Zia Cat, visione di una notte di metà primavera
di
Marco77
genere
masturbazione
E rieccomi a parlare di una persona speciale, Caterina, donna affascinante, sensuale e dolcissima conosciuta su Ruzzle.
Il pomeriggio ormai volgeva al termine, sudore addosso di una giornata tra cantiere e ufficio ancora senz'aria condizionata.
Mail, preventivi, scartoffie che mi trascinavo da giorni e un trillo dal cellulare " ciao gioia tutto bene ? Questo caldo mi sta uccidendo, dopo una doccia gelata mi coccolo con un buon bicchiere di vino bianco"
Risposi che avrei volentieri fatto,con lei, sia una doccia gelata che degustato un buon bianco ma ero inchiodato alla scrivania .
Mi salutò con un bacio .
Aveva dato il LA alla mia mente, ora non vedevo altro che il suo salone, il divano spazioso,la mia fantasia mi aveva trasportato sulla scala circolare che dal piano notte scende nella zona giorno.
Ho immaginato lei, in vestaglia di raso nera, avrei scoperto solo dopo che non indossasse altro, seduta sul divano con le gambe accavallate, capelli biondi ricci, bagnati raccolti da un elastico rosa, un calice di vino bianco gelido in mano e il cestello con ghiaccio e bottiglia appena aperta.
Il mio sogno mi faceva pensare che lei non si fosse accorta della mia presenza sulla scala oppure, lo stesse facendo apposta per provicarmi; in entrambi i casi era in relax , bicchiere sorretto da entrambe le mani, un lungo sorso e una degustazione sognante con la testa appoggiata .
Poggiato il bicchiere, prese un cubetto di ghiaccio e iniziò a rinfrescarsi i polsi, poi le tempie, occhi chiusi, movimenti lenti, polsi, tempie, fronte e nuovamente polsi.
Una goccia d'acqua le scivolò dal ginocchio verso il piede, un'espressione curiosa le passò per il viso, tenendo il cubetto in direzione del ginocchio accavallato indirizzò la goccia verso l'interno.
Una, due, cinque gocce formarono un rivolo gelido che dal ginocchio scendevano tra le gambe, un gemito nell'attimo esatto che il ruscello raggiunse la sua intimità. Sentivo i miei boxer lievitare .
Lasciò ancora un po' sciogliere il cubetto senza scomporsi o spostare le gambe, poi riprese il bicchiere dal lungo calice e, dopo aver bevuto un sorso, scavallò le gambe avvolse lo stelo del bicchiere con le grandi labbra e inizio a muovere il bacino.
Si muoveva, si mordeva il labbro e si accarezzava il seno, io accarezzavo la mia cappella gonfia strusciandomi sulla ringhiera della scala .
" Che fai, resti a guardare oppure scendi ?! "
Si era accorta di me o aveva smesso di fingere
" Resto a guardarti da qui ancora per un po', da qui sei troppo eccitante continua "
Sì infilò una mano nella vestaglia per stimolare i capezzoli con l'altra accarezzava il monte di Venere mentre continuava a godersi il piacere del bicchiere.
Guardarla era troppo stimolante, sfilaì i pantaloni e la raggiunsi, dopo averla baciata le tolsi il bicchiere da quella posizione goduriosa, stando in ginocchio svuotaì il bicchiere e allargandole le fave la penetrai con le dita e tuffandomi con la lingua a leccarla.
Era fradicia di umori, aspra e saporita.
Dopo averla stimolata con lingua e dita mi tolsi la maglietta, i boxer e appoggiaì la mia erezione sulla vestaglia, lei mi ripagò alternando massaggio con tra i suoi prorompenti seni e un lussurioso pompino, mentre mi succhiava affondava le unghie sul sedere , quando ti concede un orale zia Cat si trasforma in affamata leonessa.
Alzandosi lasciò a terra la vestaglia , mi fece sedere ed iniziò a twerkare a pochi cm dalla mia bocca.
Mi sorrideva .
Una volta sciolti i capelli allargò con due dita le grandi labbra e sedendosi su me si fece penetrare .
Lo facemmo riuscendo a sincronizzare movimenti, penetrazione e respiro la sostenevo dalle natiche leccando la schiena mentre lei di teneva quell'oscillante seno che adoro.
"Voglio venirti in bocca"
" Solito porco "
Continuò a danzare sul mio uccello prima di inginocchiarsi e finirmi in un pompino eccezionale .
Non spreco nemmeno un goccio spremendo i testicoli come fossero olive .
....
Il sogno si interruppe da una telefonata, restai qualche minuto ad immaginarla su quel divano .
