I miei due anni da schiavo - Sesta Parte
di
pisellino_umiliato
genere
dominazione
+++ Il racconto che segue è totalmente frutto della fantasia dell'autore. Qualsiasi riferimento a fatti, persone, luoghi o eventi realmente accaduti è da intendersi come puramente casuale e certamente non intenzionale. +++
Arrivammo in bagno e Stefano mi fece spogliare completamente, aiutandomi a togliere gli indumenti e invitandomi a riporli ordinatamente nella mia cesta per la lavanderia. Rimasi completamente nudo davanti a lui, con il pisellino ancora vergognosamente in erezione e lo sguardo basso per l'umiliazione.
Un ragazzo di 19 anni stava dando prova di essermi superiore e di essere perfettamente in grado di comandarmi, senza alcuna prevaricazione o violenza. E io, a 25 anni, riconoscevo la mia inferiorità, ubbidivo e mi lasciavo guidare da lui.
"Ora entra in doccia e sciacquati per bene. Soprattutto il pisellino, che è tutto sporco e appiccicoso." - disse Stefano, lavandosi le mani a sua volta.
Entrai in doccia senza proferire verbo. L'effetto rilassante dell'acqua calda sul mio corpo placò finalmente la mia erezione. Di contro, però, il mio pisellino era ancora più piccolo e tornava a farsi sentire lo stimolo della pipì. Istintivamente diedi le spalle al mio Padrone, come se nascondermi per quei pochi secondi potesse aiutare in qualche modo, e presi a sciacquarmi per bene anche le parti intime.
"Bene, ora chiudi l'acqua e vieni qui." - disse Stefano con il tubetto di crema depilatoria in mano, indicando il punto davanti a lui, proprio all'ingresso della doccia.
Mi scrollai di dosso l'acqua in eccesso e tornai davanti al mio Padrone in preda all'imbarazzo. Feci per coprirmi i genitali con le mani, anche per agevolare la resistenza alla pipì che scappava ormai forte, ma Stefano con un gesto mi fece capire che non potevo.
"Allarga le braccia." - mi disse, mentre prese a spalmarmi la crema sotto le ascelle e sul torace e mi invitava a fare altrettanto sugli avambracci.
La sensazione della crema sul mio corpo umido non era delle più piacevoli, ma aveva un buon odore che per qualche motivo ricollegai a quello delle pomate che si utilizzano da bambini.
Stefano prese a spalmarmi rapidamente e senza fronzoli la crema anche sul pube, sul mio membro e sui testicoli. Non c'era alcun intento erotico nei suoi modi di fare e io non lo trovavo certo attraente dal punto di vista sessuale, ma il fatto che avesse pieno accesso alla mia intimità e che io fossi incapace di ribellarmi mi fece eccitare di nuovo. Stefano ovviamente lo notò e sorrise, ma molto elegantemente non disse nulla. Io avrei voluto sprofondare.
"Ora girati e allarga bene il sederino." - disse ancora il mio Padrone, che ormai disponeva integralmente della mia ubbidienza.
Quelle parole e quel comando mi fecero vergognare tantissimo. Nonostante ciò, mi rivolsi verso il muro e senza alcuna dignità allargai delicatamente con le mani le mie chiappe, inclinandomi leggermente in avanti. Stefano rapidamente spalmò la crema dappertutto, passando un paio di volte nella zona centrale. Il pisellino, per quanto piccolo, era durissimo.
Iniziai ad avvertire un certo pizzicorino nella parte alta del corpo e il Padrone se ne accorse, perché mi contorcevo un pochino su me stesso e muovevo le mani come se stessi per grattarmi con le dita.
"Porta pazienza che abbiamo quasi finito, ma non ti toccare ora che la crema sta facendo effetto e tra un minuto ti puoi sciaquare." - disse Stefano.
"Ok, Padrone." - risposi debolmente.
"Aiutami a spalmarti bene la crema sulle gambine, su." - mi esortò il Padrone per concludere rapidamente la procedura.
Ubbidii immediatamente e finalmente tutto il corpo fu coperto di crema.
Stefano mi porse quindi una piccola paletta bianca di plastica, che evidentemente era data in dotazione con la crema e mi ordinò di sciacquarmi nuovamente per bene e di rimuovere tutto. Lo feci e fui stupito dalla facilità con cui i miei peli vennero via senza lasciare traccia sul mio corpo. La mia pelle era completamente liscia e l'acqua scorreva su di essa senza incontrare alcuna resistenza. Mi parve una metafora coerente con il tipo di rapporto che si stava instaurando tra me e Stefano.
