Servizio sociale
di
Briciola 86
genere
etero
Per motivi che non mi piace ricordare, mi ritrovo a prestare servizio presso il centro sociale della mia città, costretto ad aiutare quelle vecchiette che speso ho snobbato incontrandole per strada, considerandole solo delle inutili bigotte che si atteggiano a “femme fatale” che, forse un tempo sono state.
La Sig. Sandra dopo avermi aperto la porta e guidato in cucina, si siede sul piccolo divanetto ad osservarmi mentre ripongo la spesa nel frigo e sugli scaffali semivuoti di una cucina, che ha visto tempi migliori, ma che si conserva ancora in buono stato.
Proprio come lei!!!
Un fisico asciutto e morbido, un viso curato, capelli in ordine, un semplice vestitino e una voglia di cazzo non troppo nascosta negli occhi.
Sento il suo sguardo sulla schiena e credo anche di udire, qualche piccolo gemito soffocato dalla sua calda voce che mi indica dove riporre le cose.
Quando finisco e mi volto verso di lei, vedo chiaramente sul suo viso il desiderio e la voglia di quel sesso che le manca da chissà quanto tempo.
Mi fa cenno di avvicinarmi e quando le sono di fronte con un sorriso da femmina affamata carezza il mio cazzo che dorme dentro le mutande.
Preso quasi di sorpresa resto lì immobile in attesa dell’inevitabile.
Da giorni non scopo e il mio cazzo stuzzicato dalle sue mani prende vita e inizia a ingrossarsi nella stretta costrizione dei jeans.
Sandra ne sente la consistenza e la vitalità tra le dita, e questo fa crescere ancora di più la sua voglia e il suo desiderio inappagato.
L’aiuto a liberare il mio cazzo e darle la felicità che cerca.
Il mio non è certo solo altruismo, Sandra è stata sicuramente una bella donna e ha conservato ancora buona parte del suo fascino e della sua sensualità.
In breve i miei pantaloni insieme agli slip finiscono giù verso le ginocchia e Lei avvolge con le mani il mio cazzo ancora in crescita, come una cosa preziosa lo bacia e lo succhia con passione e gioia, esibendosi in giochi di lingua da manuale.
Il mio cazzo si gonfia tra le sue labbra e Lei orgogliosa sorride accogliendolo in fondo alla sua calda e umida bocca.
Sandra felice di avere un cazzo pulsante in bocca, dà il meglio di sé, facendomi fremere tra le sue labbra, nonostante la sua età il suo corpo è morbido e accogliente, tra una leccata e l’altra si sfila il vestitino, mostrandomi le sue tette piccole e morbide come burro, mi stuzzica mostrandomi il suo culo, non più sodo come un tempo ma che racchiude fra di esso una fica di tutto rispetto.
Piccola e rosea, lucida di succhi dell’eccitazione è davvero una tentazione, carponi sul divano gioco con lei e quando le mie dita si insinuano fra le sue cosce fin dentro quella piccola fica di femmina, saltella e si muove scomposta come se una scarica elettrica l’avesse colpita proprio lì.
È molto eccitata e molto ricettiva, freme e si muove sulle mie dita, invitandomi a possederla.
Richiesta silenziosa che intendo soddisfare, punto la cappella del mio cazzo tra le sue natiche e affondo in quella delizia morbida e umida, iniziando a scoparla con lentezza e assaporando le sue contrazioni ogni volta che il mio inquine si ferma sulle sue morbide chiappe.
Sandra geme ed ansima sempre di più, ma continua a spingere il suo culo verso di me, mi siedo sul divano tirandola su di me e lasciandola libera di gestire il rapporto come desidera.
Quando una donna è così affamata di sesso è meglio lasciarle carta bianca, lei sa di cosa ha bisogno per godere, quale ritmo vuole sentire e quanto profondamente.
Cosi Sandra ormai libera da qualsiasi inibizione, cavalca sulle mie gambe sbattendo le sue natiche sulle mie cosce ogni volta che si lascia cadere prendendo tutta la lunghezza del mio cazzo dentro di sé. Geme e sorride felice come una bambina alla giostra, è uno spettacolo vederla così, tanto da farmi dimenticare l’abissale differenza di età, Come volesse ringraziarmi di averle dato questi attimi di vita, si gira dandomi le spalle continuando a cavalcarmi con passione, la sua schiena su muove sinuosa e il mio cazzo scivola con facilità nella sua carne umida di succhi che sento scorrermi sulle palle.
La stringo a me quando sento il suo orgasmo straripare e fuoriuscire dallo stretto spazio tra le sue labbra e il mio cazzo, Sandra freme come una foglia al vento, l’abbraccio stringendole le tette con le mani aspettando che il suo orgasmo si plachi, poi si sfila il cazzo dal suo corpo e lo ripulisce dei suoi succhi fino a quando non le scarico in bocca il mio caldo sperma, che lecca con gusto.
