Il tempo di una sigaretta
di
Briciola 86
genere
etero
“Tutti gli uomini che ho conosciuto durano meno di una sigaretta!!”
“Che razza di uomini frequenti??”
“Perché tu sapresti fare di meglio?”
“Prova!”
“D’accordo accetto la sfida, se duri più del tempo che impiego per fumarmi una sigaretta, ti dò anche il culo!”
“Va bene, ma voglio anche un pompino con ingoio!”
“Bene, ma se vieni prima, mi porterai la colazione tutte le mattine per un mese intero!”
“Okay!”
“Adesso vai, ti mando un messaggio più tardi.”
Un altro giovane maschio da aggiungere alla mia lista di amanti da non richiamare.
Sono tutti così spavaldi e sfrontati a parlare, e poi… appena vedono una fica si bagnano nelle mutande ancor prima di tirarlo fuori, al massimo dopo 3 o 4 colpi si sciolgono fra le mie cosce lasciandomi insoddisfatta e il loro sperma sulla pelle, entrambe cose che odio.
Ma, continuo testarda a provare, a cercare un vero maschio, un maschio che mi faccia godere, che mi faccia scaldare cosi tanto da succhiargli anche l’anima dopo aver goduto delle sue attenzioni.
Mentre indosso i miei collant “speciali”, spero che sia la volta buona, anche se un mese di colazioni valgono bene, un paio di fazzolettini per asciugarsi la fica, ma non bastano certo a tamponare la mia frustrazione.
Sono una bionda di 27 e lavoro in un ufficio finanziario, con le mie colleghe parliamo spesso dei maschi, e tutte ci lamentiamo delle loro prestazioni sessuali e del loro egoismo nel sesso. Amo il mio lavoro e sono molto puntigliosa nel farlo bene, e amo il sesso con la stessa passione, mi piace farlo bene, godere e far godere, darmi completamente e prendere tutto dall’altro, ma ho incontrato solo maschi egoisti che pensano solo al loro attimo di piacere, lasciandomi sempre delusa e asciutta. Così, alla fine, mi sono allineata a loro, li uso come loro usano me, prendo quel po' di piacere che riescono a darmi e poi li lascio lì a ripensare in cosa hanno sbagliato… ma anche questo non riescono a capirlo.
Un’altra scopata veloce e sterile mi aspetta, meglio toglierci il pensiero, cosi posso ritornare al mio lavoro.
Prendo il telefono e scrivo un semplice messaggio,” Vieni!”, e aspetto che lo sbruffone di turno arrivi con il suo cazzo già duro al pensiero di scoparmi sulla alla mia scrivania.
La porta si apre e il suo sorriso di sufficienza si trasforma in stupore e incredulità nel vedermi seduta all’angolo della scrivania che mi accendo una sigaretta e mi carezzo la fica attraverso l’apertura dei miei collant.
“Datti da fare o la tua occasione va in fumo come questa sigaretta!”
“Bene! Allora si fa sul serio!” mi risponde con la sua spavalderia di giovane torello da monta.
Stranamente non mi salta addosso come tutti i suoi predecessori, ma si avvicina di fronte a me, e inizia a slacciarsi i pantaloni, come se avesse tutto il tempo del mondo.
Già questo gli fa guadagnare un po' di punti, e di interesse da parte mia. Lo guardo muoversi lentamente, e non posso fare a meno di notare un notevole pacco sotto il tessuto dei jeans, la mia mano scorre tra le labbra della mia fica che si gonfiano e si bagnano per prepararsi all’ingresso dello sconosciuto, che mi appare tra il fumo della mia sigaretta in tutta la sua possanza.
- Cazzo! Ben dotato il ragazzo! -, dico nella mia mente, vedendo un cazzo di tutto rispetto e non ancora al pieno della sua estensione, guardarmi tra le cosce facendomi fremere, al contrario dei suoi occhi che non si sono spostati dai miei neanche per un attimo.
Altri punti guadagnati, che sia quello giusto?
Altra boccata di sigaretta, mentre lui ormai a pochi centimetri da me, sprofonda nei miei occhi e nella mia fica. Le labbra si dividono ai lati di questo membro che lentamente si fa strada tra di esse, risucchiato dalla mia vagina e avvolto dalle pieghe sempre più umide della mia carne eccitata.
