Racconti di un Master "Tizi" 1' parte

di
genere
dominazione


- continuazione di "Tizi e Giorgia"

Il giorno dopo, incontrai Tizi in pausa caffe', normalmente non lo prendeva al nostro piano ma evidentemente quel giorno voleva fare un eccezione.
La vidi arrivare, il passo strisciante ed un po incerto, e la faccia sofferente.
- Ciao Tizi, come mai cammini cosi? - mi fulmino' con lo sguardo ed io imperterrito, - sembra quasi che tu l abbia preso nel culo....- e vedendo che non c era gente vicino - ...e magari ti e' piaciuto, vero cagna in calore? -.
Vedendola indecisa sul come rispondermi le tirai uno schiaffone dicendole - da ieri sei la mia cagna e con me devi tenere un atteggiamento umile e sottomesso - le lacrime le scesero automatiche ma mi disse - si va bene.....- la girai le diedi due pacche sul culo che le fecero scendere maggiormente le lacrime e le dissi - lunedi ceniamo a casa tua, non prendere impegni, ci siamo capiti? - Lei mi disse - si Signore - e usci dall antibagno.
Passai il fine settimana euforico, non vedevo l ora che fosse lunedi serA per averla tra le mani, pensai a come scatenare su di lei la mia perversione, a cosa farle provare per renderla sottomessa.
Venne lunedi, l aspetto nel parcheggio e le dico - stasera alle 19e30 sono da te, datti da fare come cuoca, non vorrai deludermi gia la prima volta?- mi guardo' con il suo fare di superiorita' e disse solo - ti aspetto -
Alle 19e30 suonai al citofono, mi apre salgo e la trovo ad attendermi sulla porta, vestita jeans e maglietta, entro mi saluta incerta sul da farsi, la guardo in mano ho un collare di cuoio, da cane di grossa taglia, largo, - spogliati - le dico - nuda -mi guarda e lentamente si toglie la maglietta una canottierina a nascondere piu che il seno dei capezzoli, - dai sbrigati che non abbiamo tutta la sera - lei velocizza in breve e' nuda - mettiti a  4 zampe- le faccio appoggiare la fronte a terra, le ispezono il sedere, ci sono ancora i segni piu profondi lasciati qualche sera prima, alcuni sono ancora a carne viva, mi avvicno al collo e le faccio vedere il collare - una volta indossato sarai la mia schiava, una cagna al mio servizio senza alcun diritto, mi chimerai solo Padrone e non parlerai se non quando te lo diro io , voglio che questo tu lo abbia capito bene, per cui sei consapevole di cio che comporta farti mettere il collare? - si ho capito - mi rispose - le diedi un calcio nel culo che la fece allungare a terra, - ho detto che devi chiamarmi Padrone ..... ora ripetiamo, hai capito cio che ti ho detto? vuoi il collare? - e stavolta - si ho capito Padrone, voglio il collare Padrone - glielo misi ed agganciai il guinazglio.
La portai in cucina, -cosa c'e da cena schiava - il pollo e' nel forno assieme alle patate rispose - lei sempre a 4 zampe disse - devo apparecchiare la tavola? - non le risposi, aprii i cassetti alla ricerca di un mestolo di legno e trovatolo le dissi - le cagne non parlano, tel' ho gia detto che devi parlare solo quando sei interrogata, visto che hai scarsa memoria te lo faccio capire io - e comincia a colpirle la natiche ancora infiammate dalla volta precedente col mestolo, a 20 mi fermai e siccome aveva osato dire basta la feci girare sulla schiena e a gambe larghe comincia a colpirle la figa, 5 colpi che con mia sorpresa le procurarono un orgasmo ben udibile.
 - Allora cagna ti piace essere usata cosi violentemente - scosse la testa in senso affermativo senza osare parlare e rimessa a 4 zampe, io cominciai ad apparecchiare la tavola.
- Guarda a che punto e' il pollo - era pronto,- servimi - taglio' il pollo, le chiesi le due cosce e mi mise le patate restava li indecisa perche avevo apparecchiato solo per me.
