Lara

di
genere
prime esperienze

Lara è una bella ragazza, a lei piace chiamarsi “ragazza” anche se ormai i 40 anni non sono poi così lontani…ma il suo fisico snello e leggermente palestrato, il viso dolce e liscio ( merito anche di un buon trucco giornaliero) ingannano tutti quelli che non sanno la sua età : potrebbe benissimo essere una giovane trentenne!
Come ogni mattina, Lara si sveglia alle 6.50 e dopo aver fatto colazione, va in bagno a farsi bella: doccia, scrub, crema corpo profumata e un semplice ma curato trucco che valorizzi i suoi occhi azzurro-verdi che contrastano con i suoi lunghi capelli biondi morbidamente ricci.
Quella mattina Lara, era un po’ di corsa perché, senza essersene accorta aveva trascorso troppo tempo sotto la doccia a depilarsi quelle parti dove non batte il sole…in realtà, mentre si truccava, si chiedeva perché si era dedicata così minuziosamente alla cura della sua fighetta, di solito la depila così minuziosamente venerdì mattina quando sa che alla sera arriva il suo compagno e a lui piace trovarla perfettamente curata…ma oggi è solo mercoledì, ora di venerdì avrebbe dovuto rifarlo pensava…
Però le piaceva come l’aveva preparata, un taglio diverso dal solito, chissà che avrebbe detto il suo lui ma prima di venerdì nessuno avrebbe potuto apprezzare il suo lavoretto ……..almeno così pensava lei…
Sempre più di corsa, va in camera da letto, apre l’armadio e comincia la sua “contemplazione” ai vestiti, ogni mattina il suo enigma “cosa mi metto?”.
Completamente nuda, tira su la persiana della finestra per vedere bene com’è il tempo, non curandosi come al suo solito se qualcuno può scorgere il suo fisico nudo, il suo seno prorompente, la sua fighetta tutta preparata…
Fuori è una bella giornata: gonna longuette nera e camicetta con voulant azzurrina, sì le sembra l’abbinata perfetta, semplice e veloce visto che è sempre più tardi e deve muoversi sennò arriverà tardi in ufficio.
Apre il cassetto della biancheria: Lara non esce di casa se la sua biancheria intima non è abbinata.
Perfetto il completino di pizzo nero con inserti azzurri: tanga e reggiseno non preformato, solo col ferretto; questo reggiseno Lara non lo ama indossare con le magliette o camicette leggere perché quando i suoi capezzoli si induriscono si vedono subito e già il suo seno è prorompente, da uno sguardo all’orologio, non ha tempo per sceglierne un altro, indossa le mutandine e il reggiseno e si guarda allo specchio: ha proprio un bel fisichetto e decide di farsi una foto al volo per augurare il buongiorno al suo amore che di solito si sveglia più tardi….
Mette le autoreggenti color carne e spostando il contenitore delle calze le cade l’occhio su la “scatola del piacere”, così la chiamano loro due… la scatola di tutti i loro giochini che, non si sa bene per quale motivo visto che Lara abita da sola insieme al fidanzato, nascondo nel suo armadio…
Inserisce la combinazione e la apre: non si ricordava di quante cose c’erano lì dentro, non la aprono spesso lei e il suo lui: i vibratori, le manette, la corda, i gel aromatizzati, c’è di tutto un po’ e da sotto spuntano pure le sfere ..azzurre….dello stesso azzurro delle mutandine….Lara ama fare questi accostamenti….non ci pensa tanto e con sorrisino malizioso le afferra e si fotografa la mano dove due dita tengono il cordino delle sfere e il dito medio e anulare spariscono dentro le sue mutandine nere e azzurre…
Ride tra sé e sé e senza pensarci schiaccia “condividi” e la manda al fidanzato con la scritta “che dici, ci sta bene questo accostamento?”
Ora però lo conosce lui…comincerebbe a scriverle di indossarle…e così decide di precederlo…prende il gel, lubrifica quelle sfere azzurre, si stende sul letto, si abbassa le mutandine fino alle caviglie, allarga le gambe e scopre che forse il lubrificante forse non serviva perché la sua fighetta tutta bella preparata era già bagnata e in un lampo le palline scompaiono dentro di lei….wow….che strano piacere….chissà perché non usava spesso quel giochino che aveva comprato parecchio tempo indietro quando era ancora single..
