Il giornale porno

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IL GIORNALE PORNO
C’era una donna nel vicinato che era molto bona, e così per comprendere se lei fosse attratta dal sesso, iniziai a seguirla e a segnarmi alcuni orari suoi.
Sapevo con precisione quando tornava da scuola e quando usciva per la spesa.
Vestiva sempre con gonna al ginocchio a volte con spacco e calze, scarpe con tacco 4 massimo 6, e capelli sempre ordinati, leggero trucco e occhiali da snob.
Mi prefissai di indurla all’eccitazione, cosi ché comprai un giornale porno a colori e andai fuori la scuola dove lei lavorava, le misi il giornale arrotolato a terra dalla parte della porta dove lei sarebbe dovuta entrare.
Era una giornata di maggio, molto calda e soleggiata, lei aveva la classica gonna e camicia, si avvicino alla macchina, guardò a terra e girò la testa da entrambi i lati, infilò la chiave nella portiera e aprì, salì, chiuse la porta e aprì il finestrino, mise in moto, (in quell’istante pensai che non era incuriosita del giornale arrotolato anche se poi le immagini erano evidenti) all’improvviso aprì la portiera si chinò e raccolse il giornale andando via velocemente, la seguì con il mio motorino da lontano, la tenevo d’occhio, raggiunge un punto di strada che non aveva mai fatto si fermò io non potetti avvicinarmi di più, ma notai che lei stava con la testa china, molto probabilmente stava guardando e leggendo, il giornale porno parlava di una storia tra due amanti di una certa età e molto probabilmente lei era attratta più dal racconto che dalle foto.
Dopo circa 5 minuti che lei era stata ferma in auto con la testa piegata, la vidi ripartire, e prese la strada di casa, aveva sempre parcheggiato sotto al suo palazzo, ma stavolta lei scese dall’auto aprì il cancello che porta ai box e se ne andò nei box, (fece l’errore di non chiudere il cancello)così notando il cancello aperto, mi intrufolai dentro e vidi che lei stavolta stava in auto dentro al suo garage con la serranda aperta la portiera era aperta……strisciando sotto al muro e a non farmi sentire , notai che lei stava guardando per controllare dallo specchietto retrovisore e quindi mi dovetti fermare vicino al muro senza poter continuare ad avvicinarmi a lei, ma io comunque riuscivo a percepire i rumori di una masturbazione, i sospiri, sentivo il suo ansimare e dopo un po’ sentì ho cazzo si ho cazzo si!
Allontanandomi notai che lei scese dall’auto e prese uno strofinaccio appeso all’interno del garage e si mise a pulire il sedile dell’auto ed il cruscotto. (chissà quanto è venuta)
Non potetti dimenticare tutta la scena, tornai a casa e per più di una giornata mi segai continuamente pensando a lei.
Il giorno dopo vado dall’edicola e ricompro un altro giornale ma stavolta voglio essere più vicino a Lei e cosi penso, innanzitutto mi sego pensando a lei, e poi sborro su due pagine del giornale, e poi all’ultima pagina ci attacco un foglio sul quale ti ho lasciato questo giornale sporco di sperma per farti masturbare e pensare al mio cazzo e cerco di capire dove posizionarlo, ovviamente per stare vicino e controllare quello che accade decido di fare un azzardo, decido di posizionarlo nell’ascensore del palazzo, ma per fare questo, devo escogitare uno stratagemma per farmi aprire il portone e poi sperare che quando si ritira Lei dalla spesa e non da scuola (orario particolare dove rientravano anche altre persone), così per un due giorni controllo gli orari della spesa, casualmente per due giorni non rispetta gli orari, e il sabato mi accorgo che la sua auto è parcheggiata fuori, non vedo l’auto del marito e quindi, mi metto ad una distanza ravvicinata per controllare meglio e non avere distrazioni. Il mio motorino ha il pieno e non ho intenzione di perdere un’occasione, mi accorgo che verso le 10.30 del mattino si apre il portone, Lei preparatissima bella come non mai, una gonna al ginocchio a portafoglio di colore bianco panna, calza velate color carne camicetta color avorio, capelli stupendi, trucco leggermente accentuato e borsa accostata alle scarpe(stesso colore); entra in auto e nel tragitto dal portone di casa sua alla sua auto, si sente una scia di profumo incredibile, il mio pensiero è : questa non va a fare la spesa cosi…! Lei mette in moto e va via lentamente, io la seguo con il mio motorino, fa una strada che va in direzione della scuola, la seguo, passa dalla sua scuola e noto che Lei controlla a terra dall’auto, come se stesse cercando qualcosa, e quindi immagino che forse Lei si sarebbe aspettata di trovare a terra qualche altra rivista, Lei accelera e va via con un gesto di stizza, io mi eccito per questo suo fare, il cazzo mi diventa dura mentre guido il motorino, Lei va per una strada e poi cambia nuovamente, questa volta la strada che prende è quella che lei fa di solito per andare a fare la spesa, cosi che mi accingo a capire se entra, mi fermo e vedo che Lei parcheggia ed entra nel supermercato, non vi dico gli sguardi di quelli che l’anno incrociata come sono.