Non parte in quarta come gli altri, ma affonda lentamente per muoversi angolando il suo corpo per far si che il suo glande pressi all’interno della mia vagina quegli angoli che nessuno mai ha sfiorato, mio malgrado e con mio grande piacere, sento crescere dentro di me l'orgasmo tanto agognato quanto insperato. Ci sa fare con quel suo cazzo, lo sento pigiare tutti quei pulsanti che stanno infuocando il mio corpo e la mia mente, un’altra boccata di fumo scende dentro di me, mentre lui spinge in profondità il suo cazzo, quasi soffoco, non per il fumo, ma per la mancanza di respiro che mi procura sentirlo sbattere contro la mia cervice.
- si…è quello giusto. Finalmente un vero maschio! – mi lascio andare, ben felice di perdere la scommessa. Butto la testa all’indietro inarco il bacino andandogli incontro, percepisco le sue palle sbattere sul mio inguine, e il rumore liquido che sento ad ogni suo affondo è il mio succo che cola dalla fica, a conferma del mio piacere e della sua vittoria.
Guarda la mia mano in cui ancora fuma lenta il mozzicone di sigaretta.
“Credo, di meritarmi il premio, non credi?” mi sussurra puntando i suoi occhi nei miei.
“Ti meriti il premio e anche l’extra” gli sussurro con voce calda e sensuale. Erano anni che non godevo, che non tremavo di piacere, e il solo pensiero di prenderlo nel culo mi ha mandata in estasi. Ho alzato il culo per facilitargli lo sfilamento dei collant e aspetto fremente che il suo cazzo bussi al mio sfintere che boccheggia voglioso.
Il suo glande lucido dei miei umori spinge al mio ingresso posteriore, rilasso i muscoli e lo accolgo dentro il mio culo, che si dilata e si adatta alla presenza calda e pulsante del suo cazzo, che adesso ha raggiunto la massima estensione, e mi riempie come mai l’intestino.
Grazie ai miei succhi che sono colati dalla fica al culo, il cazzo scivola senza attrito e con la lentezza che lo contraddistingue spinge e affonda i suoi 30 cm di muscolo duro e palpitante in profondità nel mio culo. Non è la prima volta che lo prendo nel culo, ma sicuramente è la prima volta che questo mi toglie il respiro e sfonda la diga del mio piacere, ad ogni spinta del suo cazzo dentro il culo, la mia fica schizza un po' del suo piacere. Ben presto una piccola chiazza si forma sulla scrivania e il liquido scivola mollemente sul pavimento, non ho mai goduto cosi, mi lascio andare indietro fino a sdraiarmi sul piano del tavolo e poter alzare il culo per spingerlo incontro a quello spettacolare cazzo che mi sta squassando il didietro, per un paio di giorni non potrò sedermi o camminare in modo normale, ma il piacere è cosi forte che mi importa solo di sentirlo muoversi profondamente nel culo.
- Cazzo!! Lui è da richiamare tutte le sere, altro che giovane maschio, questo è un torello da monta e io sono più che felice di essere la vacca da fottere.
Lui, giustamente orgoglioso del lavoro, vuole il suo premio finale, così dopo avermi fatto godere altre due volte scavando e dilatando il mio culo con il suo cazzo duro e lucido di succhi di fica, esce dal mio sfintere lasciandomi vuota e sfinita.
Scivolo giù dalla scrivania e in ginocchio davanti alle sue gambe, prendo per intero in bocca quel cazzo che fin a un attimo prima pulsava nel mio culo, mi impegno sinceramente per ringraziarlo di avermi fatto godere cosi tanto, lo succhio lecco tutte le venuzze che percorrono la lunghezza di questo cazzo che mi sembra impossibile sia entrato nel mio ano, a stento riesco a circondarlo con le labbra, e solo per metà dentro la mia bocca e già lo sento in fondo alla gola, succhio con passione stringendolo tra le mani, fino a quando sento il suo sperma salire lungo la carne bollente e riempire la mia bocca assettata, ingoio tutto quello che posso, ma lo sperma è cosi tanto che cola dagli angoli della mia bocca sul mento, ma non voglio perderne neanche una goccia, lecco i rivoli che colano con la lingua, raccogliendo il restante con le dite e succhiandole golosamente.
Sono felice di aver perso questa sfida, e credo che mi gusterò questo torello con calma e senza fretta, a casa, questo fine settimana, e tutte le volte che vorrà scopare con me.