Ciao zia Cat, ti voglio bene
Il pomeriggio ormai volgeva al termine, sudore addosso di una giornata tra cantiere e ufficio ancora senz'aria condizionata.
Mail, preventivi, scartoffie che mi trascinavo da giorni e un trillo dal cellulare " ciao gioia tutto bene ? Questo caldo mi sta uccidendo, dopo una doccia gelata mi coccolo con un buon bicchiere di vino bianco"
Risposi che avrei volentieri fatto,con lei, sia una doccia gelata che degustato un buon bianco ma ero inchiodato alla scrivania .
Mi salutò con un bacio .
Aveva dato il LA alla mia mente, ora non vedevo altro che il suo salone, il divano spazioso,la mia fantasia mi aveva trasportato sulla scala circolare che dal piano notte scende nella zona giorno.
Ho immaginato lei, in vestaglia di raso nera, avrei scoperto solo dopo che non indossasse altro, seduta sul divano con le gambe accavallate, capelli biondi ricci, bagnati raccolti da un elastico rosa, un calice di vino bianco gelido in mano e il cestello con ghiaccio e bottiglia appena aperta.
Il mio sogno mi faceva pensare che lei non si fosse accorta della mia presenza sulla scala oppure, lo stesse facendo apposta per provicarmi; in entrambi i casi era in relax , bicchiere sorretto da entrambe le mani, un lungo sorso e una degustazione sognante con la testa appoggiata .
Poggiato il bicchiere, prese un cubetto di ghiaccio e iniziò a rinfrescarsi i polsi, poi le tempie, occhi chiusi, movimenti lenti, polsi, tempie, fronte e nuovamente polsi.
Una goccia d'acqua le scivolò dal ginocchio verso il piede, un'espressione curiosa le passò per il viso, tenendo il cubetto in direzione del ginocchio accavallato indirizzò la goccia verso l'interno.
Una, due, cinque gocce formarono un rivolo gelido che dal ginocchio scendevano tra le gambe, un gemito nell'attimo esatto che il ruscello raggiunse la sua intimità. Sentivo i miei boxer lievitare .
Lasciò ancora un po' sciogliere il cubetto senza scomporsi o spostare le gambe, poi riprese il bicchiere dal lungo calice e, dopo aver bevuto un sorso, scavallò le gambe avvolse lo stelo del bicchiere con le grandi labbra e inizio a muovere il bacino.
Si muoveva, si mordeva il labbro e si accarezzava il seno, io accarezzavo la mia cappella gonfia strusciandomi sulla ringhiera della scala .
" Che fai, resti a guardare oppure scendi ?! "
Si era accorta di me o aveva smesso di fingere
" Resto a guardarti da qui ancora per un po', da qui sei troppo eccitante continua "
Sì infilò una mano nella vestaglia per stimolare i capezzoli con l'altra accarezzava il monte di Venere mentre continuava a godersi il piacere del bicchiere.
Guardarla era troppo stimolante, sfilaì i pantaloni e la raggiunsi, dopo averla baciata le tolsi il bicchiere da quella posizione goduriosa, stando in ginocchio svuotaì il bicchiere e allargandole le fave la penetrai con le dita e tuffandomi con la lingua a leccarla.
Era fradicia di umori, aspra e saporita.
Dopo averla stimolata con lingua e dita mi tolsi la maglietta, i boxer e appoggiaì la mia erezione sulla vestaglia, lei mi ripagò alternando massaggio con tra i suoi prorompenti seni e un lussurioso pompino, mentre mi succhiava affondava le unghie sul sedere , quando ti concede un orale zia Cat si trasforma in affamata leonessa.
Alzandosi lasciò a terra la vestaglia , mi fece sedere ed iniziò a twerkare a pochi cm dalla mia bocca.
Mi sorrideva .
Una volta sciolti i capelli allargò con due dita le grandi labbra e sedendosi su me si fece penetrare .
Lo facemmo riuscendo a sincronizzare movimenti, penetrazione e respiro la sostenevo dalle natiche leccando la schiena mentre lei di teneva quell'oscillante seno che adoro.
"Voglio venirti in bocca"
" Solito porco "
Continuò a danzare sul mio uccello prima di inginocchiarsi e finirmi in un pompino eccezionale .
Non spreco nemmeno un goccio spremendo i testicoli come fossero olive .
....
Il sogno si interruppe da una telefonata, restai qualche minuto ad immaginarla su quel divano .
Ciao zia Cat, ti voglio bene
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Giardinaggio da zia Catracconto sucessivo
Zia Cat. La festa in maschera
Commenti dei lettori al racconto erotico