Un marito perfetto 5-E' successo anche con mio figlio
di
Cuck 2012
genere
tradimenti
E' successo!
E' successo anche questo!
Mi sono fatta chiavare da mio figlio!
Dovrei aggiungere-FINALMENTE!-Andrea mi ha chiavata!
In un certo senso,quello che é successo era inelluttabile ed era già scritto nell'ordine naturale degli eventi.
Era infatti già da un pò di tempo che lo sguardo di mio figlio nei miei confronti,aveva smesso di essere quello affettuoso e amorevole di un figlio nei confronti di sua madre.
Mi guardava in modo diverso,penetrante,con occhi indagatori e lubrichi.
Il suo era,fuori da ogni dubbio,lo sguardo di desiderio di un maschio nei confronti della bramata femmina.
Peraltro,pur non essendomi mai mancato di rispetto nè con allusioni verbali nè cercando un contatto fisico e neanche l'ho mai sorpreso a spiarmi in situazioni di intimità,la sua eccitazione,accentuata anche dal respiro pesante,era evidente.
Vi era inoltre,un'altro inquivocabile segnale che accompagnava i suoi languidi ed eccitati sguardi,era la potente erezione che mostrava standomi vicino indossando solo una tuta sportiva senza nient'altro sotto.
Io stessa,non ero insensibile al suo corteggiamento e,ogni volta che lo avevo vicino a me,non riuscivo a staccate gli occhi dal suo sguardo e dalla protuberanza che gonfiava e scuoteva la sua tuta,e la mia stessa fica,rispondeva sciogliendosi in copiosi umori che,un giorno che non indossavo intimo,mi sono scivolati sulle cosce e più giù sino alle caviglie.
Non sò se in quella occasione,lui ha notato i rivoli che imperlavano le mie gambe certo però é,che subito dopo,lui si é ritirato frettolosamente in bagno e quando é tornato,il pacco sotto la tuta non c'era più.
Ad onor del vero,devo anche aggiungere che,da troia quale ero,da quando mi ero accorta del suo desiderio,avevo cominciato a girare per casa anche in sua presenza,molto curata nell'aspetto(come sempre a questo provvedeva mio marito)e indossando,abiti alquanto provocanti e discinti.
Il gioco della provocazione é andato avanti per alcune settimane poi,quando finalmente,preso atto che l'iniziativa non sarebbe mai partita da lui,ho messo in atto il mio piano:
Ho immediatamente sospeso l'assunzione della pillola e,quando ero certa di essere nel periodo fertile,ho detto a mio figlio che avrei dovuto parlargli a quattr'occhi e che la cosa migliore fosse che venisse la sera stessa nella mia camera avendo cura di non farsi vedere da nessuno,neanche da suo padre che comunque,come anche lui sapeva,mai sarebbe entrato in camera senza il mio permesso.
Nel pomeriggio,mi sono preparata affidandomi,come sempre,alle sapienti cure di mio marito;mi sono fatta depilare,massaggiare e,dopo un profondo enteroclisma,facendomi lavare con un tonificante bagno di acqua tiepida e sali profumati.
Mi sono fatta truccare in modo leggero:
"Tesoro,fammi bella ma non darmi la solita aria da troia,devo incontrarmi con un nuovo giovane maschio e non voglio apparire troppo volgare."
Naturalmente,non avevo detto a mio marito che chi dovevo incontrare era nostro figlio e lui,con la discrezione che lo aveva sempre contraddistinto,non me lo ha chiesto e mi ha truccata secondo i miei desideri.
Poi,dopo avergli descritto le caratteristiche del giovane che avrei incontrato,gli ho anche chiesto di suggerirmi l'intimo più adatto.
La settimana prima,come fosse un veggente,mi aveva regalato un completo composto da un perizoma in tulle bianco con delicati ricami rosa,un reggiseno dello stesso tulle e del tipo che sostiene le gonfie bocce da sotto,spingendole verso l'alto e sostenendole completamente scoperte e con i capezzoli che,inturgiditi dal massaggio di mio marito,spuntavano grossi e scuri come rostri invitanti e minacciosi al tempo stesso.