Io so che ci metterà dai 15 ai 30 minuti a seconda della spesa e della gente che troverà all’interno, cosi me ne ritorno sotto al suo palazzo, lascio il motorino poco lontano dal palazzo e aspetto che qualcuno nel frattempo entri o esce per intrufolarmi dentro.
Dopo circa 20 minuti esce un ragazzo con il suo papà ed io furbamente con la scusa di aiutare il piccolo ad uscire gli tengo la porta del portone cosi ché, la socchiudo, appena il genitore entra con suo figlio in auto mi intrufolo dentro, e chiamo l’ascensore controllo che non ci sono persone per le scale, e poi riscendo al secondo piano e guardo dalla finestra delle scale il suo arrivo e controllo anche se a piedi o in ascensore salgono persone, mi sento fortunato ed il cuore mi pulsa a mille il cazzo è durissimo di marmo e me lo sfioro più volte da sopra i jeans, all’improvviso sento il rumore di un’auto, è Lei, ferma l’auto sotto al palazzo chiamo l’ascensore, posiziono il giornale nell’angolo delle porte e faccio salire l’ascensore ad un piano superiore al suo, scendo di nuovo al secondo piano e controllo, Lei è sotto non ci sta nessuno, entra, si avvicina all’ascensore, preme, sento il motore dell’ascensore che si mette in moto, arriva a piano terra apre le porte ed io nel frattempo corro sopra al piano superiore al suo, sento di nuovo il motore dell’ascensore, lei si ferma al terzo piano io sono fermo sopra al quarto, le porte non si aprono, Lei è ancora dentro, passa un minuto scendo lentamente sono vicino all’ascensore, noto che le porte interne sono aperte e chiusa solo la porta dell’uscita, sento il rumore del sfogliare il giornale e sento Lei come legge, rimango eccitato troppo eccitato, non so cosa fare, se entrare o aspettare che Lei esca, così sue due piedi sento il bisogno di aspettare altri 30 secondi, oramai sono più di tre minuti che è dentro, non la sento leggere più, di scatto apro la porta e trovo Lei china in avanti a 90 gradi che stava prendendo le borse la guardo impietrito Lei alza la testa io Le dico buongiorno Lei fa ciao, io la guardo e dico aspetti l’aiuto, Lei sorpresa dice no, io mi avvinghio sulle buste e le afferro quasi a strappargliele, e noto che Lei aveva messo il giornale proprio in una delle due buste della spesa, io senza fissare troppo, mi avvicino con le buste vicino alla sua porta di casa, Lei chiude l’ascensore e mi guarda, io faccio finta di fissare il solaio e Lei dice lascia pure a terra, io rispondo no, no non Vi preoccupate insegnante, Lei infila la chiave dentro la porta ed io penso se Lei apre e non mi butto dentro mi dirà di appoggiarle a terra, così appena Lei apre io con la spalla mi faccio avanti e metto il piede in casa sua e dico la cucina è in fondo vero? Lei sorpresa fa si, cosi Lei chiude la porta io rimano vicino alle buste che ho messo sulla tavola, e Lei entra in cucina e mi fa, grazie sei stato gentile, mentre sussurra questa parola apro la busta senza il giornale e dico ecco Le prendo le cose che sono delicate e che vanno messe subito in frigo, Lei impietrita, deglutisce ed io finisco la prima e poi inizio la seconda apro e Lei stavolta si avvicina a me chiudendola dicendomi non ti preoccupare, a questa ci penso io, la guardo e posiziono la mia mano sulla sua, non vi preoccupate