E’ tardissimo : mutandine, calze, gonna, camicetta, decoltè nere, borsa e fuori di corsa…
Fortunatamente c’è ancora gente alla fermata dell’autobus quindi non è ancora passato e nell’ istante che fa questo pensiero sente il rumore del bus che sta arrivando….comincia a correre, non può perderlo…ma mentre comincia a correre sente quel peso dentro la pancia… si ferma di colpo… non capisce quella sensazione….un istante dopo si ricorda che ha le palline…se le era già dimenticate….ma ora è impossibile dimenticarle e volutamente inizia a correre più per sentire quel peso dentro la sua fighetta che per prendere l’autobus…
Sale per ultima, tutta affannata, sia per la corsa che per quel strano piacere che le stanno provocando quelle piccole sfere mentre si sfregano sulle pareti umide della sua fighetta.
Si fa spazio tra la gente per raggiungere un posto comodo, in piedi perché non ci sono posti a sedere…si dispiace di questo perché si immaginava già quale sensazione avrebbe avuto accavallando le gambe…ma tanto avrà 8 ore in ufficio per accavallarle….
Ancora col fiatone si posiziona in un angolino e dopo essere certa di essere in ordine dopo quella corsa si rilassa e alza la testa…..molti la stanno guardando, ma spesso molti la guardano perché è proprio una bella ragazza, sempre curata e piacevole agli occhi, che nella sua semplice bellezza cattura gli sguardi di tanti uomini e anche di tante donne.
Il suo modo di essere passionale si scontra con la sua timidezza per questo Lara non smetterà mai di imbarazzarsi difronte a quegli occhi che la ammirano, che la invidiano, che la desiderano … sotto sotto la cosa la gratifica molto…
Fortunatamente l’autobus frena di colpo e l’interesse dei passeggeri non è più su di lei ma su quel cretino che è passato col rosso.
Lara si rilassa e si sente libera di pensare a sè….quasi socchiude gli occhi e pensa al suo piccolo nascosto piacere che si risveglia ad ogni movimento delle gambe, ad ogni sussulto del bus, ad ogni frenata...Poi apre gli occhi, si volta per vedere quanto manca alla sua fermata e incrocia lo sguardo fisso di quel moraccione che ogni tanto vede in bus e che scende la fermata prima della sua ma che oggi non aveva nemmeno visto perchè era impegnata a pensare altro…
Lui è il classico figo, che sa di esserlo ma non lo ostenta troppo per quanto abbia impressa quell’aria di superiorità, forse dovuta anche al suo tenore sociale o al suo ruolo lavorativo: sarà un capetto di qualche azienda visto che sempre vestito impeccabile, sempre al cellulare, sempre con la sua valigetta da 007.
Ha i capelli nero ebano, di media misura, brillanti e lucidi come quelli delle donne, gli occhi scuri e profondi con le ciglia lunghissime. E’ così figo che è pure troppo…certo che vederlo nudo con quel fisico….pensava ogni tanto Lara....ma chissà quante donne avrà uno così…e quante corna avrà la sua fidanzata…..pensava pure Lara….
Il moraccione non abbassa lo sguardo…Lara è imbarazzata ed è certa di essere pure arrossita in viso… quanto avrebbe pagato per quelle attenzioni, ma non quella mattina, quella mattina ha qualcosa che la imbarazza e che non le permette di godersi quegli occhi su di lei…così finge di guardare in giro ma appena ritorna con gli occhi nella sua direzione, li ritrova fissi, incuriositi…è come se non l’avesse mai vista prima d’ora ma l’aveva incontrata varie volte e il tutto era finito con uno sguardo di superiorità su di lei per poi tornare a parlare al cellulare con non si sa chi….
Oggi non era così, lui era evidentemente interessato…interessato a quella bella “ragazza” i cui occhi facevano trapelare qualcosa di eccitante…e non solo gli occhi, pure i suoi movimenti che lui aveva osservato senza che lei si accorgesse…
Lara si guardava la gonna, per capire se si potesse vedere qualcosa dall’esterno…era tutto nascosto ma era certa che lui sapeva… sapeva che lei nascondeva quell’oggetto di piacere e la cosa lo eccitava molto….
