Black Nina - cap 2
di
Miss Serena
genere
tradimenti
Una volta tornati a casa ci mettemmo subito al lavoro per dar sfogo alle nostre fantasie.
In rete conoscemmo una coppia per certi aspetti simile a noi, e con loro ci recammo in un club di scambisti se non fosse altro per curiosità. Alessandro e Simona, questi sono i loro nomi, si dimostrarono due persone simpatiche e alla mano. Il club era un posto molto elegante e le due donne non tardarono a scambiarsi effusioni sempre più spinte. Alla fine ci ritrovammo in un angolo un po' appartato dove Simona mi cavalcò a lungo mentre suo marito scopava Paola alla pecorina riempendole più volte entrambi i buchi.
L'esperienza al club di scambisti fu molto appagante, ma ben presto cercammo altri ambienti molto più spinti. Antonello trovò un club privé in un’altra città di cui si parlava molto bene, ed una sera decidemmo d'andarci. Io misi un vestito corto molto leggero e scollato che arrivava giusto, giusto al bordo delle calze. Il seno era quasi del tutto scoperto anche perchè non misi nulla per coprirlo, volevo sentirmi una donna da sbattere e null'altro.
Poco dopo il nostro ingresso s'avvicinò un bell'uomo che mi salutò con un semplice ciao.
Appena gli risposi nella stessa maniera lui mise una mano nella mia scolatura e mi palpò con forza una tetta stringendomi anche il capezzolo che s'irrigidì all'istante.
“Se vuoi faccio vedere al cornuto che ti ha potato qui come si scopa una puttana come te.” mi disse senza mezzi termini e alcun riguardo verso mio marito.
“Non aspettavo altro, ma siamo sicuri che a tanta spavalderia corrisponda anche una bella mazza ?”
Quell'uomo non le rispose ma la prese per un braccio e la portò in una stanza privata.
Io ero eccitato nel vedere un uomo così sicuro di sé trattare come una donnaccia mia moglie e li seguii senza dire una parola. Una volta entrati in una piccola stanza dove c'era in pratica solo un letto ed un piccolo comodino ricoperto di preservativi, lui le tolse il vestito e la fece sdraiare.
“Leccami la fica Nello, voglia che mi prepari tu a prendere il suo cazzo.” quasi m'ordinò Paola ormai completamente assorbita da quella situazione.
Ubbidii immediatamente togliendole il perizoma e leccandola in mezzo alle gambe mentre lo sconosciuto si spogliava con tutta calma. Quando fu nudo capii che Paola si sarebbe divertita moltissimo, quell'uomo aveva infatti un gran cazzo in tutti i sensi. Se lo menò fino a farlo diventare duro quindi mi disse di mettermi al posto di mia moglie con lei sopra.
Lo sconosciuto si mise subito dietro di me e infilò il suo randello nella mia fica facendolo entrare tutto con pochi e violenti colpi di reni. Venni quasi subito per tutta l'eccitazione accumulata, ma poi mi godetti quel gran cazzo e la lingua di mio marito che mi leccava senza sosta. Dopo un altro orgasmo lui fece leccare il mio buchetto ad Antonello che si diede subito da fare. Dopo un po' lo fece smettere dicendogli che se voleva poteva segarsi mentre mi rompeva il culo, e mentre mio marito si sbottonava i pantaloni, lui mi ficcò due dita dietro.
Quell'uomo la sodomizzo con violenza facendola urlare dal dolore, ma subito dopo Paola cominciò a gemere di puro piacere. Vederla così sottomessa ad un maschio tanto dominante mi eccitò tantissimo, ma cercai di non venire per non sminuirmi ulteriormente come uomo. Infine lui si sfilò il preservativo e le sborrò sul culo per poi quasi scappare via, non prima d'averci lasciato un suo biglietto. Paola anche se fisicamente provata mi fece un veloce pompino per farmi venire, bevendo tutto il mio sperma come amava fare da sempre.
Andammo avanti così per alcuni anni durante i quali ebbi le più diverse esperienze. Mentre in casa ricevevo uomini ben dotati mandando a volte Antonello in un'altra stanza per farlo eccitare solo col pensiero, nei privé non mi ponevo più limiti, avendo rapporti con più uomini contemporaneamente e partecipando ad orge sfrenate. Inoltre andavo sempre dalla mia amica, una lesbica sottomessa che scopavo con strap-on o altri giochi, spesso come 'aperitivo' a serate molto particolari.
