Vendetta 3

di
genere
dominazione

Ludmilla era uno spettacolo di ragazza, Bionda, Russa bellissima 26 enne ingegnere, era arrivata in Italia a cercare fortuna due anni prima e parlava già un italiano perfetto, avrebbe potuto fare la modella invece cercava un lavoro qualsiasi pur di poter guadagnare qualcosa per vivere e da spedire a casa ai genitori, fu il Parroco del paese a chiedermi se potevo assumerla, Ludmilla aiutava in parrocchia pur non essendo cattolica, faceva da traduttrice per tutti gli immigrati del’ est che ancora non capivano una parola di italiano.
Si era detta disposta a fare qualsiasi cosa, ma appena la vidi decisi subito che uno splendore di ragazza cosi in sala sarebbe stato il massimo, infatti molti clienti maschi e anche qualche signora intensificarono le loro cene per rifarsi gli occhi con tanta bellezza, qualcuno ci provava, ma lei con classe riusciva a tenerli a bada senza offenderli.
Io ero addirittura intimorito dalla sua bellezza e poi come era nel mio stile non volevo approfittare della mia posizione, magari ci sarebbe stata solo perché ero il capo e aveva paura di perdere il posto. Pensavo.
Loredana veniva raramente al ristorante, solo quando c’era tanto lavoro e sua madre Nadia non ce la faceva da sola a lavare i piatti in cucina, lei veniva senza discutere e non si lamentava, anche perché mantenevo sua figlia con gli studi in America e non poteva rifiutarsi, si capiva però chiaramente che non le andava, era bella e sapeva di esserlo, in casa mia dove lavorava come cameriera mi provocava in tutti modi, camminava sempre accentuando il suo modo di ancheggiare, perche aveva capito che mi piaceva da matti, portava sempre il grembiule anche quando non era in divisa sapendo che lo apprezzavo molto.
E poi si dava con passione, non si faceva di certo pregare per prenderlo in bocca ogni volta che mi andava, le piaceva quando le massaggiavo i seni e le pizzicavo i capezzoli, quando la penetravo fino al osso gridava di piacere e si inarcava più che poteva per assecondarmi, sembrava innamorata, ma non mi facevo illusioni ero convinto che facesse cosi per tenermi buono finche le pagavo lo stipendio e le mantenevo la figlia in America.
Una sera che il ristorate era chiuso invitai a cena cinque persone tra qui Alfredo il mio amico imprenditore e Ludmilla in qualità di ospite naturalmente, avevo sentito che Alfredo aveva iniziato un attività di import – export con la Russia e forse avrebbe potuto offrirle un lavoro migliore.
La cena era informale tra amici ma Loredana dovette indossare lo stesso la divisa nera con crestina e grembiulino bianchi, tra gli invitati c’era anche Fulvio il figlio del industriale che l’aveva messa incinta circa sedici anni prima abbandonandola con una figlia senza un sodo.
In modo del tutto naturale Ludmilla si calò nel ruolo di padrona di casa e dava ordini a Loredana la quale ubbidiva ma bruciava dalla rabbia per essere comandata da Ludmilla.
Come era prevedibile alla fine della serata Alfredo chiese a Ludmilla di andare a lavorare per lui, lei rispose che doveva pensaci, me lo disse dopo che tutti gli ospiti se ne furono andati.
Le confessai che avevo organizzato la cena per quello scopo e che ero contento per lei Alfredo poteva offrirle un lavoro migliore di quello che le davo io.
Ludmilla, si è avvicinata, si è sciolta i capelli, si è fermata a pochi centimetri da me, le nostre labbra erano vicine, un momento di silenzio e tensione poi ci siamo baciati.
-Ho voglia di fare l’amore con te. Mi ha sussurrato, mi ha fatto sedere sul divano e si è inginocchiata davanti a me, dopo avermi sbottonato i pantaloni me lo prese fra le labbra e cominciò a succhiarmelo ripetendo
-Si che bello, bellissimo oh si.
Loredana dalla cucina sbirciava dalla porta socchiusa .
Ludmilla sussurrò
-Vienimi in bocca ti prego, fammi bere il tuo seme. Disse
La frase mi fece impazzire e schizzai nella sua bocca, lei non si è fermata ha proseguito finché non è tornato eretto.
-Scopami. Mi ha detto
L’ho tirata sul divano l’ho afferrata per i fianchi e l’ho scopata sul divano con una foga, lei gemeva e urlava di piacere finche entrambi ci siamo abbandonati ad un travolgente orgasmo, mentre Loredana ci guardava dalla cucina

P.S. I miei racconti erotici sono pubblicati sul mio blog http://kyrracconta.blogspot.com/
di
scritto il
2012-06-27
8 . 1 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.