini di jeans che aveva. Vedendolo, anche Lucas prese a farlo lasciando sua madre distesa sulla barchetta
“ragazzi vi prego: tutto questo dovrà rimanere su questa barca intesi?”
“tranquilla mamma che non siamo dei pazzi”
disse Kevin mentre continuava a sbottonarsi
“e poi mamma non ti preoccupare, che verrai ben ripagata con i nostri voti”
disse Lucas che stava facendo la medesima cosa di suo fratello Kevin. Lisa si alzò rimanendo seduta; guardava i suoi figli ora mettere fuori i membri barzotti ma larghi, prepotenti
“siete belli grossi ragazzi”
disse Lisa con una punta di orgoglio materno. I due risero compiaciuti guardandosi
“che Dio mi perdoni”
“dai mamma, Dio sta in chiesa”
disse Kevin ridendo. Lisa iniziò a palpare i membri dei loro figli, in piedi vicino a lei, seduta. Da barzotti in poco tempo divennero duri come il marmo e Lisa poté così segarli per benestante
“vieni Lucas, mettilo fra le tette di mamma”
“e io?”
“tu dopo, una alla volta ragazzi. Vieni Lucas”
così il ragazzo si posizionò ponendo il membro fra i seni di sua mamma che li strinse avvolgendolo in una calda materna morsa iniziando a fargli una spagnola
“ooohh mamma...mmm”
Kevin intanto si toccava il pene godendosi la scena di sua madre, lì vicina, che stava facendo una spagnola all’altro figlio. Lucas era fermo, a svolgere il lavoro era sua madre muovendo forte i seni in un su e giù da manuale. Lucas gemeva, ansimava mentre Kevin sorrideva a sua madre che rimandava il sorriso. Dopo un po’ Lisa tolse il membro di Lucas dai suoi seni ed iniziò a succhiargli i testicoli per poi, dopo breve passare a fargli un profondo e passionale pompino
“aaaahh mamma cazzo !! Oh cielo !! Cazzo !!”
Kevin intanto si mise seduto dietro sua madre, allargando le gambe dietro di lei iniziando a palpargli i seni in modo molto pesante mentre la donna succhiava l’altro figlio. I capezzoli di Lisa erano turgidi, di marmo ed il figlio sapeva benissimo come stuzzicarli
“mamma dai adesso tocca a me….togliti Lucas !”
disse Kevin alzandosi. Lucas si mise in disparte con il suo pene in tiro mentre Kevin si posizionò al suo posto
“vieni tesoro”
disse Lisa a suo figlio e prese anche a lui a fargli un pompino. Solo che Kevin, a differenza del fratello era più esuberante e diede a sua madre un ritmo incalzante ponendole una mano sulla nuca. Lisa continuò quel pompino per circa tre minuti quando dovette riprendere un po’ di fiato
“aspetta tesoro...aspetta”
“oh mamma cazzo che bocchini che fai !”
disse Kevin estasiato
“certo ragazzi che giuro se non portate ottimi voti sono guai”
“dai mamma non ti preoccupare su, ti pare che dopo questo non studiamo?”
disse Lucas sempre con il pene in tiro
“senti mamma ma...lo facciamo?”
“dai Kevin su, io penso che potete anche star bene facendo questo che stiamo facendo no?”
“mamma guarda che non cambia niente anzi: saremo molto più predisposti a studiare se…”
“se…?”
