Sguardi allo specchio - parte terza
di
Igor Grimorio
genere
scambio di coppia
Lui sapeva di lei e la penetrava con gli occhi; lei cercava lui e godeva nel vederlo eccitarsi sapendo di essere spiato. Entrambi erano due facce della stessa medaglia, entrambi erano la droga uno per l'altra.
L'uomo allora aumentò il ritmo delle spinte ed era come se stesse fottendo contemporaneamente entrambe. Vedeva il suo pene lucido entrare e uscire ossessivo da una vagina ormai sfatta, aspettando ansioso finché non arrivò il fatidico momento: ancora alcuni affondi più forti e stava già inondando Luana dentro di lei.
“Prendi, tesoro", le sussurrò ansimante per l'orgasmo, rimanendo incollato al suo culo perché ricevesse fino sull'ultima goccia del suo seme.
Poi si levò e, come facevano sempre in quelle occasioni, lei trattenne tutto per spingerselo successivamente fuori sul palmo della mano, mostrando fiera il loro liquido trofeo. “Mhh, quanta roba stavolta, amore. Eri proprio in forma oggi, eh?”
“Già", pensò Jonny sorridendole, “Ma forse è anche merito di quella sconosciuta che ci sta spiando e che, potrei giurarci, si sta facendo scopare anche lei con me nella testa; quella troietta che mi ha eccitato da morire".
Kuna stava osservando l'espressione di estremo godimento di Jonny che eiaculava dentro la sua donna, e si ritrovò di istinto a sgrillettarsi prepotentemente, mentre il cazzo del suo ragazzo continuava a riempirle il culo.
E venne quasi subito in uno splendido e inatteso orgasmo femminile. Una poggia copiosa sull'erba ai suoi piedi. Spasmi di pura gioia che le percorrevano i fianchi per esploderle tra le gambe. E le venne di stringere forte l'ano attorno a quel cilindro di carne che la stava percorrendo in lungo e in largo.
“Ma… sei già venuta?”, domandò stupito Franco, che aveva ancora qualche cartuccia da sparare e non aveva intenzione di fermarsi proprio adesso.
Kuna annuì senza girarsi, continuando docile a subire gli assalti al suo culo. “Sei proprio una troia in calore! Ora ti sfondo fino alla fine".
Al ragazzo non piaceva quando lei veniva prima di lui. Al limite dopo o giusto un po’ prima. Ma stavolta era diverso: chissà cosa le era preso per masturbarsi in quella maniera?
In ogni modo finalmente schizzò. Lunghe scie sulla schiena denudata della ragazza. Spruzzi sparpagliati sulle natiche arrossate. Ultime gocce scivolanti lungo il taglio del culo.
Jonny non si perse un istante. Ora era lui che stava spiando Kuna. Non riusciva a vedere bene il ragazzo, ma in fin dei conti non è che gliene importasse granché. Gli interessava lei, i suoi occhi carichi di voglia che incrociavano i suoi. L’appuntamento tacito che si erano dati e che entrambi speravano non rimanesse solo fantasia.
L'uomo allora aumentò il ritmo delle spinte ed era come se stesse fottendo contemporaneamente entrambe. Vedeva il suo pene lucido entrare e uscire ossessivo da una vagina ormai sfatta, aspettando ansioso finché non arrivò il fatidico momento: ancora alcuni affondi più forti e stava già inondando Luana dentro di lei.
“Prendi, tesoro", le sussurrò ansimante per l'orgasmo, rimanendo incollato al suo culo perché ricevesse fino sull'ultima goccia del suo seme.
Poi si levò e, come facevano sempre in quelle occasioni, lei trattenne tutto per spingerselo successivamente fuori sul palmo della mano, mostrando fiera il loro liquido trofeo. “Mhh, quanta roba stavolta, amore. Eri proprio in forma oggi, eh?”
“Già", pensò Jonny sorridendole, “Ma forse è anche merito di quella sconosciuta che ci sta spiando e che, potrei giurarci, si sta facendo scopare anche lei con me nella testa; quella troietta che mi ha eccitato da morire".
Kuna stava osservando l'espressione di estremo godimento di Jonny che eiaculava dentro la sua donna, e si ritrovò di istinto a sgrillettarsi prepotentemente, mentre il cazzo del suo ragazzo continuava a riempirle il culo.
E venne quasi subito in uno splendido e inatteso orgasmo femminile. Una poggia copiosa sull'erba ai suoi piedi. Spasmi di pura gioia che le percorrevano i fianchi per esploderle tra le gambe. E le venne di stringere forte l'ano attorno a quel cilindro di carne che la stava percorrendo in lungo e in largo.
“Ma… sei già venuta?”, domandò stupito Franco, che aveva ancora qualche cartuccia da sparare e non aveva intenzione di fermarsi proprio adesso.
Kuna annuì senza girarsi, continuando docile a subire gli assalti al suo culo. “Sei proprio una troia in calore! Ora ti sfondo fino alla fine".
Al ragazzo non piaceva quando lei veniva prima di lui. Al limite dopo o giusto un po’ prima. Ma stavolta era diverso: chissà cosa le era preso per masturbarsi in quella maniera?
In ogni modo finalmente schizzò. Lunghe scie sulla schiena denudata della ragazza. Spruzzi sparpagliati sulle natiche arrossate. Ultime gocce scivolanti lungo il taglio del culo.
Jonny non si perse un istante. Ora era lui che stava spiando Kuna. Non riusciva a vedere bene il ragazzo, ma in fin dei conti non è che gliene importasse granché. Gli interessava lei, i suoi occhi carichi di voglia che incrociavano i suoi. L’appuntamento tacito che si erano dati e che entrambi speravano non rimanesse solo fantasia.
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