Scopata agricola

di
genere
prime esperienze

Quando la donna decide che ti deve cornificare lo fa senza fartene accorgere a meno che???
Dopo due anni di fidanzamento con alti e bassi, abbiamo deciso di convivere perché non sempre il matrimonio ufficiale è conveniente per vari motivi: Primo per i costi eccessivi e secondo per la volatilità delle idee reciproche. Quindi una duratura convivenza può rafforzare il vincolo ma soprattutto la visualizzazione dei difetti.
Con Marcella ci siamo conosciuti in ambito lavorativo e scoprimmo di avere diverse cose in comune, la salute, il lavoro ,la famiglia ed il sesso era la scala dei nostri valori primari.
Prendemmo un appartamento in affitto, lo arredammo alla meno peggio ed iniziammo la nostra vita in comune. Io lavoro come responsabile di gruppo in un'azienda agricola, lei nella stessa azienda invece è semplice operaia. Io ventisette anni con un diploma di perito agrario, ben formato fisicamente lei una figa straordinaria che l'aveva data all'ex responsabile di gruppo che la fece assumere.
Si diceva in ambito lavorativo che lei era facile da conquistare e che aveva una predisposizione al sesso ed a me lo confessò subito che l'aveva data per un posto di lavoro, quindi ammirai la sua onestà.
A me piaceva perché anch'io adoravo il sesso e quindi sotto questo aspetto le idee erano simili.
Andava in giro sempre vestita poco ed anche quando lavorava nella raccolta degli ortaggi mostrava le sue doti naturali. Gli uomini l'ammiravano, le colleghe alcune la criticavano altre cercavano di imitarla.
Scoparla era un dono di Dio, faceva salire il sangue al cervello, un orgasmo non le bastava ne voleva almeno due a volte tre e col tempo a disposizione era capace di stare una intera giornata a trastullarsi con il cazzo. Aveva tre anni meno di me ma aveva una esperienza sessuale maturata nel corso degli anni dal momento che aveva iniziato da adolescente matura a praticarlo.
Dal momento che l'ho vista ed ascoltata ho programmato di vivere sempre con lei. Le piaceva anche farselo mettere nel culo e mi diceva sempre che per lei la doppia penetrazione è il massimo con il terzo cazzo in bocca diventa sublime.
Mi confidò di volersi sentire libera e non oppressa da qualcuno che la giudicasse.
Quando ci alzavamo la mattina, molto presto, eravamo già stanchi per le operazioni notturne ma dopo poco entrando negli ingranaggi del lavoro ci passava tutto.
Spesso la andavo a trovare nei campi e le colleghe mi mangiavano con gli occhi perché avrebbero voluto un uomo come me, con lo stesso fisico e le stesse idee.
Durante le ore di lavoro avevamo un comportamento molto serio.
Un giorno però venne un giovane camionista a caricare che era la fine del mondo, biondo bellissimo con gli occhi azzurri e quando Marcella lo vide rimase senza parole.
Effettuato il carico andò via ma doveva tornare ogni giorno fino all'esaurimento del campo.
La sera a casa mi chiese notizie del ragazzo e senza tanti giri di parole disse che voleva scoparlo. Cercai di dissuaderla ma lei non mollò neanche di un centimetro. La mattina successiva durante il carico convocai l'autista nel mio ufficio per sapere alcune notizie e lo trovai molto disponibile ed educato. Mi esposi e dissi che mi sarebbe piaciuto che venisse a casa a trovarci. Massimo accettò subito anche se risiedeva a circa 20 km dalla nostra casa. Precisai che era un incontro non per motivi di lavoro.
Fissammo l'appuntamento per la domenica successiva e se aveva piacere restava a pranzo da noi.
Mi spiazzò un pochino la sua precisazione, disse infatti che viveva con un altro ragazzo che faceva lo stesso lavoro e che non si separavano mai, e se poteva portarlo.
A malincuore accettai.
La domenica verso le 10 arrivarono e rimasi sorpreso dalla bellezza del collega tanto che feci una battuta dicendo" Ma nella vostra azienda se non siete belli non vi assumono" Scoppiarono a ridere.
Marcella si era vestita da troia, truccata vistosamente, abitino svolazzante e tacco alto
Quando la videro i ragazzi non le toglievano più gli occhi da dosso.
L'altro ragazzo si chiamava Giuseppe comunque misi subito le cose in chiaro ed esposi il programma. Siete qui perché la mia convivente Marcella, mi ha chiesto un regalo per il suo compleanno che è oggi e cioè vuole essere scopata da noi tre contemporaneamente.
Siete d'accordo ? I ragazzi non credevano a quanto detto e massimo mi chiese se c'era sotto qualcosa. Specificai che non c'era nulla di nascosto e che noi avevamo un rapporto di fiducia particolare. Ognuno di noi due poteva esprimere i propri desideri senza tradimenti.
Si convinsero e mi chiesero di dirigere le operazioni, mansione che scaricai subito a Marcella.
La risposta arrivò immediatamente perché aprendo un solo bottone restò nuda provocando in noi tre un'erezione incontrollabile che ci portò senza nessun ordine a spogliarci buttando i vestiti a terra e raggiungere Marcella che a cosce larghe ci aspettava sul letto.
Avvisai che era a sborrata libera perché prendeva la pillola.
I ragazzi mi dettero la precedenza ed entrai subito in figa e dopo pochi preliminari Marcella mi fece distendere sul letto si mise sopra infilandosi il cazzo nella figa, chiamò Massimo e lo invitò a metterglielo nel culo ed a Luigi di mettergli il cazzo in bocca.
Massimo subito disse "Sto venendo" Luigi lo seguì subito dopo ed io non resistetti molto di più. Lasciammo Marcella sbigottita ma senza togliere i cazzi da dove stavano iniziammo a stantuffare coordinando i nostri movimenti. Fu una scopata magnifica che durò tanto tempo portando a ripetuti orgasmi Marcella. Nella seconda ondata scambiammo le posizioni ed a me toccò la bocca e con i buchi pieni di sborra Marcella stragodeva Poi nell'ultimo cambio a me toccò il culo, era un lago di sborra. Ci riposammo un pochino alimentandoci con prosciutto melone e fichi d'india e mi defilai in cucina lasciando loro nelle mani di Marcella. I ragazzi non potevano immaginare che venivano travolti dalla sessualità di Marcella. Non so quante volte li fece venire ma verso le quattro uscirono dalla camera nudi stravolti e con i cazzi disfatti.
Li ringraziai e loro si offrirono di tornare. Non preclusi la possibilità ma raccomandai loro di non farne parola con nessuno di quanto era successo. Ci scambiammo i numeri di telefono salutarono Marcella che era rimasta sul letto ed uscirono.
Andai in camera E lei dormiva con la sborra che aveva invaso il letto.
Si sveglio alle undici di sera e volle scopare ancora solo con me con tutta la sborra che le era rimasta dentro.
Esperienza appagante per lei? Senz'altro per me ? non saprei. Ma trattandosi di sesso va tutto bene.

scritto il
2022-03-20
6 . 4 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.