Papà e il pastore super dotato, 1ˆparte
di
Boscaiolopassivo
genere
incesti
Mi ero appena svegliato sentendo delle voci fuori dal capanno, aprendo gli occhi vidi entrare papà, mi alzai dal letto a metà busto, mentre papà sedendosi sul bordo del mio letto, mi porge una tazza di caffè.
Stavo bevendo il caffè, quando dalla porta del capanno, ancora aperta, vidi entrare la sagoma di un uomo, lo vidi entrare ed andare a sedersi sul letto difronte al mio, ancora assonnato non avevo capito chi fosse, e solo quando fu seduto capii.
Era un pastore che spesso si aggirava, con il suo gregge, nelle immediate vicinanze del capanno.
Un uomo possente, alto, muscoloso, con una bella pancia e molto affascinante.
Un toro da monta, al quale non avevo mai fatto caso, anche perché, non l’avevo mai visto da vicino.
Sentii la sua potente voce, da uomo di campagna, chiedere un’asciugamano a mio padre, spiegandogli che un acquazzone improvviso l’aveva preso alla sprovvista.
Papà andò subito a prenderlo e nel frattempo, lo vidi cominciare a togliersi si dosso i vestiti.
Notai da subito, il suo petto villoso, la sua pancia pronunciata, ma bella soda, le sue possenti spalle ed i suoi muscoli delle braccia ben fatti e definiti, notai anche le mani possenti e i suoi grossi polsi.
Lo guardavo denudarsi, mentre sentivo crescere l’eccitazione dentro di me.
Lo vidi togliersi i vestiti bagnati da dosso e rimanere in mutande, anche quelle bagnate.
Lo ammiravo come se fosse un dio sceso in terra.
Mi resi conto, che forse lo stavo fissando un po’ troppo, e distolsi quasi immediatamente lo sguardo, cercando di non farmi notare, quando ad un certo punto sentii la sua voce, chiedermi gentilente, se potesse posare i panni bagnati, sulla sedia difronte alla stufa, per far si che si asciugassero un po.
Feci un cenno con la testa per dirgli si, e guardandolo nuovamente, rimasi incantato nel vederlo i piedi con le sue mutande bianche quasi trasparenti, che racchiudevano qualcosa di mostruoso, si riusciva ad intravedere, non solo la forma maestosa del suo grosso cazzo, a forma di banana, con una cappella possente e scura, ma anche le grosse vene pulsanti di sangue che lo contornavano, si intravedeva persino la fitta foresta scura di peli pubici che lo avvogeva.
Ero immobile ogni muscolo del mio corpo era come bloccato, fino a quando arrivò papà, che porgendogli l’asciugamano lo invitava a mettersi comodo.
Il pastore ringrazio e continuando a spogliarsi togliendosi anche le mutante e lasciando penzolare una bestia di almeno 25 cm ancora moscio.
A quella visione sentivo sempre più la mia eccitazione e la voglia di provare quella meraviglia dentro il culetto, mi immaginavo già in ginocchio fra le sue gambe, ero talmente eccitano che non riuscivo a distogliere lo sguardo.
Tornai in me, e per non fami notare mi alzai dal letto, facendo finta di andare in bagno, quando stavo passando vicino a lui, e porgendomi l’asciugamano, mi chiese di asciugargli la schiena.
Mi soffermai un attimo, pensando che forse un occasione del genere, non mi sarebbe mai più capitata, prendendo l’asciugamano dalle sue mani, cominciai ad asciugargli la schiena.
Accarezzavo delicatamente la sua pelle, passando da prima il collo, facendo un movimento lento e delicato, andando ad asciugare anche spalle, per poi passare alla colonna vertebrale ed i suoi fianchi.
Riuscivo a sentire il profumo della sua pelle, e quando passai l’asciugamano poco sopra i suoi glutei, mi resi conto che mi ero eccitato, ero talmente invaso dai brividi di piacere, che intanto il mio cazzo era diventato durissimo dentro le mutande.
Papà si accorse della mia erezione e mettendo in evidenza quanto fossi troia, la fa notare anche al pastore.
Brava la mia puttanella…… ti stai eccitando? ……….Sei proprio troia!……… Guadati come ti è diventato duro,……… sei proprio una puttana ehhh…
E rivolgendo ad pastose gli dice: mi sa che oggi ci divertiamo….. la sfondiamo sta troietta che ne dici ?
