Il luna park
di
Ricky77
genere
esibizionismo
IL LUNAPARK
ero andato a prenderla in Stazione, voleva venire in macchina ma l'ho convinta a salire in Treno.
Avevo delle aspettative, negarlo non avrebbe senso, e anche parecchi timori di non piacerle, alla fine eravamo quasi 2 estranei.
Oltre a messaggiare su Whatsapp, a scambiarci qualche foto casta di noi e ad avere una forte attrazione mentale non c'era altro.
L'avevo immaginata in tutti i modi, nella mia testa avevamo scopato almeno mille volte in mille modi diversi e in altrettanti
posti diversi tanto che ora che ci eravamo decisi ad incontrarci mi chiedevo quale di quelle avventure immaginate e sentite sarebbero potute diventare vere e reali.
Entrambi avevamo giocato parecchio e lo stuzzicarci anche con cose forti era all'ordine del giorno.
Ma sempre con rispetto reciproco, mai una parola troppo oltre, mai una richiesta troppo oltre.
Aveva fatto tutto la mia immaginazione...
Finalmente arriva il Treno e lei scende.
Ci ho messo un secondo a riconoscerla, era lei Lucia la Donna che arrivava dalle Marche e che era riuscita a con le sole parole e la sua voce
a provare sensazioni fisiche e mentali come poche.
Mi avvicino e noto che anche lei ci ha messo un attimo a riconoscermi.
Il primo approccio è un pò titubante, adesso era lì davanti a me e raramente me la ero immaginata vestita.
Ci avviciniamo continuando a fissare i suoi occhi fino ad arrivare vicini, allargo le braccia per salutarla e ci diamo i canonici 3 bacini sulle guance ma
si sente nell'aria che sono stati baci di circostanza.
Iniziamo a chiaccherare del più e del meno, e noto subito una cosa, i miei occhi non possono fare a meno di abbassarsi a guardare lo scorcio che si apre nella camicetta.
Gia... ha 2 tette da favola e me lo aveva sempre detto, ma ora è diverso ora sono lì.
E'vestita proprio come me l'aspettavo, Jeans comodi a risaltare il culo, camicetta molto scollata dove un reggiseno di pizzo risalta in bella mostra e un giubbino di pelle.
Non riesco a guardarla negli occhi, almeno non in quelli sopra il collo.
Sono già perso in mezzo alle sue tette, e i pensieri volano alle volte in cui nei messaggi cercavo di immaginarmele.
Se ne accorge, eccome, e con un sorrisino che diceva tutto e niente mi chiede cosa avevo pensato di fare insieme.
Bè dirle direttamente di andare in MOTEL a scopare perche non vedevo l'ora di toccarla e giocarci pareva brutto, non che non l'abbia pensato ma...
Avevo pensato molto a dove portarla, cosa fargli vedere.
Poi mi sono ricordato di un suo messaggio di qualche tempo prima dove giocando sul fatto che sarebbe venuta a trovarmi e anziche provarci, metterle
la mano in mezzo alle gambe o scoparla bloccandola, mi aveva parlato di Gardaland.
Ecco....la porterò al LUNA PARK, è vicino all'albergo/Motel dove alloggerà per quel weekend e nella mia testa le giostre avevano offerto molti spunti interessanti.
La prendo per mano e arriviamo alla macchina, saliamo entrambi e neanche il tempo di accenderla lei mi prende la faccia e mi bacia...in quel preciso istante ho sentito
nelle sue labbra, nella sua lingua quelle parole che mi diceva sempre.
"IO SONO UNA ZOZZONA" e mai avrei pensato di darle pienamente ragione con un solo e semplice bacio.
Ho faticato a tenere le mani apposto, uno sforzo immane ma i miei piani erano altri.
Ora avevo la certezza che gli ero piaciuto anche io e questo mi permetteva di essere molto più spontaneo e diretto verso di lei.
Avevo deciso... avrei dato libero sfogo alle mie sensazioni e alla mia immaginazione.
Al massimo sarà lei a fermarmi o a dirmi qualcosa.
Arrivati alle giostre prendiamo qualcosa da bere mentre chiaccheriamo del più e del meno senza risparmiarci battutine molto spinte.
Dopo la terza birra, a lei piace bere e regge bene, gli chiedo se vuole fare un giro sul Galeone dei pirati, quello che ondeggia avanti e indietro
e dove alle sommità ci sono delle Gabbie per provare a stare in piedi.
