Qualche brano del mio diario 2
di
Armando70
genere
tradimenti
Ormai ero al corrente della storia che mia moglie Elisa aveva con Alessio ricco proprietario terriero siciliano che avrei voluto conoscere, ma loro continuavano ad escludermi. Lei in hotel a scopare con lui ed io a casa a rodermi il fegato dalla gelosia. Ma non perché lei passava i suoi pomeriggi a scopare con un amante, a quello, da buon CORNUTO che sono sempre stato c'ero abituato fin dal primo giorno che l'ho sposata, ma perché avrei voluto vederli in azione, quello mi mancava ma, soprattutto mi mancavano le seghe da CORNUTO che mi sarei fatto guardandoli.
Mi umiliavano e mi irridevano a distanza ma ero comunque virtualmente con loro ad assistere allo spettacolo di vedere mia moglie montata, cosa che per uno come me, vedere era come appagare la mia stessa esistenza.
Attorno a quella tavola imbandita oltre ad Alessio e mia moglie c'era Ciruzzo l'autista e Gaetano il Gay più altre cinque persone della servitù, tutti consapevoli e complici di quella situazione. Tantissime volte mi era successo di cenare con mia moglie ed un suo amante, ma la gente intorno a noi non sapeva, al massimo intuiva che ero il marito CORNUTO da qualche sottile umiliazione che sia lei che lui mi infliggevano, poi si andava via e tutto finiva. Qui al contrario c'era un pubblico ad assistere e ci sarei dovuto restare per dieci giorni. Mi sentivo tremendamente umiliato a stare li a fare la figura del CORNUTO per così tanto tempo.
In quella tavola apparecchiata c'era tutto il ben di Dio possibile e tutti mangiavano quei meravigliosi piatti di pesce che arrivavano. solo mia moglie mangiava pochissimo, assaggiava appena le pietanze a piccoli bocconi. Era troppo impegnata a gustare altro, si doveva dividere tra un gamberone al marsala e il cazzo di Alessio da succhiare, a lei è sempre piaciuto succhiare la testa del gamberone per assaporarne tutto il suo contenuto all'interno, ma Alessio in modo sfottente e mostrandole il il cazzo duro: "Ma no mia cara, non sono quelle le teste da succhiare ma queste, le teste di minchia, penso che addirittura anche tuo marito lo sappia", e rivolto verso di me, "non è vero amico mio bello, dillo anche tu a tua moglie che succhiare le teste di minchia e meglio", e mentre diceva ciò mi scuoteva per un braccio costringendomi ad affermare ciò che lui diceva, ed io, da buon CORNUTO quale sono che ama essere umiliato dagli uomini che le scopano la moglie affermavo le sue ragioni. "Si Alessio ha ragione, succhiare le teste di minchia è tutt'altra cosa". A quelle parole seguirono le risate dei presenti. Ormai ero il pupazzo CORNUTO nelle mani dell'amante di mia moglie.
Questi brani sono tratti dai miei due libri, "Diario gioie e dolori coniugali volume uno e Diario gioie e dolori coniugali volume due" Pubblicati dalla casa editrice "Sogni Piccanti" ed in vendita su Amazon. Acquistateli.
Mi umiliavano e mi irridevano a distanza ma ero comunque virtualmente con loro ad assistere allo spettacolo di vedere mia moglie montata, cosa che per uno come me, vedere era come appagare la mia stessa esistenza.
Attorno a quella tavola imbandita oltre ad Alessio e mia moglie c'era Ciruzzo l'autista e Gaetano il Gay più altre cinque persone della servitù, tutti consapevoli e complici di quella situazione. Tantissime volte mi era successo di cenare con mia moglie ed un suo amante, ma la gente intorno a noi non sapeva, al massimo intuiva che ero il marito CORNUTO da qualche sottile umiliazione che sia lei che lui mi infliggevano, poi si andava via e tutto finiva. Qui al contrario c'era un pubblico ad assistere e ci sarei dovuto restare per dieci giorni. Mi sentivo tremendamente umiliato a stare li a fare la figura del CORNUTO per così tanto tempo.
In quella tavola apparecchiata c'era tutto il ben di Dio possibile e tutti mangiavano quei meravigliosi piatti di pesce che arrivavano. solo mia moglie mangiava pochissimo, assaggiava appena le pietanze a piccoli bocconi. Era troppo impegnata a gustare altro, si doveva dividere tra un gamberone al marsala e il cazzo di Alessio da succhiare, a lei è sempre piaciuto succhiare la testa del gamberone per assaporarne tutto il suo contenuto all'interno, ma Alessio in modo sfottente e mostrandole il il cazzo duro: "Ma no mia cara, non sono quelle le teste da succhiare ma queste, le teste di minchia, penso che addirittura anche tuo marito lo sappia", e rivolto verso di me, "non è vero amico mio bello, dillo anche tu a tua moglie che succhiare le teste di minchia e meglio", e mentre diceva ciò mi scuoteva per un braccio costringendomi ad affermare ciò che lui diceva, ed io, da buon CORNUTO quale sono che ama essere umiliato dagli uomini che le scopano la moglie affermavo le sue ragioni. "Si Alessio ha ragione, succhiare le teste di minchia è tutt'altra cosa". A quelle parole seguirono le risate dei presenti. Ormai ero il pupazzo CORNUTO nelle mani dell'amante di mia moglie.
Questi brani sono tratti dai miei due libri, "Diario gioie e dolori coniugali volume uno e Diario gioie e dolori coniugali volume due" Pubblicati dalla casa editrice "Sogni Piccanti" ed in vendita su Amazon. Acquistateli.
1
voti
voti
valutazione
9
9
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Qualche brano del mio diarioracconto sucessivo
Qualche brano dl mio diario 3
Commenti dei lettori al racconto erotico