La prossima fermata è quella di Lara così si avvicina all’uscita passando vicino a quell’ammiratore che continua a guardarla da vicino ma con occhi più da furbetto che danno la conferma a Lara del suo pensiero.
Si aprono le porte e Lara scende.
Dietro scende anche lui.
Quasi sollevata Lara cammina in direzione del suo ufficio. Quel tipo l’aveva frastornata e le aveva pure fatto scordare il vero piacere delle sfere tanto che per un attimo aveva pure pensato di non avere più…
“Scusa, hai perso una cosa...”
Lara di sente gelare. Si ferma, stringe le cosce, si gira e si trova difronte a quegli occhi neri che non sono più freddi e cupi ma sono quasi sorridenti.
“ti è caduto il foulard”
Lara allunga la mano, lo prende, ringrazia timidamente e accelera il passo verso l’ufficio che mai ha desiderato come quel momento….
Dopo un po’ si volta e lui non c’è più. Si sente libera. Cazzo come l’aveva imbarazzata quel tipo, era tutta emozionata/eccitata. Meglio prendere un ginseng per affrontare una giornata in ufficio dopo un inizio di giornata del genere.
Entra nel solito bar, saluta il barista che come ogni mattina le fa i complimenti e si appoggia al bancone già stanca…
Pure il barista è carino ma non ci sono paragoni….
Mentre sta bevendo il suo ginseng pensa che viste le emozioni di quella mattinata, meglio andare in bagno e togliere quelle sfere perché se sono quelli gli effetti, con tutti quei colleghi assatanati sarebbe dura da affrontare la giornata… e pensare che il fidanzato ha semplicemente commentato le sue piccanti foto con una faccina che ride…

Chiede al barista dov’è il bagno, che in tanti anni che frequenta quel bar non ci è mai andata, e segue il “sempre dritto, a destra”.
Il suo è un mix di emozioni che vanno dall’imbarazzo del bus, alla delusione della risposta del fidanzato, all’eccitazione di quel giochino.
Con un passo deciso si dirige verso il bagno…. Sempre dritta a sinistra, come sempre non distingue la sinistra dalla destra, spinge la maniglia della porta e si trova davanti una scrivania con lui, si proprio quel figone dallo sguardo imperturbabile seduto dietro.
Cazzoo… .ho sbagliato porta……………cazzoo ecco che lavoro fa, che cazzo faccio ora pensò a ruota libera in una frazione di secondo..
“scusi, ho sbagliato cercavo il bagno”.
“no Lara, entra”
Poteva pensare a come poteva sapere il suo nome, poteva pensare a come uscire dalla stanza ma in realtà Lara pensò solo a chiudere la porta e andare verso quell’uomo che tanto l’aveva imbarazzata in bus ma che vedeva con altri occhi….
“ dovevi andare a fare la pipì Lara?”
“no, in realtà….dovevo far un’altra cosa…” dice lei un po’ timidamente…,
“ bhe puoi farla qua quella cosa….”
Lui a quel punto si alza… bello, alto, fisicato, con la chioma nera lucida che si muove ad ogni passo.. va verso di lei con passo deciso, sicuro e si ferma davanti a Lara che era rimasta immobile attaccata alla porta della stanza.
Lui la guarda negli occhi, le sorride con gli occhi e si accovaccia.
Le tira su la longuette…è così stretta che fa fatica a farla risalire strusciandola su quelle due cosce ben delineate e leggermente muscolose. Non smette di guardala negli occhi, mentre le sue mani scompaiono sotto la gonna nera tutta arricciata in cerca di quell’umidità di cui sente già l’odore…
Lara allarga le gambe per quanto le è possibile.
Ecco le mutandine…ma ….pure un cerchietto di plastica…..ora capisce…ora capisce quel piacere negli occhi di lei e quel suo movimento di gambe mentre era in bus…
Non era così timida come sembrava…quelle guance rosse non era imbarazzo ma era il rosso della passione che c’era dentro di lei, il calore di una donna a cui piaceva godere e sentire piacere …..e lui ora gliel’avrebbe dato…
Scansa le mutandine con le dita e afferra quel cerchietto facendolo girare di 360°, continuamente, molto lentamente… Lara chiude gli occhi e rivolge il viso al soffitto immersa dal piacere di quel movimento….
