Il sessantanove con papà.
di
goldenoro69$
genere
incesti
Nulla di inventato. verità cruda.
Io e papà strutturati fisicamente uguali, altezza i,80 colore molto scuro, sembra che la nonna lo avesse concepito con un soldato di colore, e altra cosa di non poco conto, il cazzo di ottime dimensioni. Stando ai racconti di mamma le donne che vedevano il cazzo di papà perdevano la testa ed una di queste fu lei.
Aveva anche altri vizi papà aveva piacere vedere mamma scopare con altri e non di poco conto, non disdegnava avere un cazzo in bocca. Mamma approfittò subito dei vizi di papà sfruttandoli a suo vantaggio. Io praticamente sangue
del suo sangue venni su con le stessissime caratteristiche.
Come già detto in casa d'estate sicuramente si girava nudi e mi capitava di fare i paragoni con la grandezza del cazzo di papà e mi accorgevo che come crescevo mi avvicinavo alla sua misura. A volte lo facevo drizzare e papà confrontandolo col suo mi diceva "E quasi uguale". Io prendevo il suo e lui il mio però succedeva che crescesse anche il suo e perdevo la sfida, comunque ne io ne papà ci avevamo scrupoli ad avere un cazzo in mano, ed era molto bello averci il suo e lo stesso faceva lui con me, ci piaceva farlo crescere. Un giorno gli chiesi di poterlo succhiare, mi rispose "Chiedi a mamma" Mamma fu d'accordo ma volle farlo con me, chi leccava e chi succhiava ma la sborra la bevve tutta lei, ed a me solo il sapore. Papà volle succhiare anche il mio e lo fecero insieme lui e mamma ed anche in questo caso la sborra fu tutta per mamma che disse: "Avete finito "? Quando eravamo sul letto era la mamma che ce lo misurava, poi quello di papà lo faceva sparire nella sua figa e diceva "Non c'è più". Una sera avevamo voglie particolari, papà si distese di traverso su letto, la mamma lo sormontò infilandosi il cazzo nella figa ed a me mi fecero mettere con il cazzo vicino alle loro bocche e succhiavano prima una e poi l'altra A volte sul letto con noi veniva anche lo zio Vittorio e li non c'era paragone perché aveva il cazzo mastodontico, era la passione di mamma e quando sborrava, io e papà pulivamo con la lingua prima la figa di mamma e poi il cazzo dello zio Vittorio. Tre cazzi quasi uguali che erano la delizia della mamma. Io venni su con gli stessi vizi di papà evidentemente l'ereditarietà ha un senso. Certo che la nostra non era un esempio di famiglia per bene ma a noi ci piaceva vivere così.
Raramente i nostri cazzi erano in posizione di riposo.
Una domenica pomeriggio mamma era andata a casa dello zio Vittorio e rimanemmo in casa soli io e papà, faceva caldo e ci siamo spogliati e cominciammo a giocare con i nostri cazzi. Papà mi invitò a salire sul suo corpo come faceva con la mamma. I nostri cazzi turgidi vennero a contatto e ci venne automatico stringerci uno all'altro e facemmo una sborrata paurosa.
Papà mi piaci proprio, ora capisco la mamma. disse "Aspetta che pulisco la sborra" "No papà lecchiamola tutta" Il risultato fu che i cazzi ripartirono e passammo tutto il pomeriggio eccitati. Ci piacque tanto che la domenica incitavamo mamma ad andare dallo zio Vittorio ed io e papà facevamo i nostri giochi. "Papà che dici se ti bacio sulla bocca"? "Dai proviamo" Mezz'ora a succhiarci la lingua. "Papà facciamo il sessantanove" "Certo" Papà che buono avere il tuo cazzo in bocca" "Anche il tuo è buonissimo" Quando tornò mamma ci trovo ancora nudi sul letto. Io per far vedere a mamma baciai di nuovo papà sulla bocca, e lei commentò "Siete arrivati anche a questo"? "Veramente per scaricare la sborra abbiamo fatto anche il sessantanove" "Porci, porci, porci" "E tu dove sei stata" "A scopare con lo zio Vittorio" "Puttana, puttana, puttana" e scoppiammo a ridere tutti.
Da quelle domeniche pomeriggio cercavo sempre il contatto con papà, vederlo disteso sul letto, scuro di carnagione col fisico perfetto nudo mi faceva capire mamma che se lo mangiava a morsi. Mi rendevo conto che essendo identico a lui provava la stessa eccitazione guardandomi. Poi c'era la trasgressione dell'incesto che ci caricava tantissimo. Nel matrimoniale dormivamo in tre ed era un rito ormai prima di addormentarci far venire prima a mamma e poi sborravamo noi. Lo dissi anche a loro se avessimo avuto lo stemma del casato sicuramente c'era un cazzo inserito nella figa e nella bocca.