"Fatti anche shampoo e bagnoschiuma, pisellino. Che ti voglio tutto pulito e profumato." - ordinò Stefano.
"Sì Padrone." - risposi io, ubbidiente.
Arrivammo in bagno e Stefano mi fece spogliare completamente, aiutandomi a togliere gli indumenti e invitandomi a riporli ordinatamente nella mia cesta per la lavanderia. Rimasi completamente nudo davanti a lui, con il pisellino ancora vergognosamente in erezione e lo sguardo basso per l'umiliazione.
Un ragazzo di 19 anni stava dando prova di essermi superiore e di essere perfettamente in grado di comandarmi, senza alcuna prevaricazione o violenza. E io, a 25 anni, riconoscevo la mia inferiorità, ubbidivo e mi lasciavo guidare da lui.
"Ora entra in doccia e sciacquati per bene. Soprattutto il pisellino, che è tutto sporco e appiccicoso." - disse Stefano, lavandosi le mani a sua volta.
Entrai in doccia senza proferire verbo. L'effetto rilassante dell'acqua calda sul mio corpo placò finalmente la mia erezione. Di contro, però, il mio pisellino era ancora più piccolo e tornava a farsi sentire lo stimolo della pipì. Istintivamente diedi le spalle al mio Padrone, come se nascondermi per quei pochi secondi potesse aiutare in qualche modo, e presi a sciacquarmi per bene anche le parti intime.
"Bene, ora chiudi l'acqua e vieni qui." - disse Stefano con il tubetto di crema depilatoria in mano, indicando il punto davanti a lui, proprio all'ingresso della doccia.
Mi scrollai di dosso l'acqua in eccesso e tornai davanti al mio Padrone in preda all'imbarazzo. Feci per coprirmi i genitali con le mani, anche per agevolare la resistenza alla pipì che scappava ormai forte, ma Stefano con un gesto mi fece capire che non potevo.
"Allarga le braccia." - mi disse, mentre prese a spalmarmi la crema sotto le ascelle e sul torace e mi invitava a fare altrettanto sugli avambracci.
La sensazione della crema sul mio corpo umido non era delle più piacevoli, ma aveva un buon odore che per qualche motivo ricollegai a quello delle pomate che si utilizzano da bambini.
Stefano prese a spalmarmi rapidamente e senza fronzoli la crema anche sul pube, sul mio membro e sui testicoli. Non c'era alcun intento erotico nei suoi modi di fare e io non lo trovavo certo attraente dal punto di vista sessuale, ma il fatto che avesse pieno accesso alla mia intimità e che io fossi incapace di ribellarmi mi fece eccitare di nuovo. Stefano ovviamente lo notò e sorrise, ma molto elegantemente non disse nulla. Io avrei voluto sprofondare.
"Ora girati e allarga bene il sederino." - disse ancora il mio Padrone, che ormai disponeva integralmente della mia ubbidienza.
Quelle parole e quel comando mi fecero vergognare tantissimo. Nonostante ciò, mi rivolsi verso il muro e senza alcuna dignità allargai delicatamente con le mani le mie chiappe, inclinandomi leggermente in avanti. Stefano rapidamente spalmò la crema dappertutto, passando un paio di volte nella zona centrale. Il pisellino, per quanto piccolo, era durissimo.
Iniziai ad avvertire un certo pizzicorino nella parte alta del corpo e il Padrone se ne accorse, perché mi contorcevo un pochino su me stesso e muovevo le mani come se stessi per grattarmi con le dita.
"Porta pazienza che abbiamo quasi finito, ma non ti toccare ora che la crema sta facendo effetto e tra un minuto ti puoi sciaquare." - disse Stefano.
"Ok, Padrone." - risposi debolmente.
"Aiutami a spalmarti bene la crema sulle gambine, su." - mi esortò il Padrone per concludere rapidamente la procedura.
Ubbidii immediatamente e finalmente tutto il corpo fu coperto di crema.
Stefano mi porse quindi una piccola paletta bianca di plastica, che evidentemente era data in dotazione con la crema e mi ordinò di sciacquarmi nuovamente per bene e di rimuovere tutto. Lo feci e fui stupito dalla facilità con cui i miei peli vennero via senza lasciare traccia sul mio corpo. La mia pelle era completamente liscia e l'acqua scorreva su di essa senza incontrare alcuna resistenza. Mi parve una metafora coerente con il tipo di rapporto che si stava instaurando tra me e Stefano.
"Fatti anche shampoo e bagnoschiuma, pisellino. Che ti voglio tutto pulito e profumato." - ordinò Stefano.
"Sì Padrone." - risposi io, ubbidiente.
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