La Sig. Sandra dopo avermi aperto la porta e guidato in cucina, si siede sul piccolo divanetto ad osservarmi mentre ripongo la spesa nel frigo e sugli scaffali semivuoti di una cucina, che ha visto tempi migliori, ma che si conserva ancora in buono stato.
Proprio come lei!!!
Un fisico asciutto e morbido, un viso curato, capelli in ordine, un semplice vestitino e una voglia di cazzo non troppo nascosta negli occhi.
Sento il suo sguardo sulla schiena e credo anche di udire, qualche piccolo gemito soffocato dalla sua calda voce che mi indica dove riporre le cose.
Quando finisco e mi volto verso di lei, vedo chiaramente sul suo viso il desiderio e la voglia di quel sesso che le manca da chissà quanto tempo.
Mi fa cenno di avvicinarmi e quando le sono di fronte con un sorriso da femmina affamata carezza il mio cazzo che dorme dentro le mutande.
Preso quasi di sorpresa resto lì immobile in attesa dell’inevitabile.
Da giorni non scopo e il mio cazzo stuzzicato dalle sue mani prende vita e inizia a ingrossarsi nella stretta costrizione dei jeans.
Sandra ne sente la consistenza e la vitalità tra le dita, e questo fa crescere ancora di più la sua voglia e il suo desiderio inappagato.
L’aiuto a liberare il mio cazzo e darle la felicità che cerca.
Il mio non è certo solo altruismo, Sandra è stata sicuramente una bella donna e ha conservato ancora buona parte del suo fascino e della sua sensualità.
In breve i miei pantaloni insieme agli slip finiscono giù verso le ginocchia e Lei avvolge con le mani il mio cazzo ancora in crescita, come una cosa preziosa lo bacia e lo succhia con passione e gioia, esibendosi in giochi di lingua da manuale.
Il mio cazzo si gonfia tra le sue labbra e Lei orgogliosa sorride accogliendolo in fondo alla sua calda e umida bocca.
Sandra felice di avere un cazzo pulsante in bocca, dà il meglio di sé, facendomi fremere tra le sue labbra, nonostante la sua età il suo corpo è morbido e accogliente, tra una leccata e l’altra si sfila il vestitino, mostrandomi le sue tette piccole e morbide come burro, mi stuzzica mostrandomi il suo culo, non più sodo come un tempo ma che racchiude fra di esso una fica di tutto rispetto.
Piccola e rosea, lucida di succhi dell’eccitazione è davvero una tentazione, carponi sul divano gioco con lei e quando le mie dita si insinuano fra le sue cosce fin dentro quella piccola fica di femmina, saltella e si muove scomposta come se una scarica elettrica l’avesse colpita proprio lì.
È molto eccitata e molto ricettiva, freme e si muove sulle mie dita, invitandomi a possederla.
Richiesta silenziosa che intendo soddisfare, punto la cappella del mio cazzo tra le sue natiche e affondo in quella delizia morbida e umida, iniziando a scoparla con lentezza e assaporando le sue contrazioni ogni volta che il mio inquine si ferma sulle sue morbide chiappe.
Sandra geme ed ansima sempre di più, ma continua a spingere il suo culo verso di me, mi siedo sul divano tirandola su di me e lasciandola libera di gestire il rapporto come desidera.
Quando una donna è così affamata di sesso è meglio lasciarle carta bianca, lei sa di cosa ha bisogno per godere, quale ritmo vuole sentire e quanto profondamente.
Cosi Sandra ormai libera da qualsiasi inibizione, cavalca sulle mie gambe sbattendo le sue natiche sulle mie cosce ogni volta che si lascia cadere prendendo tutta la lunghezza del mio cazzo dentro di sé. Geme e sorride felice come una bambina alla giostra, è uno spettacolo vederla così, tanto da farmi dimenticare l’abissale differenza di età, Come volesse ringraziarmi di averle dato questi attimi di vita, si gira dandomi le spalle continuando a cavalcarmi con passione, la sua schiena su muove sinuosa e il mio cazzo scivola con facilità nella sua carne umida di succhi che sento scorrermi sulle palle.
La stringo a me quando sento il suo orgasmo straripare e fuoriuscire dallo stretto spazio tra le sue labbra e il mio cazzo, Sandra freme come una foglia al vento, l’abbraccio stringendole le tette con le mani aspettando che il suo orgasmo si plachi, poi si sfila il cazzo dal suo corpo e lo ripulisce dei suoi succhi fino a quando non le scarico in bocca il mio caldo sperma, che lecca con gusto.
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