La vestaglia ampia e corta sopra le ginocchia,era dello stesso tulle e,con la sua trasparenza,esaltava le mie forme che,benchè non più quelle di una giovane coetanea di mio figlio,apparivano piene,sensuali e sicuramente adatte a soddisfare gli appetiti sessuali di ogni maschio.
Mentre mio marito terminava la mia preperazione,io,attraverso lo specchio,potevo ammirare la femmina che ero e che,ero sempre stata e,mi rallegravo del fatto che,l'incontro con mio figlio sarebbe avvenuto prima che il mio corpo desse segni di cedimento.
Chissà,forse in cuor mio e dall'alto della mia infinita troiaggine,io stessa,ero nel profondo convinta e speranzosa che,prima o poi,sarei finita tra le braccia di mio figlio e non come madre,ma,come amante appassionata.
Terminati i preparativi,era oramai pomeriggio inoltrato quando mi sono chiusa nella camera da letto lasciando mio marito affaccendato a risistemare il bagno e le altre incombenze domestiche.
Nell'eccitazione del momento,l'unica cosa che avevo raccomandato a mio marito era che,poteva evitare per quella occasione di vestirsi da cameriera ma,sbadatamente,avevo dimenticato di dirgli di non venire in camera "dopo" come abitualmente faceva.
Quando,finalmente sola nella camera da letto,nell'attesa dell'arrivo di mio figlio,mi sono abbandonata alle mie debolezze narcise,ho visto riflesso nello specchio la mia figura in tutta la sua splendida,eccitante sensualità.
Era inverno,e non essendo io amante dellì'abbronzatura artificiale,avevo tutta la pelle di un colore bianco che,alla luce dell'abajour,appariva sfolgorante e diafana.
Gli indumenti che indossavo,di un bianco ottico,riflettevano la luce come certe lampade di discoteca.
Nel centro della camera,mi sentivo una via di mezzo tra la fatina di Cenerentola,il folletto di Peter Pan e la Cicciolina in una delle sue famose performances porno.
Ero felicemente avvolta in quelle mie fantasiose considerazioni quando,aprendo la porta,é apparsa la figura di mio figlio.
Andrea,aveva aperto la porta in modo silenzioso sorprendendomi ancora davanti allo specchio rapita dall'immagine che gli avrei offerto.
MI sono girata di scatto trovandomelo subito davanti,dritto e coll'aria tesa di chi aspetta quancosa.
"Amore,dovevo dirti questo"
Gli ho sussurrato con voce rotta dall'emozione mentre,inginocchiandomi davanti a lui,con le mani giunte a mò di coppa,gli stringevo la produberanza che spingeva sotto la cerniera dei pantaloni.
"Mamma.....mamma...."
E' stata l'unica frase sibilata come un frignito dalle sue inaridite labbra.
Certamente,lui non si aspettava di trovarmi così.
Solo alcuni giorni dopo mi avrebbe confessato che,in controluce,la mia figura gli era apparsa come una visione ma che,nello stesso istante,aveva realizzato che,il sogno che immaginava irrealizzabile,stava,miracolosamente per compiersi.
Finalmente avevo mio figlio di fronte a me,ero in ginocchio davanti all'oggetto dei miei desideri in attesa che si realizzasse la magia del momento.
Mentre lui continuando mugulare come una nenia la parola "mamma.....mamma....mamma..."mi accarezzava i capelli, gli ho aperto la cerniera e,a causa della forte spinta dall'interno e nella difficoltà di infilare le mani per estrargli il membro,sono stata costretta a slacciargli la cintura.
Mentre abbassavo il Jeans,il membro,finalmente libero dalla stretta dei pantaloni e delle mutande che non indossava,é esploso davanti sl mio viso,livido e turgido come una catapulta.
Non ho fatto in tempo ad afferrarlo e il primo,rumoroso impatto é stato con la mia fronte.
Avrei dovuto provare dolore per quella scudisciata ed invece,il desiderio della femmina infoiata e l'orgoglio di madre per un figlio tanto dotato,hanno avuto il sopravvento e subito,l'ho impugnato per dirigerlo verso le mie labbra già dischiuse.
