La fattrice-4

di
genere
incesti

Gli accordi taciti ma sanciti da anni di consuetudini nella piccola enclave,erano che le femmine destinate alla riproduzione,erano a disposizione di tutti ma,non appartenevano a nessun altri se non al marito ed alla propria famiglia.

Cosicchè,il mio periodo di gravidanza é trascorso nella più assoluta tranquillità senza che nessuno rivendicasse diritti acquisiti dalla costumanza.

Ho vissuto in modo intenso e beato quel periodo.

Mia madre aveva abdicato a mio favore il suo ruolo di moglie e solo di rado,mio padre le dedicava le sue attenzioni erotiche.

Per contro,mia madre che si mostrava felice di quella situazione,si era dedicata completamente a me ed alle attenzioni che il mio stato richiedeva.

Per quanto riguarda la mia vita erotica,mio padre non mi ha trascurata un solo momento.

Non ricordo infatti di aver trascorso neanche un giorno senza avere da lui le sue amorevoli attenzioni,con continue variazioni sul tema del kamasutra e le sue potenti razioni di cazzo e di sborra da bere o da farmi versare in ogni buco a disposizione della bocca di mio marito.

I primi tempi,aveva rifiutato di sodomizzarmi in quanto diceva,quelle cose non si fanno con la propria figlia e soprattutto con una donna incinta.

Successivamente per fortuna,grazie anche a mia madre che ha insistito e mi ha preparata con profondi clistere,ha rivisto quelle sue convinzioni ed ora ho il buco del culo sfondato come la galleria di un treno.

Mio marito partecipava sempre ai nostri incontri ed ogni volta,mio padre gli insegnava qualcosa di nuovo inerente al suo ruolo di marito di facciata e padre dei miei figli(così lo definiva mio padre pur di non chiamarlo cornuto)non sapendo che,quando io rimanevo sola con mio marito,lo avevo abituato a sentirsi chiamare"cornutino mio"e comportarsi come un cuckold(solo molto tempo dopo avrei appreso quella parola)deve con la propria moglie-padrona.

Dunque,mio marito era abituato ad ubbidirmi,servirmi ed adorarmi come un vero schiavo;di conseguenza,quando mio padre mi riempiva la fica di sperma,era suo compito ripulire me e fare il bidet con la lingua a suo suocero.

Il bambino é nato,sano e bello per la gioia mia,di mio marito,dei miei genitori e di tutta la comunità che,finalmente poteva rientrare in possesso della fattrice.

Nel periodo di gravidanza,avevo avuto modo di riflettere a lungo sul mio ruolo di fattrice e sulle disgrazie che affliggevano la collettività.

Mi ero fatta la convinzione che i maggiori problemi dipendendessero dalla mancanza di ricambio del sangue.

Infatti,mi ero documentata e tutti i problemi presenti nelle famiglie e nelle persone,parevano essere di origine genetica:
La giovane coppia sterile
La coppia operata
La coppia con problemi genetici-quali poi?
E poi,mio cugino/marito che,in realtà ero convinto che fosse mio fratello,col suo invalidante problema sessuale,non erano forse causati dai troppi,reiterati rapporti consanguinei?

Avevo così deciso di rispettare i patti di aiutare le famiglie e la collettività ma,avevo anche deciso che avrei apportato nuovi geni.

Superati il primo periodo di puerpuerio e ridivenuta fertile,mi sono prodigata per "accalappiare" un nuovo maschio sano dal quale farmi ingravidare.

La prima occasione,si é presentata il giorno del battesimo del mio bambino.

Come forse,ho già ricordato,il prete veniva molto di rado da noi e l'occasione di battezzare mio figlio,si é presentato il giorno che é dovuto venire per un funerale.

Dopo tutte le funzioni di rito,prima che ripartisse,ho mandato mio marito a dirgli che avrei dovuto parlargli con urgenza di cose importanti.

I miei non erano in casa e,quando il prete é entrato.

Mio marito lo ha accompagnato direttamente in camera da letto dove io l'aspettavo nuda,nascosta dietro la porta.

Sapevo già che altre ragazze avevano cercato di farsi chiavare da lui e dunque,ero abbastanza certa del successo della mia impresa.

"Reverendo,mio marito mi ha dato questo figlio ma ,da allora,non mi ha più toccata....lo vede anche lei....sono giovane......"

Mentre gli parlavo,mi sono inginocchiata e,sollevandogli la tonaca mi ci sono infilata sotto.

Il porco era senza calzoni e senza mutande segno evidente quello che,o aveva già scopato qualcuna del paese o era in procinto di farlo.

Il suo cazzo era già duro e scappellato.

Sul suo glande sentivo le gocce che precedono l'amplesso e non vi erano tracce nè profumo di sperma.

