Fantastico mondo del sesso.

di
genere
prime esperienze


Porre in opera una strategia per coinvolgere la propria madre in una eccitante prova di sesso non è facile specialmente se appagata dalle capacità amatorie del coniuge. Una parte importante può essere svolta dalla predisposizione a trasgredire.
Un giorno ho deciso di provare. Con gradualità ho iniziato a farmi trovare nella mia camera sempre meno vestito, non un giorno dopo l'altro ma con tempi più lunghi: Maglietta, canottiera, calzoncini, mutande e finalmente nudo senza alcuna eccitazione. Il risultato non fu deludente perché dall'atteggiamento di indifferenza dopo qualche giorno si passava allo sguardo fugace per proseguire in una occhiata più riflessiva e successivamente ad un appena accennato sorriso. Tutte queste situazioni mi convinsero che dovevano portare ad uno sbocco altrimenti mi avrebbe detto o di smetterla o non sarebbe più entrata in camera senza annunciarsi.
Passai alla fase più marcata, prima che entrasse agitavo appena il cazzo in modo da non farlo apparire proprio rilasciato, ed ogni volta lei si mostrava più attenta, aveva capito il gioco e ci stava. A seguire sempre meno floscio, semieretto ed eretto totalmente. Finalmente mi disse "Ed ora cosa hai intenzione di fare perché oltre questo non si può andare"? "Non capisco mamma" Risposi "Mi riferisco alla tua splendida erezione, dopo di questo non ne hai un altro da mostrarmi quindi ritengo sia arrivato all'apice dell'esibizione" "La mia non è una esibizione ma volevo solo dimostrarti quanto tu sia stata brava a dotarmi di questo attributo" "Se è per questo ti seguo da tanto, anche spiandoti, ed ho seguito la crescita in tutte le sue fasi, e ti confesso che a volte mi sono anche eccitata" "Era quello che volevo sentirti dire perché tu a volte ti sei eccitata, mentre io quando ti vedo sono eccitatissimo" "Non è bello quello che stiamo dicendo ma questi discorsi rimescolano il basso ventre e ti confesso che sono bagnata" "Mamma senza forzature riflettiamo e decidiamo se vogliamo fare questo piccolo passo, dormiamoci sopra stanotte". Mi hai stregata con la tua intelligenza perché entravo nella tua camera anche se non c'era bisogno che lo facessi, per vedere il giorno successivo cosa mi proponevi" " Mammmm" "Non chiamarmi mamma, chiamami col mio nome" "Come vuoi Stella". Gli atteggiamenti di entrambi il pomeriggio e la sera cambiarono totalmente, erano sguardi, cenni, sospiri e tocchi clandestini per non allarmare papà. Dopo la notte di riflessione e la mattinata tra impegni e scuola ci sedemmo a tavola e nessuno dei due aveva fame, e nessuno dei due aveva il coraggio di esporsi. Mi alzai e la baciai dietro al collo e successivamente dietro l'orecchio, ebbe una scossa e cominciò a tremare, la baciai sulla bocca e rispose con tanto ardore non distaccandosi più "Claudio non resisto, sto impazzendo, ti desidero, ti voglio..."Stella è quello che sento anch'io, ti desidero subito" La spinsi delicatamente sul mio letto, abbassai le tapparelle e spensi la luce, la spogliai dolcemente ricoprendola di baci nel corpo che scoprivo tolsi il reggiseno leccandole i capezzoli e lei gemeva, le sfilai le mutandine allargai le gambe e mi intrufolai nella sua figa che aveva un odore buonissimo ed un sapore eccezionale, gemeva sempre più forte, prese la mia testa fra le mani e la spinse fortemente, la mia lingua aveva consumato il clitoride e venne..."Claudio, Claudio, Claudioooooo". Mi volle subito sopra il mio cazzo entrò nella figa. "Claudio non ho mai goduto così, è stato bellissimo, ti prego sborrami dentro e non uscire mai. Sborrai subito ma la sensazione fu quella che la sborra non smettesse mai di uscire, più ne veniva fuori e più mi sentivo di sborrare. Esausti entrambi, abbracciati guardandoci negli occhi "Claudio ho paura" "Di cosa Stella"? "Ho paura che nessuno potrà darmi mai quello che mi hai dato tu" "Ho paura di non desiderare più tuo padre, ho paura di essermi innamorata di te, ho paura di non venirne fuori" "Stella affrontiamo le cose insieme. Per ora stiamo tranquilli e ci uniamo nei momenti disponibili. cerchiamo di mostrare la nostra normalità nei confronti di papà ed in seguito vedremo. Quando scopi con papà a volte inventati una scusa ed altre fingi l'orgasmo. al momento non c'è altra soluzione. Stella sei il mio futuro, ti amo".
Cercammo di riprendere la vita normalmente ma nulla era più come prima, avevo perso letteralmente la testa per Stella anche se aveva quindici anni più di me che con i miei diciotto cercavo di programmare un futuro che al momento riguardava solo Stella. Valutammo tante situazioni ed arrivammo alla conclusione di proseguire senza prendere iniziative almeno fino alla mia laurea. I rapporti tra papà e mamma si raffreddarono non poco perché mamma non riusciva a fingere ed inventarsi sempre scuse avrebbe portato alla rottura definitiva del matrimonio. Durò un anno questo martirio e papà giustamente trovò un'altra donna con cui iniziò una convivenza abbastanza agiata. Restammo soli io e Stella con l'impegno di papà a versarci un considerevole assegno di mantenimento. Una relazione favolosa tra noi due. Papà venne a sapere come stavano le cose ma non prese nessuna iniziativa. Io e Stella eravamo un corpo unico.
scritto il
2022-05-05
3 . 8 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.