Ero inginocchiata davanti a mio figlio ed avevo il suo turgido,pulsante membro stretto dalle mie dita e diretto verso la mia bocca.
Dopo un breve contatto della mia lingua colla sua cappella,sono subito scivolato a leccargli i coglioni che,con mia grande sorpresa,ho trovato lisci e completamente depilati.
Dopo l'iniziale sorpresa,mi sono compiaciuta col fatto che,anche lui avesse i miei stessi gusti.
Ho cominciato a leccarlo con il gusto col quale si lecca un gelato e la passione con la quale si espleta un compito a lungo atteso.
Lo tenevo stretto tre le dita aperte e nello spazio vuoto tra i pollici,facevo scorrere la lingua partendo dallo scroto e terminando sul filetto che avevo scoperto facendo scorrere verso il basso il prepuzio.
Dalla mia posizione lievemente in basso,il glande completamente scappellato mi appariva gonfio e livido come non ne avevo mai visti.
Probabilmente,il flusso di sangue dovuto alla sua giovane,esuberante età e l'eccitazione che gli procurava il fatto che fosse sua madre a leccargli il cazzo,gli procuravano un'eccitazione parossistica.
Ero felice di constatare tale arrapamento.
Dopo avergli ben umettato i testicoli ed il gambo gonfio di vene scura,mi sono dedicata con particolare cura al frenulo ed alla cappella che,aprendo al massimo la bocca,a malapena riuscivo ad ingoiare.
Il ragazzo era giovane e,forse,senza neanche troppa esperienza.
E' stato del tutto naturale quindi che,sentendo la lingua di sua madre vellicargli il frenulo e le sue labbra ingoiare il suo glande sino a fargli sentire il contatto con l'ugola mentre con le dita gli faceva scorrere il cappuccio della cappella,che il ragazzo,stringendola a sè ed emettendo un rantolo sordo,le scaricasse in gola un fiume di calda sperma.
La madre,dando silenziosamente il benvenuto alla prima sborrata di suo figlio,ha ingoiato tutto e mentre gli ripuliva il cazzo con la lingua,gli ha sfilato completamente i Jeans.
segue.
E' successo anche questo!
Mi sono fatta chiavare da mio figlio!
Dovrei aggiungere-FINALMENTE!-Andrea mi ha chiavata!
In un certo senso,quello che é successo era inelluttabile ed era già scritto nell'ordine naturale degli eventi.
Era infatti già da un pò di tempo che lo sguardo di mio figlio nei miei confronti,aveva smesso di essere quello affettuoso e amorevole di un figlio nei confronti di sua madre.
Mi guardava in modo diverso,penetrante,con occhi indagatori e lubrichi.
Il suo era,fuori da ogni dubbio,lo sguardo di desiderio di un maschio nei confronti della bramata femmina.
Peraltro,pur non essendomi mai mancato di rispetto nè con allusioni verbali nè cercando un contatto fisico e neanche l'ho mai sorpreso a spiarmi in situazioni di intimità,la sua eccitazione,accentuata anche dal respiro pesante,era evidente.
Vi era inoltre,un'altro inquivocabile segnale che accompagnava i suoi languidi ed eccitati sguardi,era la potente erezione che mostrava standomi vicino indossando solo una tuta sportiva senza nient'altro sotto.
Io stessa,non ero insensibile al suo corteggiamento e,ogni volta che lo avevo vicino a me,non riuscivo a staccate gli occhi dal suo sguardo e dalla protuberanza che gonfiava e scuoteva la sua tuta,e la mia stessa fica,rispondeva sciogliendosi in copiosi umori che,un giorno che non indossavo intimo,mi sono scivolati sulle cosce e più giù sino alle caviglie.
Non sò se in quella occasione,lui ha notato i rivoli che imperlavano le mie gambe certo però é,che subito dopo,lui si é ritirato frettolosamente in bagno e quando é tornato,il pacco sotto la tuta non c'era più.
Ad onor del vero,devo anche aggiungere che,da troia quale ero,da quando mi ero accorta del suo desiderio,avevo cominciato a girare per casa anche in sua presenza,molto curata nell'aspetto(come sempre a questo provvedeva mio marito)e indossando,abiti alquanto provocanti e discinti.