Poi venne la crisi, Paola si vide trasformare il contratto in un part-time, ed io che guadagnavo a provvigione vidi sensibilmente ridursi le entrate. All'inizio demmo fondo ai nostri pochi risparmi, ma ben presto la situazione si fece critica. Il mutuo, le bollette, i generi di prima necessità sempre più cari ci stavano mettendo economicamente in ginocchio.
Sino a quando, un giorno come tanti altri, la nostra vita cambiò in maniera radicale.
Stavo leggendo i soliti annunci alla ricerca di un secondo lavoro, quando il mio occhio cadde su di un piccolo trafiletto che recitava testualmente.
“Cercasi donne di bell'aspetto per film hard, contattare il numero xxx solo se realmente interessate.”
Quando mio marito mi lesse quell'annuncio rimasi perplessa perchè non volevo sputtanarmi per pochi soldi. Avevo ancora la mia normale vita pubblica e ben pochi sapevano di come appagassi i miei desideri sessuali andando con altri uomini. Ma alla fine decisi di chiamare quel cellulare, se non altro per capire quanto ci potevamo guadagnare.
Mi rispose un uomo che si presentò come un produttore, mi disse che per iniziare dovevo fare un provino, e che se questo fosse risultato positivo avrei guadagnato abbastanza da non aver più la preoccupazione del mutuo. Mi sarei dovuta presentare sabato pomeriggio già vestita per il provino e non ebbe da dire nulla sul fatto che m'accompagnasse mio marito.
Sabato Paola si vestì in modo a dir poco sconcio. Dall'ampia scollatura usciva prorompente la maggior parte del suo seno, reso ancor più esplosivo da un reggiseno push-up. Le gambe erano completamente scoperte dato che il 'vestito' le arrivava a malapena sotto il sedere e lasciava vedere parte del reggicalze che sosteneva delle calze a rete larga. Ai piedi portava delle decolté con tanto di zeppa e tacchi altissimi che la slanciavano in maniera incredibile. Ma che dire della sua bocca, si era messa un rossetto rosso fuoco quasi a disegnarle ancora più carnose, e che sembravano dire 'mettici in mezzo il tuo cazzo'. Dato che era giorno si coprì con uno spolverino, ma in macchina non feci altro che toccarla, quasi a volerla far arrivare il più eccitata possibile.
Arrivammo ad un capannone mentre una ragazza usciva piangendo accompagnata da una sua coetanea. Appena entrai vidi tre uomini che quasi s'immobilizzarono alla mia entrata.
“E questa chi è ? Cazzo se è fica !” disse uno con un forte accento romano.
“Sono Paola ed ho appuntamento col signor Valentini.” risposi sensuale come se il mio look non fosse già provocatorio.
“Sono io ma chiamami Alex e scusa il mio amico, è che sei come dire … tanta.” mi disse un bell'uomo alzandosi e venendomi incontro.
“Piacere lui è Antonello mio marito, nonché mio primo fan e guardone incallito.”
“Bene allora finiamo le presentazioni, il bifolco è Luigi il cameraman e quello secco, secco è Piero il mio assistente tuttofare.”
Spiegammo ad Alex la reticenza di Paola a mostrarsi così pubblicamente, ma lui la tranquillizzò subito chiamando Piero, il quale la truccò in maniera tale da renderla irriconoscibile grazie anche ad una parrucca a caschetto nera. Notai di sfuggita l'arrivo di un uomo ben vestito che salutò Luigi prima di mettersi quasi in disparte, ma che sembrò subito molto interessato a mia moglie.
Alex spiegò poi a Paola cosa avrebbe dovuto fare, si doveva sedere su un divano per toccarsi senza spogliarsi troppo, poi sarebbe entrato l'attore con quale avrebbe dovuto fare quello che si sentiva. Lei ubbidì e si mise sul divano e poco dopo arrivò il primo ciak.
Paola si tirò fuori un seno e cominciò a giocare col capezzolo mentre con l'altra mano si toccava la fica attraverso il perizoma. Mentre Alex riprendeva con una cinepresa rimanendo quasi fermo, Luigi s'avvicinava per inquadrarla da più vicino.