“Che razza di uomini frequenti??”
“Perché tu sapresti fare di meglio?”
“Prova!”
“D’accordo accetto la sfida, se duri più del tempo che impiego per fumarmi una sigaretta, ti dò anche il culo!”
“Va bene, ma voglio anche un pompino con ingoio!”
“Bene, ma se vieni prima, mi porterai la colazione tutte le mattine per un mese intero!”
“Okay!”
“Adesso vai, ti mando un messaggio più tardi.”
Un altro giovane maschio da aggiungere alla mia lista di amanti da non richiamare.
Sono tutti così spavaldi e sfrontati a parlare, e poi… appena vedono una fica si bagnano nelle mutande ancor prima di tirarlo fuori, al massimo dopo 3 o 4 colpi si sciolgono fra le mie cosce lasciandomi insoddisfatta e il loro sperma sulla pelle, entrambe cose che odio.
Ma, continuo testarda a provare, a cercare un vero maschio, un maschio che mi faccia godere, che mi faccia scaldare cosi tanto da succhiargli anche l’anima dopo aver goduto delle sue attenzioni.
Mentre indosso i miei collant “speciali”, spero che sia la volta buona, anche se un mese di colazioni valgono bene, un paio di fazzolettini per asciugarsi la fica, ma non bastano certo a tamponare la mia frustrazione.
Sono una bionda di 27 e lavoro in un ufficio finanziario, con le mie colleghe parliamo spesso dei maschi, e tutte ci lamentiamo delle loro prestazioni sessuali e del loro egoismo nel sesso. Amo il mio lavoro e sono molto puntigliosa nel farlo bene, e amo il sesso con la stessa passione, mi piace farlo bene, godere e far godere, darmi completamente e prendere tutto dall’altro, ma ho incontrato solo maschi egoisti che pensano solo al loro attimo di piacere, lasciandomi sempre delusa e asciutta. Così, alla fine, mi sono allineata a loro, li uso come loro usano me, prendo quel po' di piacere che riescono a darmi e poi li lascio lì a ripensare in cosa hanno sbagliato… ma anche questo non riescono a capirlo.
Un’altra scopata veloce e sterile mi aspetta, meglio toglierci il pensiero, cosi posso ritornare al mio lavoro.
Prendo il telefono e scrivo un semplice messaggio,” Vieni!”, e aspetto che lo sbruffone di turno arrivi con il suo cazzo già duro al pensiero di scoparmi sulla alla mia scrivania.
La porta si apre e il suo sorriso di sufficienza si trasforma in stupore e incredulità nel vedermi seduta all’angolo della scrivania che mi accendo una sigaretta e mi carezzo la fica attraverso l’apertura dei miei collant.
“Datti da fare o la tua occasione va in fumo come questa sigaretta!”
“Bene! Allora si fa sul serio!” mi risponde con la sua spavalderia di giovane torello da monta.
Stranamente non mi salta addosso come tutti i suoi predecessori, ma si avvicina di fronte a me, e inizia a slacciarsi i pantaloni, come se avesse tutto il tempo del mondo.
Già questo gli fa guadagnare un po' di punti, e di interesse da parte mia. Lo guardo muoversi lentamente, e non posso fare a meno di notare un notevole pacco sotto il tessuto dei jeans, la mia mano scorre tra le labbra della mia fica che si gonfiano e si bagnano per prepararsi all’ingresso dello sconosciuto, che mi appare tra il fumo della mia sigaretta in tutta la sua possanza.
- Cazzo! Ben dotato il ragazzo! -, dico nella mia mente, vedendo un cazzo di tutto rispetto e non ancora al pieno della sua estensione, guardarmi tra le cosce facendomi fremere, al contrario dei suoi occhi che non si sono spostati dai miei neanche per un attimo.
Altri punti guadagnati, che sia quello giusto?
Altra boccata di sigaretta, mentre lui ormai a pochi centimetri da me, sprofonda nei miei occhi e nella mia fica. Le labbra si dividono ai lati di questo membro che lentamente si fa strada tra di esse, risucchiato dalla mia vagina e avvolto dalle pieghe sempre più umide della mia carne eccitata.
