Seconda Esperienza Autobus e un nuovo inizio.

di
genere
etero

Seconda Esperienza Autobus e un nuovo inizio.
Dopo la riunione, torno in ufficio e poi faccio ritorno a casa, passano giorni e non prendo più l’autobus R2, ho come una sensazione strana, come qualcosa che mi dice che devo starne alla larga. Passano settimane e ricevo una telefonata di un mio caro amico, per raggiungerlo scendo dal lavoro e prendo l’autobus questa volta l’R2 lo prendo al capolinea della Galleria Umberto, mi siedo comodo e tengo d’occhio il mio cellulare, l’autobus diventa sempre più gremito fermata dopo fermata e davanti a me ci sta un donna vestita normale con pantalone lungo e camicia, il caldo era incredibile, all’improvviso ad una fermata si crea un attimo di confusione e noto che un uomo sale e si fa largo tra la folla, io rimango seduto e continuo a tener d’occhio il mio cellulare, le porte si stanno per chiudere ma entra ancora gente, si ricrea di nuovo tanta confusione con qualche spintone e voce che si alza, un uomo si mette al fianco della donna che ho di fronte, noto che lui fin da subito inizia a strofinare il suo bacino sul corpo di Lei, dopo parecchi motivi noto che lui la Palpa, lei inflessibile e determinata a subire, non arrossisce e non si scompone, cosi ché penso forse se chiedo di sedersi potrò aiutarla, ma all’improvviso, noto che la sua mano con la scusa di tenere una borsetta in mano spinge verso la parte anteriore del bacino dell’uomo, e in quel momento comprendo che mi devo fare i “cazzi” miei, decido di scendere dopo un po’, mi avvio dal mio amico, il tempo passa ed è ora di tornare a casa, la mattina seguente decido di prendere la mia auto e di fermarla nei pressi di una stazione della metropolitana, sono nel treno metropolitano della linea 1 che ovviamente non è affollato come l’autobus, arrivo a piazza Garibaldi e mi dirigo verso l’uscita della stazione, vedo l’R2 che è quasi già strapieno di persone, decido di salire ma ci sta poco spazio nel corridoio e cosi con fatica riesco comunque a posizionarmi nel corridoio vicino all’obliteratrice, vidimo il mio biglietto e guardo il cellulare, le persone continuano a salire sono le 7.25 del mattino inizia a sentirsi già il caldo, nell’attesa ripenso a quanto mi è accaduto settimane prime nello stesso autobus con le 4 amiche (leggi racconto precedente https://www.eroticiracconti.it/racconto/70092-lautobus-4-amiche )ho un erezione all’improvviso, il cazzo è fuori controllo mi diventa durissimo, sono costretto a girarmi verso l’interno dell’autobus per non far vedere il rigonfiamento, ma ho un dolore atroce, talmente che sono duro, sono costretto a toccarmi velocemente la cappella da sopra i pantaloni e stringerla per calmare il dolore, all’improvviso dietro alle mie spalle sento un corpo che viene spinto, mi giro, è una donna sulla 50ina, capelli ricci mossi oltre le spalle, un pantajazz bianco e magliettina sottile bianca, la pressione sul mio corpo è troppa sento il suo culo grosso che mi urta più volte perché viene spinta, allora decido di provarci e che con la punta del mio cazzo colpisco il suo culo, cerco di spostarmi per colpirla sulle natiche, ma sento che il suo culo preme forte sul mio bacino e stavolta non vi è nessuno a spingerla. Lei spinge forte e poi si gira, mi guarda e mi fa, sei esperto? Non le rispondo, Lei mi tocca davanti con la mano, poi la fa scivolare nella mia tasca e lestamente dalla tasca mi riesce a spingere giù gli slip e dopo si sposta di nuovo con il suo culo sul mio cazzo che oramai è fuori dagli slip ma dentro ai pantaloni.