Masturbarmi davanti a quegli uomini e mio marito non faceva che farmi salire la voglia s'essere scopata. Quasi non m'accorsi che era entrato, su quel set così casereccio, un ragazzo con un bel fisico di cui notai subito le numerose lentiggini in faccia, ma soprattutto il pacco di dimensioni notevoli. Mi fece alzare per stringermi a sé mentre mi palpava il culo e la sua lingua s'intrecciava con la mia.
“Lasciati guidare.” mi sussurrò all'orecchio “So che per te è la prima volta ma basta che ti rilassi e filerà tutto liscio come l'olio.”
Gli feci l'occhiolino per fargli capire che avevo compreso e lui mi tolse il vestito per poi farmi sdraiare sul divano. Mi tolse anche il perizoma prima d'iniziare a leccare quel lago che avevo fra le cosce mentre mi lasciavo andare sempre di più alle sue attenzioni.
Paola gemeva sempre più forte mentre schiacciava il viso di quel ragazzo, che poi seppi si chiamava Fulvio, sulla sua fica. Quando lui si staccò mia moglie gli si scagliò contro per denudarlo e, non appena gli tirò fuori il cazzo, prese a leccarlo insieme alle palle. Per un attimo il mio sguardo s'incrociò con quello di Alex che, pur rimanendo in silenzio, mi fece capire che apprezzava e non poco la bocca di mia moglie. Quando il cazzo di Fulvio raggiunse la sua massima erezione, Paola si sdraiò sul divano invitando il ragazzo a scoparla 'come si deve'.
La mazza del mio partner mi scivolò dentro senza trovare alcun ostacolo tanto ero bagnata, mi strinsi a lui avvinghiandomi al suo corpo quasi impedendogli di muoversi e baciandolo con passione in bocca. Poi inizia a dire una serie d'oscenità tali che lo esaltarono sempre di più mentre mi scopava senza sosta.
“Dai bello è tutto qui quello che sai fare ? Io voglio che mi sbatta come una troia, la tua troia, voglio sentire il tuo cazzo fino al cervello.... Più forte fottimi più forte … Si così mi piace …. Spaccami tutta.”
Dopo un po', forse per riprendere fiato, lui si sedette e mi disse di salirgli sopra, ma di certo non s'aspettava che me lo ficcassi nel culo dandogli le spalle. Quando mi fu tutto dentro m'accorsi che Luigi mi era particolarmente vicino, così feci scivolare tre dita dentro la fica per poi leccarle lascivamente. Lui mi stringeva le tette mentre io lo cavalcavo e mi masturbavo senza sosta, era ormai chiaro che anche se ero una debuttante davanti alla macchina da presa, non era lo stesso in quanto a scopare.
Mi girai un attimo e vidi Piero che si masturbava in un angolo mentre lo sconosciuto fumava tranquillamente come se niente fosse. Poi fu l'apoteosi.
Fulvio mise Paola col culo per aria e le fece passare una mano in mezzo alle cosce. “Fammi vedere quante dita riesci a metterti dentro.” le disse provocandola
Lei s'infilò quattro dita e subito dopo lui l'inculò brutalmente. Paola urlò, ma di piacere lasciandoci tutti esterrefatti.
“Bravo porco.” disse a fatica mia moglie “Hai capito come mi devi sfondare il culo ! Ora spaccamelo in due !”
“Certo che ti sfondo brutta troia che non sei altro.” disse Fulvio afferrandole con forza i fianchi “Quando avrò finito l'avrai tanto aperto che ti cagherai addosso.”
Fulvio si dimostrò un gran bello stallone pistonandomi a lungo ed a gran ritmo. Io mi masturbavo senza sosta dimenticandomi che in fondo ero su di un set e mi stavano riprendendo. Ma ero così contenta per aver trovato quel cazzo da monta che pensavo solo a godere.
Alla fine lui mi venne sul culo e poco dopo mi ritrovai davanti Alex, Luigi ed Antonello che si masturbavano davanti al mio volto sino a venirmi in faccia. Mi ritrovai così coperta di sperma e poco dopo Piero mi porse un piccolo asciugamano con cui mi ripulii viso e culo. Ero distrutta ma contenta d'aver dato il massimo in quel provino in cui riponevamo entrambi molte speranze, soprattutto vista la nostra situazione economica.
“Non penso ci sia bisogno di dirti che sei andata benissimo.” disse poco dopo Alex “Non vedo l'ora di girare con te.”