Era un giorno di settimana e c'era pochissima gente, nella gabbia eravamo soli e le altre uniche persone sulla giostra ci davano le spalle.
La gabbia era su 4 lati e inizialmente ci siamo messi guardando il centro del Galeone, una volta partito si era reso necessario aggrapparsi
a qualcosa per non cadere.
Inizialmente si era attaccata alle sbarree io mi ero appoggiato dietro quasi a farle da scudo per non farla cadere.
Quando ha visto che avevo la presa salda alle sbarre con le braccia intorno a lei ha lasciato la presa e si è appoggiata completamente a me.
La giostra andava avanti e indietro ma l'unica cosa che percepivo era il suo culo appoggiato sul mio cazzo, non sentivo altro..
Il movimento ci aiutava e credo sentisse che mi piaceva quel movimento ondulatorio, io spingevo verso di lei e lei verso di me.
Appoggia la sua testa alla mia spalla, all'indietro e io mi avvicino al suo collo.
Prima annusando il suo profumo la sua pelle poi inizio a baciarglielo piano, con la lingua cerco di sentire tutta la sua pelle a disposizione.
Sento che le piace, lo sento dal suo respiro e anche dal fatto che ho una sua mano sulla patta dei pantaloni.
Non potendo mettere la mia dovre vorrei in quanto troppo esplicito come posizione nel momento giusto le prendo e la sposto nella parte della Gabbia
che da verso la struttura, sempre girata di spalle verso di me ma questa volta gli chiedo di tenersi stretta.
Continuo a baciarle il collo e con una mano vado a cercare i suoi seni, non fa resistenza anzi.
Ilgiubbino è aperto e insinuarmi tra i bottono è un attimo.ùHa veramente due tette piene e sode come immaginavo.
Schiaccio accarezzo palpo , trovo il capezzolo.
lo stringo tra i polpastrelli, ha un sussulto e mi guarda dritta fisso negli occhi.
La luce, quella luce e quel sorriso mi fanno capire che posso e che la cosa è molto gradita.
Sfilo la mano e mi insinuo tra i jeans senza slacciare nulla.
La schiaccio alle sbarre, voglio che senta la mia eccitazione.
La mano entra, con le dita alzo le mutande e scendo, sento un pelo curato al tatto e mi spingo più giù.
E' bagnata, eccome, cerco il suo clitoride lo trovo e inizio a giocarci con le dita.
Sento che geme, gli occhi sempre fissi uno nell'altro.
Ci gioco con un dito, poi due e alla fine col palmo intero.
Le dita sono bagnate dei suoi umori e io voglio assaggiarla, sentirla.
tolgo la mano e mi infilo le dita in bocca, le annuso e me le rimetto in bocca.
E' buona, buonissima e sa di sesso.
non quel sesso volgare da Film porno, un sesso spinto ma sempre molto sensuale.
La giostra sta fermandosi e mi stacco, guardandomi mi chiede perchè non ho fatto assaggiare anche a lei, quasi indispettita.
Mi prende per mano e mi porta al Trenino dei brividi, saliamo e parte.
Credo di non aver visto nulla di quel percorso, appena entrati gli prendo la testa e la tiro a me per baciarla.
appoggia la sua mano sul mio cazzo e cerca di slacciarmi la cintura, la fermo mi stacco un secondo e le sorrido.
Fa ancora per slaccaire la cintura, le prendo la mano e questa volta gliela blocco con la mia.
le apro la camicetta e mi fiondo sulle sue tette con la faccia.
in quella specie di capsula c'è un pò di posto e questa volta le slaccio i pantalonie infilo bene la mano.
prima uno poi due dita entrano senza problemi, mi prende la testa e me la spinge verso le sue tette.
gli mordicchio i capezzoli, ci gioco con la lingua, le succhio avidamente.
Appoggio il palmo sul clitoride mentre entrano ed escono, struscio il palmo seguendo il movimento delle dita su e giù.
La penombra crea quel vedo non vedoe la mia intenzione è farla venire prima che la giostra finisca.
Mi fermo, tolgo la mano mi avvicino all'orecchio "io non ho intenzione di smettere finchè non ti sentirò godere e se la giostra uscirà prima
chiunque sarà la fuori ci vedrà".
prende la mia mano la chiude a pugno tranne le 3 dita centrali, se le infila in bocca tenendomi per il polso.