Lo sposta a destra e a sinistra per poi tirarlo un po’…..poi un po’ più in giù ed esce la prima pallina….Lara geme….tira ancora un po’ ed esce la seconda…altro gemito… affonda le sue dite dentro quella fighetta bagnata e larga…riesce a muoverle bene da quanto posto avevano lasciato quelle sfere…
Estrae da sotto la gonna le sfere completamente sommerse dal liquido di piacere di Lara e le guarda…ne assaggia una…sa di buono…. è salata…è dolce…sa di sesso…..
Si alza, gliele sventola davanti agli occhi soddisfatto… Lara non si vergogna più di averle indossate quella mattina e lascia farsene mettere in bocca una per assaporare anche lei tutti i suoi umori…
Lei capisce di averlo sorpreso e si sente più sicura… abbassa le mani per avere conferma del suo pensiero e ne resta soddisfatta. Il suo pacco è grosso e duro.
Gli slaccia la cintura, quei pantaloni sportivi beige ma che indossati da lui sembrano eleganti scivolano lungo delle cosce palestrate… lei sue mani curate li accompagnano giù sfiorando un culo di marmo, sodo, da maschio che si indurisce ancora di più ad ogni spinta del suo bacino contro di lei.
Gli abbassa i boxer e si ritrova tra le mani un cazzo voglioso, duro come marmo che la implora di conoscere la sua bocca….
I due si guardano negli occhi, lui le mette la mano sopra la testa spingendola amorevolmente verso quel membro che in un instante scompare nella sua bocca. Lara sfodera tutta la sua passione succhiandolo, baciandolo, facendo scivolare la lingua per tutta la sua lunghezza e ritornando indietro…
Continuando a togliersi i vestiti a vicenda si avvicinano alla scrivania dove lui la siede allargandole le cosce e le sfila le mutandine…inizia baciare quella fighetta ben curata, depilata alla perfezione e fa scorrere la lingua attorno al quel disegnetto di peli che Lara, senza saperlo, aveva preparato per lui la mattina stessa.
Lei geme, sembra quasi un lamento …ma di piacere… mentre lui le spalanca le gambe per meglio leccare quella patatina fradicia il cui odore aveva completamente riempito la stanza… La sua lingua fa dei movimenti brevi e veloci così piacevoli che fanno tremare le gambe a Lara che non aspetta altro di essere scopata.
Prima però quel maschio tenebroso si assicura che pure il buchino di Lara sia soddisfatto….le alza le gambe e vede quel fiorellino stretto, rosa chiaro che si contrae ad ogni sua leccatina…ben lubrificato di saliva ne inserisce un dito e lo fa ruotare dentro con movimenti ondulatori sapendo di mandare Lara in estasi…
E’ giunto il momento di farla sua, così si prende con la mano quel cazzo duro e lo infila al primo tentativo nella figa di Lara…lo spinge più in fondo che può facendo sussultare Lara a cui bastano qualche su e giù e uno sfregamento vicino al suo peletto curato per raggiungere un orgasmo intenso che nessun uomo o giochino le aveva mai regalato prima d’ora.
Uno come lui non si accontenta di una banale sborrata in figa: fa scendere Lara e la gira verso la sua scrivania dove riconosce la valigetta da 007 che vedeva in bus.. la mano calda di lui la fa inchinare e lei, già conscia di cosa sta per accadere, si allarga le sode natiche con le mani per far spazio a quel cazzo che da lì a poco la inonderà…. I movimenti del proprietario del bar sono così forti, continui e regolari che fanno strusciare regolarmente il clitoride di Lara sul legno della scrivania da provocarle un secondo profondo orgasmo proprio mentre si sente il lamento esplosivo di lui che rallenta il suo andirivieni soddisfatto ed appagato.
Prima di farla alzare, lui fa il giro della scrivania, gira la valigetta da 007, inserisce la combinazione, la apre ed estrae delle palline… anali… le lecca tutte e le inserisce una a una in quel fiorellino che ora è rosso e largo ma che è perfetto per accoglierle tutte…una alla volta….
Si avvina all’orecchio di Lara e gli fa finalmente sentire la sua voce grossa e sensuale “ queste sono più interessanti e soprattutto non ti fanno fare quei movimenti con le gambe che fanno eccitare tutto il bus”..
scritto il
2022-01-10
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