Io e papà strutturati fisicamente uguali, altezza i,80 colore molto scuro, sembra che la nonna lo avesse concepito con un soldato di colore, e altra cosa di non poco conto, il cazzo di ottime dimensioni. Stando ai racconti di mamma le donne che vedevano il cazzo di papà perdevano la testa ed una di queste fu lei.
Aveva anche altri vizi papà aveva piacere vedere mamma scopare con altri e non di poco conto, non disdegnava avere un cazzo in bocca. Mamma approfittò subito dei vizi di papà sfruttandoli a suo vantaggio. Io praticamente sangue
del suo sangue venni su con le stessissime caratteristiche.
Come già detto in casa d'estate sicuramente si girava nudi e mi capitava di fare i paragoni con la grandezza del cazzo di papà e mi accorgevo che come crescevo mi avvicinavo alla sua misura. A volte lo facevo drizzare e papà confrontandolo col suo mi diceva "E quasi uguale". Io prendevo il suo e lui il mio però succedeva che crescesse anche il suo e perdevo la sfida, comunque ne io ne papà ci avevamo scrupoli ad avere un cazzo in mano, ed era molto bello averci il suo e lo stesso faceva lui con me, ci piaceva farlo crescere. Un giorno gli chiesi di poterlo succhiare, mi rispose "Chiedi a mamma" Mamma fu d'accordo ma volle farlo con me, chi leccava e chi succhiava ma la sborra la bevve tutta lei, ed a me solo il sapore. Papà volle succhiare anche il mio e lo fecero insieme lui e mamma ed anche in questo caso la sborra fu tutta per mamma che disse: "Avete finito "? Quando eravamo sul letto era la mamma che ce lo misurava, poi quello di papà lo faceva sparire nella sua figa e diceva "Non c'è più". Una sera avevamo voglie particolari, papà si distese di traverso su letto, la mamma lo sormontò infilandosi il cazzo nella figa ed a me mi fecero mettere con il cazzo vicino alle loro bocche e succhiavano prima una e poi l'altra A volte sul letto con noi veniva anche lo zio Vittorio e li non c'era paragone perché aveva il cazzo mastodontico, era la passione di mamma e quando sborrava, io e papà pulivamo con la lingua prima la figa di mamma e poi il cazzo dello zio Vittorio. Tre cazzi quasi uguali che erano la delizia della mamma. Io venni su con gli stessi vizi di papà evidentemente l'ereditarietà ha un senso. Certo che la nostra non era un esempio di famiglia per bene ma a noi ci piaceva vivere così.
Raramente i nostri cazzi erano in posizione di riposo.
Una domenica pomeriggio mamma era andata a casa dello zio Vittorio e rimanemmo in casa soli io e papà, faceva caldo e ci siamo spogliati e cominciammo a giocare con i nostri cazzi. Papà mi invitò a salire sul suo corpo come faceva con la mamma. I nostri cazzi turgidi vennero a contatto e ci venne automatico stringerci uno all'altro e facemmo una sborrata paurosa.
Papà mi piaci proprio, ora capisco la mamma. disse "Aspetta che pulisco la sborra" "No papà lecchiamola tutta" Il risultato fu che i cazzi ripartirono e passammo tutto il pomeriggio eccitati. Ci piacque tanto che la domenica incitavamo mamma ad andare dallo zio Vittorio ed io e papà facevamo i nostri giochi. "Papà che dici se ti bacio sulla bocca"? "Dai proviamo" Mezz'ora a succhiarci la lingua. "Papà facciamo il sessantanove" "Certo" Papà che buono avere il tuo cazzo in bocca" "Anche il tuo è buonissimo" Quando tornò mamma ci trovo ancora nudi sul letto. Io per far vedere a mamma baciai di nuovo papà sulla bocca, e lei commentò "Siete arrivati anche a questo"? "Veramente per scaricare la sborra abbiamo fatto anche il sessantanove" "Porci, porci, porci" "E tu dove sei stata" "A scopare con lo zio Vittorio" "Puttana, puttana, puttana" e scoppiammo a ridere tutti.
Da quelle domeniche pomeriggio cercavo sempre il contatto con papà, vederlo disteso sul letto, scuro di carnagione col fisico perfetto nudo mi faceva capire mamma che se lo mangiava a morsi. Mi rendevo conto che essendo identico a lui provava la stessa eccitazione guardandomi. Poi c'era la trasgressione dell'incesto che ci caricava tantissimo. Nel matrimoniale dormivamo in tre ed era un rito ormai prima di addormentarci far venire prima a mamma e poi sborravamo noi. Lo dissi anche a loro se avessimo avuto lo stemma del casato sicuramente c'era un cazzo inserito nella figa e nella bocca.
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