professoressa mi avete sopportato per anni a scuola, adesso è il tempo di ripagarvi, cosi apro la busta e prendo altre due cose afferrando anche il giornale porno insieme alle due cose, e faccio tenga, fissandola negli occhi, Lei afferra le due cose ed io faccio in modo di far cadere il giornale a terra, ed esclamo ci penso io, mi abbasso a prenderlo e mentre Lei è girata di spalle a me, vicino alla cucina, io lo raccolgo Lei è rimasta impietrita con gli oggetti della spesa in mano, mi avvicino a Lei , lo apro, lo sfoglio, vedo la sua mano stringere forte il pezzo della spesa che avevo dato, mi avvicino da dietro al suo corpo vestito e profumato e faccio tenga il giornale, Lei non risponde, così lo appoggio sulla cucina e da dietro mi avvicino sempre più, annuso i suoi capelli, afferro il suo braccio e Lei sussurra non è mio, ma non dirlo a nessuno, ed io in silenzio la giro e la bacio sotto al collo, Lei ha uno scatto ansima e sospira, mi dice : Credimi Non è mio, ……io la stringo nei fianchi e alzo la sua gonna a portafoglio e la bacio mordendo le sue labbra, la mia lingua si insinua nella sua bocca, Lei mi dice: ti prego non dirlo a nessuno, mi inginocchio davanti a Lei, le sfilo le calze e l’intimo e inizio a leccarla sotto, è bagnata, tanto bagnata mi stringe i capelli, mi spinge con la testa tra le sue cosce, mi ansima forte il mio nome chiedendomi di non dirlo a nessuno, la giro, e la lecco anche da dietro, mi alzo sfilo le mie scarpe, mi abbasso i jeans, afferro il mio cazzo duro e lo passo sotto la sua fregna calda ed umida, e le sussurro, se farai la brava non lo dirò a tuo marito, Lei si non dirlo a nessuno te ne prego, spingo forte ed ad ogni colpo forte, Lei inizia ad avere esclamazioni pesanti, cazzo, si ancora, promettimi che non lo dirai a nessuno, giuralo, farò quello che vuoi, ho cazzo si..spingi spingi spingi ancora….o mio dio godo urlando…. Io mi riesco a trattenere e la giro, adesso succhiamelo gli ordino, Lei si avvicina e in modo molto delicato inizia a succhiarlo tutto e dopo un po’ le sborro in bocca ed in faccia.
Lei mi dice, sai una cosa? È strano ma mi è piaciuto molto, io contento di me, la guardo e dico per me no.
Vado nel suo bagno e mi sciacquo, lei dietro si siede sul bidet anche lei dopo di me e si lava, e le faccio una domanda, da quando tempo non scopavi cosi? Lei dice beh sinceramente da molto tempo ma in questo periodo non so cosa mi è preso, Ed io le dico adesso vado, appena ho voglia di nuovo come dobbiamo fare?
Lei risponde, lasciami nuovamente un giornale porno come hai fatto questa settimana! E ride. Io la guardo e rimango senza parole, Lei fa: ti ho visto dal balcone della scuola che hai lasciato qualcosa a terra alla mia auto, e ti ho vista nel garage che stavi dietro di me, e ti ho visto stamane che eri giù al palazzo a seguirmi, e so di tutte le volte che eri mio allievo che mi spiavi quando andavo in bagno nella scuola e so che ogni volta che sei venuto a giocare a casa mia con mia figlia, ti chiudevi in bagno per segarti sui miei slip, sei un porco , ma ti ho sempre voluto cazzo, solo che nessuno deve saperlo ed oggi sei maggiorenne, perciò fai in fretta dobbiamo recuperare tanto tempo .
scritto il
2022-04-20
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