Rimasi immobile a quelle parole, quando ad un certo punto vidi girare il pastore, fino ad arrivare faccia a faccia con me.
Rispose che aveva proprio voglia di sfondare un bella puttanella, e godersi una bella giornata scopando.
Lo vidi guadarmi dritto negli occhi, e lentamente abbassare lo sguardo per guardare le mie mutande gonfie.
Non sapevo cosa fare e con l’asciugamano, ancora in mano, accarezzai i suoi pettorali.
Sentii la presenza di papà alle mie spalle, che strusciandomi il pacco fra le mie natiche, mi faceva sentire che anche lui si stava già eccitando.
Abbassai lo sguardo e vidi che il cazzo del pastore prendere vigore, ero veramente imbarazzato.
Sentii poggiare una mano sulla mia spalla, che facendo pressione verso il basso per costringermi a mettermi in ginocchio, mi diceva di succhiarglielo; dai …. Fammi vedere come lo succhi…..in pochi istanti mi trovai davanti a quella bestia pronta all’uso.
Sentii la voce di papà che mi incitava a succhiare il cazzo del pastore, e forzando anche lui la mia testa per avvicinarla a quel cazzone; prendilo in bocco e succhiaglielo…. Forza….
Sentivo crescere sempre più la mia eccitazione facendomi perdere il controllo, lo presi in mano, da prima accarezzarlo e poco dopo avvicinai la bocca per succhiarlo, la sua cappella era talmente grossa che facevo fatica a farla entrare, cominciai così, a leccarlo come se fosse un gelato, passando la mia lingua per tutta la lunghezza e soffermandomi per pochi istanti sulle palle, sentivo il pastore vibrare dal piare, ed incitarmi a continuare. Brava puttanella leccami le palle…… cosi ……. Siiiiii….. mi piace che mi lecchi le palle……
Decisi quindi di succhiarle facendole entrare nella mia bocca, mentre sentivo crescere sempre più l’eccitazione del pastore.
Ripresi a leccare quel cazzone, soffermarmi sotto la sua cappella, e con la punta della lingua andando a stimolare sotto il filetto, forzando, di tanto in tanto, per far entrare la cappella dentro la mia bocca.
Sentivo il pastore eccitarsi: bravaaaa cosi….. che bella bocca che hai…….. succhiamelo…. Lo so che e grosso ma tranquilla che ti piacerà… ummmmmmmm
Intanto papà si era completamente spogliato ed avvicinandosi a noi, si mise di fiando al pastore, mettendo in bella vista anche suo cazzo, per farselo succhiare.
Mi staccai un attimo dal cazzo del pastore, e mi ficcai il cazzo dì papà dentro la bocca, facendolo scivolare lentamente fino a che non senti la sua cappella arrivare in gola, con lo sguardo intanto guardando il pastore che si godeva la scena, insultandomi e dicendomi ero brava come pompinara, mentre mi sbatteva il suo cazzo in faccia, facendomi sentire la sua potenza; sei proprio una bella pompinara…….. ti piace il cazzo?….. si vede come lo succhi……… tohhhh
Sentivo la mia bocca e la mia gola allargarsi, mentre il cazzo di papà diventando sempre duro, succhiavo e lo facevo vibrare affondandolo tutto dentro la mia bocca e contemporaneamente leccandogli le palle.
l pastore si godeva la scena quando dalla forte eccitazione, mi prese per i capelli e con forza, mi porta davanti al suo. Dai troia succhia il mio cazzone ……… ummmmmmmmm……. Apri la bocca puttana che ti sfondo oggi……
Senti la sua potente cappella, sprofondare dentro le mie labbra, riuscivo a sentire la mano sulla mia testa, forzare per farne entrare sempre più, mentre la mia bocca cercava di adattarsi, riuscivo solo a mugolare di piacere ed ero talmente in estasi che sentivo solo voci ed i loro lamenti di piacere.
Piano piano senti la sua cappella superare le tonsille, stimolandomi il vomito, ma facendomi sussultare dal piace.
Mi sentivo la bocca piena ed eccitato come non mai, quando con la coda dell’occhio vidi papà sedersi sul bordo del letto mettendo in bella vista la sua erezione, ed invitandomi a ficcarmi il suo cazzo nel culetto.