A quel punto l'uomo che era rimasto sempre in disparte si fece avanti salutando Alex e presentandosi a me e mia moglie come Carlo Sinisi. Il regista rispose con distacco al saluto, quasi sapesse già come sarebbe finita.
“Alex vedo che hai scoperto una piccola stella. Dimmi subito quanto vuoi per il provino e finiamola qui, come se fossimo due buoni amici.”
“E chi ti dice che verrà con te ?” rispose il regista scaldandosi non poco.
“Il fatto che posso proporle un contratto migliore del tuo e lo sai benissimo. Voglio il provino solo per toglierlo dal mercato perchè so che fra cinque minuti lo metterai in rete solo per farmi incazzare. Dimmi cinquemila vanno bene ?”
Il tono di Carlo era quello dell'uomo sicuro di sé che sapeva quello che volevo.
“Ci sono le spese ...” rispose Alex chinando quasi il capo.
“Ok ne aggiungo mille e non dirmi che non ti ho trattato bene.”
L'uomo prese il portafoglio e tirò fuori una mazzetta da 500€ per dare il pattuito ad Alex, poi ci diede un suo biglietto dicendoci di chiamarlo lunedì per fissare un appuntamento nel suo ufficio. Se ne stava andando quando tornò sui suoi passi e tirò di nuovo fuori il portafoglio. “Scusatemi, sono proprio sbadato.” disse tirando fuori duemila euro “Questi sono per la signora, oggi se li è più che guadagnati.”
Mi ritrovai quei soldi in mano e subito pensai a quante rate del mutuo potevo pagarci.
Tornammo a casa in silenzio e ci rimanemmo tutto il giorno ripensando a quello che era successo.
Carlo di certo non sembrava uno che prendeva in giro le persone, e poi mi aveva dato più di quello che sperassi, insomma ci dava una certezza sul mio futuro da pornoattrice.
Passammo anche la domenica in casa in trepida attesa che arrivasse il lunedì per chiamarlo e fissare l'appuntamento.
Quando fu il momento le gambe mi tremavano per l'eccitazione, ma poi riuscii a prendere il telefono e comporre il suo numero.
“Pronto Carlo sono Paola.” dissi un po' timidamente.
“No tu sarai Black Nina e farò di te una star.”
Invito tutti a visitare il mio piccolo blog
http://serenathemiss.wordpress.com/
In rete conoscemmo una coppia per certi aspetti simile a noi, e con loro ci recammo in un club di scambisti se non fosse altro per curiosità. Alessandro e Simona, questi sono i loro nomi, si dimostrarono due persone simpatiche e alla mano. Il club era un posto molto elegante e le due donne non tardarono a scambiarsi effusioni sempre più spinte. Alla fine ci ritrovammo in un angolo un po' appartato dove Simona mi cavalcò a lungo mentre suo marito scopava Paola alla pecorina riempendole più volte entrambi i buchi.
L'esperienza al club di scambisti fu molto appagante, ma ben presto cercammo altri ambienti molto più spinti. Antonello trovò un club privé in un’altra città di cui si parlava molto bene, ed una sera decidemmo d'andarci. Io misi un vestito corto molto leggero e scollato che arrivava giusto, giusto al bordo delle calze. Il seno era quasi del tutto scoperto anche perchè non misi nulla per coprirlo, volevo sentirmi una donna da sbattere e null'altro.
Poco dopo il nostro ingresso s'avvicinò un bell'uomo che mi salutò con un semplice ciao.
Appena gli risposi nella stessa maniera lui mise una mano nella mia scolatura e mi palpò con forza una tetta stringendomi anche il capezzolo che s'irrigidì all'istante.
“Se vuoi faccio vedere al cornuto che ti ha potato qui come si scopa una puttana come te.” mi disse senza mezzi termini e alcun riguardo verso mio marito.
“Non aspettavo altro, ma siamo sicuri che a tanta spavalderia corrisponda anche una bella mazza ?”
Quell'uomo non le rispose ma la prese per un braccio e la portò in una stanza privata.
Io ero eccitato nel vedere un uomo così sicuro di sé trattare come una donnaccia mia moglie e li seguii senza dire una parola. Una volta entrati in una piccola stanza dove c'era in pratica solo un letto ed un piccolo comodino ricoperto di preservativi, lui le tolse il vestito e la fece sdraiare.