Le accompagna alla sua figa, e se le infila urlando leggermente per il piacere.
porta il bacino in avanti per sentirle meglio e mi da il ritmo.
la tendenza è entrare e uscire piano, non conosco il suo corpo, non so dosarmi e non vorrei crearle fastidio o dolore.
Invece è lei che dal polso se le spinge dentro a fondo e uscendo da dei colpi molto forti.
Ora ho capito, vuole essere scopata come si deve dalle mie dita.
Gli sguardi non si mollano un secondo, una volta preso il ritmolei lascia lapresa sul polso.
Inizia a inarcare le anche come a chiedermi di fare più forte e più veloce.
Mette la sua mano sul clitoride e inizia a mastrurbarsi, lo accarezza, lo avvolge tra le dita, lo strapazza.
come gode.....
mette la sua mano dietro al mio collo quasi a voler ammortizzare il suo orgasmoin procinto di arrivare.
dalle mie dita dentro sento un calore fortissimo, le sento avvinghiare, caldo e umido...
Sento che sta per venire, gli metto le dita più dentro possibile, arrivo alle nocchie e inizio a spingere ancora, quasi a volergliela sfondare.
Con le punte della mano sfrega sul clitoride velocemente, sembra voglia fargli prendere fuoco.
Gli si mozza il fiato, mi stringe il collo quasi a volermelo staccare.
prima un sussulto poi un urlo liberatorio, un orgasmo intenso e molto prolungato.
Si rilassa, ha gli occhi belli e felici.
Ride e mi guarda, sfilo le dita ma chiude di colpo le gambe...
"Lasciamele dentro, staccatele e lasciale lì"...
Rido e le rinfilo "Potendo.... ma intanto fammele sentire"
Mentre si sistema mi godo il momento in solitaria con le mie dita piene dei suoi umori.
Passano 5 secondi e la luce ci acceca, la giostra è finita, manco fossimo sincronizzati con lei.
Scendiamo e vedo che i suoi pantaloni sono leggermente bagnati...
hai capito la ZOZZONA!!!
Una coppia ci chiede come è stato essendo indecisi se provarla o no.
Secondo voi cosa dovremmo rispondergli???
ero andato a prenderla in Stazione, voleva venire in macchina ma l'ho convinta a salire in Treno.
Avevo delle aspettative, negarlo non avrebbe senso, e anche parecchi timori di non piacerle, alla fine eravamo quasi 2 estranei.
Oltre a messaggiare su Whatsapp, a scambiarci qualche foto casta di noi e ad avere una forte attrazione mentale non c'era altro.
L'avevo immaginata in tutti i modi, nella mia testa avevamo scopato almeno mille volte in mille modi diversi e in altrettanti
posti diversi tanto che ora che ci eravamo decisi ad incontrarci mi chiedevo quale di quelle avventure immaginate e sentite sarebbero potute diventare vere e reali.
Entrambi avevamo giocato parecchio e lo stuzzicarci anche con cose forti era all'ordine del giorno.
Ma sempre con rispetto reciproco, mai una parola troppo oltre, mai una richiesta troppo oltre.
Aveva fatto tutto la mia immaginazione...
Finalmente arriva il Treno e lei scende.
Ci ho messo un secondo a riconoscerla, era lei Lucia la Donna che arrivava dalle Marche e che era riuscita a con le sole parole e la sua voce
a provare sensazioni fisiche e mentali come poche.
Mi avvicino e noto che anche lei ci ha messo un attimo a riconoscermi.
Il primo approccio è un pò titubante, adesso era lì davanti a me e raramente me la ero immaginata vestita.
Ci avviciniamo continuando a fissare i suoi occhi fino ad arrivare vicini, allargo le braccia per salutarla e ci diamo i canonici 3 bacini sulle guance ma
si sente nell'aria che sono stati baci di circostanza.
Iniziamo a chiaccherare del più e del meno, e noto subito una cosa, i miei occhi non possono fare a meno di abbassarsi a guardare lo scorcio che si apre nella camicetta.
Gia... ha 2 tette da favola e me lo aveva sempre detto, ma ora è diverso ora sono lì.
E'vestita proprio come me l'aspettavo, Jeans comodi a risaltare il culo, camicetta molto scollata dove un reggiseno di pizzo risalta in bella mostra e un giubbino di pelle.