Vieni puttanella… vieni a prendere in culo il cazzo dì papà…….. dai che oggi ti sfondiamo e ti faccio divertire……. vieni troia…. Fai vedere al signore come ti piace che papà ti sfonda il culo. Vieniiiiii
Mollai per pochi istanti il cazzo del pastore, anche per far riposare un po’ la mia bocca, ormai quasi del tutta dilatata e togliendomi le mutande, mi posizionai sopra le gambe di papà; siiiiii che bei cazzoni che avete ….. mi piace quando mi scopi papà…… il mio culetto non aspetta altro…ummmmmm
Lentamente feci scivolare il cazzo di papà fra le mie natiche, sprofondando per tutta la sua lunghezza dentro il mio culetto. Cominciai a cavalcare facendolo sprofondare sempre dentro il mio intestino. Cominciai a vibrare ed ansimare come una troia, cavalcando sempre più forte e mettendo in mostra al pastore quanto fossi brava; guarda come mi entra….. ummmmmmm che bello il tuo cazzo papà… mi piace sentirlo dentro……
Vedo crescere la sua eccitazione, mentre con la mano si menava lentamente, ed avvicinandosi riprese a forzare la mia bocca mi dice che me l’ avrebbe sfondata. Thooo troia…… vedo che ti piace il cazzo…… prendi questo…….. thoo…. dai…. fai godere anche me….. succhialoooooo.
Bastarono pochi secondi e mi sentii trafitto da quei cazzoni, a quella sensazione di piacere, venni la prima volata senza rendermi conto, sentivo la gola dilatarsi sempre di più e finalmente ero riuscito a far sprofondare tutto.
Sentii i suoi peli pubici toccare il mio naso e le sue possenti palle, sbattere contro il mio mento, sentivo la gola completamente lacerare ed il mio esofago completamente dilatato, sentivo mancarmi il respiro e la sua cappella pulsare dal piacere ad ogni affondo.
Mi sentivo la gola sfondata e la mia voglia di venire di nuovo crescere sempre di più, cominciai a cavalcare e succhiare quei tori, facendoli godere come nessuno donna era mai riuscita, mentre io vibravo e sborravo ad ogni loro affondo.
Erano appena passati una decina di minuti e la mia gola ormai si era abituata, mentre papà scopava sempre più forte il mio intestino, quando sentii urlare il pastore dicendomi che stava per sborrare.
Thooooooo troiaaaaaa mi stai facendo sborrare! Ahhhhhhhhh!!!!!! Oggi Ti sfondooooo tutti i buchiiiiii.. ummmmmm che bellooooooooo mi stai facendo godere……….. siiiiiiiiiiiiiiii continua cosi…. Ummmmm succhia Troia che ti sborrooooo in boccaaaa per ora…. Ummmmm…. bevilaaaaaaa …..Troiaaaa…. bevilaaaa tuttttaaaaaaaaa
sentii il suo primo affondo tenendomi fermo, ed un calore assurdo quando il suo primo schizzo, mi riempii l’esofago e lo stomaco, sentii arrivare altri schizzi uno dietro l’altro, accompagnato da colpi assestai che mi facevano mancare il respiro e laceravano il esofago. Sentivo il mio collo dilatarsi fino a farmi male, tanto che toccandolo con la mano, per attutire il dolore, potevo sentire il cazzo che stava dentro pulsare e schizzare.
Sentii anche papà scoparmi sempre più forte, con affondi sempre più assestati, godendosi tutta scena ed incitandomi.
Bravaaaa troiaaaaaa ti stai divertendoooooo Ti piace il cazzo del pastore e la sua sborraaaa troia…. Guarda come ti sfondiamoooo….. ti piace il cazzooooooooooooo senti che arriva anche la sborra di papà.. dai troia cavalca e fammi godereeeeeeee ahhhhhhhh siiiiiiiiiiii ….ti sborrooooooo tuttoo nel culooooo… oggi ti mettiamo incita troiaaaa ahhhhhhhh
Ero in balia di quei cazzi che mi scopavano, li sentivo pulsare e vibrare di piacere ed pi pochi secondi venni anche io. Potevo ancora sentire il sapora della sborra calda del pastore mentre ancora papà vibrava di piacere dentro il culetto. Ero talmente sfinito che mi accasciai, con le spalle, sul petto di papà facendo uscire il cazzo del pastore dalla mia bocca ormai moscio. Eravamo completamente soddisfatti ed appagati. Ma la giornata era acora lunga e fuori pioveva.