“Leccami la fica Nello, voglia che mi prepari tu a prendere il suo cazzo.” quasi m'ordinò Paola ormai completamente assorbita da quella situazione.
Ubbidii immediatamente togliendole il perizoma e leccandola in mezzo alle gambe mentre lo sconosciuto si spogliava con tutta calma. Quando fu nudo capii che Paola si sarebbe divertita moltissimo, quell'uomo aveva infatti un gran cazzo in tutti i sensi. Se lo menò fino a farlo diventare duro quindi mi disse di mettermi al posto di mia moglie con lei sopra.
Lo sconosciuto si mise subito dietro di me e infilò il suo randello nella mia fica facendolo entrare tutto con pochi e violenti colpi di reni. Venni quasi subito per tutta l'eccitazione accumulata, ma poi mi godetti quel gran cazzo e la lingua di mio marito che mi leccava senza sosta. Dopo un altro orgasmo lui fece leccare il mio buchetto ad Antonello che si diede subito da fare. Dopo un po' lo fece smettere dicendogli che se voleva poteva segarsi mentre mi rompeva il culo, e mentre mio marito si sbottonava i pantaloni, lui mi ficcò due dita dietro.
Quell'uomo la sodomizzo con violenza facendola urlare dal dolore, ma subito dopo Paola cominciò a gemere di puro piacere. Vederla così sottomessa ad un maschio tanto dominante mi eccitò tantissimo, ma cercai di non venire per non sminuirmi ulteriormente come uomo. Infine lui si sfilò il preservativo e le sborrò sul culo per poi quasi scappare via, non prima d'averci lasciato un suo biglietto. Paola anche se fisicamente provata mi fece un veloce pompino per farmi venire, bevendo tutto il mio sperma come amava fare da sempre.
Andammo avanti così per alcuni anni durante i quali ebbi le più diverse esperienze. Mentre in casa ricevevo uomini ben dotati mandando a volte Antonello in un'altra stanza per farlo eccitare solo col pensiero, nei privé non mi ponevo più limiti, avendo rapporti con più uomini contemporaneamente e partecipando ad orge sfrenate. Inoltre andavo sempre dalla mia amica, una lesbica sottomessa che scopavo con strap-on o altri giochi, spesso come 'aperitivo' a serate molto particolari.
Poi venne la crisi, Paola si vide trasformare il contratto in un part-time, ed io che guadagnavo a provvigione vidi sensibilmente ridursi le entrate. All'inizio demmo fondo ai nostri pochi risparmi, ma ben presto la situazione si fece critica. Il mutuo, le bollette, i generi di prima necessità sempre più cari ci stavano mettendo economicamente in ginocchio.
Sino a quando, un giorno come tanti altri, la nostra vita cambiò in maniera radicale.
Stavo leggendo i soliti annunci alla ricerca di un secondo lavoro, quando il mio occhio cadde su di un piccolo trafiletto che recitava testualmente.
“Cercasi donne di bell'aspetto per film hard, contattare il numero xxx solo se realmente interessate.”
Quando mio marito mi lesse quell'annuncio rimasi perplessa perchè non volevo sputtanarmi per pochi soldi. Avevo ancora la mia normale vita pubblica e ben pochi sapevano di come appagassi i miei desideri sessuali andando con altri uomini. Ma alla fine decisi di chiamare quel cellulare, se non altro per capire quanto ci potevamo guadagnare.
Mi rispose un uomo che si presentò come un produttore, mi disse che per iniziare dovevo fare un provino, e che se questo fosse risultato positivo avrei guadagnato abbastanza da non aver più la preoccupazione del mutuo. Mi sarei dovuta presentare sabato pomeriggio già vestita per il provino e non ebbe da dire nulla sul fatto che m'accompagnasse mio marito.
Sabato Paola si vestì in modo a dir poco sconcio. Dall'ampia scollatura usciva prorompente la maggior parte del suo seno, reso ancor più esplosivo da un reggiseno push-up. Le gambe erano completamente scoperte dato che il 'vestito' le arrivava a malapena sotto il sedere e lasciava vedere parte del reggicalze che sosteneva delle calze a rete larga. Ai piedi portava delle decolté con tanto di zeppa e tacchi altissimi che la slanciavano in maniera incredibile. Ma che dire della sua bocca, si era messa un rossetto rosso fuoco quasi a disegnarle ancora più carnose, e che sembravano dire 'mettici in mezzo il tuo cazzo'. Dato che era giorno si coprì con uno spolverino, ma in macchina non feci altro che toccarla, quasi a volerla far arrivare il più eccitata possibile.