Il gioco della provocazione é andato avanti per alcune settimane poi,quando finalmente,preso atto che l'iniziativa non sarebbe mai partita da lui,ho messo in atto il mio piano:
Ho immediatamente sospeso l'assunzione della pillola e,quando ero certa di essere nel periodo fertile,ho detto a mio figlio che avrei dovuto parlargli a quattr'occhi e che la cosa migliore fosse che venisse la sera stessa nella mia camera avendo cura di non farsi vedere da nessuno,neanche da suo padre che comunque,come anche lui sapeva,mai sarebbe entrato in camera senza il mio permesso.
Nel pomeriggio,mi sono preparata affidandomi,come sempre,alle sapienti cure di mio marito;mi sono fatta depilare,massaggiare e,dopo un profondo enteroclisma,facendomi lavare con un tonificante bagno di acqua tiepida e sali profumati.
Mi sono fatta truccare in modo leggero:
"Tesoro,fammi bella ma non darmi la solita aria da troia,devo incontrarmi con un nuovo giovane maschio e non voglio apparire troppo volgare."
Naturalmente,non avevo detto a mio marito che chi dovevo incontrare era nostro figlio e lui,con la discrezione che lo aveva sempre contraddistinto,non me lo ha chiesto e mi ha truccata secondo i miei desideri.
Poi,dopo avergli descritto le caratteristiche del giovane che avrei incontrato,gli ho anche chiesto di suggerirmi l'intimo più adatto.
La settimana prima,come fosse un veggente,mi aveva regalato un completo composto da un perizoma in tulle bianco con delicati ricami rosa,un reggiseno dello stesso tulle e del tipo che sostiene le gonfie bocce da sotto,spingendole verso l'alto e sostenendole completamente scoperte e con i capezzoli che,inturgiditi dal massaggio di mio marito,spuntavano grossi e scuri come rostri invitanti e minacciosi al tempo stesso.
La vestaglia ampia e corta sopra le ginocchia,era dello stesso tulle e,con la sua trasparenza,esaltava le mie forme che,benchè non più quelle di una giovane coetanea di mio figlio,apparivano piene,sensuali e sicuramente adatte a soddisfare gli appetiti sessuali di ogni maschio.
Mentre mio marito terminava la mia preperazione,io,attraverso lo specchio,potevo ammirare la femmina che ero e che,ero sempre stata e,mi rallegravo del fatto che,l'incontro con mio figlio sarebbe avvenuto prima che il mio corpo desse segni di cedimento.
Chissà,forse in cuor mio e dall'alto della mia infinita troiaggine,io stessa,ero nel profondo convinta e speranzosa che,prima o poi,sarei finita tra le braccia di mio figlio e non come madre,ma,come amante appassionata.
Terminati i preparativi,era oramai pomeriggio inoltrato quando mi sono chiusa nella camera da letto lasciando mio marito affaccendato a risistemare il bagno e le altre incombenze domestiche.
Nell'eccitazione del momento,l'unica cosa che avevo raccomandato a mio marito era che,poteva evitare per quella occasione di vestirsi da cameriera ma,sbadatamente,avevo dimenticato di dirgli di non venire in camera "dopo" come abitualmente faceva.
Quando,finalmente sola nella camera da letto,nell'attesa dell'arrivo di mio figlio,mi sono abbandonata alle mie debolezze narcise,ho visto riflesso nello specchio la mia figura in tutta la sua splendida,eccitante sensualità.
Era inverno,e non essendo io amante dellì'abbronzatura artificiale,avevo tutta la pelle di un colore bianco che,alla luce dell'abajour,appariva sfolgorante e diafana.
Gli indumenti che indossavo,di un bianco ottico,riflettevano la luce come certe lampade di discoteca.
Nel centro della camera,mi sentivo una via di mezzo tra la fatina di Cenerentola,il folletto di Peter Pan e la Cicciolina in una delle sue famose performances porno.
Ero felicemente avvolta in quelle mie fantasiose considerazioni quando,aprendo la porta,é apparsa la figura di mio figlio.