“se lo facciamo dai”
disse Lucas. Lisa rimase pensierosa avendo i peni dei figli davanti, lei ancora seduta
“va bene ma scendiamo, in barca no che è scomodo”
“va bene mamma”
così scesero Lisa e i suoi figli, che avevano lasciato i pantaloncini ed il reggiseno sulla barca, ora ormeggiata fr ala vegetazione. Lisa aveva presto un grande asciugamano e lo mise a terra
“mamma…”
“dimmi Kevin”
“mi sdraio io...cavalcami tu”
“ok Kevin ma...beh dai niente è che la cosa mi imbarazza”
“dal bocchino che facevi non si direbbe”
“dai su tesoro...e va bene dai sdraiati”
“si ma...con Lucas dietro”
Lisa guardo Lucas, poi Kevin
“ma...cioè…”
“si mamma a due”
disse Lucas
“Lucas ma se vieni dietro me lo metti…”
“si, là mamma dai”
“dai mamma tanto a questo punto...e dai”
disse anche Kevin sorridendo a sua madre
“ragazzi se lo dite a qualcuno vi sparo”
disse Lisa con un sorriso misto ad imbarazzo
“fidati non lo diremmo mai a nessuno, rimarrà il “Segreto delle Everglades” “
“oi bel nome, veramente”
disse Lucas al fratello. Lisa rise a questa frase. Kevin intanto si era sdraiato e così Lisa, togliendosi shorts ed i perizoma, adagio, si sedette sul pene di suo figlio impalandosi sino a farlo scomparire del tutto dentro la sua vagina
“aaaaaaaahhhh Kevin !”
“mmm mamma siii come sei calda”
“aaaahhh Signore...mmm”
Difatti Kevin lo aveva molto largo, tanto che quando sua madre lo aveva messo tutto dentro, dovette fermarsi un attimo roteando un poco il bacino. Lucas intanto si posizionava dietro sua madre che ora aveva le mani poggiate in terra ai lati della testa di Kevin per dar meglio il sedere all’altro figlio che, posizionandosi per bene spinse entrando nell’anno materno
“caz...zooo Lucas !! Aaaaahhhh”
Fra quelle piante della palude che si infrangevano poco dopo sulle acque, una madre era in mezzo ai suoi due figli in un abbraccio ed in una presa amorosa, passionale ed incestuosa. I corpi si muovevano all’unisono e la donna veniva letteralmente scopata dalla sua prole. Lucas da dietro inculava sua madre reggendosi alle spalle della stessa mentre da sotto Kevin sbatteva completamente il bacino nel ventre materno. I gemiti di Lisa erano forti e alle volte soffocati dalla lingua che Kevin le metteva in bocca in una vorticosa limonata. Dopo un po’ Lucas si tolse visto che era scomodo e Lisa, non sentendo l’altro figlio dietro, si eresse stando dritta con la schiena ed iniziò lei a cavalcare il figlio Kevin che era sotto, adesso fermo. I seni della donna, sodi, ballavano ad ogni colpo di bacino, come anche - e di più – quando Lisa prese a saltare sul pene del ragazzo. I due gemevano, ansimavano, si abbracciavano , amoreggiavano giungendo alla fine a poca distanza l’uno dall’altra l’orgasmo. Fu Lisa la prima ad averlo, abbracciata forte da Lucas, che da dietro ora le palpava i seni. L’orgasmo fu molto forte. Lisa era rimasta con il pene di Kevin ancora dentro. Il ragazzo era sotto, sudato, ansimante mentre la mamma si rilassava ora , segando però Lucas che voleva venire. Anche Lucas raggiunse l’orgasmo venendo – normalmente – sul seno di sua madre che, con calma, ripulì il membro del secondogenito succhiandogli il glande
“mamma...tocca a me ora”
disse Kevin con ancora il pene dentro sua madre. Lisa si tolse da sopra il figlio sdraiandosi fianco a lui intimandogli di salire su di lei cavalcioni. Così fece e una volta su Kevin mise il pene fra le turgide tette materne iniziando a scoparle. Lisa stringeva i seni fino a che, poco dopo, il suo primogenito non fu scosso dai fremiti di un potente orgasmo. Kevin venne molto di più di Lucas e venne sul seno e volto di sua madre. Gemette il ragazzo a voce alta mentre i sui colpi oramai erano quasi cessati.
Passò mezz’ora e mamma e figli erano lì, sdraiati, sudati. Lisa si era spalmata lo sperma dei figli come fosse una crema. I ragazzi si erano addormentati sul seno materno e i membri adesso riposavano. Lisa era conscia che quella non fu l’ultima domenica che avrebbe passata nelle Everglades con i figli...da sola. Gli anni di studio erano ancora un bel po’ e lo studio pesante. Toccherà a lei far rilassare i figli , agevolarli affinché lo studio sia per loro meno pesante.
scritto il
2021-09-15
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