Arrivammo ad un capannone mentre una ragazza usciva piangendo accompagnata da una sua coetanea. Appena entrai vidi tre uomini che quasi s'immobilizzarono alla mia entrata.
“E questa chi è ? Cazzo se è fica !” disse uno con un forte accento romano.
“Sono Paola ed ho appuntamento col signor Valentini.” risposi sensuale come se il mio look non fosse già provocatorio.
“Sono io ma chiamami Alex e scusa il mio amico, è che sei come dire … tanta.” mi disse un bell'uomo alzandosi e venendomi incontro.
“Piacere lui è Antonello mio marito, nonché mio primo fan e guardone incallito.”
“Bene allora finiamo le presentazioni, il bifolco è Luigi il cameraman e quello secco, secco è Piero il mio assistente tuttofare.”
Spiegammo ad Alex la reticenza di Paola a mostrarsi così pubblicamente, ma lui la tranquillizzò subito chiamando Piero, il quale la truccò in maniera tale da renderla irriconoscibile grazie anche ad una parrucca a caschetto nera. Notai di sfuggita l'arrivo di un uomo ben vestito che salutò Luigi prima di mettersi quasi in disparte, ma che sembrò subito molto interessato a mia moglie.
Alex spiegò poi a Paola cosa avrebbe dovuto fare, si doveva sedere su un divano per toccarsi senza spogliarsi troppo, poi sarebbe entrato l'attore con quale avrebbe dovuto fare quello che si sentiva. Lei ubbidì e si mise sul divano e poco dopo arrivò il primo ciak.
Paola si tirò fuori un seno e cominciò a giocare col capezzolo mentre con l'altra mano si toccava la fica attraverso il perizoma. Mentre Alex riprendeva con una cinepresa rimanendo quasi fermo, Luigi s'avvicinava per inquadrarla da più vicino.
Masturbarmi davanti a quegli uomini e mio marito non faceva che farmi salire la voglia s'essere scopata. Quasi non m'accorsi che era entrato, su quel set così casereccio, un ragazzo con un bel fisico di cui notai subito le numerose lentiggini in faccia, ma soprattutto il pacco di dimensioni notevoli. Mi fece alzare per stringermi a sé mentre mi palpava il culo e la sua lingua s'intrecciava con la mia.
“Lasciati guidare.” mi sussurrò all'orecchio “So che per te è la prima volta ma basta che ti rilassi e filerà tutto liscio come l'olio.”
Gli feci l'occhiolino per fargli capire che avevo compreso e lui mi tolse il vestito per poi farmi sdraiare sul divano. Mi tolse anche il perizoma prima d'iniziare a leccare quel lago che avevo fra le cosce mentre mi lasciavo andare sempre di più alle sue attenzioni.
Paola gemeva sempre più forte mentre schiacciava il viso di quel ragazzo, che poi seppi si chiamava Fulvio, sulla sua fica. Quando lui si staccò mia moglie gli si scagliò contro per denudarlo e, non appena gli tirò fuori il cazzo, prese a leccarlo insieme alle palle. Per un attimo il mio sguardo s'incrociò con quello di Alex che, pur rimanendo in silenzio, mi fece capire che apprezzava e non poco la bocca di mia moglie. Quando il cazzo di Fulvio raggiunse la sua massima erezione, Paola si sdraiò sul divano invitando il ragazzo a scoparla 'come si deve'.
La mazza del mio partner mi scivolò dentro senza trovare alcun ostacolo tanto ero bagnata, mi strinsi a lui avvinghiandomi al suo corpo quasi impedendogli di muoversi e baciandolo con passione in bocca. Poi inizia a dire una serie d'oscenità tali che lo esaltarono sempre di più mentre mi scopava senza sosta.
“Dai bello è tutto qui quello che sai fare ? Io voglio che mi sbatta come una troia, la tua troia, voglio sentire il tuo cazzo fino al cervello.... Più forte fottimi più forte … Si così mi piace …. Spaccami tutta.”