Andrea,aveva aperto la porta in modo silenzioso sorprendendomi ancora davanti allo specchio rapita dall'immagine che gli avrei offerto.
MI sono girata di scatto trovandomelo subito davanti,dritto e coll'aria tesa di chi aspetta quancosa.
"Amore,dovevo dirti questo"
Gli ho sussurrato con voce rotta dall'emozione mentre,inginocchiandomi davanti a lui,con le mani giunte a mò di coppa,gli stringevo la produberanza che spingeva sotto la cerniera dei pantaloni.
"Mamma.....mamma...."
E' stata l'unica frase sibilata come un frignito dalle sue inaridite labbra.
Certamente,lui non si aspettava di trovarmi così.
Solo alcuni giorni dopo mi avrebbe confessato che,in controluce,la mia figura gli era apparsa come una visione ma che,nello stesso istante,aveva realizzato che,il sogno che immaginava irrealizzabile,stava,miracolosamente per compiersi.
Finalmente avevo mio figlio di fronte a me,ero in ginocchio davanti all'oggetto dei miei desideri in attesa che si realizzasse la magia del momento.
Mentre lui continuando mugulare come una nenia la parola "mamma.....mamma....mamma..."mi accarezzava i capelli, gli ho aperto la cerniera e,a causa della forte spinta dall'interno e nella difficoltà di infilare le mani per estrargli il membro,sono stata costretta a slacciargli la cintura.
Mentre abbassavo il Jeans,il membro,finalmente libero dalla stretta dei pantaloni e delle mutande che non indossava,é esploso davanti sl mio viso,livido e turgido come una catapulta.
Non ho fatto in tempo ad afferrarlo e il primo,rumoroso impatto é stato con la mia fronte.
Avrei dovuto provare dolore per quella scudisciata ed invece,il desiderio della femmina infoiata e l'orgoglio di madre per un figlio tanto dotato,hanno avuto il sopravvento e subito,l'ho impugnato per dirigerlo verso le mie labbra già dischiuse.
Ero inginocchiata davanti a mio figlio ed avevo il suo turgido,pulsante membro stretto dalle mie dita e diretto verso la mia bocca.
Dopo un breve contatto della mia lingua colla sua cappella,sono subito scivolato a leccargli i coglioni che,con mia grande sorpresa,ho trovato lisci e completamente depilati.
Dopo l'iniziale sorpresa,mi sono compiaciuta col fatto che,anche lui avesse i miei stessi gusti.
Ho cominciato a leccarlo con il gusto col quale si lecca un gelato e la passione con la quale si espleta un compito a lungo atteso.
Lo tenevo stretto tre le dita aperte e nello spazio vuoto tra i pollici,facevo scorrere la lingua partendo dallo scroto e terminando sul filetto che avevo scoperto facendo scorrere verso il basso il prepuzio.
Dalla mia posizione lievemente in basso,il glande completamente scappellato mi appariva gonfio e livido come non ne avevo mai visti.
Probabilmente,il flusso di sangue dovuto alla sua giovane,esuberante età e l'eccitazione che gli procurava il fatto che fosse sua madre a leccargli il cazzo,gli procuravano un'eccitazione parossistica.
Ero felice di constatare tale arrapamento.
Dopo avergli ben umettato i testicoli ed il gambo gonfio di vene scura,mi sono dedicata con particolare cura al frenulo ed alla cappella che,aprendo al massimo la bocca,a malapena riuscivo ad ingoiare.
Il ragazzo era giovane e,forse,senza neanche troppa esperienza.
E' stato del tutto naturale quindi che,sentendo la lingua di sua madre vellicargli il frenulo e le sue labbra ingoiare il suo glande sino a fargli sentire il contatto con l'ugola mentre con le dita gli faceva scorrere il cappuccio della cappella,che il ragazzo,stringendola a sè ed emettendo un rantolo sordo,le scaricasse in gola un fiume di calda sperma.
La madre,dando silenziosamente il benvenuto alla prima sborrata di suo figlio,ha ingoiato tutto e mentre gli ripuliva il cazzo con la lingua,gli ha sfilato completamente i Jeans.
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