Non riesco a guardarla negli occhi, almeno non in quelli sopra il collo.
Sono già perso in mezzo alle sue tette, e i pensieri volano alle volte in cui nei messaggi cercavo di immaginarmele.
Se ne accorge, eccome, e con un sorrisino che diceva tutto e niente mi chiede cosa avevo pensato di fare insieme.
Bè dirle direttamente di andare in MOTEL a scopare perche non vedevo l'ora di toccarla e giocarci pareva brutto, non che non l'abbia pensato ma...
Avevo pensato molto a dove portarla, cosa fargli vedere.
Poi mi sono ricordato di un suo messaggio di qualche tempo prima dove giocando sul fatto che sarebbe venuta a trovarmi e anziche provarci, metterle
la mano in mezzo alle gambe o scoparla bloccandola, mi aveva parlato di Gardaland.
Ecco....la porterò al LUNA PARK, è vicino all'albergo/Motel dove alloggerà per quel weekend e nella mia testa le giostre avevano offerto molti spunti interessanti.
La prendo per mano e arriviamo alla macchina, saliamo entrambi e neanche il tempo di accenderla lei mi prende la faccia e mi bacia...in quel preciso istante ho sentito
nelle sue labbra, nella sua lingua quelle parole che mi diceva sempre.
"IO SONO UNA ZOZZONA" e mai avrei pensato di darle pienamente ragione con un solo e semplice bacio.
Ho faticato a tenere le mani apposto, uno sforzo immane ma i miei piani erano altri.
Ora avevo la certezza che gli ero piaciuto anche io e questo mi permetteva di essere molto più spontaneo e diretto verso di lei.
Avevo deciso... avrei dato libero sfogo alle mie sensazioni e alla mia immaginazione.
Al massimo sarà lei a fermarmi o a dirmi qualcosa.
Arrivati alle giostre prendiamo qualcosa da bere mentre chiaccheriamo del più e del meno senza risparmiarci battutine molto spinte.
Dopo la terza birra, a lei piace bere e regge bene, gli chiedo se vuole fare un giro sul Galeone dei pirati, quello che ondeggia avanti e indietro
e dove alle sommità ci sono delle Gabbie per provare a stare in piedi.
Era un giorno di settimana e c'era pochissima gente, nella gabbia eravamo soli e le altre uniche persone sulla giostra ci davano le spalle.
La gabbia era su 4 lati e inizialmente ci siamo messi guardando il centro del Galeone, una volta partito si era reso necessario aggrapparsi
a qualcosa per non cadere.
Inizialmente si era attaccata alle sbarree io mi ero appoggiato dietro quasi a farle da scudo per non farla cadere.
Quando ha visto che avevo la presa salda alle sbarre con le braccia intorno a lei ha lasciato la presa e si è appoggiata completamente a me.
La giostra andava avanti e indietro ma l'unica cosa che percepivo era il suo culo appoggiato sul mio cazzo, non sentivo altro..
Il movimento ci aiutava e credo sentisse che mi piaceva quel movimento ondulatorio, io spingevo verso di lei e lei verso di me.
Appoggia la sua testa alla mia spalla, all'indietro e io mi avvicino al suo collo.
Prima annusando il suo profumo la sua pelle poi inizio a baciarglielo piano, con la lingua cerco di sentire tutta la sua pelle a disposizione.
Sento che le piace, lo sento dal suo respiro e anche dal fatto che ho una sua mano sulla patta dei pantaloni.
Non potendo mettere la mia dovre vorrei in quanto troppo esplicito come posizione nel momento giusto le prendo e la sposto nella parte della Gabbia
che da verso la struttura, sempre girata di spalle verso di me ma questa volta gli chiedo di tenersi stretta.
Continuo a baciarle il collo e con una mano vado a cercare i suoi seni, non fa resistenza anzi.
Ilgiubbino è aperto e insinuarmi tra i bottono è un attimo.ùHa veramente due tette piene e sode come immaginavo.
Schiaccio accarezzo palpo , trovo il capezzolo.
lo stringo tra i polpastrelli, ha un sussulto e mi guarda dritta fisso negli occhi.
La luce, quella luce e quel sorriso mi fanno capire che posso e che la cosa è molto gradita.
Sfilo la mano e mi insinuo tra i jeans senza slacciare nulla.
La schiaccio alle sbarre, voglio che senta la mia eccitazione.
