La cognata di papà.

di
genere
tradimenti

La moglie del fratello di papà era un bellissima ragazza, non aveva neanche trent'anni ed aveva un carattere solare. Parlava con tutti anche di sesso, poi vestiva in maniera provocante e sculettava quando camminava. Insomma era una figa. Aveva un rapporto molto amichevole con mamma che, se possibile era peggio di lei. Stavano sempre assieme al contrario dei fratelli che si vedevano poco. Quando mamma e lei andavano in giro era pericoloso perché tutti ci provavano letteralmente. il fratello non era tranquillo per la moglie e dubitava di tutto, mentre papà la invitava ad essere più provocante. Un giorno incontrammo il fratello di papà e colse l'occasione per consigliarlo a lasciare alla moglie tutta la libertà perché così la istigava al tradimento. Lo zio si lasciò convincere facilmente e forse esagerò nel senso opposto. Faceva andare in giro la moglie quasi nuda tanto che entrò in competizione con mamma a chi più poteva mostrare le nudità. Abitavamo molto vicino e dalle parti delle nostre case era un via vai di uomini. Aprirono un locale dalle parti di casa nostra ed il titolare venne a cercare mamma e la cognata per chiedere se volevano lavorare. Senza ascoltare il parere dei mariti accettarono lusingate dall'offerta economica. Dovevano lavorare in minigonna, reggiseno e tacchi alti. Quando lo seppero i due fratelli, il piccolo in modo particolare s'incazzò invece papà flemmaticamente lasciò fare. All'apertura iniziarono entrambe a lavorare dalle 18 alle tre del mattino. In certi locali non vai tanto per il sottile, si è già fortunati se i complimenti si ricevono solo a parole perché può succedere che ti tocchino il culo, il seno o la figa. Ai contrasti dei primi giorni seguì la felicità della prima paga. I fratelli erano raggianti perché non era tanto la paga quando le mance infilate negli slip. Papà aspettava che tornava mamma nonostante il lavoro per scoparla, le urla di godimento si sentivano per tutto il vicinato. Papà addirittura voleva che qualcuno scopasse a mamma per aumentare gli introiti, la cognata invece scopava senza che glielo chiedesse il marito e guadagnava più di mamma.
I clienti facevano la fila, tutte le sere c'era il tutto esaurito. Il proprietario visti i risultati decise di aprire un altro locale in un comune vicino ed almeno una delle due doveva essere spostata e poi affiancata da un'altra aiutante. Papà per proteggere il fratello e per altri motivi disse a mamma che se voleva poteva spostarsi lei. Mamma accettò volentieri ma gli ricordò che sarebbe rientrata molto più tardi a causa della distanza e che era difficile scopare. Papà le rispose "Non ti preoccupare, scopa tu con chi vuoi" Mamma usciva la sera e tornava quando papà era già andato al lavoro. Vedevo tornare la mamma seminuda a volte nuda completamente e la macchina che l'accompagnava si fermava proprio davanti alla porta di casa. La cognata invece aveva un comportamento apparentemente pulito ma di fatto scopava a tavoletta. I guadagni tacitavano i mariti. Conseguentemente aumentò anche il tenore di vita delle due famiglie.
Mamma quando tornava la domenica mattina che papà era a casa, forse lo faceva apposta , tornava con la figa piena di sborra e si chiudevano in camera. Papà cominciava a programmare il cambio della macchina e mamma pensava all'abbigliamento. Lei rispetto a qualche mese prima non si riconosceva. Truccatissima. elegante e provocante. Era la felicità di papà. Anche il fratello di papà cominciava a capire l'utilità delle scopate della moglie. A mamma ogni mattina la riaccompagnava un uomo diverso. Poi successe che mamma perse la testa per il proprietario del locale che le prometteva mari e monti e venne a casa a chiedere che doveva stare una settimana con lui perché aveva intenzione di aprire un locale nella regione limitrofa. Papà pur sapendo che doveva
fare sacrifici per accudirmi (relativamente perché ormai ero autonomo, mi bastavano i rifornimenti dei viveri) acconsentì. Mamma conquistò una posizione di rilievo nell'ambito lavorativo e divenne capo del personale. Il proprietario dei locali non rinunciava a lei ne sotto l'aspetto lavorativo ne sotto quello affettivo e mamma, che di papà era comunque innamorata a modo suo, e poi c'ero io, disse che non se la sentiva di abbandonarci. Michele Santospago il proprietario venne a casa una sera ed offrì a noi un nuovo appartamento più spazioso che però doveva avere una camera per lui. Papà accettò volentieri ed in un mese la nostra vita cambiò radicalmente. Solo che Michele quando era in zona dormiva con mamma, e papà si faceva le seghe. Questa è la vita.
La cognata lavorava tranquillamente come il primo giorno ma anche loro migliorarono di molto il tenore di vita.
scritto il
2022-04-18
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