Continua……
Stavo bevendo il caffè, quando dalla porta del capanno, ancora aperta, vidi entrare la sagoma di un uomo, lo vidi entrare ed andare a sedersi sul letto difronte al mio, ancora assonnato non avevo capito chi fosse, e solo quando fu seduto capii.
Era un pastore che spesso si aggirava, con il suo gregge, nelle immediate vicinanze del capanno.
Un uomo possente, alto, muscoloso, con una bella pancia e molto affascinante.
Un toro da monta, al quale non avevo mai fatto caso, anche perché, non l’avevo mai visto da vicino.
Sentii la sua potente voce, da uomo di campagna, chiedere un’asciugamano a mio padre, spiegandogli che un acquazzone improvviso l’aveva preso alla sprovvista.
Papà andò subito a prenderlo e nel frattempo, lo vidi cominciare a togliersi si dosso i vestiti.
Notai da subito, il suo petto villoso, la sua pancia pronunciata, ma bella soda, le sue possenti spalle ed i suoi muscoli delle braccia ben fatti e definiti, notai anche le mani possenti e i suoi grossi polsi.
Lo guardavo denudarsi, mentre sentivo crescere l’eccitazione dentro di me.
Lo vidi togliersi i vestiti bagnati da dosso e rimanere in mutande, anche quelle bagnate.
Lo ammiravo come se fosse un dio sceso in terra.
Mi resi conto, che forse lo stavo fissando un po’ troppo, e distolsi quasi immediatamente lo sguardo, cercando di non farmi notare, quando ad un certo punto sentii la sua voce, chiedermi gentilente, se potesse posare i panni bagnati, sulla sedia difronte alla stufa, per far si che si asciugassero un po.
Feci un cenno con la testa per dirgli si, e guardandolo nuovamente, rimasi incantato nel vederlo i piedi con le sue mutande bianche quasi trasparenti, che racchiudevano qualcosa di mostruoso, si riusciva ad intravedere, non solo la forma maestosa del suo grosso cazzo, a forma di banana, con una cappella possente e scura, ma anche le grosse vene pulsanti di sangue che lo contornavano, si intravedeva persino la fitta foresta scura di peli pubici che lo avvogeva.
Ero immobile ogni muscolo del mio corpo era come bloccato, fino a quando arrivò papà, che porgendogli l’asciugamano lo invitava a mettersi comodo.
Il pastore ringrazio e continuando a spogliarsi togliendosi anche le mutante e lasciando penzolare una bestia di almeno 25 cm ancora moscio.
A quella visione sentivo sempre più la mia eccitazione e la voglia di provare quella meraviglia dentro il culetto, mi immaginavo già in ginocchio fra le sue gambe, ero talmente eccitano che non riuscivo a distogliere lo sguardo.
Tornai in me, e per non fami notare mi alzai dal letto, facendo finta di andare in bagno, quando stavo passando vicino a lui, e porgendomi l’asciugamano, mi chiese di asciugargli la schiena.
Mi soffermai un attimo, pensando che forse un occasione del genere, non mi sarebbe mai più capitata, prendendo l’asciugamano dalle sue mani, cominciai ad asciugargli la schiena.
Accarezzavo delicatamente la sua pelle, passando da prima il collo, facendo un movimento lento e delicato, andando ad asciugare anche spalle, per poi passare alla colonna vertebrale ed i suoi fianchi.
Riuscivo a sentire il profumo della sua pelle, e quando passai l’asciugamano poco sopra i suoi glutei, mi resi conto che mi ero eccitato, ero talmente invaso dai brividi di piacere, che intanto il mio cazzo era diventato durissimo dentro le mutande.
Papà si accorse della mia erezione e mettendo in evidenza quanto fossi troia, la fa notare anche al pastore.
Brava la mia puttanella…… ti stai eccitando? ……….Sei proprio troia!……… Guadati come ti è diventato duro,……… sei proprio una puttana ehhh…
E rivolgendo ad pastose gli dice: mi sa che oggi ci divertiamo….. la sfondiamo sta troietta che ne dici ?
Rimasi immobile a quelle parole, quando ad un certo punto vidi girare il pastore, fino ad arrivare faccia a faccia con me.