La mano entra, con le dita alzo le mutande e scendo, sento un pelo curato al tatto e mi spingo più giù.
E' bagnata, eccome, cerco il suo clitoride lo trovo e inizio a giocarci con le dita.
Sento che geme, gli occhi sempre fissi uno nell'altro.
Ci gioco con un dito, poi due e alla fine col palmo intero.
Le dita sono bagnate dei suoi umori e io voglio assaggiarla, sentirla.
tolgo la mano e mi infilo le dita in bocca, le annuso e me le rimetto in bocca.
E' buona, buonissima e sa di sesso.
non quel sesso volgare da Film porno, un sesso spinto ma sempre molto sensuale.
La giostra sta fermandosi e mi stacco, guardandomi mi chiede perchè non ho fatto assaggiare anche a lei, quasi indispettita.
Mi prende per mano e mi porta al Trenino dei brividi, saliamo e parte.
Credo di non aver visto nulla di quel percorso, appena entrati gli prendo la testa e la tiro a me per baciarla.
appoggia la sua mano sul mio cazzo e cerca di slacciarmi la cintura, la fermo mi stacco un secondo e le sorrido.
Fa ancora per slaccaire la cintura, le prendo la mano e questa volta gliela blocco con la mia.
le apro la camicetta e mi fiondo sulle sue tette con la faccia.
in quella specie di capsula c'è un pò di posto e questa volta le slaccio i pantalonie infilo bene la mano.
prima uno poi due dita entrano senza problemi, mi prende la testa e me la spinge verso le sue tette.
gli mordicchio i capezzoli, ci gioco con la lingua, le succhio avidamente.
Appoggio il palmo sul clitoride mentre entrano ed escono, struscio il palmo seguendo il movimento delle dita su e giù.
La penombra crea quel vedo non vedoe la mia intenzione è farla venire prima che la giostra finisca.
Mi fermo, tolgo la mano mi avvicino all'orecchio "io non ho intenzione di smettere finchè non ti sentirò godere e se la giostra uscirà prima
chiunque sarà la fuori ci vedrà".
prende la mia mano la chiude a pugno tranne le 3 dita centrali, se le infila in bocca tenendomi per il polso.
Le accompagna alla sua figa, e se le infila urlando leggermente per il piacere.
porta il bacino in avanti per sentirle meglio e mi da il ritmo.
la tendenza è entrare e uscire piano, non conosco il suo corpo, non so dosarmi e non vorrei crearle fastidio o dolore.
Invece è lei che dal polso se le spinge dentro a fondo e uscendo da dei colpi molto forti.
Ora ho capito, vuole essere scopata come si deve dalle mie dita.
Gli sguardi non si mollano un secondo, una volta preso il ritmolei lascia lapresa sul polso.
Inizia a inarcare le anche come a chiedermi di fare più forte e più veloce.
Mette la sua mano sul clitoride e inizia a mastrurbarsi, lo accarezza, lo avvolge tra le dita, lo strapazza.
come gode.....
mette la sua mano dietro al mio collo quasi a voler ammortizzare il suo orgasmoin procinto di arrivare.
dalle mie dita dentro sento un calore fortissimo, le sento avvinghiare, caldo e umido...
Sento che sta per venire, gli metto le dita più dentro possibile, arrivo alle nocchie e inizio a spingere ancora, quasi a volergliela sfondare.
Con le punte della mano sfrega sul clitoride velocemente, sembra voglia fargli prendere fuoco.
Gli si mozza il fiato, mi stringe il collo quasi a volermelo staccare.
prima un sussulto poi un urlo liberatorio, un orgasmo intenso e molto prolungato.
Si rilassa, ha gli occhi belli e felici.
Ride e mi guarda, sfilo le dita ma chiude di colpo le gambe...
"Lasciamele dentro, staccatele e lasciale lì"...
Rido e le rinfilo "Potendo.... ma intanto fammele sentire"
Mentre si sistema mi godo il momento in solitaria con le mie dita piene dei suoi umori.
Passano 5 secondi e la luce ci acceca, la giostra è finita, manco fossimo sincronizzati con lei.
Scendiamo e vedo che i suoi pantaloni sono leggermente bagnati...
hai capito la ZOZZONA!!!
Una coppia ci chiede come è stato essendo indecisi se provarla o no.
Secondo voi cosa dovremmo rispondergli???
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