Non parte in quarta come gli altri, ma affonda lentamente per muoversi angolando il suo corpo per far si che il suo glande pressi all’interno della mia vagina quegli angoli che nessuno mai ha sfiorato, mio malgrado e con mio grande piacere, sento crescere dentro di me l'orgasmo tanto agognato quanto insperato. Ci sa fare con quel suo cazzo, lo sento pigiare tutti quei pulsanti che stanno infuocando il mio corpo e la mia mente, un’altra boccata di fumo scende dentro di me, mentre lui spinge in profondità il suo cazzo, quasi soffoco, non per il fumo, ma per la mancanza di respiro che mi procura sentirlo sbattere contro la mia cervice.
- si…è quello giusto. Finalmente un vero maschio! – mi lascio andare, ben felice di perdere la scommessa. Butto la testa all’indietro inarco il bacino andandogli incontro, percepisco le sue palle sbattere sul mio inguine, e il rumore liquido che sento ad ogni suo affondo è il mio succo che cola dalla fica, a conferma del mio piacere e della sua vittoria.
Guarda la mia mano in cui ancora fuma lenta il mozzicone di sigaretta.
“Credo, di meritarmi il premio, non credi?” mi sussurra puntando i suoi occhi nei miei.
“Ti meriti il premio e anche l’extra” gli sussurro con voce calda e sensuale. Erano anni che non godevo, che non tremavo di piacere, e il solo pensiero di prenderlo nel culo mi ha mandata in estasi. Ho alzato il culo per facilitargli lo sfilamento dei collant e aspetto fremente che il suo cazzo bussi al mio sfintere che boccheggia voglioso.
Il suo glande lucido dei miei umori spinge al mio ingresso posteriore, rilasso i muscoli e lo accolgo dentro il mio culo, che si dilata e si adatta alla presenza calda e pulsante del suo cazzo, che adesso ha raggiunto la massima estensione, e mi riempie come mai l’intestino.
Grazie ai miei succhi che sono colati dalla fica al culo, il cazzo scivola senza attrito e con la lentezza che lo contraddistingue spinge e affonda i suoi 30 cm di muscolo duro e palpitante in profondità nel mio culo. Non è la prima volta che lo prendo nel culo, ma sicuramente è la prima volta che questo mi toglie il respiro e sfonda la diga del mio piacere, ad ogni spinta del suo cazzo dentro il culo, la mia fica schizza un po' del suo piacere. Ben presto una piccola chiazza si forma sulla scrivania e il liquido scivola mollemente sul pavimento, non ho mai goduto cosi, mi lascio andare indietro fino a sdraiarmi sul piano del tavolo e poter alzare il culo per spingerlo incontro a quello spettacolare cazzo che mi sta squassando il didietro, per un paio di giorni non potrò sedermi o camminare in modo normale, ma il piacere è cosi forte che mi importa solo di sentirlo muoversi profondamente nel culo.
- Cazzo!! Lui è da richiamare tutte le sere, altro che giovane maschio, questo è un torello da monta e io sono più che felice di essere la vacca da fottere.
Lui, giustamente orgoglioso del lavoro, vuole il suo premio finale, così dopo avermi fatto godere altre due volte scavando e dilatando il mio culo con il suo cazzo duro e lucido di succhi di fica, esce dal mio sfintere lasciandomi vuota e sfinita.
Scivolo giù dalla scrivania e in ginocchio davanti alle sue gambe, prendo per intero in bocca quel cazzo che fin a un attimo prima pulsava nel mio culo, mi impegno sinceramente per ringraziarlo di avermi fatto godere cosi tanto, lo succhio lecco tutte le venuzze che percorrono la lunghezza di questo cazzo che mi sembra impossibile sia entrato nel mio ano, a stento riesco a circondarlo con le labbra, e solo per metà dentro la mia bocca e già lo sento in fondo alla gola, succhio con passione stringendolo tra le mani, fino a quando sento il suo sperma salire lungo la carne bollente e riempire la mia bocca assettata, ingoio tutto quello che posso, ma lo sperma è cosi tanto che cola dagli angoli della mia bocca sul mento, ma non voglio perderne neanche una goccia, lecco i rivoli che colano con la lingua, raccogliendo il restante con le dite e succhiandole golosamente.
Sono felice di aver perso questa sfida, e credo che mi gusterò questo torello con calma e senza fretta, a casa, questo fine settimana, e tutte le volte che vorrà scopare con me.
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