Solo un odore misto di chiuso,sesso maschile,sudore e sapone.

Il porco non aveva ancora sborrato e,dunque,era completamente alla mia mercè!

Al buio pesto che mi imponeva la tonaca,ho afferreto il membro di dimensioni inferiori a quello di mio padre(Ahimè!quello era l'unico parametro di riferimento che avevo se si esclude lo stuzziacadenti di mio marito)ma forse più duro grazie alla giovane età del sacerdote.

Tenendogli stretto il gambo,l'ho imboccato immediatamente sentendolo contrarsi in modo istantaneo e violento tra le mie labbra.

Era davvero arrapato il porco.

Mentre gli accarezzavo i testicoli che,sentivo ricoperti da un pelo rado di cui non distinguevo il colore,con le labbra scivolavo sulla cappella scappucciata e con la mano accennavo ad una sega sincronizzata.

Le mie escursioni sono durate davvero poco e ben presto,la mia bocca é stata invasa dal suo caldo getto di sperma.

Dopo aver ingoiato tutto ed avergli ripulito il cazzo con la lingua,sono riemersa da quella incomoda posizione.

"Padre....ma quanta voglia aveva per essere esploso così presto?

Non mi dica che anche lei......ne ho già uno così,mio marito ed é già troppo per me!"

Lui senza rispondermi per tono,mi ha sollevata e guardandomi negli occhi mi ha detto:

"Figliola....bisogna aver fede...."

Mentre si sbottonava la tonaca e mi spingeva verso il letto.

Il porco mi ha chiavata e sborrato nella fica due volte dopo essersi accertato che prendessi la pillola.

Mi ha anche inculata e,dulcis in fundi,mi ha sborrato ancora in bocca.

Avrei voluto far partecipare mio marito anche a quella performances ma poi,volendogli evitare quella umiliazione,quando il prete é andato via,l'ho baciato con la bocca impastata di sperma e gli ho fatto leccare la fica ancora grondante di sborra.

Prima di andare con Andrea,il maschio della coppia sterile,volevo essere certa che il prete mi avesse ingravidata.

Il giorno dopo,col pretesto di una urgente commissione,sono andata in paese e mi sono fatta ancora chiavare e riempire per altre tre volte,di sborra dal prete.

Dopo due settimane in cui ho dovuto con tutte le forze resistere alle giuste avances di Andrea e Amalia,al test sono risultata positiva,sono quindi corsa a casa dei 2 giovani e mi sono offerta a lui.

Mentre Andrea mi chiavava,la moglie,mi stringeva le mani e mi ringraziava per il bambino che avrei fatto per loro.

Per simulare una ricerca pervicace della gravidanza,sono andata a casa loro per i successivi dieci giorni.

Devo dire che Andrea era un'ottimo stallone e che da lui,mi facevo chiavare molto volentieri anche se,il bambino che avrei partorito per lui,era figlio del parroco.

Dopo aver comunicato che il test di gravidanza era positivo,loro hanno cominciato ad assillarmi con le loro premure mentre io,ho ripreso a farmi chiavare quotidianamente da mio padre.

Col trascorrere degli anni,ho ripetuto sempre con tutte le coppie,il trucco della gravidanza.

Mi sono fatta ingravidare da operai della linea elettrica,da giovani turisti di passaggio,da sub incontrati a mare,dal medico del paese e persino dal becchino il giorno di un'altro funerale.

Ogni volta ho cercato un padre diverso e sano per ogni bambino ed ora credo proprio che la nostra comunità,potrà crescere e svilupparsi senza più tare genetiche.

Solo io ho continuato a chiavare con mio padre rimanendone ingravidata altre tre volte.

Il mio bambino più grande ha ora venti anni e comincia a guardare me e la sorellina con occhi strani.

Io sono ancora fertile,non vorrei fare una pazzia proprio con lui.

Quanto a mia figlia,le ho già spiegato tutto,spero che faccia tesoro delle mie parole.

Credo che mi trasferirò in continente con mio marito,tanto la comunità é stata rinsaldata ed anche i nuovi arrivati hanno cominciato a sposarsi e nuovi bambini presto arriveranno a rinpinguare il giovane esercito del borgo.

Quanto a me,oramai mi sento libera dal mio impegno di fattrice e posso quindi,dare libero sfogo alla mia natura di troia.

Mio marito é un cuckold conclamato,credo che insieme,potremo iniziare una nuova vita lontana da pannolini,biberon e carrozzine e piena di cazzi da prendere,strizzare,far sborrare e ingoiare,rigorosamente protetta dalla pillola e da mio marito che da buon cornuto,mi procurerà i cazzi e veglierà sul mio benessere.

fine



di
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2012-07-21
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