Lei si muove in un modo molto eccitante, anche se 50enne e con un culo grasso, ha delle movenze particolari, l’autista del bus chiude le porte e inizia a partire, alla prima fermata sale una folla incredibile e che rende la situazione ancora più estrema, lei si muove, io provo un piacere estremo, non la sfioro, ma spingo il mio cazzo contro il suo pantajazz, Lei si gira, mi guarda si lecca il labbro superiore della bocca con la punta della lingua e lo fa in un modo provocante con la scusa di chinare il capo e mettere una mano sullo zigomo sinistro per non farsi notare, con la sua mano destra mi stringe il cazzo e mi sega da sopra i pantaloni, prende l’accendino dalla borsa e lo tiene in mano lo lascia cadere si inginocchia e con la scusa di tenersi a me, mi stritola il cazzo duro con la sua mano, e nell’alzarsi sfrega il suo seno sul mio cazzo, sono di fuoco, il cazzo pulsa lei schiaccia il suo bacino contro il mio, il mio cazzo si insinua nonostante il pantalone tra la sua fessura, siamo quasi davanti all’università, lei si gira e mi fa: devo scendere anche io alla prossima, capisco e cerco di trattenermi dallo scoppiare nei pantaloni, lei si fa spazio tra la folla per passare e noto che ad ogni passaggio lei allunga le sue mani tra le gambe dei maschi dove sta passando, io la seguo da dietro, lei scende ed io la seguo, ad un tratto inizia a camminare a passo veloce, si dirige in un vicoletto vicino all’università, si guarda attorno e nota un portone aperto, si intrufola dentro, io la seguo lei percorre i primi gradini della rampa di scale, si ferma in ginocchio e mi dice: sborrami addosso, lo tiro fuori e inizio a segarmi forte, mi avvicino a Lei che avidamente lo afferra e lo strizza forte se lo suona in faccia e apre la bocca, lo lecca, lo succhia con una voracità estrema, è una gran porca nel succhiarlo, mi sega velocemente e mentre lo fa si tira fuori le tette, non resisto sborro in faccia e sulle sue tette, lei si alza, si abbassa i pantajazz si sposta gli slip e fa adesso leccami bastardo, mi avvicino e le passo la lingua tra le grandi labbra è fradicia, zuppa, emana un odore nauseabondo, i suoi slip sono sporchi inzuppati, mentre la lecco, le stringo le grosse natiche e le divarico, gli infilo la lingua dentro la vagina, tiro fuori la lingua e mi spingo a masturbarla con le dita, ha un sussulto, DIO CANE BASTARDO, PORCO urlando, SBORRO, spruzza sul pavimento le gambe tremano, continuo a masturbarla, ansima forte, dal forte piacere si mette quasi a ponte sui gradini piegata in avanti, Lei mi fa : rispondimi sei esperto ? Io di cosa? Lei risponde di R2, lo sai veniamo spesso molte di noi a goderci voi porci, mentre io la continuo a masturbare con le mie due dita nella sua fregna, e le giro dentro cercando di fare una sorta di gancio e spingere verso l’alto, Lei eccitata si dimena e ansima forte e sibila..PORCO sto sborrando di nuovo, io aumento il ritmo e lei : URLANDO COME UNA CAGNA: SBORRO PORCO BASTARDO ooohhhhhh siiiiii, stavolta lo squirt è violento si sporca tutta la scalinata, tolgo le dita, lei si alza e si aggiusta, e sta per andare via, la fermo con un braccio e mi fa, cosa vuoi ? Le dico sei una TROIA, Lei risponde, lo so, ecco perché vengo su questo autobus.
Appena finisce di mettere l’ultimo piede fuori dalle scale, lei corre via dal portone e non faccio in tempo neanche a ricompormi che sento una porta aprirsi, mal ricomposto, me ne esco fuori dal portone e mi reco al mio luogo di lavoro.
Non potevo immaginare che su un Autobus per due volte in così poco tempo. mi sarebbe capitato di essere il giocattolo erotico di alcune donne.
L’R2 oramai era diventato il mio autobus preferito e sicuramente non potevo più fare finta di nulla.

Per farmi sapere se vi è piaciuto non esitate a scrivere a: ilpadroneludovico@virgilio.it
scritto il
2022-04-26
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