Rispose che aveva proprio voglia di sfondare un bella puttanella, e godersi una bella giornata scopando.
Lo vidi guadarmi dritto negli occhi, e lentamente abbassare lo sguardo per guardare le mie mutande gonfie.
Non sapevo cosa fare e con l’asciugamano, ancora in mano, accarezzai i suoi pettorali.
Sentii la presenza di papà alle mie spalle, che strusciandomi il pacco fra le mie natiche, mi faceva sentire che anche lui si stava già eccitando.
Abbassai lo sguardo e vidi che il cazzo del pastore prendere vigore, ero veramente imbarazzato.
Sentii poggiare una mano sulla mia spalla, che facendo pressione verso il basso per costringermi a mettermi in ginocchio, mi diceva di succhiarglielo; dai …. Fammi vedere come lo succhi…..in pochi istanti mi trovai davanti a quella bestia pronta all’uso.
Sentii la voce di papà che mi incitava a succhiare il cazzo del pastore, e forzando anche lui la mia testa per avvicinarla a quel cazzone; prendilo in bocco e succhiaglielo…. Forza….
Sentivo crescere sempre più la mia eccitazione facendomi perdere il controllo, lo presi in mano, da prima accarezzarlo e poco dopo avvicinai la bocca per succhiarlo, la sua cappella era talmente grossa che facevo fatica a farla entrare, cominciai così, a leccarlo come se fosse un gelato, passando la mia lingua per tutta la lunghezza e soffermandomi per pochi istanti sulle palle, sentivo il pastore vibrare dal piare, ed incitarmi a continuare. Brava puttanella leccami le palle…… cosi ……. Siiiiii….. mi piace che mi lecchi le palle……
Decisi quindi di succhiarle facendole entrare nella mia bocca, mentre sentivo crescere sempre più l’eccitazione del pastore.
Ripresi a leccare quel cazzone, soffermarmi sotto la sua cappella, e con la punta della lingua andando a stimolare sotto il filetto, forzando, di tanto in tanto, per far entrare la cappella dentro la mia bocca.
Sentivo il pastore eccitarsi: bravaaaa cosi….. che bella bocca che hai…….. succhiamelo…. Lo so che e grosso ma tranquilla che ti piacerà… ummmmmmmm
Intanto papà si era completamente spogliato ed avvicinandosi a noi, si mise di fiando al pastore, mettendo in bella vista anche suo cazzo, per farselo succhiare.
Mi staccai un attimo dal cazzo del pastore, e mi ficcai il cazzo dì papà dentro la bocca, facendolo scivolare lentamente fino a che non senti la sua cappella arrivare in gola, con lo sguardo intanto guardando il pastore che si godeva la scena, insultandomi e dicendomi ero brava come pompinara, mentre mi sbatteva il suo cazzo in faccia, facendomi sentire la sua potenza; sei proprio una bella pompinara…….. ti piace il cazzo?….. si vede come lo succhi……… tohhhh
Sentivo la mia bocca e la mia gola allargarsi, mentre il cazzo di papà diventando sempre duro, succhiavo e lo facevo vibrare affondandolo tutto dentro la mia bocca e contemporaneamente leccandogli le palle.
l pastore si godeva la scena quando dalla forte eccitazione, mi prese per i capelli e con forza, mi porta davanti al suo. Dai troia succhia il mio cazzone ……… ummmmmmmmm……. Apri la bocca puttana che ti sfondo oggi……
Senti la sua potente cappella, sprofondare dentro le mie labbra, riuscivo a sentire la mano sulla mia testa, forzare per farne entrare sempre più, mentre la mia bocca cercava di adattarsi, riuscivo solo a mugolare di piacere ed ero talmente in estasi che sentivo solo voci ed i loro lamenti di piacere.
Piano piano senti la sua cappella superare le tonsille, stimolandomi il vomito, ma facendomi sussultare dal piace.
Mi sentivo la bocca piena ed eccitato come non mai, quando con la coda dell’occhio vidi papà sedersi sul bordo del letto mettendo in bella vista la sua erezione, ed invitandomi a ficcarmi il suo cazzo nel culetto.