Dopo un po', forse per riprendere fiato, lui si sedette e mi disse di salirgli sopra, ma di certo non s'aspettava che me lo ficcassi nel culo dandogli le spalle. Quando mi fu tutto dentro m'accorsi che Luigi mi era particolarmente vicino, così feci scivolare tre dita dentro la fica per poi leccarle lascivamente. Lui mi stringeva le tette mentre io lo cavalcavo e mi masturbavo senza sosta, era ormai chiaro che anche se ero una debuttante davanti alla macchina da presa, non era lo stesso in quanto a scopare.
Mi girai un attimo e vidi Piero che si masturbava in un angolo mentre lo sconosciuto fumava tranquillamente come se niente fosse. Poi fu l'apoteosi.
Fulvio mise Paola col culo per aria e le fece passare una mano in mezzo alle cosce. “Fammi vedere quante dita riesci a metterti dentro.” le disse provocandola
Lei s'infilò quattro dita e subito dopo lui l'inculò brutalmente. Paola urlò, ma di piacere lasciandoci tutti esterrefatti.
“Bravo porco.” disse a fatica mia moglie “Hai capito come mi devi sfondare il culo ! Ora spaccamelo in due !”
“Certo che ti sfondo brutta troia che non sei altro.” disse Fulvio afferrandole con forza i fianchi “Quando avrò finito l'avrai tanto aperto che ti cagherai addosso.”
Fulvio si dimostrò un gran bello stallone pistonandomi a lungo ed a gran ritmo. Io mi masturbavo senza sosta dimenticandomi che in fondo ero su di un set e mi stavano riprendendo. Ma ero così contenta per aver trovato quel cazzo da monta che pensavo solo a godere.
Alla fine lui mi venne sul culo e poco dopo mi ritrovai davanti Alex, Luigi ed Antonello che si masturbavano davanti al mio volto sino a venirmi in faccia. Mi ritrovai così coperta di sperma e poco dopo Piero mi porse un piccolo asciugamano con cui mi ripulii viso e culo. Ero distrutta ma contenta d'aver dato il massimo in quel provino in cui riponevamo entrambi molte speranze, soprattutto vista la nostra situazione economica.
“Non penso ci sia bisogno di dirti che sei andata benissimo.” disse poco dopo Alex “Non vedo l'ora di girare con te.”
A quel punto l'uomo che era rimasto sempre in disparte si fece avanti salutando Alex e presentandosi a me e mia moglie come Carlo Sinisi. Il regista rispose con distacco al saluto, quasi sapesse già come sarebbe finita.
“Alex vedo che hai scoperto una piccola stella. Dimmi subito quanto vuoi per il provino e finiamola qui, come se fossimo due buoni amici.”
“E chi ti dice che verrà con te ?” rispose il regista scaldandosi non poco.
“Il fatto che posso proporle un contratto migliore del tuo e lo sai benissimo. Voglio il provino solo per toglierlo dal mercato perchè so che fra cinque minuti lo metterai in rete solo per farmi incazzare. Dimmi cinquemila vanno bene ?”
Il tono di Carlo era quello dell'uomo sicuro di sé che sapeva quello che volevo.
“Ci sono le spese ...” rispose Alex chinando quasi il capo.
“Ok ne aggiungo mille e non dirmi che non ti ho trattato bene.”
L'uomo prese il portafoglio e tirò fuori una mazzetta da 500€ per dare il pattuito ad Alex, poi ci diede un suo biglietto dicendoci di chiamarlo lunedì per fissare un appuntamento nel suo ufficio. Se ne stava andando quando tornò sui suoi passi e tirò di nuovo fuori il portafoglio. “Scusatemi, sono proprio sbadato.” disse tirando fuori duemila euro “Questi sono per la signora, oggi se li è più che guadagnati.”
Mi ritrovai quei soldi in mano e subito pensai a quante rate del mutuo potevo pagarci.
Tornammo a casa in silenzio e ci rimanemmo tutto il giorno ripensando a quello che era successo.
Carlo di certo non sembrava uno che prendeva in giro le persone, e poi mi aveva dato più di quello che sperassi, insomma ci dava una certezza sul mio futuro da pornoattrice.
Passammo anche la domenica in casa in trepida attesa che arrivasse il lunedì per chiamarlo e fissare l'appuntamento.
Quando fu il momento le gambe mi tremavano per l'eccitazione, ma poi riuscii a prendere il telefono e comporre il suo numero.
“Pronto Carlo sono Paola.” dissi un po' timidamente.
“No tu sarai Black Nina e farò di te una star.”
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