- le cagne mangiano a terra gli avanzi del Padrone, mettiti a 4 zampe e mentre aspetti che finisca datti da fare con il mio cazzo- da brava mi apri la patta e mi prese il pene gia duro in bocca. Andammo avanti per una decina di minuti poi le buttai la pelle del pollo scartati a terra e le dissi di sfamarsi - con la bocca, le cagne non hanno le mani.- Fu brava a leccare  ed a mangiare quel poco succhiandolo su da terra, presi il mio bicchiere e bevutone il contenuto, comincia a rienpirlo della mia pipi, glielo porsi dicendo - stasera ti faro' l onore di bere il mio piscio direttamente dal bicchiere, dai togliti la sete.....- mi guardo' inorridita ma vedendo che stavo per prendere il mestolo mi disse - grazie Padrone - e bevve.
- Bene sparecchia lava i piatti e sistema ti aspetto di la, guardo la tv, sbrigati -
Arrivo' dopo un quarto d'ora, andava di corsa, la fissai e lei capi' subito, si getto' a 4 zampe, le dissi - no! cosi non va bene....prendi la mia sacca e portamela -
Dall ufficio mi ero portato due mollettoni di ferro (siamo nel 1981)che si usavano per tenere i fogli, la feci mettere a quattro zampe davanti a me e prese le grandi labbra gliene fissai una per labbro. Poi presi la racchetta da ping pong che tenevo nella sacca e cominciai a colpire i mollettoni - te ne do 10, ma se ti sento urlare anche solo una volta raddoppio - non urlo', ma si copri' di sudore per lo sforzo.
- Brava , visto che sei stata resitente per premiarti ti faccio venire con le dita - e cosi detto comincia ad immergere le dita in una passera mandida di umori.
Sarebbe bastato poco a farla venire, ma io scentemente mi fermavo ogni volta che vedevo stava per raggiungere un orgasmo e sadicamente, fermandomi, toglievo le dita  dalla figa e prima una poi due e poi tre gliele introducevo nell ano forzando e ruotando al fine di allargarlo.
- Cagna ti piace come ti preparo l ano?-  -Certo Signore- mi disse con una voce roca per il fastidio prodottole dal movimento delle dita, - voglio che sia bello largo per non fare fatica, tra poco ti scopero' dietro, voglio vedere se godi anche da li - a sentire quelle parole vidi che le si accapponava le pelle e senza togliere le tre di da dietro, con altre due mi misi a martetellarle la passera. Bastarono altri 30 secondi per sentire la parete vulvare pulsare ed eruttare in un orgasmo abbondante di umori che schizzarono tutto attorno, poi la feci alzare e restando seduto in poltrona le feci impalare il suo buchetto sul mio cazzo e le dissi di farmi una sega col culo alzandosi ed abbassandosi sulle ginocchia .Dopo pochi minuti mi resi conto che stava per venire nuovamente e pronto ormai anch io feci in modo di sborrargli nelle viscere contemporaneamente alla sua venuta.Poi presi dalla sacca un fallo di legno e conficcatolo nel suo ano le dissi, - questo lo tieni fino a domani, e me lo riporti in uffficio alle 10e30.La baciai, e la lascia esausta a pensare alla sua nuova condizione.L 'indomani la vidi arrivare, puntualissima, da lontano e facendole segno mi avvicinai alla postazione di Giorgia, appena ci raggiunse le feci cenno di darmi l'oggetto e le chiesi se si sentiva il buchetto piu largo, al che Giorgia mi guardo e mi chiese cosa era successo la sera prima ed io le risposi che l'avevo cominciato ad addestrare una nuova cagna e che prometteva bene.Le vidi passare un lampo di gelosia negli occhi e rivolgendosi a Tizi le disse - sei una stronza, non mi hai nemmeno avvisato - ma io la stroncai sul nascere - mi spiace Giorgia ma io ho un nuovo animale e tu puoi tornare a badare a tuo marito e a tua figlia - la sua sorpresa aumento e disse - ma come ? io non ho nessuna voglia di farlo -, replicai secco- quel che vuoi tu non conta nulla, ho deciso cosi  e smettila altrimenti faccio una piazzata qui davanti a tutti e ti sputtano-.Lasciandola li, basita , presi Tizi per mano e le dissi - vieni andiamo a prendere il caffe, che voglio vedere quanto bene ti ha fatto il fallo -- continua-

per contatti jimmy.pad61@gmail.com
scritto il
2021-12-11
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