Vieni puttanella… vieni a prendere in culo il cazzo dì papà…….. dai che oggi ti sfondiamo e ti faccio divertire……. vieni troia…. Fai vedere al signore come ti piace che papà ti sfonda il culo. Vieniiiiii
Mollai per pochi istanti il cazzo del pastore, anche per far riposare un po’ la mia bocca, ormai quasi del tutta dilatata e togliendomi le mutande, mi posizionai sopra le gambe di papà; siiiiii che bei cazzoni che avete ….. mi piace quando mi scopi papà…… il mio culetto non aspetta altro…ummmmmm
Lentamente feci scivolare il cazzo di papà fra le mie natiche, sprofondando per tutta la sua lunghezza dentro il mio culetto. Cominciai a cavalcare facendolo sprofondare sempre dentro il mio intestino. Cominciai a vibrare ed ansimare come una troia, cavalcando sempre più forte e mettendo in mostra al pastore quanto fossi brava; guarda come mi entra….. ummmmmmm che bello il tuo cazzo papà… mi piace sentirlo dentro……
Vedo crescere la sua eccitazione, mentre con la mano si menava lentamente, ed avvicinandosi riprese a forzare la mia bocca mi dice che me l’ avrebbe sfondata. Thooo troia…… vedo che ti piace il cazzo…… prendi questo…….. thoo…. dai…. fai godere anche me….. succhialoooooo.
Bastarono pochi secondi e mi sentii trafitto da quei cazzoni, a quella sensazione di piacere, venni la prima volata senza rendermi conto, sentivo la gola dilatarsi sempre di più e finalmente ero riuscito a far sprofondare tutto.
Sentii i suoi peli pubici toccare il mio naso e le sue possenti palle, sbattere contro il mio mento, sentivo la gola completamente lacerare ed il mio esofago completamente dilatato, sentivo mancarmi il respiro e la sua cappella pulsare dal piacere ad ogni affondo.
Mi sentivo la gola sfondata e la mia voglia di venire di nuovo crescere sempre di più, cominciai a cavalcare e succhiare quei tori, facendoli godere come nessuno donna era mai riuscita, mentre io vibravo e sborravo ad ogni loro affondo.
Erano appena passati una decina di minuti e la mia gola ormai si era abituata, mentre papà scopava sempre più forte il mio intestino, quando sentii urlare il pastore dicendomi che stava per sborrare.
Thooooooo troiaaaaaa mi stai facendo sborrare! Ahhhhhhhhh!!!!!! Oggi Ti sfondooooo tutti i buchiiiiii.. ummmmmm che bellooooooooo mi stai facendo godere……….. siiiiiiiiiiiiiiii continua cosi…. Ummmmm succhia Troia che ti sborrooooo in boccaaaa per ora…. Ummmmm…. bevilaaaaaaa …..Troiaaaa…. bevilaaaa tuttttaaaaaaaaa
sentii il suo primo affondo tenendomi fermo, ed un calore assurdo quando il suo primo schizzo, mi riempii l’esofago e lo stomaco, sentii arrivare altri schizzi uno dietro l’altro, accompagnato da colpi assestai che mi facevano mancare il respiro e laceravano il esofago. Sentivo il mio collo dilatarsi fino a farmi male, tanto che toccandolo con la mano, per attutire il dolore, potevo sentire il cazzo che stava dentro pulsare e schizzare.
Sentii anche papà scoparmi sempre più forte, con affondi sempre più assestati, godendosi tutta scena ed incitandomi.
Bravaaaa troiaaaaaa ti stai divertendoooooo Ti piace il cazzo del pastore e la sua sborraaaa troia…. Guarda come ti sfondiamoooo….. ti piace il cazzooooooooooooo senti che arriva anche la sborra di papà.. dai troia cavalca e fammi godereeeeeeee ahhhhhhhh siiiiiiiiiiii ….ti sborrooooooo tuttoo nel culooooo… oggi ti mettiamo incita troiaaaa ahhhhhhhh
Ero in balia di quei cazzi che mi scopavano, li sentivo pulsare e vibrare di piacere ed pi pochi secondi venni anche io. Potevo ancora sentire il sapora della sborra calda del pastore mentre ancora papà vibrava di piacere dentro il culetto. Ero talmente sfinito che mi accasciai, con le spalle, sul petto di papà facendo uscire il cazzo del pastore dalla mia bocca ormai moscio. Eravamo completamente soddisfatti ed appagati. Ma la giornata era acora lunga e fuori pioveva.
Continua……
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